lunedì 26 agosto 2013

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Batman: Gotham Knight - Storie made in USA con animazione made in Japan

Locandina dell'opera
Batman: Gotham Knight è un film d’animazione direct-to-video realizzato da un gruppo di studi di animazione giapponesi per la Warner Bros. Animation come terzo film della serie DC Universe Animated Original Movies nel 2008. Questo film è un po’ particolare perché narra le avventure di Batman nell’universo creato da Nolan con la sua trilogia ed è ambientato tra Batman Begins (2005) e The Dark Knight (2008), mentre il Cavaliere Oscuro si occupa di ripulire la sua città da pazzi scatenati e da gang malavitose. Dopo Batman Beyond: Il ritorno del Joker, è il primo film animato su Batman ad aver ricevuto delle restrizioni di pubblico (PG-13) per le scene di violenza e di sangue. È stato distribuito anche in Italia (dalla Warner Home Video) con un doppiaggio italiano.


Il film nella sua interezza è composto da una serie di sei episodi in continuity creati da diversi studi giapponesi (un po’ come gli Animatrix). Dato che ognuno di loro è caratterizzato da uno stile peculiare e da una trama propria, scriverò delle mini recensioni per ogni episodio.
 

1) Have I Got a Story for You 
L'uomo in nero braccato da Batman
Scritto da Josh Olson e realizzato dallo Studio 4°C, questo è il frammento di apertura del film e vede tre ragazzi raccontare ad un loro amico di come una volta abbiano visto il misterioso Batman in azione. Ognuno di loro dà dell’eroe una diversa visione (un mostro metaumano - tipo Man-Bat -, un’ombra vivente o un robot combattente) ma l’unico a rendersi veramente conto dell’umanità del personaggio sarà proprio il quarto ragazzo, quando alla fine lo incontrerà anche lui.
Batman Ombra
Questa storia, pur essendo di grande impatto per il modo in cui mostra la coesistenza di Batman uomo e della sua leggenda, è la meno originale dell’intero film, visto che si ispira apertamente alla storia “The Batman that Nobody Knows” di Frank Robbins del 1973 (Batman #250), già ripreso come tema nel meraviglioso episodio di The New Batman Adventure chiamato “Legends of The dark Knight”.
Batman con l'ultimo ragazzino
Dal punto di vista tecnico si può osservare come lo stile sia molto nervoso e applichi un mix tra un character moderno (dei ragazzi, dei mostri, dell’uomo in nero) e uno classico (del Batman umano, che ricorda molto da vicino quello di The New Batman Adventures), ottenendo un particolare stile a metà tra l’iperrealismo degli sfondi e l’aria eterea e poco concreta dei personaggi.


2) Crossfire 
I due agenti di polizia
 La seconda storia è prodotta dallo studio Production I.G. e scritta da Greg Rucka e Jonah Nolan (il fratello minore di quell’altro Nolan che fa il regista) e si focalizza sui due poliziotti, Crispus Allen e Anna Ramirez, che si trovano al centro del fuoco incrociato di una tra guerra tra bande mentre portano l’uomo in nero catturato da Batman nell’episodio prima ad Arkham.
Batman in azione
Entrambi fanno parte della Major Crimes Unit voluta dal commissario Gordon, ma Allen ha dei seri dubbi sull’utilità del suo incarico, visto che la gran parte del lavoro è svolto quello che lui considera solo un vigilante violento e che disprezza apertamente. Ramirez, invece, nata e cresciuta a Gotham, si rende conto molto lucidamente dell’importanza di Batman nell’equilibrio della città stessa. Lo stile di questa parte è realistico, con personaggi e situazioni disegnati in modo dettagliato e espressivo, in contrasto netto con lo stile a tratti onirico del primo episodio.


3) Field Test
Bruce Wayne molto anime
Per la terza storia del film arriva lo studio Bee Train, su testo di Jordan Goldberg, che offre un character design troppo nipponico per il personaggio di Batman. Se proprio devo dire il design del mantello con quella fascia sulle spalle e il fatto che Bruce Wayne abbia un capello castano da studente giapponese e gli occhi scuri non mi hanno convinta per nulla (lo sguardo è troppo dolce e da ragazzino e dov’è la mascella volitiva?). Anzi, all’inizio non avevo nemmeno capito che si trattasse di lui!
Batman con il dispositivo che
respinge i proiettili attivo
Se lo Studio 4°C ha pestato un po’ la mano con la citazione, qui succede il contrario, e sembra che chi ha disegnato il personaggio non abbia mai letto o visto nulla di Batman. Invece, la storia è abbastanza interessante e mostra un Batman che studia con Lucius Fox (ricordo che nella continuity nolaniana Fox è il fornitore di giocattoli di Batman) delle nuove armi da utilizzare, scontrandosi con l’impalpabile limite che divide la sua sicurezza personale e il rischio che qualcuno ci lasci involontariamente le penne. In realtà l’espediente narrativo usato è abbastanza prevedibile (specie se si ha una conoscenza anche basilare della fisica) ma funziona decisamente bene.


4) In Darkness Dwells 
Batman vs Killer Croc
 Questo episodio riesce a mettere in scena una ricchezza narrativa unica, tirando fuori un mostro misterioso che rapisce un cardinale, le fogne di Gotham, il buio che avvolge Batman mentre parla con i dimenticati del sottosuolo, una vista mozzafiato della città dall’alto, il ritorno dello Spauracchio e uno scontro con un essere che ormai non è più del tutto umano.
Gotham City dall'alto
Lo stile che Madhouse (su una scrittura di David S. Goyer) imprime al suo frammento di film un tocco moderno e sintetico che unisce elementi classici (il cappotto di Gordon, le indagini, le fogne sporche e rugginose) a una visione più allucinata a e da incubo del solito della città e a elementi moderni e efficaci (come il respiratore di Batman e il suo visore nella maschera, oltre al costume stesso, che è più un armatura di un semplice costume).
Lo Spauracchio (Scarecrow)
I dialoghi sono decisamente incisivi e rimarcano ulteriormente lo stile dell’opera, visto che viene usato l’espediente narrativo di tenere l’eroe sempre in contatto radio con il commissario, così, tra uno scontro e l’altro, è costretto a spiegare cosa succede. Il risultato è un episodio dinamico e efficace, in cui, forse, la cosa che mi è piaciuta di meno è il character design del viso di Batman (spesso troppo tondo per i miei gusti) anche se, con le sue ombre marcate, è perfettamente integrato con lo stile dell’opera.


5) Working Through Pain
Bruce, finalmente si sono ricordati
che hai gli occhi azzurri
Questo è l’episodio più introspettivo ed è anche quello che tra tutti mi è piaciuto di più e mostra come Batman abbia imparato a gestire il dolore. Apre con un Crociato Incappucciato ferito da uno scontro a fuoco e dolorante che ha un lungo flashback del suo addestramento in Africa e in India. Il character design, nuovamente offerto dallo Studio 4°C, questa volta però lo scrittore è Brian Arzarello , è molto diverso da quello ci si era visto nel primo episodio e mette in scena un Batman realistico e molto umano che, facendo sua l’arte di superare il dolore, diventa un eroe ma non riesce comunque a superare il trauma che l’ha condotto nel suo viaggio d’addestramento.
Batman cerca le pistole nella discarica
Alla fine dello spezzone, quando Alfred lo va a recuperare in quella discarica di rifiuti e lo trova con le braccia piene di armi non sembra un terrificante eroe ma solo un bambino spaventato. Il character design è sintetico e elegante e realizza in modo ottimale il contrasto visivo tra il Bruce Wayne giovane in addestramento e il Batman ormai divenuto un eroe vissuto e armato fino ai denti.

6) Deadshot (Madhouse)
Batman indaga
L’ultimo pezzo del film è stato nuovamente affidato allo studio Madhouse su testi di Alan Brunett, che offre un cattivo spietato e preciso come Deadshot (per chi non lo sapesse è un super cecchino precisissimo) che affronta Batman con quelle armi da fuoco che lui tanto aborrisce perché hanno causato la morte dei suoi genitori (e c’è anche un mini flashback).
Deadshot pronto per un altro
omicidio
Lo scontro è serrato, una sorta di gara di nascondino su larga scala, che poterà il vigilante mascherato a stanare un cecchino che si sente invincibile dalla sua tana. Lo stile è di nuovo realistico e basato su ombre nette e molto evidenti, ma indubbiamente diverso da quello visto nel quarto spezzone, visto che rinuncia alla mostruosità che faceva da cardine all’altro, basandosi interamente sul realismo. Menzione speciale all’Alfred in cuffia con Batman che gli dice al volo quali sono i treni che passano.


Conclusioni
Il commissario Gordon nell'ultimo
spezzone
In definitiva Batman Gotham Knight è un buon lavoro, che riesce a offrire una visione molto particolare dell’eroe mascherato, tirando anche fuori nemici blasonati come Scarecrow, Deadshot e Killer Croc e racconta una storia coerente e molto interessante. Assolutamente da non perdere sono gli scorci di Gotham disegnati con i diversi stili, ma la parte più intrigante è che Batman, sempre lo stesso Batman, grazie all’espediente narrativo dei segmenti differenti può mostrare diversi aspetti della sua personalità e del suo stesso personaggio, interpretando a volte la parte del bravo eroe, a volte quella del vigilante ringhioso e a volte quella del bambino traumatizzato che ancora si domanda perché i suoi genitori siano morti.
Alfred recupera Batman nel
quinto episodio
Il comparto audio completa perfettamente il quadro narrativo con la sua colonna sonora ricca e travolgente e il doppiaggio perfetto in lingua inglese (nonostante la produzione originale nipponica, con Kevin Conroy ad interpretare Batman!) Esiste anche un doppiaggio giapponese e trovo che sia anche molto ben riuscito (Batman è interpretato da Tesshō Genda - il suo storico doppiatore nipponico - in tutti gli episodi tranne il terzo, in cui la voce è offerta da Shinichirō Miki, già voce di un sacco di personaggi tra cui l'Hijikata di Hakuoki Shinsengumi Kitan).


Il trailer del film
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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





12 commenti :

  1. Che post interessante *___* Mi piace quando gli Usa incontrano il Giappone in fatto di animazioni!
    E comunque dalle immagini che vedo si vede molto lo zampino dei nipponici ^__^

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    1. Grazie ^^ Quando USA e Giappone si incontrano si viene a creare un mix davvero unico! I giapponesi non possono far a meno di lasciare il loro marchio, è più forte di loro ^^

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  2. Tutti i cartoni animati dovrebbero essere così: sceneggiatura e regia occidentali + realizzazione tecnica nipponica.
    Comunque, Bee Train al rogo. Ci fosse stato un anime marchiato da loro che mi fosse piaciuto. Uno!

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    1. Sono andata a vedere (non ricordo mai quale studio ha realizzato cosa) e, effettivamente, è autore di diverse ciofeche, come la serie di Tsubasa RESERVoir CHRoNiCLE, uno dei peggiori adattamenti di manga della storia XD

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  3. Belli.. *o*
    Mi piacerebbe un sacco vederne qualcuno!
    Chissà se qualcuno ha fatto i sub in italiano! :p

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    1. La versione che ho trovato io ha anche la traccia in italiano e ho visto che esistono anche dei sottotitoli ^^

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  4. Che produzione interessante! ^^
    Ho visto diverse cose degli studi I.G., Madhouse e 4°C anche se ho sempre difficoltà a far corrispondere lo studio alla serie, perchè non presto mai molta attenzione a questo elemento ^^" però ricordo che diverse cose che avevo visto mi erano piaciute :)

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    1. Personalmente trovo che sia una produzione davvero molto particolare che riesce a far collimare in modo organico due modi di raccontare storie (quello nipponico e quello made in USA) spesso molto distanti!

      Di solito non guardo il nome dello studio di produzione fino a quando non ho finito la serie (e di solito quando lo faccio è per scrivere la recensione), per non farmi influenzare dal giudizio che ho di loro opere precedente ^^

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  5. È da un po' che non vedo film a episodi con più stili, deve essere interessante e mi sembra anche animato bene: bello il mantello nella prima scena del trailer!

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    1. Se hai visto la trilogia di Nolan (o almeno la prima parte) dà anche un po' di spessore al personaggio di Batman ^^

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  6. Uhm, potrebbe essere un bel regalo per un mio amico! Grazie!

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