martedì 27 settembre 2011

46

One Piece - Impressioni finali sulla prima parte della serie, fino al volume 60

Dopo aver parlato per una settimana soltanto di Blood, cambiamo completamente argomento e passiamo a un prodotto pubblicato sulla rivista Shōnen Jump. Come già fatto per altri pezzi forti e molto conosciuti del panorama shōnen (Saint Seiya e Bleach), di cui non serve elaborare l’ennesima recensione (internet ne è pieno), ho deciso di scrivere un post poco serio semiserio di “Impressioni finali” anche su One Piece. L’opera, disegnata e sceneggiata da Eichiiro Oda, viene pubblicata con gran successo in mezzo mondo da ormai più di dieci anni. Leggo il manga in edizione italiana e non guardo l’anime (tranne alcune scene topiche e qualche visione estiva su Italia 1 con amici appassionati) perché è veramente troppo lento e troppo ricco di stramaledetti filler (prima o poi un post al problema dei filler lo scrivo). Quindi ricordo, a coloro che ancora non sono arrivati a leggere il numero 60 della serie, che il post contiene Spoiler e che io non desidero riceverne alcuno sui capitoli successivi al 594. Senza indugiare andiamo a vedere alcuni aspetti della serie in dettaglio, con il solito sistema dell’elenco alfabetico che uso sempre nei post intitolati “Impressioni”. 

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sabato 24 settembre 2011

6

Blood: The Last Vampire - Creature nel buio

La locandina del film
Ultimo post (per ora, primo o poi recupero anche il manga) dedicato alla serie di Blood. Blood: The Last Vampire - Creature nel buio (il titolo è troppo lungo, da qui in poi "solo" Blood: The Last Vampire) è un live action del 2009 di prodotto da una collaborazione tra Francia e Hong Kong e diretto dal francese Chris Nahon. Riprende quanto visto nell’OAV Blood: The last Vampire ma altera grossolanamente tutta la struttura narrativa. La storia viene nuovamente ambientata durante la guerra del Vietnam e alcune scene, come ad esempio quella iniziale in metropolitana e l’inseguimento del Chirottero sulla pista dell’aeroporto, sono prese di peso dall’animazione originale, ma per il resto vengono inseriti personaggi completamente inventati e tendenzialmente poco coerenti. 

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giovedì 22 settembre 2011

10

Blood-C - ep 01-09 - Saya contro gli Elder Bairn

La nuova Saya presentata in Blood-C
Dopo Blood - The last Vampire e Blood+ dal brand Blood nasce Blood-C, anime attualmente in corso in Giappone. Personalmente avevo delle aspettative altissime per questa serie dato che Blood+ mi è piaciuto molto e dato che in questo caso il character design era affidato alle CLAMP, autrici che tendenzialmente mi piacciono parecchio. Purtroppo il risultato non si avvicina nemmeno lontanamente a quello aspettato per avere una buona serie. 

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mercoledì 21 settembre 2011

22

Blood+ - Scontro tra Vampiri e Chevalier

Una delle immagini ufficiali della serie
Blood+ (ブラッドプラス Buraddo Purasu) è una serie di cinquanta episodi che ripropone i personaggi di Blood: The Last Vampire rivisitati e approfonditi. L’anime è stato prodotto nel 2005-2006 dagli studio Production I.G. e Aniplex sull’onda lunga del successo del precedente OAV ed è stato diretto da Junichi Fujisaki. Si tratta sicuramente di una produzione che vanta maggior completezza e solidità rispetto all’OAV, analizzato nel post precedente, sia per la complessità della trama che per i temi trattati. La serie contiene ben cinquanta episodi e, pur partendo da una base comune con il sopraccitato OAV se ne discosta incredibilmente, a cominciare dall’età della protagonista (in questo caso è più giovane) e dall'epoca di ambientazione (ai giorni nostri invece che in piena guerra del Vietnam). Il fattore che più accomuna le due produzioni è il modo in cui viene trattato il tema dei vampiri, che in questo caso non sono dei succhia-sangue tradizionali, ma dei super umani immortali il cui sangue ha dei poteri speciali (come donare l'immortalità o trasformare le persone in orrendi mostri) e può uccidere i mostri generati da un altro vampiro.

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martedì 20 settembre 2011

13

Blood: The Last Vampire - Guerra tra Chirotteri e Vampiri

Saya, la protagonista dell'opera
Con questa recensione, e con le successive, intendo trattare del marchio Blood. Per il momento conta un OAV (Blood: The last Vampire), due serie animati con il nome di Blood+, una serie, attualmente in onda in Giappone, chiamata Blood-C, un film con attori in carne ed ossa, ed alcuni manga e romanzi che non ho mai letto. Esaminerò quindi soltanto le tre realizzazioni animate e non il cartaceo, a partire da questa recensione che tratta dell’OAV. Blood: The Last Vampire (ブラッド ザ ラスト ヴァンパイア, Buraddo Za Rasuto Vanpaia) che è il primo prodotto creato sul marchio Blood ed è stato pubblicato dallo studio Production I. G. nel lontano 2000. È un’opera introduttiva, una sorta di esperimento a tema, ed è stato distribuita anche in Italia da Panini Video. Non si tratta di un capolavoro completo ma si può dire che, per i suoi quarantacinque minuti circa di durata, riesce ad imbastire una trama credibile e un’ambientazione horror funzionale. Quest’opera non è adatta a chi non ama spargimenti di sangue a profusione e orribili mostri assassini.

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venerdì 16 settembre 2011

15

Drawn Together - Il reality più folle del mondo

I personaggi della serie: non fatevi ingannare dalle facce
innocenti!
Dopo aver messo il banner nuovo (tutto a base di manga) presento una serie di animazione americana (per dire la coerenza). Creata da Dave Jeser e Matt Silverstein, Drawn Together è andata in onda su Comedy Central nel 2004 ed è composta da tre stagioni per un totale di trentasei episodi, più un film prodotto nel 2010 e distribuito solo in America (che non ho ancora visto). Gli episodi si trovano comodamente in italiano. Prima di cominciare faccio sono un piccolo avvertimento: astenersi dalla visione persone delicate, suscettibili, incapaci di ironia o integralisti (io l’ho detto guardatelo a vostro rischio e pericolo). Questo cartone è sorprendentemente dissacrante, violento, volgare e cattivo. Ci sono personaggi che fanno sesso tra di loro, altri che defecano in ogni dove, altri ancora che si uccidono in modo originale e doloroso e ulteriori che con il loro integralismo religioso fanno la figura degli idioti patentati. Non c’è pietà per nessuno, fedeli, omossessuali, donne, e creaturine strane. Quindi, da qui in poi, conto che se non volete sentir parlare di certe cose abbiate smesso di leggere e che lascerete perdere la visione della serie. 

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lunedì 12 settembre 2011

10

Limit - Un incidente che cambia la vita

La copertina del primo volume, edito
dalla Planet Manga
Finalmente ho letto il primo volume di Limit, scritto e disegnato da Keiko Suenobu, autrice di Life. Dico finalmente perché il mio adorabile fumettarolo se l’era perso e per un paio di settimane è stato praticamente introvabile, dato che ogni posto in cui l’ho cercato l’aveva prontamente esaurito. 

Limit è la storia di Konno, una comune studentessa delle superiori che vive la sua vita scolastica con leggerezza e spensieratezza. Nella sua classe si creano i classici gruppetti di amici e, come quasi sempre, vi è una forma di discriminazione per quelle persone che decidono di non uniformarsi al modello dominante. Nella fattispecie si tratta di Sakura, una insopportabile fighetta che pensa che le uniche cose importanti siano truccarsi e andare bene a scuola e che, insieme alle sue amiche, tra cui Konno stessa, calpesta chiunque non si adatti al suo modo di essere.
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mercoledì 7 settembre 2011

8

Rurōni Kenshin - Kenshin samurai vagabondo

Himura Kenshin estrae la spada
Rurōni Kenshin (るろうに剣心 -明治剣客浪漫譚- Rurōni Kenshin Meiji Kenkaku Rōmantan - adattato in italiano come Kenshin Samurai Vagabondo) è la storia, ambientata dieci anni dopo la rivoluzione Meiji, di un samurai vagabondo di nome Himura Kenshin che decide di espiare la sua precedente carriera di assassino per gli Ishin Shishi (i rivoltosi del Bakumastu) giurando di non uccidere più nessuno e proteggendo la pacifica gente dell’epoca moderna grazie alla sua abilità con la spada. Al posto di una normale katana (tra l’altro vietata in quell’epoca) porta con sé una sakabatō, ovvero una spada a lama invertita, dove il taglio e il dorso dell’arma sono stati scambiati. In questo modo, anche padroneggiando la sua ancestrale tecnica assassina, l’Hiten Mitsurugi-ryū (飛天御剣流), con cui è in grado di sconfiggere qualunque avversario, riesce a non uccidere nessuno. Arrivato a Tokyo si imbatte in Kamiya Kaoru, una giovane insegnante di kendo, la cui palestra è minacciata da un criminale che usurpa il suo vecchio nome da assassino: Battōsai. Dopo averla salvata, Kenshin decide di fermarsi un po’ con lei e ben presto si forma intorno a loro un gruppo di compagni che vengono attrirati dal forte carisma del protagonista.
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domenica 4 settembre 2011

15

Novità - Progetto Spoiler Alert

Quando ho aperto questo blog sapevo che nei vari post ci sarebbero stati degli spoiler poichè, per fare la recensione di un'opera qualsiasi, è necessario parlarne e descriverla e inevitabilmente qualche particolare viene svelato. Io non amo molto (diciamo proprio che detesto) essere spoilerata senza preavviso per cui mi è sembrato giusto mettere un bannerino laterale che avvisasse i lettori di questo fatto. 
Non avendo trovato nessun cartello di avviso che mi soddisfacesse in pieno decisi di farmene uno su misura.

Nei commenti del post dedicato a Benkei a New York Piperita Patty  ha apprezzato la scimmietta di avviso spoiler (in alto a destra per chi non l'avesse ancora notata) che avevo creato appunto per l'occasione (grazie mille!) e, dato che è piaciuta ad almeno una persona, ho deciso di farne una serie (mi convinco con poco) di sei elementi da rendere facilmente fruibili a chiunque fosse incuriosito. 
Cliccando sulla pagina di Progetto Spoiler Alert (in alto) si può vedere la collezione intera e, se interessa, prelevarne uno semplicemente copiando il codice dal box sottostante l'immagine prescelta e incollandolo all'interno del layout del proprio blog o sito.

Se avete richieste particolari (posso farvene uno con l'immagine o la scritta che preferite), domande, segnalazioni di errori o semplicemente commenti non esitate a scrivere nei commenti di questo post o utilizzando il form di segnalazione.

venerdì 2 settembre 2011

12

Benkei a New York - Storia noir di un killer giapponese

Copertina del volume
Benkei a New York (N.Y.の弁慶, N.Y. no Benkei) è un volume unico (one-shot) disegnato da Jiro Taniguchi e sceneggiato da Jinpachi Mori. L’ho comprato anni fa su una bancarella di super offerte in una fiera senza sapere neppure di cosa parlasse o chi fosse Taniguchi (a mia discolpa posso dire che ero giovane e inesperta). È stato edito nel 2002 dalla Star Comics e, con un prezzo di copertina di 3,10€ a fronte dei 15€ circa di una qualunque altra opera di Taniguchi pubblicata in Italia, salta subito all’occhio. 

Contiene al suo interno sette piccole storie che narrano le avventure di Benkei, un giapponese falsario di opere d’arte e assassino su commissione, che vive e opera a New York, come da titolo. La sua storia si intreccia sia con le piccole vendette personali (adauchi) di individui che gli commissionano un omicidio sia con le pericolose faide interne della cellula locale della mafia italiana, che si serve di lui per creare delle copie perfette di quadri celebri. Benkei è un professionista astuto, un abile combattente e detesta l’uso delle pistole, preferendogli delle armi bianche, spesso improvvisate. Accanto a lui c’è Maria, una spogliarellista e prostituta che nel secondo episodio Benkei assolda come modella e che in seguito decide di diventare la sua donna e di accompagnarlo racconti successivi, compreso quello in cui, su richiesta di un boss mafioso, l’uomo si sposta in Sicilia per un grosso lavoro da falsario.
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