I filler: l'orrendo incubo degli anime!

In questa puntata di Super Quark parleremo di un deprecabile fenomeno in atto da anni nelle produzioni animate giapponesi: il filler. Ma andando per ordine, esattamente, cos’è un filler? È un episodio di riempitivo, usato dagli sceneggiatori per allungare il brodo su una serie che sta andando alla grandissima in televisione o per terminarne sommariamente una per cui sono finiti gli episodi disponibili da contratto. Il filler è l’incubo di ogni amante dell’animazione nipponica. Si piazza in mezzo ad una serie con la discrezione di un elefante ad un convegno di auto d’epoca e con quella sua innata grazia che fa esclamare ad un attonito spettatore un sonoro “ma che diavolo sta succedendo, l’anime non ha più senso!” o, per essere internazionali, un bel WTF! Si camuffa abilmente da comune episodio ma nasconde terribili e devianti vette di idiozia pura. Ma come fare per riconoscerlo ed evitarlo?

Semplicemente da questi indizi:

• i personaggi ufficiali durante questi intermezzi non cambiano di una virgola: non imparano tecniche nuove, non migliorano in nulla e non approfondiscono alcun aspetto della loro personalità. Semplicemente come erano prima saranno dopo;
• i personaggi inseriti appositamente saranno invece una banda di dementi da Oscar. Pare che gli sceneggiatori si impegnino abbastanza per renderli il più possibile insulsi, orribili e assolutamente fuori contesto. Una volta terminato il filler nessuno si ricorderà più di loro (neppure i loro creatori). Non si sa bene perchè ma molto spesso si tratta di fetidi e piagnucolosi marmocchi;
• sempre rimanendo in tema di personaggi si può osservare un buffo fenomeno di rincoglionimento completo dei più fighi e prestigiosi elementi della serie che, da mostri sacri carismatici e super power, si trasformano in tristi burattini che si limitano ad incitare il protagonista (il quale, per una volta, forse, non farà una figura di merda);
• il disegno e in generale la realizzazione tecnica dell’anime peggiorano vertiginosamente, passando ad un livello di indecenza più totale e assoluto. Questo è il primo campanello di allarme. Quando pensi che un episodio sia disegnato da pena prova a verificare se ci sono anche le altre condizioni: potrebbe essere un vergognoso filler!
  
  

Non tutto ciò che è campato in aria è un vero filler, occhio ai trabocchetti

Passiamo ora ad analizzare le varie tipologie di filler riscontrabili in una serie, fornendo una guida completa dotata di descrizione, origine del fenomeno, cura del paziente (ovvero cosa fare quando si identificano) e di esempi pratici:

TIPO 1 - Una puntata buttata a caso in mezzo alla trama:
Questa varietà di filler è la più innocua in circolazione e sono caratterizzati da una trama autoconclusiva.  I personaggi si comportano come una mandria di decelebrati da competizione mondiale, si coprono di un ridicolo mai visto prima, ma la cosa positiva è che il tutto finisce in fretta. ORIGINE: quando gli sceneggiatori si rendono conto di avere materiale per uno o due episodi in meno di quello previsto dal loro contratto e si arrabattano come possono. CURA: Dalla puntata dopo, se tutto va bene, si torna in canon e si può far finta che lo sgorbio non sia mai stato mandato in onda;

ESEMPI: 

a) Ao no exorcist: in una serie basata su esorcisti e demoni infernali un intero episodio viene dedicato all’emozionante tema del compleanno. Il tutto, tra l’altro, basato su una "simpaticissima" gag per cui il protagonista prepara una torta di Natale (prodotto disponibile solo in Giappone) al posto di una tradizione torta di compleanno perchè, essendo nato a fine dicembre, è abituato a ricevere una festa unica Natale + Compleanno.

b) Saiyūki: durante la corsa verso ovest per fermare il grande demone Gyumaoh una meravigliosa puntata (poco prima del maxy filler su Homura) viene impiegata per un miserissimo tentativo di Lirin, la principessa dei demoni, di ostacolare il gruppo di Sanzo sfruttando tre poveracci che passavano di lì per caso. Manco a dirlo non ottiene assolutamente nulla.

c) Tsubasa RESERVoir CHRoNiCLE: In un anime già pesantemente povero dal punto di vista tecnico i filler riescono a raggiungere vette di bruttezza quasi uniche. Di solito funzionano nel seguente modo: i personaggi arrivano in un mondo inutile, Shaoran (il protagonista) fa qualche boiata atomica e il gruppo può ripartire tranquillo verso il prossimo filler. In questi episodi, stranamente, Shaoran riesce ad essere di qualche utilità al gruppo, senza farsi oscurare completamente dai suoi comprimari (Kurogane e Fay).


TIPO 2 - Inutili archi temporali aggiuntivi: 

Gli sceneggiatori dell’anime inseriscono un’avventura random tra due saghe uscite dalla penna del magaka detentore dell’idea originale. Queste si contraddistinguono per personaggi becerissimi, situazioni al limite dell’idiozia completa e blasonati membri del cast ufficiale che rimediano figure di merda a catena. L’unico che si salva è il protagonista (quello che nella serie regolare sta prendendo vagonate di pizze da chiunque incontri) che risolverà in solitaria una situazione disperata (lasciando ufficiali e guerrieri molto più forti di lui in panchina senza un valido motivo). Spesso viene fuori che quanto detto in queste saghe contraddice la continuity o la logica della storia principale. ORIGINE: Usato principalmente per le serie a lunga percorrenza (spesso figlie di Shōnen Jump) per attendere che un disperato mangaka, che già produce un capitolo alla settimana, gli disegni abbastanza materiale per andare avanti spediti per almeno una trentina di episodi. CURA: scoprire quando iniziano e quando finiscono e saltarli in blocco, a costo di lunghi periodi di astinenza dalla serie;

ESEMPI: 

a) Bleach: intere saghe inutili inserite spudoratamente in mezzo agli avvenimenti del manga (a volte con simpatici effetti di salto spazio-temporale), con tanto di nuovi personaggi al limite della demenza. In questo caso (filler delle Bakkotou, se a qualcuno interessasse) viene inserita persino la figura di un nuovo capitano. Immagino che sia inutile dire che prima della fine dell’arco narrativo sparisce nel nulla insieme a tutti gli altri personaggi che erano comparsi con lui.

b) Naruto: Questa serie è una di quelle più massacrata dai maledetti filler. Intere saghe uscite dal nulla e presto dimenticate da grandi e piccini. Villaggi, clan, ninja strani e freak vari introdotti per poi essere abbandonati al loro destino dagli sceneggiatori, in un tripudio di promesse mai mantenute e posti mai più citati. In particolare si può osservare che la prima serie dell’anime, nella sua parte finale (dall’episodio 142 al 220), è interamente composta da filler: un totale di 78 puntate di fuffa! Credo che sia ufficialmente un record.

c) Rurouni Kenshin: dall’episodio 64 fino al 95 (ultimo della serie) sono solo inutilissimi e trascurabilissimi filler da evitare in blocco (tra l’altro tra i peggiori di sempre). L’intento degli animatori è semplicemente quello di sfruttare il marchio finchè gli porta soldi a palate.

TIPO 3 - Riassunto coatto dei precedenti trecento episodi:
Inutile, noioso e fastidioso (specialmente se ti stai guardando i sub e quindi sai benissimo cosa è successo nei precedenti episodi). Permette agli sceneggiatori di prendersi un paio di puntate a costo zero (li fanno con spezzoni già visti) con cui rinfrescare la memoria allo spettatore e “risolverere” alcuni piccoli problemi di coerenza dovuti alla presenza di filler infilati a casaccio nella storia. ORIGINE: applicato di solito alla fine di un filler di tipo due per ricordare agli spettatori (che non hanno più idea di dove abiti la continuity) dove erano realmente rimasti i nostri eroi. CURA: come nel caso del tipo uno saltare agevolmente queste inutilità;

ESEMPIO:

Bleach: Aizen (il cattivo principale) spiega benissimo da solo il funzionamento di questa malvagia tecnica. Semplicemente, senza un valido motivo, viene piazzato un bel riassuntone onnicomprensivo. Ovviamente viene realizzato con i ritagli di vecchi episodi.

TIPO 4 -  Scriteriato stravolgimento di un avvenimento realmente presente nel manga:
Qualcuno ha la geniale idea di allungare il brodo sul materiale autentico in loro possesso, “arricchendolo” con parti inedite e “interessantissime”. ORIGINE: gli sceneggiatori dell’anime si rendono conto che stanno (di nuovo) finendo il materiale e decidono arbitrariamente di modificare un arco narrativo inserendo puntate a casaccio in cui i personaggi fanno un po’ di pirlate random (come al solito nei filler) ma mantengono il contesto originale. In questo modo rischiano di far incazzare come Hulk (in un colpo solo) sia gli spettatori che il magaka (grazie a cui campano da anni). CURA: questa categoria di filler è una delle più dannose e fastidiose perché, purtroppo, non si possono saltare. In compenso l’autore del manga verrà con te a menare gli sceneggiatori dell’anime;

ESEMPI:

a) Saint Seiya: in questa serie la tecnica dello stravolgimento di un fatto realmente esistente è usata tantissimo. Un esempio è questo: Hyoga e Isaac sono allievi di Camus dell’Acquario. Nella prima saga (La corsa al grande Tempio) Hyoga lo uccide, per cui nella seconda saga (quella di Nettuno) Isaac è furente con l’ex-compagno. Nel filler viene invece introdotto un personaggio extra (Il maestro dei Ghiacci) che è allievo di Camus e maestro dei due ragazzi. Sembra solo a me o la rabbia di Isaac perde completamente senso di esistere? (scusate per l’immagine di pessima qualità ma non sono riuscita a trovare di meglio)

b) Eyeshield 21: per una partita ridicola, che Hiruma fa vincere alla sua squadra con una strategia bastardissima (ma rapida), gli sceneggiatori decidono di farlo sparire per allungare un po’ il brodo con qualche episodio filler. Peccato solo che tutta la storia sia impostata esattamente come quanto avviene nel ben più importante scontro con l’Hakushū Dinosaurs, anticipando delle situazioni che non possono ancora avvenire e rovinando completamente il pathos di quanto succederà in seguito (la lettera a Mamori, l’assenza di Hiruma, il quarterback di riserva e via discorrendo). Poi Hiruma ritorna e fa fuori gli avversari con la strategia originale come se nulla fosse successo. Epic Fail!

c) One Piece: Altra serie a lunga percorrenza che subisce regolarmente il massacro mediatico. Ogni tanto compare dal nulla un’isola inutile in cui i personaggi non combinano nulla di interessante per poi tornarsene a veleggiare per i fattacci loro (in questo caso era il filler della Nebbia Color Arcobaleno – uno dei più inefficaci e pallosi dell’intera serie). La cosa drammatica è che spesso queste storie inquinano di brutto il senso generale della trama e taroccano punti fondamentali della storia. Specialmente quando vengono inserite parti in avventure presenti nel manga. Ad esempio ad Alabasta viene fuori un secondo Poignee Griffe (incoerenza spaventosa), mai spiegato e presto dimenticato con indifferenza.

TIPO 5 - Oddio ho raggiunto il manga ora cosa mi invento!?:
Questa è la sciagurata categoria che conta i finali a casaccio e le storie che escono completamente di continuity rispetto alla controparte cartacea. ORIGINE: gli sceneggiatori hanno esaurito tutto ciò che l’autore era riuscito a produrre in anni di lavoro con un numero di episodi inferiore a quello scritto sul loro contratto, l’anime va alla grandissima e non hanno nessuna intenzione di fermarsi anzitempo. Da quel momento in poi (che in alcuni sfortunati casi avviene dopo una manciata di episodi dall’inizio) la serie va per i fattacci suoi, diventando assurdamente fantasiosa e condividendo con l’opera originale solo il titolo e una manciata di sfigatissimi personaggi. In pratica diventa una disastrosa fan fiction animata. In questa categoria ci sono anche tutti quegli anime che, a due episodi dalla conclusione, tirano via un finale che fa acqua da tutte le parti, mentre il manga continua indisturbato per altri ottanta volumi. CURA: comprarsi il manga. O aspettare che rifacciano la serie in modo più decente (ma non sempre succede).

Attenzione aprendo gli esempi usciranno spoiler sui finali farlocchi delle seguenti serie: Kuroshitsuji, Pandora Hearts, Rozen Maiden, Trigun e Soul Eater. Il discorso può essere applicato in maniera analoga a innumerevoli altri anime come ad esempio Full Metal Alchemist (la prima versione), Claymore e Kurogane no Linebarrel. Maneggiare con cura.

ESEMPI:

a) Kuroshitsuji: Ciel Phantomhive diventa un demone immortale e Sebastian, invece di poter banchettare allegramente con la sua anima, è costretto a servirlo per l’eternità (il sogno di certe fangirl).

 

b) Pandora Hearts: ventidue intensissimi episodi buttati nel cesso in uno dei finali più perdenti di sempre. Drammi, tragedie, omicidi, reincarnazioni e quant’altro per finire senza motivo a far la pace con il capo dei cattivi (che tra l’altro è suo padre, che l’ha usato come vittima sacrificale in un rito anni prima)? WTF!? fino a due episodi prima lo voleva come minimo morto!

 

c) Rozen Maiden: nell’ultimo maledettissimo episodio viene fuori che quei due in foto non sono chi dicono di essere ma due troll di professione: Enju, l’assistente idiota di Rozen (il vero costruttore delle bambole), e Barasuishou, una Maiden tarocca. Per cui tutto il gioco di Alice (in cui le vere Rozen Maiden© si sono anche ammazzate) era solo una farsa!

 

d) Trigun: a metà dell’ultimo episodio finalmente Million Knives si fa vivo e si batte con Vash The Stampeade in uno scontro tra pistoleri. Peccato solo che sia uno dei duelli più fetidi di sempre, privo di pathos e completamente diverso da quello che succede nel manga. È evidente che l’hanno tirato via alla buona per concludere la serie in qualche modo.

 

e) Soul Eater: Un’intera serie passata ad addestrate la propria arma e poi la protagonista stronca il malvagissimo Kisshin a mani nude, con un pugno. Prima di lei ci aveva provato gente molto più potente (armata fino ai denti) e non aveva potuto nemmeno scalfirlo. Potenza della raccomandazione da protagonista (e di un finale campato in aria)!

 

Menzione speciale:

Dragonball: oltre a un lungo elenco di filler nella prima saga e nella Z, Dragonball presenta anche un’intera serie finale composta solo da puntate inventate: il GT. Gli animatori, con il beneplacito di Akira Toriyama (che non aveva ancora finito di costruirsi la piscina d’oro a forma di Goku), hanno deciso di mungere ancora un po’ la mucca grassa dal nome Dragonball.

TIPO 6 - Non tutto il male viene per nuocere:

In alcuni rarissimi casi si può assistere a filler degni di esistere in cui vengono approfonditi alcuni temi che nel manga vengono trattati superficialmente o che addirittura inseriscono personaggi coerenti e interessanti.  In questa categoria rientrano anche quelle side story ispirate a qualcosa di disegnato o pensato dall’autore originale. Un riconoscimento particolare va a due serie delle CLAMP, ovvero Magic Knight Rayearth e Card Captor Sakura, con i personaggi di Nova (nell’immagine a sinistra) e Mei Lin, che riescono a ritagliarsi il loro posto nella serie e a far sentire la loro mancanza nel manga.

Varie ed eventuali:

Non ho trattato il caso degli anime troncati di netto (Shigurui, Berserk e Fruits Basket tanto per citarne alcuni) perchè non si può parlare propriamente di filler, quanto di interruzione coatta della serie (nella speranza, spesso vana, che prima o poi riparta).

Io alla fine, delle mie serie favorite, devo confessare di guardarli (come si può ben vedere dall’elenco che ho fatto), nell’inutile speranza che siano decenti. Direi che questo è tutto, voi cosa ne pensate dei filler? Vi piacciono o li considerate fastidiosi?