domenica 11 dicembre 2011

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Kokuhaku (Confessions) - Confessioni di un omicidio premeditato

Confessions (告白 Kokuhaku) è un thriller girato da Testsuya Nakashina nel 2010, vincitore di svariati premi e candidato all’Oscar nel 2011. L’ho scoperto qualche tempo fa leggendo questa recensione di Guchi e, come nel caso de Le voci della nostra infanziaEcco la recensione, per chi se la fosse persa, di cui ho parlato pochi giorni fa, è finito nella lunga lista dei film da vedere. Qui è rimasto per alcuni mesi, tanto che non ricordavo praticamente più cosa fosse quando l’ho finalmente aperto. Con mia sorpresa ho trovato un film molto particolare e intenso, ricco di azione e con una trama completa e ben realizzata. Ringrazio ancora Guchi per avermelo fatto conoscere e, dopo il salto, si comincia con la recensione vera e propria.


La professoressa Moriguchi tiene la sua ultima lezione
Per la giovane professoressa Moriguchi Yuko (interpretata da Takaku Matsu) è arrivato l’ultimo di giorno di scuola e si appresta a salutare quella che effettivamente sarà la sua ultima classe. La donna è una madre single e ha deciso di abbandonare la carriera di insegnante dopo la tragica morte della sua piccola Manami, una bambina di soli quattro anni, affogata nella piscina della scuola. Per la polizia si è trattato solo di un increscioso incidente ma la giovane e determinatissima madre sa che non è stato così. I veri colpevoli di questo orrendo crimine sono A e B, due studenti della sua stessa classe, che la Moriguchi decide di punirli adeguatamente, come la legge minorile giapponese non permette di fare. Durante la sua ultima lezione racconta a tutta la classe come si è svolto il barbaro omicidio e inietta del sangue infetto da HIV nel loro latte dei due assassini. Dal quel momento sarà tutto un crescendo di azioni crudeli e di reazioni emotive che si sviluppano sempre di più, portando i personaggi ad una sorta di catarsi autodistruttiva. Usciranno allo scoperto i punti deboli dei ragazzi, la risolutezza della Moriguchi e farà la sua comparsa anche Mizuki Kitahara (Ai Hashinomoto), la capoclasse, ragazza apparentemente anonima ma piena di sorprese.

Dopo l'omicidio Shuya scarica Naoki
I personaggi importanti sono relativamente pochi ma tutti ben realizzati e approfonditi. In primis c’è la professoressa, una donna fortissima ma spezzata, che non solo ha perso la sua bambina ma anche il suo compagno, morto in seguito a una terribile malattia, ed è pronta a tutto per vendicarsi su dei tredicenni disinibiti e incapaci di valutare la gravità delle proprie azioni. I due studenti A (Watanabe Shuya, interpretato da Yukito Niishi) e B (Shinomura Naoki, Kaoru Fujiwara) affrontano le conseguenze del gesto della Moriguchi in modo molto diverso per via della differente situazione familiare che si portano sulle spalle. Il primo, Shuya, è cinico e feroce, pronto a ferire, sia fisicamente che psicologicamente, chiunque gli stia intorno solo per farsi notare al di sopra della massa. A seguito di alcuni fallimenti diventa disposto a compiere qualunque efferatezza per raggiungere il suo obiettivo e neppure la presenza di Mizuki, l’unica persona capace di comprenderlo e di accettarlo pienamente per quello che è, riesce a soddisfarlo pienamente. 
Naoki lasciato da solo con la piccola Manami
Naoki, invece, vive in un mondo superprotetto dove la sua adorata madre è pronta a perdonargli qualunque orrore e a continuare a trattarlo come un bambino piccolo. Debole di carattere, ma profondamente desideroso di rivalsa, reagisce alla confessione della Moriguchi in modo diametralmente opposto rispetto al suo compagno, chiudendosi letteralmente in casa. A questo quadro va ancora aggiunto il professor Yoshiteru Terada (un esuberante Masaki Okada), giovanissimo docente che prende in carico la classe dopo l’abbandono della professoressa Moriguchi e che, non sapendo nulla dell’incidente della bambina morta, fa un sacco di ulteriori danni.

Il nuovo professore fa lezione alla classe
I temi trattati nel film sono diversi e molto interessanti ma il principale è sicuramente quello della morte, oscura mietitrice che aleggia in tutto il film, invocata con leggerezza da alcuni personaggi e pianta disperatamente da altri. Per alcuni la vita è talmente fondamentale da non poter essere in ogni caso tolta, mentre per altri sarà solo un gioco, qualcosa di spendibile e insignificante. Ma, alla fine della storia, sarà veramente così? Non ci sarà qualche vita che merita comunque di essere vissuta, qualcuno che non andrebbe coinvolto in questa tragica spirale di eventi? Vedendo certe reazioni lucidamente folli viene da chiedersi dove si annida realmente la crudeltà, se nei gesti sconsiderate dei ragazzini, incapaci di fermarsi al momento giusto, o nel modo di fare degli adulti che li spinge inesorabilmente verso il baratro. I rapporti madre-figlio sbagliati diventano una sorta di motore per tutta l’azione e, pur essendo generati da comportamenti molto diversi, condurranno ad un inesorabile ed identico risultato. In tutto questo la classe si comporta come una specie di entità unitaria, schifa i compagni che ritiene sbagliati e li condanna ad infiniti atti di bullismo, diventando essa stessa un mostruoso essere che distrugge e fagocita tutto ciò che non è allineato al modello.

Mizuki, maltrattata dai compagni per non aver compiuto
atti di bullismo contro Shuya
In conclusione Kokuhaku è un bellissimo thriller, con una trama solida, girato splendidamente e incredibilmente avvincente. Lo suggerisco a chiunque desideri vedere qualcosa di genuinamente emozionante che riuscirà a tenerlo incollato allo schermo fino alla fine, in un continuo ribaltamento di azioni e prospettive. Le scene sono quasi tutte raccontate in prima persona dai protagonisti e, grazie anche alla azzeccatissima colonna sonora, riescono a creare una atmosfera fantastica, a tratti cupa e a tratti quasi asettica, completata da un ottimo uso scenico del colore. Vengono, infatti, impiegati quasi esclusivamente colori freddi e toni scuri, alternati con vivide macchie di rosso sangue. Le uniche scene colorate sono quelle in cui compaiono dei bambini o dei chiari riferimenti all'infanzia. Ogni confessione aggiunge delle sfumature differenti a quanto visto prima e completa un quadro narrativo a dir poco perfetto. Non viene tralasciato nulla, ognuno avrà modo di dire la sua e di mostrare ciò che è successo attraverso la lente distorta della propria mente. Io ho trovato una versione in russo e giapponese (no, non l’ho guardato in russo) ma, cercando, si possono trovare i sottotitoli in italiano da aggiungere. Cosa state ancora aspettando?


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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





17 commenti :

  1. davvero un grande film! bene che ci siano i sottotitoli anche in italiano, almeno lo potranno vedere più persone.

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  2. Già, grazie ancora per la segnalazione. Per fortuna esistono i fansubber, altrimenti questi film in Italia non arriverebbero neppure (che tristezza).

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  3. Mi sembra ben fatto e il tema è abbastanza inusuale rispetto ai soliti film ( magari non per i film orientali)

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  4. Ci starebbe bene come 4° capitolo della Vengeance Trilogy di Park Chan-wook

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  5. Ultimamente vedevo questa locandina ovunque su internet, ma pensa che credevo si trattasse di un libro XD Questo mostra quanto io stia attenta a ciò che vedo :P
    Il film sembra molto interessante e un bel po' inquietante O_o Due ragazzini ammazzano una bambina e la madre di quest'ultima gli fa bere del latte con dentro sangue infetto? Psicologicamente non sta bene nessuno dei tre, vero?

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  6. @Clyo: Sicuramente è diverso dal cinema Hollywoodiano a cui si è ormai abituati. Molto giocato sulle azioni e sulle conseguenze che ne derivano.

    @I am not a girl I am not a gamer: la Vengeance Trilogy non l'ho vista, la inserisco in lista ^^

    @lithtys: Il film è molto particolare e parecchio più complicato di quello che sembra, non ho voluto scrivere di più per non rovinare la visione a chi fosse interessato. Psicologicamente i personaggi che non stanno bene sono diversi (cioè praticamente tutti XD) ma sinceramente io mi sento di appoggiare la madre, le ammazzano la bambina per gioco, già l'ho trovata molto calma e controllata. ^^

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  7. Questo film era già nella mia lista e grazie alla tua recensione confermo il mio interesse. In effetti Lithtys non ha tutti i torti, il film è tratto da un romanzo di Kanae Minato (anche questo nella lista dei libri da leggere). Credo che lo trasmettano su Rai 4 per Missione estremo oriente ma non so esattamente quando...

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  8. Rai 4 sta diventando uno dei miei canali preferiti, peccato solo che mi faccia la serata Missione estremo oriente il martedì sera che ho allenamento. XD

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  9. Interessante, al momento non sono decisamente dell'umore ma lo metto in lista!

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  10. Bell'articolo ^^
    Dai temi sembra un film decisamente interessante, meritevole di un'occhiata. Quale gruppo ha curato la traduzione?

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  11. @Piperita Patty: E' un film che (umore permettendo) merita molto ^^

    @OMEGA_BAHAMUT: Il film è molto bello, molto meglio di certa robaccia che passano come capolavori nei nostri cinema. I sottotitoli che ho trovato sono dei softsub dei DAFansub (non mi chiedere dove perchè non me lo ricordo assolutamente XD).

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  12. Tranquillo, l'amico google esiste proprio per questo dopotutto XDDD

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  13. Immagino sia un refuso, ma sarebbe tranquillA ;-P

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  14. Ammetto che stavo per guardarlo un paio di volte, ma poi è regolarmente spuntato fuori qualcosa di più interessante, così è finito nel dimenticatoio XD

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  15. L'ho visto un po' di tempo fa, è bellissimo (e cattivissimo...)

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