La piccola Ebichu fa capolino dietro a una porta |
Ho scoperto l'anime di Orochuban Ebichu leggendo questo post qualche tempo fa e, incuriosita dalle descrizione, ho deciso di dargli un’occhiata. Prima di iniziare la recensione solo un piccolo avviso: pudiche e bambine pussate via, questo post non fa per voi, lo dico per il vostro bene, perché dopo ci rimanete male e io non voglio assumermi nessuna responsabilità. La serie, composta da ventiquattro episodi da mezza puntata (in pratica ci sono dodici episodi che contengono due “avventure”), è stata prodotta dallo studio Gainax nel 1999 e narra le avventure di Ebichu, una cricetina casalinga (Orochuban vuol dire proprio casalinga) e della sua violentissima padrona.
Fate ciao con la manina anche voi |
Ebichu da brava house keeper lava, pulisce, stira e fa la spesa, occupandosi di ogni aspetto della vita domestica nonostante le sue ridotte dimensioni. La si vedrà arrancare sotto una busta gigante di crocchette in offerta , preoccuparsi per la sua padrona con il raffreddore, organizzare un pic-nic per l’hanami (la fioritura dei ciliegi) o lavare a mano (a zampetta) la biancheria. A questo punto verrebbe spontaneo pensare che sia l’animaletto da compagnia perfetto, quello che chiunque vorrebbe: piccola, carina e molto più utile di quel gatto lardoso che mi occupa senza vergogna il divano da più di dieci anni (ogni riferimento a felini realmente esistenti non è per nulla casuale).
Ebichu orgogliosa del suo duro lavoro da casalinga |
Peccato solo che Ebichu sia in grado di parlare e non abbia il benché minimo pudore o buon senso, finendo matematicamente per mettere in imbarazzo (e non poco) chi le sta intorno. Qualunque cosa esca dalla pucciosa boccuccia della cricetina ha dei risvolti o dei doppi sensi sessuali, ogni singola maledetta parola. Le sue migliori performance avvengono quando si trova in una situazione in cui sono presenti altri personaggi che non conoscono la natura particolare della roditorina, per cui lei comincia a blaterare indisturbata di peni, abitudini intime della padrona, vibratori e rapporti completi (ho deciso, mi tengo il gatto, almeno non parla). La reazione degli astanti è di violenza gratuita e coatta e Ebichu finisce regolarmente spiaccicata contro un muro o bastonata a sangue. Un po’ mi fa pena, poverina, lei ce la mette tutta, ma è troppo ingenua e non riesce proprio a farcela ad evitare certi argomenti, è più forte di lei.
Ecco, ha detto la sua solita boiata ... |
I personaggi sono abbastanza pochi e tutti stereotipati, a cominciare dalla stessa pelosa protagonista. Accanto a lei ci sono la padrona, una donna isterica e frustrata che vorrebbe costruirsi una famiglia con un donnaiolo impenitente che la tradisce in continuo, il suddetto donnaiolo (un idiota “buono a nulla” fatto e finito) e Maa-chan, un conoscente che è innamorato di Ebichu. Questo genio del male è un pervertito che prova a far indossare alla sua ragazza un costume integrale da criceto per i loro momenti intimi. In generale i personaggi sono abbastanza statici e, una volta identificato il proprio ruolo, lo mantengono fino alla fine (la frustrata violenta, l’ingenua porcellina, il maniaco dei furry, l’amica che ride sempre, ecc).
... e finisce malmenata da chi le sta intorno. |
L’anime ha un disegno molto tenero e quasi bambinesco, che si mescola con le tematiche erotiche e cruente di cui tratta (non vedrete mai più così tanto sangue di criceto in una singola serie) ma perfetto per mantenere un tono comico all’intera opera. Essenziale (fino all'eccesso) e con un’animazione minimale, riesce a mostrare delle scene decisamente esplicite senza scadere nel banalissimo porno, creando un netto contrasto tra l’azione degli umani e l’infantile carineria della protagonista. La colonna sonora a base di musiche allegre accentuano questo effetto e le sigle (specialmente la opening) sono delle piccole chicche.
Criceto al sangue |
Dopo aver visto la serie posso dire che la definizione di Pixel “anime fatto apposta per trollare chi pensa di stare vedendo Hamtaro” è quanto di più corretto si possa scrivere in merito a questa serie (Ebichu è esteticamente identica al più famoso criceto dell’animazione nipponica). Le situazioni esagerate sono ripetute allo sfinimento e il disegno minimale identificano Orochuban Ebichu おるちゅばんエビちゅ come una serie particolare, che riesce a parlare di perversioni sessuali senza essere troppo volgare e soprattutto senza fanservice. Sfoggia una comicità tutta basata su battute, situazioni paradossali, fraintendimenti e doppi sensi. Lo consiglio a chi desidera vedere una serie leggera, che non si prende sul serio e che getterà una nuova luce sul mondo dei cricetini animati.
Devo metterlo nella lista delle cose da vedere appena avrò un attimo di tempo... La cricetina maniaca e insanguinata mi mancava!
RispondiEliminaPer il suo formato di mini avventure da mezzo episodio classico è ottima per i ritagli di tempo ^^
RispondiEliminaSembra divertente! :D
RispondiEliminaAlla fine ho comprato il manga sulle terme!
E' divertente (e particolare) e soprattutto poco impegnativo (non si possono mica sempre guardare degli anime seri)^^
RispondiEliminaChe te ne è parso di Thermae Romae?
Non è per niente il mio genere, ma in senso positivo. Senza il tuo consiglio non l'avrei mai comprato, ma mi è piaciuto un sacco e medito di comprare anche il seguito nonostante i prezzi!
RispondiEliminaok, lo devo vedere! XD
RispondiElimina@Piperita Patty: sto meditando anche io di prendere il resto della serie, spesa mensile totale permettendo (quando medito troppo alla fine poi prendo). ^^
RispondiElimina@Guchi: è la stessa cosa che ho pensato la prima volta che ne ho sentito parlare! XD
Ommmmmmmioddio XD
RispondiEliminaConsiderando che io odio Hamtaro (mi istiga alla violenza fisica), direi che potrei provare a vedere questo XD
Essendo esteticamente identici (ha anche quella infantilissima e idiotissima vocetta) direi che è l'ideale, con tutte le botte che prende la povera Ebichu ^^
RispondiEliminaLo consiglio a chi desidera vedere una serie leggera, che non si prende sul serio --->io io io! Mi ricordassi una volta di prenderli!
RispondiEliminaLa prossima volta che passi da me vieni armata di disco (se ti ricordi ;-P) che ti faccio la ricarica annuale ^^
RispondiEliminaE' quasi un peccato che abbiano fatto solo 2 serie, ma forse meglio così se c'era il rischio di perdere la qualità ;P Della stessa autrice c'è anche Higepiyo, che prima o poi devo vedere ma non ho ancora ben capito di cosa parla (a parte che c'è un pulcino bruttissimo con la barba).
RispondiEliminaConcordo pienamente, meglio pochi episodi ma di buona qualità (e con buone idee di fondo) che tanti ma basati sul nulla (come troppo spesso accade) ^^
RispondiEliminaDi Higepiyo ho visto qualche puntata quando ero in Giappone (quindi senza sottotitoli) e l'ho trovato abbastanza infantile come anime (ma magari per la mia ignoranza della lingua mi sono persa le battute della vita).
In ogni caso il protagonista, oltre ad essere il pulcino più brutto di sempre, credo che sia anche il più maleducato e bastardo in circolazione ^^
inquietante :D
RispondiEliminaeheheheh
A dir poco, getta tutta una nuova luce sui criceti da 10$ ^^
RispondiEliminaahahahah XD sembra divertente XD
RispondiEliminaE lo è, per chi non si fa impressionare dai criceti spiaccicati XD
RispondiElimina