lunedì 24 ottobre 2011

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Intervista con il fansubber - Italian Sentai Subranger

Qualche giorno fa ho ricevuto una richiesta di affiliazione da parte degli Italian Sentai Subranger, un gruppo di fansubber nato nell’aprile 2011. Ho colto la palla al balzo e ho proposto a Chibi, traduttore e PR del gruppo, un’intervista, in modo da farmi raccontare da qualcuno che è “del mestiere” come nascono e come vengono realizzati i nostri diletti fansub. Non bisogna mai dimenticare che dietro a tutte quelle serie che seguiamo noi amanti del prodotti made in Japan in lingua originale c’è un grande lavoro (tutto gratis e amore, come diceva la mia professoressa di matematica del liceo) realizzato dai gruppi di fansub. Gli Italian Sentai Subranger trattano unicamente di dorama tokusatsu, in particolar modo di Super Sentai e Rider. Il primo genere è quello in cui squadre di personaggi multicolori si battono per la salvezza dell’umanità. In pratica solo le serie originali da cui sono poi stati rielaborati i famosissimi Power Ranger, mentre il secondo è quello che tratta dei motociclisti mascherati difensori della giustizia (Kamen Rider).

Il gruppo è composto da cinque persone:
  • SubPurple, Roly (in arte Gigi): Simpatico e scanzonato, è l’ideatore del progetto, il sincronizzatore e il revisore. Voci di corridoio dicono che è colpa sua se ci sono piccoli ritardi nella release degli episodi;
  • SubWhite, Aislinn87 (per gli amici Ais): da quello che ho capito è l’eminenza grigia del gruppo, esperto e paziente, dispensa consigli e sfrutta la sua esperienza per insegnare agli altri tutti i trucchi del bravo fansubber;
  • SubGreen, Chibi: la persona con cui ho avuto il primo contatto diretto, è un ragazzo gentilissimo e molto disponibile, si occupa di traduzioni e di Public Relations;
  • SubBlack, FtK: Newser, l’uomo invisibile, non ho avuto nessun contatto e nessuna informazione su di lui (Edit: mi è arrivata la sua risposta alla prima domanda);
  • SubGold, Natsumelon: unica ragazza e ultima recluta del gruppo, solare e positiva, ama moltissimo i Rider e si occupa principalmente del progetto Kamen Rider W.
Ma ora senza indugiare passiamo all'intervista vera e propria, è abbastanza lunga ma si scoprono un sacco di retroscena interessanti sul mestiere del fansubber. Senza i fansub la stragrande maggioranza delle migliori serie nipponiche rimarrebbe fruibile solo ai madrelingua, specialmente quelle considerate troppo di nicchia dalle nostre amabili televisioni.



Come mai avete deciso di intraprendere la carriera del fansubber?

Roly: Carriera, che parolone! Però mi fa più figo ... CAR-RIE-RA! 
Comunque, abbiamo deciso di iniziare a fare fansub un po’ per caso, se posso dire così. Nel febbraio 2011 è iniziata la serie che attualmente sta andando in onda in Giappone e che noi stiamo seguendo, Kaizoku Sentai Gokaiger e, guardando i primi episodi, mi è sembrata un’ottima serie, ben fatta e ben curata. Essendo una sorta di tributo racchiude in sé un po’ di tutte e 34 le precedenti serie di Super Sentai e ho pensato che non poteva essere destinata solo al Giappone: bisognava assolutamente portarla anche in Italia! E così, parlando di Gokaiger con Chibi e Ais, ci è venuto in mente di cimentarci in questo progetto. All’inizio seguevamo solo una serie ma ben presto sono diventate quattro (per ora).

Aislinn87: E’ successo in modo del tutto casuale. Era da poco iniziato Kaizoku Sentai Gokaiger e noi tre founder (Io, Chibi e Roly) avevamo iniziato a guardarlo in contemporanea col Giappone. Una mattina Roly  mi propone “facciamo i fansub di Gokaiger?” il resto è storia. Poi si è aggiunto FtK, un mio amico a cui ogni tanto faccio scrivere delle news  per farcire un po’ il sito, e di recente è arrivata Natsumelon (che noi chiamiamo allegramente “Melona”), che abbiamo “rubato” a un altro gruppo.

Chibi: Personalmente mi è capitato spesso di consigliare anime ad amici ma, essendoci solo sub in inglese, non avevano possibilità di vederlo non conoscendo bene la lingua. Ho sempre avuto l’istinto del subber, per far vedere a più persone possibile le mie serie preferite.

Natsumelon: Ho semplicemente pensato che sarebbe stato divertente tradurre le mie serie preferite rendendole accessibili anche ad un pubblico che magari non conoscendo l’inglese non poteva seguire i sub ad opera di altri gruppi.

FtK: La mia storia è un pò particolare: io sono il newser, per cui non mi occupo dei sub in particolare, e non ho nemmeno le competenze per farli! La cosa più particolare è che io non sono un fan dei Super Sentai! Ho conosciuto Aislinn e Chibi in un MMORPG e Aislinn un giorno mi parlò di questo suo progetto di fansub, cosa per cui inizialmente lo presi persino in giro! (Poi, vedendo almeno episodio, mi sono abbastanza ricreduto, anche se non posso definirmi un fan del genere). Tra primavera ed estate sono stato parecchio libero e Aislinn mi ha chiesto se potevo dargli una mano con un lavoro di traduzione-ricerca di news sui Sentai. Mi domandò un colore che mi piacesse, gli risposi nero e mi ritrovai SubBlack! Così ogni tanto mi chiede  di scrivere qualche articolo e io glielo procuro più o meno celermente. Mi piace definirmi un "aiutante esterno".

Subgold Natsumelon è l’unica ragazza gruppo, Natsu come mai hai deciso di unirti al progetto?

Natsumelon: Una fissata con uomini dal dubbio gusto in fatto di tutine e a cavallo di una motocicletta come me non poteva rinunciare ad un’occasione simile!!! Spread the love for the Riders!!!

Il logo e banner del gruppo
Avete fatto esperienza in altri gruppi o è la prima volta che vi cimentate con dei fansub?

Aislinn87: Ho lavorato un paio d’anni con gli Itasa, ma tra la stanchezza e un fatto che è successo ho deciso di dileguarmi silenziosamente.

Roly: Per me è la prima volta in cui mi cimento in un progetto di fansub. L’inizio è stato un po’ spiazzante, anche perché occupandomi di Timing (ossia il far coincidere i sottotitoli al meglio con le battute recitate) devo essere il più accurato possibile. Pian piano, a forza di lavorarci su, ho fatto pratica e adesso credo di cavarmela almeno decentemente, dai! (Ride) 

Chibi: Ho lavorato per diverso tempo con Anime House Network, per il quale ho subbato diversi episodi di Yugioh 5d’s e altri progetti, come Digimon Savers, che però poi non hanno preso vita.

Natsumelon: Prima di unirmi ai Subranger ho lavorato in un altro gruppo fansub, sempre per il genere Tokusatsu, tuttavia, strada facendo, tra me e l’altro founder (eravamo solo in due) sono sorte troppe incomprensioni e abbiamo ritenuto fosse meglio dividere le strade.

Immagine di presentazione del primo episodio di Kamen Rider Fourze

Se è la prima volta, come è stato iniziare? Avete chiesto consiglio a dei “senpai” o avete iniziato autonomamente?

Roly: Mi ricordo che i primi periodi, prima che iniziasse il progetto vero e proprio, ci mettevamo su Skype tutti e tre (i founder) e Ais ci spiegava ogni piccolo passaggio su come utilizzare i vari programmi, quindi potrei dire che è stato lui il mio senpai, è stato un po’ il senpai di tutti noi! (Ride)

Natsumelon: (Rispondo comunque visto che la mia esperienza precedente è stata relativamente breve) Iniziare è come buttarsi nel vuoto ad occhi chiusi. Ti alzi un giorno e pensi “Basta ho deciso, lo faccio!” e da lì vai avanti senza preoccuparti dei vari problemi che sorgeranno poi (anche se certe volte sarebbe il caso di farlo). Durante la mia prima esperienza non ho avuto senpai nel vero senso della parola, qualche guida trovata qua e là su internet e per il resto è stato tutto uno sclicchettare a casaccio sul programma per i sub per imparare le varie funzioni. Da quando ho fatto la conoscenza dei Subranger ho imparato un sacco di cose da Ais: non potete immaginare tutte le sere che l’ho tormentato per sapere come si faceva questo o quello!

Se avete lavorato per altri gruppi: come mai avete cambiato? Come trovate il fatto di lavorare individualmente?

Aislinn87: Più che cambiato, dopo un paio d’anni con gli Itasa ho proprio smesso per 2-3 anni, e come detto prima, siamo qui “per caso”. Lavorare individualmente è più facile per certe cose, più difficile per altre. Dato che sono quello più scafato con pc, software di editing e un po’ di web, ho dovuto organizzare tutto quanto per lavorare ai testi e al video. Più facile è indubbiamente il fatto che abbiamo i nostri tempi e non dobbiamo rendere conto a nessuno,o meglio gli altri membri del gruppo devono rendere conto a me ma io a nessuno, a parte agli utenti naturalmente. Con questo non voglio dire che io spadroneggio e li schiavizzo, soltanto che, come persona più competente in quasi tutti gli aspetti che trattiamo, dirigo i lavori.

Chibi: Non ho proprio “cambiato”, diciamo che Anime House Network non ha più elaborato i fansub dedicandosi ad altri aspetti del portale. Nessuno di noi lavora realmente individualmente, c’è un continuo parlare tra noi per discutere sulle faccende più svariate in ogni episodio.

Eccco come viene sincronizzato il testo del sottotitolo con l'immagine del video
In che modo vi dividete i compiti?

Aislinn87: Tutto inizia e finisce da me (sborone mode: on), io reperisco le raw, passo la traccia con i tempi a Chibi, rielaboro le raw in un formato più leggero e funzionale per farle lavorare al sincronizzatore/revisore (Gigi o la Melona) che appunto sincronizzano e correggono il testo. Questo procedimento serve per far andare la parte scritta prefettamente a tempo con il video. Poi il file corretto passa a me che lo rivedo ulteriormente, aggiungo tutti i vari fronzoli come il karaoke ed effettini vari e, se è tutto ok, imprimo il testo sul video, per poi metterlo in upload.

Qual è il lavoro più difficile?

Chibi: Non saprei, probabilmente il typesetting. E’ il lavoro che richiede più concentrazione e assurde conoscenze di codici, il tutto solo per dare un effettino figo a una frase!

E quello più noioso?

Natsumelon: Personalmente non ce n’è uno che mi annoi totalmente, ogni campo ha il suo fascino particolare. Forse il timing perché è quello meno creativo.

Screenshoot del programma con cui vengono inseriti gli effetti alle scritte

Per fare il fansubber sono necessarie delle competenze particolari?

Roly, Natsumelon e Chibi: Solo per la traduzione, perchè è necessaria una conoscenza della lingua da cui si traduce. Per il resto penso che impegno e buona volontà bastino!

Aislinn87: Sì, ma niente di improponibile, e comunque dipende dal ruolo che si vuole ricoprire. Per quello che mi riguarda, una naturale propensione per questo genere di cose (encoding, mux e così via) non guasta, ma non è indispensabile, se si vuole, si impara.

Parliamo delle traduzioni. SubRanger Green Chibi, come le realizzi, parli il giapponese?

Chibi: Dire che parlo il Giapponese è un po’ troppo (Ride). Avendo passato anni a guardare anime in lingua originale mi sono fatto una sorta di infarinatura generale, che ho poi potenziato con un corso specifico di lingua Giapponese. Diciamo che lo conosco in maniera basilare, ma in modo sufficiente a permettermi di capire quando i sub in inglese scrivono boiate e a correggere di conseguenza le traduzioni. Sfruttando il sub inglese come “base” e apportando correzioni a seconda di quello che sento con l’audio giapponese sono in grado di fare traduzioni piuttosto accurate.

La sigla pronta con il sottotitolo e l'immancabile effetto karaoke
Quanto tempo impiegate a sottotitolare ex-novo un episodio di una ventina di minuti?

Aislinn87: Direi che ci vuole parecchio. Un episodio che trasmettono le TV Giapponesi (di cui quindi non devo estrarre il video dai DVD) ci occupa un 6-7 ore.

Natsumelon e Chibi: Varia da episodio ad episodio, ci sono quelli che ti portano via un’intera giornata, poi ci sono quelli invece per i quali sono sufficienti alcune ore.

Che programmi utilizzate per realizzare i fansub?

Aislinn87: AnyVideoConverter per fare le raw dai dvd e per fare quelle su cui lavorare, Avidemux per imprimere, VirtualDub per eventuali tagli al video, VisualSubSynch per timing, appoggio per la traduzione e sincronizzazione, Aegisub per mettere gli effetti, typesetting e karaoke. Più ovviamente altri gingilli che servono sul momento.

Parliamo del vostro prodotto. Voi fansubbate i Super Sentai e i Rider. Cosa sapete dirci di questi genere?

Roly: Le serie dei Super Sentai sono ormai parte della cultura giapponese. Hanno unito varie generazioni, padri e figli, essendo ormai in onda in Giappone da 35 anni. Pur essendo serie staccate tra di loro, ognuna ha la sua storia, e vengono legate dal modo in cui si svolgono. Un gruppo di ragazzi riceve dei poteri da qualche organizzazione o da qualche essere magico e, grazie alle loro tute colorate, alle loro armi e ai loro veicoli e ai loro mecha, riescono a sconfiggere i mostri che, in genere, vogliono conquistare il mondo. Detto così sembra una cosa da nulla; non è così. I Super Sentai spesso hanno toccato temi drammatici e temi complessi, la morte, la solitudine, la difficoltà. Ultimamente, da qualche anno a questa parte, le serie Super Sentai hanno cambiato un po’ il target a cui sono rivolte. Rispetto agli anni passati, i temi sono un po’ più “leggeri”, per bambini e per adolescenti.

Chibi: Oltre ai Sentai subbiamo anche Kamen Rider. Parlando quindi del genere Tokusatsu, queste sono un tipo di serie da vedere in tutto e per tutto come se fosse un anime, ma con gli attori. Sanno essere comici, sanno essere seri, sanno essere gasanti, sanno essere commoventi. I Sentai sono più allegri, mentre i Rider sono un po’ più cupi. In ogni caso sono tutte quante serie che, una volta iniziate a seguire, non possono che creare dipendenza.

Kamen Rider Fourze
Con un abile taglia e cuci realizzato negli Stati Uniti da queste serie sono state creati famosi Power Ranger. Cosa ne pensate di questi telefilm?

Roly: I Power Ranger rappresentano la serie che mi ha affascinato di più durante la mia infanzia e adolescenza. Avevo lo zainetto per andare a scuola, avevo duemila giocattoli, e duemila gadget. Ho seguito quasi tutte le serie dei Power Rangers a cui ero affezionato e a cui sono affezionato anche adesso. Ci sono rimasto un po’ male quando ho scoperto che vengono realizzate usando scene della serie Super Sentai di riferimento: e chi se la scorda la Yellow Ranger con la tuta da maschio senza gonnellina! Perché la Pink Ranger ha la gonnellina mentre la Yellow Ranger ha.. il sospensorio (se così vogliamo chiamarlo!). Ebbene sì, quando scoprii che in realtà nella serie associata (Kyouryou Sentai Jyuuranger) non c’era UNA Yellow Ranger ma UN Yellow Ranger, mi sono chiuso in casa e non ho mangiato per settimane... no vabbè, scherzo (Ride). Sono stato spinto dalla curiosità di sapere il perché c’erano queste anomalie e, cercando in internet, ho trovato tutto un altro mondo, più fedele e più originale, quello dei Super Sentai!

Natsumelon: A me personalmente piacciono poco, anche se a volte hanno il merito di suscitare la curiosità che porta poi lo spettatore ad avvicinarsi a Sentai originali. Le serie Super Sentai e Kamen Rider approdate negli Stati Uniti una volta ri-elaborate hanno perso molto in spessore, sono stare ridotte a quello che comunemente si intende con “americanata”: spacconate varie ed inutili, trame stravolte, drammi amorosi esistenziali dei teenager. Sono il giusto mezzo per farsi un’idea sbagliata di ciò che sono i Sentai insomma. L’unica che ho apprezzato è stata la prima serie dei PR trasmessa in Italia nel 1994, i Power Rangers Mighty Morphin, ma più per i ricordi che vi sono legati che per la serie in sé. Del Saban’s Masked Rider preferisco non parlare e fingere che non sia mai esistito (anche se ammetto che quando l’ho visto a quattro/cinque anni non mi sembrava così male).

I Power Ranger della Saban, notare il costumino dellA Yellow Ranger
Come mai avete iniziato a fansubbare dei dorama estremamente di nicchia come il Super Sentai?

Aislinn87: Proprio il fatto che è di nicchia, poco conosciuta in Italia, ma sopratutto molto apprezzata da chi la conosce e la vorrebbe in una lingua comprensibile. Questa è stata la ragione che ci ha spinto a farla.

Da dove nasce questa vostra passione e come avete conosciuto questo genere?

Natsumelon: Era il lontano giugno del 2004 e mi misero a casa il collegamento ad internet, per me è stato l’inizio della fine! C’è da dire come premessa che io di base non ho mai seguito programmi “per bambine” ma preferivo di gran lunga i programmi “per bambini” ed avevo un vago ricordo dell’infanzia legato a quella bruttura che è il Kamen Rider della Saban. Un giorno, girando sul Tubo, notai un amv dedicato proprio a quella serie. Lo aprii e nella colonna “suggerimenti” contemporaneamente mi si spalancò un mondo: il mondo dei Kamen Rider giapponesi! Uno dietro l’altro quei video mi misero la voglia di saperne di più e da lì ho dato il via a quello che è stato un parto epocale. Le primissime puntate che guardai erano tutte in raw (non subbate) e con un collegamento a 56k! Potete immaginare quanto tempo ci volesse per vedere qualcosa, ma Kamen Rider 555 era troppo figo per non continuare a guardarlo! Relativamente poco tempo fa ho per caso scoperto anche il giro di fan donne che guardano con ammirazione il mondo dei Riders non per le trame, ma per gli attori in sé, e da lì ho capito di essere sul serio una ragazza anomala: ho sempre preferito un bel combattimento ad un bel faccino! Grazie agli I.S.S. anche i miei migliori amici si sono avvicinati al mondo dei Tokusatsu ed è bello poter condividere con loro questa passione che, oserei dire, forse è persino aumentata!

Immagine di presentazione di una release degli ISS
Che progetti avete in corso d’opera in questo momento?

Roly: Parliamo un po’ di progetti: il nostro primo progetto è stato “Kaizoku Sentai Gokaiger”, la serie tributo che festeggia i 35 anni delle serie Super Sentai. In seguito, abbiamo iniziato “Kamen Rider Fourze” (come già citato non ci occupiamo solo di Super Sentai ma anche di Kamen Rider, altra serie tokusatsu molto in voga in Giappone da ormai 40 anni). Abbiamo scelto queste due serie forse perché sono quelle in onda attualmente in Giappone, le più moderne, e ci sembrava giusto proporle ai nostri utenti in contemporanea con la loro Madre Patria. In seguito, abbiamo iniziato altri due progetti: “Samurai Sentai Shinkenger”, un’altra serie di Super Sentai, Una Signora Serie a mio avviso, e “Kamen Rider W”, anche questa un’ottima serie di Kamen Rider. Il nostro intento è quello di seguire in contemporanea con il Giappone le serie messe in onda, sia di Kamen Rider che di Super Sentai, quindi, una volta terminate queste cominceremo a lavorare su quelle successive. In più, senza una cadenza precisa, ci dedichiamo al rilascio di episodi di serie già concluse.

Ad una neofita del genere come me, da che serie suggerireste di cominciare?

Chibi: Se dovessi parlare delle serie che subbiamo adesso, direi Gokaiger per i Sentai, così che si possa vedere il loro mondo nella loro totalità, e Fourze per i Rider, così che si possa seguire la nuova serie man mano assieme a noi. Parlando invece delle serie in generale, forse per i Rider proporrei OOO, serie bellissima, con trama e personaggi intriganti e molti colpi di scena. Una serie che senza ombra di dubbio, prima o poi (speriamo prima) subberemo anche noi. Per i Sentai probabilmente sempre Gokaiger, per lo stesso motivo di cui su.

Dal set di Gokaiger
Cosa potete ancora dire per convincere chi è ancora incerto se guardare almeno un episodio di Gokaiger?

Roly: Certamente! Guardatelo! A volte è troppo “per bambini” ma spesso sa come essere “serio”; e poi lo subbiamo noi! E’ ovvio che lo dovete guardare!

Natsumelon: Gokaiger è veramente una bella serie! Il giusto alternarsi di episodi comici ed episodi invece più seri. L’ideale per chi vuole guardare qualcosa non troppo impegnativo, ma con un senso.

Chibi: Ragazzi, provateci. Dategli una possibilità, per carità. Non ve ne pentirete. Capisco perfettamente il pregiudizio che c’è contro queste serie, è una cosa che faceva parte anche di me e di tanti altri fan, prima di conoscere i Super Sentai. Ma se vi liberate dei pregiudizi e provate a guardare qualche episodio come se fosse un anime, vi innamorerete. Parola mia.

Ringrazio ancora gli Italian Sentai Subranger per la pazienza dimostrata nel rispondere a tutte queste domande e per tutto il tempo che hanno deciso di dedicargli. Sono delle persone veramente deliziose e degli ottimi fansubber per cui, se avete tempo, date un'occhiata al loro materiale. Personalmente ho deciso di dare una possibilità a Gokaiger e ho cominciato a guardarlo, prossimamente troverete su questo blog la recensione dei primi dieci episodi.
Se chiunque avesse ancora qualcosa da chiedergli posso rompere l'anima a Chibi finchè non risponde, per cui non fatevi remore e tirate fuori tutte le domande avreste sempre voluto fare ad un fansubber!

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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





12 commenti :

  1. Intervista molto interessante, non avevo idea di come funzionasse il mondo dei fansub e devo dire che ammiro la dedizione di chi passa ore a lavorare gratuitamente per offrire a tutti la possibilità di guardare le serie. Complimenti a te e a loro! :)

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  2. Interessantissimo, grazie di questa intervista!

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  3. Sono felice che vi sia piaciuta. Alla fine tutti guardano i fansub ma nessuno sa esattamente come nascono e, visto che ne avevo l'occasione, mi sembrava interessante far parlare direttamente i fansubber ^^
    Se avete domante o curiosità chiedete pure, sono molto disponibili ^^

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  4. tutta la mia stima ai fansubbers e complimenti a te per la bella intervista! (anche se io sono una capra e non riesco a usare i fansub, intendo quelli che dovresti inserire, vedo solo cose che li contengono già)

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  5. Grazie per averci intervistati e del bell'articolo :) Spero che tutti voi che leggete potrete entrare presto nel mondo di Super Sentai e Kamen Rider^^

    @Guchi: Tranquilla, i nostri sub sono già impressi XD

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  6. @Guchi: Grazie! Anche io preferisco gli HardSub (ovvero i file con i sottotitoli già impressi). Con gli altri finisce sempre che mi manca un pezzo e poi trovarlo (magari a mesi di distanza da quando ho scaricato il resto) può diventare una scocciatura.
    In ogni caso per vedere i SoftSub basta usare il programma VLC è facile e comodo (magari scrivo un piccolo tutorial) ^^

    @Chibi: grazie per essere passato ^^

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  7. Oddio non sapevo minimamente che i power ranger fossero stati realizzati così... ora non mangerò neppure io mi sa XD

    Scherzi a parte bell'intervista e bell'idea, anche perchè sono un grande appassionato dei fansub (però di genere anime) ed uno speciale di approfondimento "dall'interno" è un ottimo mezzo per capire un po' meglio il microcosmo che c'è dietro a quei 23 minuti spicci ^^

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  8. In realtà anche per me quella dell'origine "mista" dei Power Ranger è stata una discreta sorpresa. Fino a qualche giorno fa dei Super Sentai non ne sapevo assolutamente nulla ^^

    Sono convinta che conoscere il grande lavoro che fanno i fansubber non può che aiutare noi utenti finali ad apprezzare maggiormente tutti gli aspetti del prodotto ^^

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  9. Idea originale e MOLTO interessante quella di intervistare dei fansubber.. :D

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  10. Grazie, sono contenta che ti sia piaciuta ^^

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  11. Cavolo che lavoraccio che c'è dietro!
    Apprezzo moltissimo queste persone che lavorano (perchè è un lavoro per quanto sia anche una passione) gratuitamente per far arrivare le serie agli internetnauti.

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  12. Già, infatti di solito non commento i sottotitoli perchè, anche nel caso in cui facessero pena (e non è questo il caso) sono comunque frutto di un sacco di lavoro ^^

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