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La locandina del film |
Il giardino delle parole (言の葉の庭 Kotonoha no Niwa) è un film d'animazione giapponese slice of life realizzato nel 2013 dal regista Makoto Shinkai (5 cm per second, Viaggio verso Agartha) per la Comix Wave Films. Il film ha avuto la sua prima al Gold Coast Film Festival in Australia, il 28 Aprile 2013, e, in Italia, è stato proiettato al cinema nell'unica giornata del 21 maggio 2014 dalla Dynit e dalla Nexo Digital, che l'hanno reso parte dell'ottimo progetto Nexo (progetto volto a portare nelle sale cinematografiche italiane un po' d'animazione di buon livello). Questa volta, complice anche l'orario infrasettimanale e serale, non c'erano bambini in sala (ma c'era una coppia di terribili anziani rompiballe, per compensare - non sono stati zitti un secondo! Per fortuna non erano seduti particolarmente vicini a me).
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Takao nei giorni di pioggia |
Takao Akizuki è uno studente delle scuole superiori con un sogno nel cassetto: diventare un giorno calzolaio. Per raggiungerlo impiega il suo tempo libero a lavorare part-time per potersi permettere gli attrezzi e i materiali che gli servono per imparare. Takao non ama andare a scuola (la ritiene poco utile per raggiungere il suo sogno) e, nei giorni di pioggia, la salta allegramente per andarsene a disegnare scarpe in tranquillità al Parco Nazionale di Shijuku Gyoen (una specie di oasi di pace e natura all'interno di una città enorme e caotica come Tokyo).
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Yukari nei giorni di pioggia |
Seduta sulla panchina coperta da una tettoia in cui è solito fermarsi, un giorno, incontra una bella donna dall'aria triste che, lentamente, diventa una presenza fissa delle sue scappatelle dalla scuola. Takao è visibilmente affascinato dalla sua strana compagna di giornate piovose (la donna, sempre elegante e curata, mangia cioccolata e beve birra fin dal primo mattino ed, evidentemente, non si reca al lavoro) e comincia ad amare sempre di più questi loro momenti di tranquillità e intimità, finché, in un giorno di fine estate, non scoprirà finalmente chi è quella donna misteriosa e perché ha tutto questo tempo libero.
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I due insieme |
I personaggi principali messi in scena sono Takao e Yukari. Il primo è un ragazzo tranquillo, gentile e molto responsabile, al punto da avere già ben chiaro cosa vuole fare nella sua vita e da impegnarsi molto per ottenerlo (a quindici anni chi è così maturo? Io non avevo ancora idea di cosa avrei fatto e, tanto per fare il solito esempio, a quell'età mio cugino avrebbe voluto fare il giocoliere, viaggiando per l'Europa con i soldi ricavati da spettacoli di strada - adesso ne ha diciannove e ha decisamente cambiato idea).
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Takao al lavoro part-time |
Takao è uno di quei giovani che sanno cosa vogliono e che lavorano silenziosamente, senza farsi notare troppo, per ottenerlo, giorno dopo giorno. Pur essendo un ragazzo splendido e posato, mostra il suo lato infantile proprio nel fatto di temere di essere trattato come un bambino. Yukari, invece, è una donna matura, molto più adulta del giovane, ma è anche bloccata da uno stallo emotivo e professionale che la rende molto immatura di lui.
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Yukari al parco |
Yukari è fragile e trova nel suo atipico compagno di giornate piovose una specie di sostegno a cui si appoggia psicologicamente senza mai scoprire troppo il suo stato reale d'animo. Alla fine l'intero film si regge sul precario equilibrio psicologico che i due protagonisti riescono a creare nei loro momenti di pace, sotto la pioggia.
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Il parco sotto la pioggia |
Dal
punto di vista tecnico si tratta di un'opera di
splendido livello, che offre sfondi spettacolarmente
dettagliati e
suggestivi, musiche avvolgenti e dolci, personaggi
delicati e facilmente distinguibili e animazioni
impeccabili. In particolar modo è da notare
l'abbigliamento elegantemente curato e molto vario di Yukari, che, pur essendo una grande
rogna per gli animatori e i disegnatori, non viene
mai trascurato neppure per una piccola scena.
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Yukari si sfila una scarpa |
In questo modo, anche grazie alla perizia con cui viene tratteggiata fisicamente, la figura di Yukari, riesce a rappresentare
una donna adulta (ha dodici anni in più di Takao) che, pur trovando affinità emotiva
in un ragazzino, non diventa mai una
cacciatrice in cerca di avventure, ma riesce a mantenere la sua figura
elegantemente platonica ed
eterea.
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Yukari a casa sua |
Il
punto debole di quest'opera è quel senso di
incompletezza che lascia alla fine (come faceva giustamente notare
automaticjoy nella sua ottima recensione), dovuto al fatto che
manca una parte a mio parere rilevante:
il flashback su quello che è avvenuto a Yukari. Quando Takao
lo scopre ne parla brevemente con altri personaggi minori ma, tranne
un paio di frasi, viene tutto lasciato all'immaginazione dello spettatore.
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Lo sguardo triste di Yukari |
Secondo me, con una
decina di minuti in più di approfondimento sul passato, era possibile rendere
il personaggio di Yukari più vicino allo spettatore e dare un
senso di completezza maggiore all'intero film. Personalmente ho apprezzato e seguito molto bene
la figura di Takao ma ho trovato che quella di
Yukari fosse un po' troppo eterea e lontana da un effettivo
coinvolgimento emotivo.
Quando mi aspettavo che sarebbe arrivato il climax sul suo personaggio, il film si chiude, lasciando determinati eventi non svelati del tutto.
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Tokyo al tramonto |
In definitiva
Il giardino delle parole è un ottimo titolo,
estremamente poetico, che merita di essere visto
al cinema per apprezzarne maggiormente la meraviglia della sua
realizzazione tecnica (ho visto che in qualche cinema lo danno ancora, anche se avrebbe dovuto essere un evento di un solo giorno mercoledì 21 maggio). Dato che si tratta di uno
slice of life non bisogna aspettarsi
una trama travolgente e avventurosa (
e, per favore, non sgonfiate l'anima a chi è con voi al cinema perché non ci sono state sparatorie e inseguimenti come ha fatto la Dolce Metà con me) ma un
delicato affresco che mostra l'incontro tra due anime diverse e sensibili.
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Takao disegna |
Il punto
più debole di questo suggestivo mediometraggio è
la durata, visto che in soli cinquanta minuti scarsi non riesce a trovare
il tempo di approfondire adeguatamente determinati
avvenimenti del passato di Yukari che invece avrebbero donato
ulteriore spessore e maggior completezza all'intera opera. Al cinema è stato proiettato insieme al
cortometraggio intitolato
Somene's Gaze (だれかのまなざし Dareka no manazashi), un piccolo gioiellino, e ad una serie di
commenti del regista sul film (che invece ho trovato meno rilevanti).
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A primavera fiorisce il glicine |
In definitiva
consiglio questo film a chiunque desideri vedere una storia
poetica e
delicata, che metta in scena due personaggi
sensibili che agiscono al di fuori dei classici schemi della società e che cercano una loro
dimensione in cui esprimersi, trovando una
inaspettata affinità nei giorni di pioggia, sotto ad un
gazebo di un parco pubblico.
Il trailer italiano del film
Il Giardino delle Parole è film d'animazione che mi sta più incuriosendo in questo ultimo periodo.
RispondiEliminaNe sto sentendo parlare molto nei blog che seguo, la maggior parte sono critiche positive.
Anche se dalle mie parti non credo che verrà proiettato...
Ultimamente ne sta parlando un sacco di gente! Queste serate animazione stanno riscuotendo un discreto successo ^^
EliminaIl film è molto carino, peccato solo che sia un po' corto. In ogni caso non è difficile reperirlo, te lo assicuro :D
Io non riesco a trovarlo ç__ç in ogni caso spero di riuscire a vederlo prima o poi perchè mi ispira! Ottima recensione ;)
RispondiEliminaMi spiace, io l'ho trovato abbastanza facilmente (per fare le print per le immagini da mettere nel post). In ogni caso merita una visione ^^
EliminaGrazie mille :D
Uffa uffaaaa.. non l'ho ancora vistooo..
RispondiEliminaOvviamente nel cinema che c'è qui non l'hanno dato.. di certo prenderò il dvd appena esce perchè sono certa che mi piacerà tantissimo!
Qui a Torino sono abbastanza bravi da questo punto di visto, i film di animazione si trovano sempre al cinema (ma non vorrei parlare troppo forte XD)
EliminaÈ Un film molto delicato :D
Mi piace il fatto che nella tua recensione ti sia soffermata sul personaggio di Takao, che a me invece aveva lasciata quasi indifferente. La professoressa, nonostante si dicesse poco o nulla sulla sua vicenda, l'ho sentita da subito più vicina a me, l'ho capita meglio. Credo che per apprezzare appieno i film di Shinkai provare affinità per i personaggi, spesso tratteggiati in modo leggerissimo, sia fondamentale. Purtroppo credo non sarò mai una sua grande fan, continuo ad avere la sensazione che gli manchi qualcosa per essere un artista completo.
RispondiElimina(e alcuni si ostinano a chiamarlo "in nuovo Miyazaki", credo solo perché entrambi sono giapponesi e registi di film di animazione... avessero almeno qualcosa in comune nelle tematiche!)
Questo è il primo film di Shinkai che vedo (devo recuperare gli altri!) e devo dire che ho provato subito affinità con Takao, mentre ho trovato distante Yukari, che ho percepito come un personaggio un po' distante. Devo dire che il film non mi è affatto dispiaciuto ma che Miyazaki lo trovo proprio su un altro livello, sia come complessità dei personaggi, sia come trama. Forse li accomunano per il tanto verde nelle due opere, anche se in questo film era puramente uno sfondo e non una tematica ^^
EliminaSlice of life?
RispondiEliminaVuol dire che racconta eventi di "tutti i giorni" e non un'avventura o qualcosa di strano ^^
EliminaDiciamo che "slice of life" sta anche per "potrebbe succedere anche a te" :D
Non so cosa dire perché non l'ho visto, ma di solito apprezzo quando è lo spettatore che deve capire qualcosa di lasciato un po' vago, o incompiuto.
RispondiEliminaMoz-
Io apprezzo di più una maggiore completezza narrativa ma non mi posso lamentare, il film è molto affascinante ^^
EliminaBellissima recensione io ho parlato di recente di tutti i lavori di Shinkai compreso questo: http://nonlosoadesso.blogspot.it/2014/05/makoto-shinkai.html
RispondiElimina:)
Grazie :D
EliminaPasso a dare un'occhiata ^^
Avrei voluto vederlo, purtroppo il cinema più vicino alla mia città (50 km circa...) che lo ha trasmesso ha optato per una proiezione unica serale...
RispondiEliminaPeccato perché ho adorato "Cinque centimetri al secondo" e anche stavolta mi toccherà accontentarmi del piccolo schermo.
Però ho potuto almeno vedere in rete il cortometraggio distribuito assieme al film, in lingua originale e coi sottotitoli in inglese. Bello. Makoto Shinkai riesce a raccontare la vita degli insicuri e dei silenziosi con grandissima poesia.
Ah, che peccato! Dalle mie parti è facile trovare queste serate speciali ma vedo che in alcune zone è un po' un casino >__<
EliminaCinque centimetri al secondo lo devo recuperare. Ce l'ho anche lì da parte, devo solo avere una serata libera da dedicargli :D
Il cortometraggio è bellissimo (era in originale con sottotitoli anche la cinema - e per questo la ma Dolce Metà, che non ama i sottotitoli si è preso male XD)
Sai che non lo conoscevo? Non sapevo neanche fosse al cinema... : /
RispondiEliminaAh, mi dispiace, la prossima volta ti avviso ;-P
EliminaPiù ci penso, più lo trovo un bel film. Magari non troppo al dì là di quanto già detto in 5 cm per second, ma comunque godibile, semplice, onesto, sentito. Il finale lascia molto di irrisolto, ma credo che questo sia una cifra stilistica del regista (o si vede che nella vita ha fiora ricevuto solo due di picche e non sa come far finire bene una storia..no, scherzo, sono cattivo..). I personaggi sono decisamente curati e credibili, la pioggia che ticchetta sulla foglie e sull'acqua è spettacolare, un autenticvo trip zen, la storia e tenera ma non banale. Un'ottima scelta distrubutiva che potrebbe stimolare future importazioni o recuperi. Vedrei bene riproposti su grande schermo Memories di Otomo o Perfect Blue o Jin Roh. Opere che come Il giardino delle parole, sanno colpire anche chi non è amante normalmente degli anime e potrebbe esserlo in seguito. Si allargherebbero un po'le platee. Un'ottima inizativa quella di Dynit e Nexo. Da non rifare MAI più gli extra a seguito di una pellicola però! In questo caso avrei fatto una colletta, pimpato il prezzo del biglietto e proposto anche La Voce delle Stelle in combinato (ma immagino ci siano dei deliri per i diritti distributivi, anche %cm per second è di Kaze)Talk0
RispondiElimina5 cm per second ancora mi manca. Me l'ero procurata tempo fa ma non è finito nella lista operativa delle proiezioni domestiche ^^
Elimina[SPOILER]
Il finale, secondo me, è molto irrisolto solo per Yukari, mentre per Takao è in un qualche modo concluso. Alla fine lui la scarpa riesce a farla, e riesce anche a esprimere i suoi sentimenti e a non rinnegarli dopo la delusione dell'abbandono. Yukari, invece, rimane molto più evanescente. Non si conoscono i suoi sentimenti dopo la partenza, non si conosce bene il suo passato e via discorrendo.
[FINE SPOILER]
Concordo sull'apprezzare la scelta distributiva di questo titolo e sul fatto di sperare in ulteriori titoli al cinema! Ci sarebbero un sacco di film animati bellissimi che qui sono inediti! Speriamo che queste iniziative li portino anche qui :D
Gli extra erano una palla micidiale! Secondo me li hanno messi per allungare un po' il brodo e per giustificare il prezzo del biglietto di ingresso ^^
come sempre non sono riuscita ad andare al cinema ( spero però di poterci andare per la Città incantata) e spero di poter recuperare il prima possibile questo film :) già dal trailer mi ha letteralmente affascinata anche se mi aspettavo una durata superiore :O ho sentito altre lamentele riguardo la durata e in effetti è difficile far decollare la trama in soli 50 minuti.
RispondiEliminaAnche io voglio andare a vedere La città incantata! Tutti i film di Miyazaki meritano il grande schermo :D
EliminaIl Giardino delle parole è, senza alcun dubbio, un film molto curato e affascinate. Avrebbe meritato un po' di minutaggio extra ^^
Dopo la delusione di "Wolf Children", pubblicizzato come il nuovo erede dei film di Miyazaki, che, purtroppo, non mi aveva per niente colpita, sono partita molto prevenuta nei confronti di questo film.
RispondiEliminaCavolo se mi sbagliavo! Mi è veramente piaciuto tantissimo, ho amato la trama delicata e senza eccessive forzature (giusto un po' bizzarro il quindicenne così impegnato, ma ce ne faremo una ragione), il disegno pulito, gli sfondi particolareggiati e anche, anzi, soprattutto, la brevità della storia, che lascia sì un leggero senso di incompiuto ma evita di menare la trama tanto a lungo da renderla poi insopportabile. Niente sentimentalismi esagerati, romantico ma non smielato, così si fa! Makoto Shinkai è entrato a far parte dei registi per cui spendo volentieri i soldi di un biglietto al cinema!
Wolf Children ancora mi manca (la Dolce Metà me l'ha boicottato, ma prima o poi lo recupero in home video) ^^
EliminaMakoto Shinkai (di cui non ho visto molto) mi piace come regista e trovo abbia uno stile particolare e delicato ma, secondo me, rimane sotto a Miyazaki, non c'è nulla da fare. In ogni caso anche io spendo volentieri dei soldi per vederlo al cinema :D
Purtroppo mi sono persa la proiezione al cinema ç.ç vedrò di recuperarlo in altro modo perchè sembra interessante.
RispondiEliminaCon questo tipo di produzioni, a metà tra un corto e un film, calibrare i tempi è un po' difficile...penso però che anche io resterò delusa dal mancato approfondimento. Voglio dire: devi parlare di due personaggi in 45 minuti. Il tempo basta e avanza anche con i tempi di uno "slice of life" nipponico (che si sa...a volte sono lentucci) :P
Peccato T__T In altro modo si trova abbastanza facilmente e merita una visione ^^
EliminaConcordo pienamente (e ti assicuro che qui si va tranquilli e lentucci). Probabilmente con una mezzoretta di minutaggio in più si poteva togliere quel difetto (che per me rimane un difetto) e approfondire maggiormente i due protagonisti (specialmente Yukari). Forzare la mano e rendere tutto più rapido ne avrebbe tolto un po' di magia ^^
Deve essere proprio carino! Avevo visto solo le immagini nei giorni passati scorrendo velocemente i post, e mi erano piaciute. Ora, leggendo la trama, mi hai proprio invogliata a vederlo!
RispondiEliminaAssolutamente carino :D Non è nemmeno lungo da vedere, se ti capita te lo consiglio :D
EliminaIo sono una di quelle poche persone che non è riuscita ad apprezzarlo :/ E sono una delle poche che ha fatto una recensione non così tanto positiva XD
RispondiEliminaNon so, mi continuano a dire poco e niente i film di Shinkai, forse proprio per i personaggi che non sono troppo approfonditi. Io la vedo un'altra occasione sprecata da parte del regista.
Ho apprezzato molto la tua recensione, vedo che sei riuscita a comprendere molto meglio i personaggi di quanto ci sia riuscita io! Forse dovrei guardare il film da un'altra prospettiva...
Innanzitutto benvenuta e grazie :D Sono contenta che la recensione ti sia piaciuta (adesso mi vado a leggere la tua, mi piace leggere anche opinioni diverse dalla mia) :D
EliminaPersonalmente ho apprezzato molto la figura di Takao, mentre ho trovato un po' più freddina e irrisolta quella di Yukari, ma di tante cose interessante buttate su di lei (l'ex-fidanzato, il non sentire i sapori, l'aspettativa) si risolve poi tutto in modo troppo sbrigativo,
Altri film di Shinkai non ne ho ancora visti ma conto di recuperare prossimamente ^^
Un ottima recensione come sempre, non ti smentisci mai!
RispondiEliminaA me questo titolo è piaciuto e mi ha anche coinvolta abbastanza, ma non nego che qualche approfondimento sarebbe stato molto utile per mettersi maggiormente nei panni di Yukari.
(Non aggiungo altro, visto che la mia opinione la conosci già. Ho risposto al tuo commento sul mio post, anche se con giorni di ritardo - sorry, ma è stata una luuuuuuunga settimana! :/ )
Grazie mille, sei troppo gentile <3
EliminaRimango dell'idea che un bel flashback poteva chiudere egregiamente l'opera e dare quel senso di completezza che latita (anche se altre persone hanno apprezzato di più Yukari che non Takao, come personaggio) ^^
(Non ti preoccupare, anche io sono ritardataria con i commenti, ultimamente ç__ç)
Non mi ispira del tutto, forse è il particolare delle scarpe che mi dissuade, ma visto il numero di commenti positivi magari lo recupererò.
RispondiEliminaIn realtà la questione delle scarpe è centrale per il ragazzo ma non è il movente del film ^^
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