lunedì 13 luglio 2015

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Expo 2015 - Si fa così un'esposizione universale?

L'albero della vita

Questa settimana ho preso un giorno di ferie e sono andata a fare un salto a EXPO 2015. Ho scelto un giorno lavorativo per evitare le prevedibili resse del week end e le conseguenti code all'ingresso dei padiglioni. Ora non mi aspettavo che fosse chissà cosa ma devo ammettere di essere rimasta un po' delusa.

NOTA: L'EXPO non si può vedere tutta in una giornata, per cui magari ci sono dei padiglioni fighissimi che non ho visto, quella che racconto è la mia esperienza!


Il padiglione del Brasile. Gettonatissimo.
Se la cava con una ... rete.
(contenuti non pervenuti)
Innanzitutto devo dire che dal punto di vista architettonico-estetico i vari tenutari dei padiglioni si sono sbizzarriti, creando strutture piuttosto particolari. Alcuni forse hanno buttato un po' troppo sul classico esotico (ho visto originalissime pagode e ancora più originali fortini stile "Le mille e una notte") ma devo dire che praticamente tutti hanno fatto i compiti. Quello che praticamente nessuno ha fatto è stato ricordarsi di mettere dei contenuti nei padiglioni! A parte forse solo l'Angola, la Svizzera e la Germania e un timido tentativo da parte della Corea del Sud e degli Emirati Arabi Uniti (almeno tra quelli che ho visitato), per il resto è stato il nulla più assoluto.
E in mezzo al Decumano, ecco
delle bancarelle enormi di cibo di plastica!
Un vero schifo sono stati i cluster. In pratica, gli stati che non si sono potuti permettere un vero e proprio padiglione si sono uniti in dei Cluster tematici (quello del riso, quello del caffé, quello dei paesi aridi, …) dove mi aspettavo si parlasse del tema in questione e di come è trattato in quegli specifici paesi. Ecco, mi sbagliavo. In media un cluster è un agglomerato di mercatini di ciarpame (bigiotteria, vestiti, artigianato locale - manco prodotti culinari, proprio ciarpame da turista) con annessa kebabberia o variante locale. Una tristezza senza fine.
Il supermercato del futuro!
Il premio dello schifo, però, è il tutto per il padiglione targato Future Food. Ora, io ingenuamente mi aspettavo prodotti innovativi, la spiegazione sugli insetti e sugli aracnidi come cibo, la bistecca in provetta e via discorrendo. Diciamo cibo innovativo che nei prossimi dieci, venti o magari cento anni potremmo trovare sulle nostre tavole. Invece i geni incompresi dell'Expo hanno pensato di metterci una Coop con i touch screen dentro. Quasi non mi capacitavo dello schifo! Un supermercato con tanto di casse, che se vuoi comprare sei benvenuto, eh! ma se vuoi imparare qualcosa te lo scordi! Di analogo spessore è il padiglione zero.

Vediamo ora una carrellata dei padiglioni in cui sono entrata con loro breve commento:

Il padiglione zero: La prima sala contiene dei cassetti fissi, la seconda un albero
finto e un video muto a tema "vita nel medioevo", la terza degli animali di gesso
bianco (vedi foto), la quarta degli attrezzi agricoli rubati dalla cantina di un contadino
e la quarta un mucchio di finta spazzatura alimentare. FINE

Emirati Arabi Uniti: parla del tema della penuria dell'acqua. Lo fa con alcune installazioni
e un filmato a storiella. Il padiglione, che riproduce le dune è piuttosto spettacolare

Messico: Non parla dei cibo ma fa vedere un po' opere d'arte assortite tra cui i teschi
dipinti. Completamente fuori tema.

Turkmenistan: Perdono di vista il tema dell'EXPO e finiscono a vantarsi delle
loro raffinerie. Cos'è, laggiù si nutrono di petrolio?

Svizzera: Uno dei più interessanti. Propone il tema della divisione delle risorse. Le quattro
torri sono state riempite di quattro beni (caffè, sale, fette di mela essicata e bicchieri per
l'acqua il primo di maggio e, man mano che vengono consumate il pavimento si abbassa.
Ogni visitatore può prendere tutto quello che vuole. Per ora sono già scesi da quarto al terzo
piano. NOTA: il bicchiere che regalano, oltre ad essere molto carino, è anche utile per
l'EXPO, dato che ci sono un sacco di punti da cui prelevare acqua fresca (naturale e gasata).
Molto interessante anche l'esposizione dedicata al Gottardo, che fa ben capire come dalla
loro buona gestione delle acque dipenda approvvigionamento di mezza Europa.

Oman: Carino e piuttosto rapido. Parla dell'acqua e del miele. Se ci fosse stato in
vendita nel negozietto l'avrei preso per assaggiarlo (ma ovviamente non c'era).

Indonesia: proprio non hanno capito l tema. Hanno portato un po' di robe loro tradizionali
e hanno messo su un mercatino di artigianato. Punto.

Russia: Da fuori è una specie di monolite nero e oro, più alto di tutti i suoi vicini. Dentro
si viene accolti da poster stile Grande Madre Russia e da alcuni video dove rimarcano
che loro coltivano il grano per mezzo mondo (sempre per non tirarsela).
Seguono due sale enormi (quasi prive di contenuti) dove però facevano
assaggiare una bevanda tipica e un pezzetto di dolce

Cluster dei paesi aridi: super pacchiano, con personale che non solo non parla italiano, ma
nemmeno inglese e composto da rivendita ciarpame turistico con annessa kebabberia.

Cluster paesi aridi 2: spicca tra tutti l'Egitto, con una pacchianitudine mai vista e i
(pochi) cartelli presenti tutti in arabo.

Vanke: Grossa ditta cinese decide di farsi figa mettendo su un padiglione molto
scenografico. Il suo messaggio è "eh, una volta si mangiava piano e 
la roba era cucina con amore, adesso tutti dal primo fast-food a mangiar male".
[SARCASM MODE ON] Uao! Originale! [SARCASM MODE OFF]

Austria: idea geniale, un padiglione aperto che riproduce con un po' di piante e un sacco di
acqua vaporizzata un bellissimo microclima. Piacevole e fresco ma, mi domando, gli
austriaci mangiano corteccia e fogliame?

Cina: Molto spettacolare, il suo messaggio è "comprerete il nostro riso, che lo vogliate
o no, ahr ahr ahr"
!

Corea del Sud: Il padiglione racconta della tecnica di fermentazione in giare.
Interessante anche se molto sforzo è dedicato a spettacolarizzare il tutto
(ci sono dei bracci meccanici che muovono degli schermi e una sala con giochi di luce)
e non ad approfondire.

Thailandia: Prima sala con un filmato generico, segue seconda sala con un filmato per
confondere e termina con terza sala con un filmato sul Re di Thailandia che ha il
prezioso messaggio "maledetta Cina non ci venderai il riso".



Angola: uno dei padiglioni più interessanti. Parla della cucina Angola, di come si è evoluta
e del perché è diventata così. Propone anche il suo modello di agricoltura.

Nepal: Il Nepal propone una pagoda con statua di un noto asceta e ristorante nepalese
annesso. Solo io sento odore di contraddizione e di fraintendimento
sul tema dell'esposizione?



Dal punto di vista del cibo è stata una seconda mezza delusione. Onestamente mi aspettavo un tripudio di carretti, botteghine, baracchini, e via discorrendo da cui assaggiare i sapori più esotici e particolari. Un carnevale di profumi e sapori, dove assaggiare cosine particolari e normalmente introvabili. E invece non c'era nulla di tutto ciò, persino i profumi erano pochi e distanti. C'erano un sacco di ristoranti (di cui alcuni nemmeno poi così di lusso, con soluzioni a buffet ed altre poverate del genere) e qualche sportello di street-food, spesso imboscato dietro i padiglioni per cui, per trovarlo, era necessario sapere che ci fosse.


Io e la Dolce Metà abbiamo assaggiato:

Taco Pastor al padiglione del Messico. Buono, interessante l'accoppiata anans/carne.
Costo 6€ tutti e tre. 

Kebab di anatra al padiglione dell'Oman. In realtà non è un kebab nel senso occidentale
del termine ma uno sfilatino con prosciutto affumicato di anatra, carotine frullate e
maionese tartufata. Costo 7€ l'uno. Allo street food dell'Oman
 c'erano anche altre cose interessanti.

Raclette al padiglione della Svizzera. Buono e sfizioso ma non abbondante. Costo 4€.

Mix di quattro pietanza indonesiane con soft drik omaggio (importante perché sono speziate
e piccantine). Buono e particolare come sapore. La carne è tenera e ben cotta. Costo: 10€.

Dolci al padiglione dell'Austria. La Dolce Metà si butta sul suo amato strudel, mentre
io prendo il dolce del giorno: una focaccia ripiena di marmellata di albicocca e ricoperta
da crema calda alla vaniglia. Davvero ottimo! Costo: 4,5€ l'uno.

Cibo da asporto vietnamese. Piuttosto deludente, gli involtini giganti non sanno di niente,
i due cartocci sono decenti ma precotti e un po' freddini e i nuggets sono classici nugget
con salsina piccante (la stessa che propone con gli involtini di gamberone il mio
finto-giapponese prefrito). Costo: 8€ a porzione, per un total di 32€.


In definitiva posso dire che quella all'Expo è stata una gita piacevole, ma estremamente povera di contenuti. Normalmente, quando si visita una struttura museale, si esce che se ne sa qualcosa in più di quando si è partiti. Ecco con l'Expo ne so quanto prima sul tema proposto (se non per qualcosa sull'Angola e sulla fermentazione in Corea del Sud) ma ho visto un sacco di spot pubblicitari dei vari stati. Più che altro mi ha lasciata molto delusa che, non solo molti padiglioni sono stati poveri di contenuti, ma diversi sono anche andati completamente fuori tema. A questo punto mi domando: ma qualcuno ha vagliato i progetti dei vari stati prima di lasciarli costruire? Lo sapevano che il tema avrebbe dovuto essere "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”?


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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





35 commenti :

  1. Hai visitato padiglioni che io ho saltato, mi dispiace non aver avuto tempo per quello svizzero. La Thailandia aveva troppa coda, ma alla fine da quanto ho capito non mi sono persa niente.
    Io mi sono divertita, l'ho vissuto come un luna park, ma in effetti non tutti hanno centrato il tema. La Corea ha dato sfoggio della sua tecnologia per raccontare la sua tradizione del cibo, a me è piaciuta molto.
    Hai saltato l'Italia anche tu?
    Del padiglione zero (saltato ) ho letto cose positive, alla fine ognuno ci vede qualcosa di diverso.
    Io ho apprezzato la Palestina, dove c'erano quattro cose in croce ma mi sono state raccontate tante cose (forse ho avuto fortuna a trovare persone che parlavano bene l'italiano ).

    Pensa che sto valutando di tornarci ^_^

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    1. Il padiglione Svizzero avevo letto che era interessante per cui mi sono fiondata subito a prenotare l'ingresso per le torri ma devo dire che era molto interessante anche il diorama del Gottardo :D
      La Thailandia, invece, non è nulla di che, non ti sei persa nulla.

      Io avrei preferito qualche approfondimento in più proprio perché si tratta di un'Esposizione Universale ma pazienza ^^

      Sì, l'Italia l'ho saltata, un po' ero curiosa di vederla ma poi mi sono fatta attirare dai vari padiglioni e non c'era più tempo (e forze!) per visitarla.
      Il Padiglione Zero a me è sembrata una presa in giro XD

      In effetti al padiglione della Palestina c'era una donna che parlava italiano, ora che ci penso ^^

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  2. Hai scritto esattamente quello che ho pensato anche io.
    E' una piacevole gita di un giorno, ma la parte di "esposizione universale" lascia un po' delusi. Sembra più la fiera di youtube che del cibo.
    In più io ho fatto il mezzo errore di andare il sabato, e le code che ho incontrato mi hanno fatto saltare qualche padiglione interessante.

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    1. Già, non capisco questa ossessione per i filmatini ad effetto. Filmati poi senza chissà quali contenuti XD

      In settimana di gente ce n'era pochina (fin troppo poca direi) e per fortuna c'erano pochissime code :D

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  3. Io sono sempre indecisa se andare o meno perchè la spesa per arrivare fino a Milano e starci, soltanto per vedere l'Expo, non è cosa da poco per me.. onestamente più ne leggo e più la voglia mi passa.. ^^

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    1. Non so se vale la pena di fare un viaggio del genere ma non posso nemmeno consigliarti a cuor leggero (alla fine ci sono andata e per una giornata l'ho trovata gradevole - povera di contenuto ma gradevole) ^^

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  4. Intanto, complimenti per l'ottimo reportage!
    Nel merito... le tue impressioni sono più o meno quelle che sento dalla maggioranza dei visitatori: un'occasione sprecata, un tentativo non troppo riuscito di quello che avrebbe dovuto essere l'Expo, ovvero uno strumento per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla corretta alimentazione e le disparità sociali nel mondo... lo immaginavo, e non credo che ci andrò: le tue parole me lo confermano.

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    1. Grazie mille :D
      Già, visto che si fregia del titolo di Esposizione Universale mi aspettavo che il core fossero i contenuti e che ogni Stato si sarebbe impegnato a mostrare tecnologie e studi innovativi sulla nutrizione, sulla conservazione del cibo, sulla coltivazione e sull'allevamento. Invece i contenuti sono rimasti a casa ç__ç

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  5. Praticamente, hai confermato i miei sospetti: l'esposizione non vale il costo del biglietto. Mi sa che me ne starò a casa e risparmierò i soldi per altro!

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    1. Meno male che mi ero riuscita a procurare un biglietto scontato ;-P

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  6. Peccato per l'occasione sprecata! Mi spiace molto anche che si è perso di vista uno cosa importante come l'argomento principale riguardo il cibo, che avrebbe dovuto invece trainare tutto il resto ed essere il maggior motivo dell'esposizione, oltre a quello di far conoscere la cultura di altri paesi; sarebbe stata una buona occasione per ricordare il problema del cibo, che comunque continuerà ad esistere.
    A me invece alcune persone hanno parlato bene, dicendo che sarebbero tornate :O

    Io credo ci andrò verso settembre, ho già comprato i biglietti, sono vicina a Milano e poi ho sempre avuto curiosità a sapere com'era ^^
    Grazie per i consigli sul dove andare e dove invece è meglio di no, così mi faccio un'idea e so cosa evitare ^^
    Nonostante tutto ciò che hai scritto a me le fotofrafie del cibo hanno messo tanta fame e voglia di andarci XD

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    1. Diciamo che il tema era talmente grande e vago che non aiutava. Onestamente, già chi l'ha pensato ha dimostrato di non essere un gran genio, ma devo dire che praticamente nessuno si è poi impegnato a dire qualcosa di sensato e a tema.
      Alcune cose sono spettacolari e possono colpire ma, personalmente, preferisco sempre i contenuti alla forma :D

      Una giornata si può fare, specie se si abita vicino. ^^
      Prego, anche io mi sono appoggiata a cari racconti che ho letto on-line ^^

      Tranne il Vietnamita (che non meritava il prezzo), le altre cose che ho mangiato erano buone (non strepitose ma buone) ^^

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  7. Ho il terrore che mi faccia schifo, ma abitando a Milano non posso non andare. Ho prenotato per lunedì e preso appunti durante i racconti di chiunque ci sia stato. Visto che non è istruttivo cercherò di godermelo come un costosissimo divertimento (che fra ingresso, cibo e tutto mi partirà un capitale).
    Grazie mille per la recensione esplicita e l'attenzione ai baracchini del cibo! L'anatra già mi chiama!

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    1. Fai bene a prenderla con filosofia, in modo da goderti la giornata e non soffermarti sulle mancanze. Ovviamente poi non vedo l'ora di leggere anche il tuo racconto :D

      PS: Mi sono accorta che ho saltato la foto del padiglione della Germania. Ricco ma con uno spettacolino finale imbarazzate :)

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  8. io ci sarei andata praticamente solo per vedere kyary pamyu pamyu sabato scorso.. solo che la gita è saltata e io comunque ho il biglietto preso con l'università a 10 euro, per cui un giro lo farò. grazie per la recensione mi segno da visitare svizzera e angola

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    1. Prego :D
      Ho scordato la foto (poi la aggiungo) ma anche il padiglione della Germania ha dei contenuti interessanti e un sistema molto carino di farli vedere (anche se è un po' un casino quando c'è ressa) ^^

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  9. Bè ma da una manifestazione che ha come sponsor la Ferrero che sta distruggendo l'habitat degli oranghi per procurarsi l'olio di palma per i propri prodotti dolciari, e il McDonald's (si commenta da sè) non è che si possa pretendere molto

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    1. Aspetta, veramente la Ferrero ha una politica eco-sostenibile per l'olio di palma estremamente all'avanguardia (parola di WWF e Greenpeace, non mia), vediamo di non diffondere bufalone (sì, sono piemontese e sono stufa marcia di sentir dire cattiverie gratuite sulla Ferrero che è un'azienda modello). L'olio di palma, tra l'altro, consuma molto meno suolo di altre colture di oli vegetali ^^

      E poi scusa, oltre alle multinazionali del cibo come McDonalds e CocaCola, chi pensavi avesse i soldi per finanziare un baraccone del genere? Onestamente a me urta più Eataly che ha preso un mega padiglione senza gara di appalto ^^

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  10. Oh mamma nei servizi televisivi sembra tutto uno sfavillio, una cosa irrinunciabile....Mai credere a quello che ti dicono i media, ma verificare con i proprio occhi ove possibile..Questo tuo bellissimo articolo ne è la conferma ^_^

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    1. Da fuori è uno sfavillio ma dentro i padiglioni c'è poi solo tanto fumo negli occhi ç__ç
      Grazie mille! :D

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  11. Non so che dire perché, al di fuori dell'Italia, non ho mai sentito neppure accennare all'Expo, per cui mi sembra una cosa molto limitata, non proprio "universale".

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    1. In ogni caso non credo che stia avendo chissà quale successo, visto che in settimana di gente ce n'era proprio pochina ^^

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  12. Ciao Acalia, complimenti ancora per il tuo Blog e per l'articolo! Ho però una domanda: mi rispiegheresti la storia del Future Food? Non riesco a capirla bene...

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    1. Grazie :D
      In pratica, invece di far vedere "il cibo del futuro", hanno tirato su un supermercato un po' più tecnologico del solito (per il resto aveva in vendita prodotti di marche note). Più che Future Food dovevano chiamarlo "Future Supermarket" XD

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    2. Grazie mille! :-D

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  13. Per motivi di costi e distanza non sono potuta andare, ma da quello che ho letto qua e là, mi è sembrata più un'expo sull'architettura XD capisco che anche la spettacolarità dei padiglioni sia importante, ma se poi non fanno informazione sul tema principale...che senso ha? :/ penso che l'obiettivo fosse anche sensibilizzare su certi argomenti importanti e non mostrare chi aveva gli architetti più incannati XD

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    1. Sì infatti. Sull'estetica dei padiglioni si sono tutti impegnati tantissimo, il giorno che si decidevano i contenuti, invece, erano distratti XD
      L'obiettivo dell'esposizione, secondo me, l'hanno mancato abbondantemente in troppi ç__ç

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  14. Mi stavo giusto chiedendo se l'EXPO fosse all'altezza di tutte le promesse e le premesse pubblicizzate da molto tempo... a quanto pare no! XD

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    1. No, direi di no. Esteticamente sarà anche caruccio ma latitano troppo i contenuti ^^

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  15. Avevo letto in giro molti commenti positivi finora, è interessante trovare anche qualche critica.
    Purtroppo ero abbastanza certa che molti si sarebbero limitati a "guarda quanto siamo belli e bravi", del resto il tema è complicato e si potrebbe dire tanto, ma nell'ambito di una rassegna così grande trovare il coraggio di essere davvero critici ed esplicitare i rischi concreti che corriamo nell'immediato futuro non è da tutti.
    Peccato per l'occasione sprecata, sarebbe stato bello che un'esposizione che ha attirato di sicuro anche tanta gente che normalmente non visiterebbe mai un museo non si sia presa la briga di spiegare e insegnare davvero più di tanto.

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    1. Poi magari sono io che sono troppo esigenti e mi aspettavo qualcosa di più museale e di meno cinematografico ma davvero è stata una mezza delusione (mezza perché comunque la giornata è stata piacevole, ma comunque non all'altezza di come mi ero fatta l'idea si facessero le esposizioni universali) ^^

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  16. L'Amico sarà molto deluso :-( mi chiedo se anche gli expo negli altri paesi erano robe del genere o è l'Italia che ha influenzato tutti :-P

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