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La locandina dell'opera |
Ano hana (あの日見た花の名前を僕達はまだ知らない。Ano hi mita hana no namae wo bokutachi wa mada shiranai - Ancora non conosciamo il nome del fiore che vedemmo quel giorno da bambini) è una serie
anime del
2011, prodotta dalla A-1 Picture e diretta da Tatsuyuki Nagai. In tutto è composto da
dodici episodi e da esso è stata tratta anche una
versione manga (in prosecuzione) che attualmente conta
due volumi e una
visual novel (uscita nel 2012). In Italia è stato doppiato e pubblicato dalla Dynit e mandato in onda da
Rai4,
sempre nel 2012. A fine
agosto 2013 è prevista anche l’uscita di un film d’animazione che narra i fatti contenuti nella serie dal punto di vista di
Menma, la cooprotagonista.
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Jintan con Menma |
Jinta Yodomi, detto Jintan, è un ragazzino che
dovrebbe frequentare le scuole superiori ma che, dopo la morte della sua amica
Meiko Homa, detta Menma, avvenuta nella sua infanzia, si è progressivamente
chiuso in casa, fino a diventare un vero e proprio
hikikomori (ovvero una persona che rifiuta ogni interazione sociale). Un bel giorno gli compare davanti una
Menma della sua stessa età, dicendogli che
ha bisogno che un suo desiderio venga esaudito per potersi
reincarnare felicemente ma che, purtroppo,
non riesce proprio
a ricordare quale sia questo desiderio.
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Menma cerca di salutare Anaru
ma lei non la vede |
Menma, psicologicamente, è rimasta
la stessa di allora e solo Jintan è in grado di
vederla e
sentirla, per cui il ragazzo si convince che sia solo
una manifestazione del trauma subito. Man mano che la
convivenza forzata continua (lo spettro della ragazza si piazza a casa sua), però, si comincia ad
appassionare al problema del desiderio da esaudire e
pian piano rincontra i vecchi amici del gruppo con cui giocava con la piccola Menma. In realtà, viene fuori che
ognuno di loro è rimasto molto provato dalla morte dell’amichetta e a ha
reagito in modo differente ma ugualmente spesso distruttivo.
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I ragazzi da piccoli |
Jintan, che era il bimbo più vitale e carismatico della compagnia, si è
chiuso in casa e passa le sue giornate a vegetare.
Naruko Anjō, per gli amici Anaru, una ragazza diretta, al tempo innamorata di Jintan, indossa
la maschera della freddezza e si comporta come desiderano le sue cosiddette amiche, evitando persino di
rivolgere la parola a quello che era un prezioso amico.
Atsumu Matuyuki (Yukiatsu) e
Chiriko Tsurumi (Tsuruko) sono invece rimasti uniti ed entrambi hanno superato il test di ammissione ad
un prestigioso liceo, che seguono con
grande solerzia e con
ottimi risultati.
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Yukiatsu e Tsuruko |
Peccato solo che Yukiatsu sia uno dei ragazzini che è rimasto
segretamente più segnato di tutti dalla morte di Menma e, a distanza di anni, ancora
non riesce a farsene una ragione. Soprattutto, non riesce ad
accettare che lei appaia solo a Jintan. Al suo fianco c’è Tsuruko, una ragazza
determinata e
molto innamorata, che conosce la sua situazione e ne approfitta per
farne emergere i sentimenti prima che si autodistrugga continuando a rimuginare sulla morte di Menma.
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Poppo con Jintan e Anaru |
Ultimo, ma non per importanza è
Tetsudō Hisakawa, per gli amici Poppo, un ragazzone che ha abbandonato gli studi,
campa di lavoretti, vive nella ex-base segreta del gruppo (una capanna nel bosco) e
viaggia per il mondo. Lui è
il primo a credere alla storia di Jintan,
trascinando una poco convinta Anaru e due scettici Yukiatsu e Tsuruko
nell’impresa di esaurire il desiderio di cui ha parlato loro Jintan.
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La mamma di Menma davanti all'altare
domestico con la foto |
A tutti questi personaggi vanno ancora aggiunti
i familiari di Menma, tra cui una
madre ossessionata dalla morte della figlia, un
padre che non sa più cosa fare per cercare di star vicino alla moglie e un
fratellino minore, cresciuto con l’opprimente spettro della sorella a fargli compagnia. Ognuno di loro ha una sua
caratterizzazione psicologica peculiare e realistica, che viene plasmata indelebilmente dal mortale incidente della
bimba, che li porta verso
direzioni molto diverse rispetto alle loro personalità di alcuni anni prima.
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I ragazzi si ritrovano |
Dal
punto di vista tecnico si può osservare che è una serie realizzata
molto bene e che offre dei personaggi con un
character design semplice e simpatico (anche se qualcuno deve spiegarmi perché Menma ha i capelli bianchi anche da piccola, cos’è sua mamma la ossigenava?) e degli
sfondi molto curati che ben inquadrano i luoghi delle vicende. La
colonna sonora è ben fatta ma non indimenticabile e
il doppiaggio di buon livello.
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Menma da piccola con la mamma di
Jintan malata |
L’ho guardato
in italiano(strano ma vero) e non mi ha disturbata più di tanto ma vorrei dire a chi ha
curato l’edizione della Dynit che se ci sono
delle scritte che fanno parte integrante della trama e sono
messaggi fondamentali per comprendere quello che sta succedendo, sarebbe bello che
venissero tradotti.
Mica tutti leggono fluentemente il giapponese! Due sottotitoli per le scritte costavano così tanto? (
che poi devo andarmi a cercare la parte sottotitolata su youtube e mi ripropongo di non guardare mai più nulla in italiano)
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Momenti di tensione |
In definitiva
AnoHana è una serie abbastanza
drammatica (basti pensare che il tema di base è come viene metabolizzata la morte di una compagna d’infanzia da un gruppo di amici) e, anche se in alcuni momenti arriva ad essere
genuinamente commovente e
triste, riesce a non essere
mai patetica e a non eccedere con le parti lamentose, bilanciando bene parti angosciose con quelle
più leggere.
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Memna con il suo fratellino
che non può vederla |
Tutti i personaggi messi in scena
cercano di fare del loro meglio per vivere nonostante la morte della piccola Menma,
tormentandosi in lungo e in largo in solitudine perché
si sentono in parte o completamente
responsabili dell’evento, senza riuscire a venirne fuori finchè non si decidono ad affrontare il trauma
tutti insieme (
tema sempre caro ai giapponesi). Il risultato è una serie
abbastanza fresca, che scorre via, un episodio dietro l’altro,
senza affossare i suoi personaggi e lo spettatore nella tristezza ma, anzi, lasciando
una sensazione di fondo abbastanza positiva. Lo
suggerisco a chiunque voglia vedere una serie realistica, che riesce ad offrire tanti
personaggi psicologicamente ben riusciti, uniti ad un pizzico di
soprannaturale.
La opening dell'anime. I frame non sono quelli della sigla originale ma non sono riuscita a trovarli da nessuna parte, per cui ne ho scelta una con un'immagine fisse che fosse poco spoilerosa.
è nel mio elenco da una vita.. ahahah!
RispondiEliminaLa trama mi è piaciuta subito ma non sono ancora riuscita a vederlo.
E' talmente scorrevole (e poi sono sono solo dodici episodi) che quando lo inizi, senza quasi accorgertene, l'avrai finito ^^
EliminaL'hai visto alla fine! A me è piaciuto tanto, a pelle più che per meriti oggettivi della trama, i personaggi mi hanno coinvolta e il finale mi ha fatta piangere come una fontana. L'unico difetto secondo me è che avrebbero potuto fare qualche episodio in più per approfondire meglio alcune vicende, la serie scorre così bene che non ne sarebbe stata appesantita comunque.
RispondiEliminaAlla fine sì. Avevo qualche pregiudizio in merito (temevo fosse un mattonazzo pazzesco) ma, in realtà, è stato liscio e scorrevole. Anzi, come ho messo su il primo episodio sono stata poi tirata in un vortice di "voglio vedere assolutamente il prossimo episodio"! Anche io ho pianto come una fontana (ammetto di essere dalla lacrima facile, se una serie è commovente non cerco neanche di trattenermi. Spero solo che nessuno entri in camera mia in quel momento ;-P) ^^
EliminaGran bella serie, arrivato a metà temevo che gli episodi fossero troppo pochi, ma alla fine son stato felice di essermi sbagliato, più che altro perchè cercavo di risolvere i miei dubbi soltanto con il cinico raziocinio.
RispondiEliminaHo trovato il doppiaggio italiano davvero ben fatto (se non ricordo male già lo accennai in qualche altro commento qui), sicuramente uno dei migliori dell'ultimo decennio per quanto riguarda gli anime. Sull'adattamento di qualche scritta nemmeno ci feci caso, perchè ero già alla mia seconda visione, dopo averlo ovviamente apprezzato per la prima volta in originale subbato, quindi già sapevo cosa avevo davanti agli occhi (parlo della trasmissione su Rai4)
A grandi linee mi ha ricordato il film Stand By Me ( 1986), anche lì un gruppo di adolescenti deve fare i conti con la tematica della morte, maturando nel frattempo.
Concordo pienamente su tutta la linea (e adesso non vedo l'ora di vedere il film che esce in agosto). E ti assicuro che sono partita nella visione con il massimo dei pregiudizi. Anzi, ti dirò di più, non avevo neanche questa gran voglia di iniziarlo ma non avevo praticamente null'altro a portata di mano in quel momento. Mi ha conquistata già dal primo episodio!
EliminaL'adattamento italiano è stato fatto bene e non ho nulla da lamentarmi (per una volta!) ma le scritte sono davvero un colpo basso. Specialmente quelle finali! Ma cavolo, non se ne sono resi conto che non si capiva la scena finale senza una piccola traduzione?
Il film lo attendo con una certa trepidazione anch'io, ma perchè shippo a sangue Jintan e Anaru. E che lui si dia una mossa dannazione! o quella povera ragazza sarà costretta ad andare in giro portandosi un cartello gigante con su scritto "ti prego tr*mbiamo Jintan!"
EliminaAh, ci hai fatto caso che il chara designer è lo stesso dell'anime di High School of the Dead? In effetti le forme di Anaru fanno venire qualche sospetto...
Anche tifo per la coppia Jintan-Anaru, anche perchè a tenere per un fantasma non ci riesco proprio. Menma è morta e rimane morta. Punto. Jintan fattene una ragione che sono passati dieci anni a volta pagina.
EliminaOra che me lo dici sì! Effettivamente Anaru ricorda molto qualcuno XD
Visto solo le prime puntate, mi piaceva parecchio!
RispondiEliminaPoi... perso nel nulla... Ma ho assoluta intenzione di recuperare, specie dopo aver letto la recensione (e i commenti a seguire) :)
O.
Recuperalo che una visione integrale la merita sicuramente, poi adesso è anche la stagione climatica giusta per vederlo ^^
EliminaAnche io ce l'ho in elenco da un pezzo, chissà quando lo vedrò :O Come confermato dalla tua recensione, la trama e le tematiche sono molto interessanti, anche se il character design un po' mi turba ;P
RispondiEliminaDevo dire che non è solo molto interessante ma che riesce anche ad essere scorrevole e ben riuscito. Temevo il mattonazzo allucinante ma non è affatto così ^^
EliminaSì, una visione che merita ^^
RispondiEliminaSembra simpatica come idea!
RispondiEliminaSoprattutto se ben realizzata!
chi lo sa, magari mi capiterà di vederlo! :D
La serie è davvero ben fatta e poi è incredibilmente scorrevole, se inizi il primo episodio poi te la guardi tutta di un fiato ^^
EliminaMentre leggevo la tua recensione mi è venuto in mente l'anime Fuujin Monogatari (Windy Tales) anche se non so bene nemmeno io il perché XD.
RispondiEliminaComunque questo Ano hana mi ispira. Penso che lo recupererò (anche se non sono un patito di anime).
Fuujin Monogatari non lo conosco ma prendo appunti, il nome già mi ispira ^^
EliminaIn ogni caso Ano Hana è davvero molto carino, penso che potrebbe piacerti ^^
Sembra una serie interessante :) mi piace il tema del "superare il trauma insieme" ^^ penso che lo guarderò (anche se non so quando, come al solito °°). Poi Menma sembra tanto caruccia **
RispondiEliminaMenma è caruccia ma, in realtà lo sono tantissimo anche gli altri. La cosa più bella di questo anime è che riesce a trattare un tema non facilissimo in modo commovente mai pesante, anche se le situazioni che presenta possono essere drammatiche ^^
EliminaAvevo visto i subs quando la serie era ancora in corso in Giappone e non ho resistito, ho dovuto comprare anche la versione localizzata. Non l'ho ancora vista. Ma ho adorato questo piccolo anime nella sua versione originale.
RispondiEliminaHai fatto un ottimo acquisto, una visione (e magari anche di più) la merita senza alcun dubbio ^^
EliminaE' molto carino anche doppiato in italiano, per una volta (e su questo sono parecchio critica) hanno fatto un buon lavoro ^^
Un occhiata ce la darò volentieri.
RispondiEliminaAll'inizio pensavo che fosse tutt'altro genere, sembra interessante
Anche io mi ero fatta delle idee fantasiose sul contenuto (ed è un po' quello che succede quando si cerca di capire se una serie è interessante senza affogare nello spoiler più becero) ^^
EliminaIo l'ho visto sottotitolato,e non mi è piaciuto.
RispondiEliminaDiversamente da te,a me è sembrato forzatamente patetico e strappalacrime,ho resistito fino alla fine solo per via dei pochi episodi.
Di bello secondo me questa serie ha solo la sigla finale,per il resto sto facendo del mio meglio per rimuovere ogni ricordo.
Per me non è stato particolarmente strappalacrime, anzi, ho trovato che spesso cerchi di alleggerire un po' la situazione e che sia parecchio scorrevole. Poi, come sempre, i gusti sono gusti e non è necessario che a tutti piacciano le stesse serie ^^
EliminaLOL Menma e i capelli bianchi. Sai che è albina? Al contrario degli animali, gli esseri umani albini hanno capelli bianchi ma occhi azzurri, non rossi.
RispondiEliminaLa serie, sì, è fatta appositamente per far piangere. Non l'ho vista tutta ma ho beccato proprio qualche episodio che faceva prima di Madoka, poi ho visto l'ultimo episodio che mi ha lasciata molto... basita a causa del troppo pathos XD
però nel suo insieme la serie è carina. Non un capolavoro ma carina =) Menma è dolcissima *-*
Non ci avevo fatto caso che fosse albina (da piccola conoscevo di vista un ragazzino albino ed effettivamente, ora che ci penso, ha senso) ^^
EliminaSì, certo e io sono una che non si tira indietro su queste serie (e quindi, dopo i primi episodi che ho visto sul pullman, rischiando figuroni di tolla pazzeschi - o di arrivare in ufficio con gli occhi gonfi - me lo sono poi guardato la sere a casa) ^^