giovedì 13 giugno 2013

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Ali d’argento - L’ultimo volo della squadra speciale

La cover dell'opera
Ali d’argento è un manga seinen one shot drammatico disegnato da Ayumi Tachihara nel 1997 e pubblicato in Italia dalla Planet Manga per la prima volta nel 1998 al costo di 13.000 £ (come mi fa strano scrivere i prezzi in lire, ormai!). Nel maggio 2013 è stata fatta una ristampa in edizione da fumetteria (senza sovraccoperta né pagine a colori) al prezzo di 5.50. Sorprendentemente costa di meno della prima edizione, per cui bisognerebbe prenderlo anche solo per incoraggiare la casa editrice a continuare con questa politica, senza contare che si tratta di un vero e proprio capolavoro (e ringrazio Yue Lung e Orlando Furioso per averne parlato perché mi stava sfuggendo!).


Daisuke dipinge il passo sul suo falco
Il caporale Daisuke è un giovane soldato dell’aviazione giapponese. La Seconda Guerra Mondiale sta terminando con una sconfitta per il suo paese e i le alte gerarchie militari, resesi conto di essere ormai prive di mezzi e di risorse, hanno deciso di rendere operativa una squadra speciale di piloti, il cui scopo è quello di schiantarsi con i loro velivoli sulle navi americane. Ai giovani militari è richiesto solo di fare un passo se intendono accettare l’incarico. Un piccolo passo che li offre come volontari per la squadra speciale, un passo che indica la loro volontà di sacrificarsi per mettere al sicuro le vite dei loro cari, un passo che spezzerà la loro vita.
Daisuke riceve l'ordine di rientrare
Un passo che li farà salire su un areo che non tornerà mai indietro. Daisuke e i suoi compagni fanno questo passo. Un po’ spinti dal loro senso del dovere, un po’ spinti dal cameratismo che li accomuna, come se fossero una grande famiglia. Un po’ semplicemente sembra loro l’unica cosa da fare per mettere le persone che amano al sicuro. I volontari vengono quindi mandati in una caserma temporanea, che li ospita negli ultimi giorni prima del volo fatale, e vengono accuditi da un gruppo di studentesse di una locale scuola fino al mattina in cui non viene dato loro l’ordine di partire. Si alzano presto e decollano tutti insieme, come uno stormo di uccelli, ma l’aereo di Daisuke, dopo pochi chilometri, comincia a perdere olio e il giovane pilota è costretto a fare dietro front, dicendo addio ai suoi colleghi e amici.
Daisuke si confronta con la moglie di
uno dei suoi commilitoni morti
Invece di essere sollevato dal fatto di essere sopravvissuto miracolosamente ad un volo la cui unica fine prevista era la morte del pilota, Daisuke rimane spiazzato e, costretto ad attendere pazientemente le riparazioni del suo falco (il suo velivolo), ha tempo per approfondire la conoscenza con diverse persone che lavorano alla base e che hanno continuamente a che fare con la morte dei volontari. Questo lo porterà ad una lenta e tristissima epifania, in cui si renderà conto del fatto che il sacrificio di tanti giovani uomini, oltre ad essere fondamentalmente inutile, è causa di sofferenza suprema nelle persone che stanno disperatamente cercando di proteggere (amici, colleghi ma, soprattutto, le loro famiglie). Conoscerà così il vero significato delle lacrime ardenti, stille che vengono versate da chi rimane a terra alla partenza delle varie pattuglie che non devono fare ritorno, ma questo non smorzerà il suo senso del dovere e del sacrificio e, infine, anche lui decollerà infine per il suo ultimo volo.

Arriva l'ordine di partire
Il lettore sa già dall’inizio che il protagonista morirà durante un attacco, e, man mano che le pagine scorrono, questa consapevolezza cresce sempre di più, aumentando l’angoscia e la tristezza della lettura, anche se l'esigenza di volare del giovane caporale rimane assolutamente immutata. Anzi, sembra che per lui sia una vera sofferenza non poter compiere il proprio dovere come stabilito, anche se nel frattempo si rende conto di quello che i morti si lasciano alle spalle e del vero significato di quel passo fatto quasi con leggerezza nelle prime pagine. Contrapposte a queste figure maschili, che concentrano tutta la loro vita nell'idea di proteggere qualcuno e nell'adempimento dei propri ordini, ci sono le figure femminili, figure esasperate, che non ne possono più di veder morire giovani su un campo di battaglia che ormai è perduto. Figure che rappresentano la vera voce di un paese allo stremo che desidera solo l'armistizio.

Il saluto degli aviatori in partenza
Il disegno di Ayumi Tachihara è estremamente sintetico ma, al contempo dettagliato ed estremamente cinematografico. I volti dei personaggi sono delineati con pochi tratti, netti e precisi, che li rendono sorprendentemente espressivi, e hanno delle espressioni dolci e malinconiche (da cui, secondo me, traspare il fatto che l’autrice sia una donna) mentre gli sfondi e le ambientazioni vengono tratteggiate in ogni minimo dettaglio. Ogni piccolo gesto, ogni espressione, ogni particolare della tavola è curato minuziosamente.

Daisuke torna nella caserma, dove incontra i membri della nuova squadra speciale

Le lacrime ardenti
Non mi vergogno a scrivere che mentre leggevo questo meraviglioso volume unico ho pianto per la tristezza e l’angoscia che riesce a mettere addosso anche al lettore più smaliziato. Man mano che le pagine scorrono ci si rende conto di come questi giovani uomini, speranza del futuro loro paese, si siano sacrificati senza una valida motivazione, mettendo le loro vite nelle mani di superiori senza scrupoli che le hanno letteralmente gettate al vento. Molti di loro non sono nemmeno riusciti ad avvicinarsi alle navi americane, molti hanno volato su aerei che cadevano praticamente a pezzi e altri ancora, quelli che sono decollati quando la guerra era ormai in procinto di finire non avevano nemmeno dei velivoli da guerra ma hanno compiuto il loro ultimo viaggio a bordo di mezzi d’addestramento arrangiati alla bene e meglio per l’occasione. È, tra l’altro, molto interessante vedere come, ovviamente, la prospettiva in cui viene narrata l’intera vicenda è diametralmente opposta a quella con cui questi episodi vengono delineati in occidente e mostra un paese piegato da un conflitto che l’ha letteralmente mutilato e che non è in grado ci capire quando è il momento di arrendersi, legato dal suo stesso orgoglio e dalla sua testardaggine. Tra l’altro, la parola Kamikaze non compare mai (come succede anche nell'episodio che tratta lo stesso tema del bellissimo L’estate della nostra adolescenza) ma vengono solo nominate le Tokko (abbreviazione di Tokubetsu Kohgeki Tai, ovvero squadre speciali). In definitiva suggerisco questa lettura a tutti quanti, a prescindere da quello che può essere il proprio genere preferito, perché Ali d’argento è un manga molto intenso, che fa riflettere e spinge a non dimenticare l’immensa tragedia della guerra. Poi è un volume unico. Per cui approfittate della ristampa e non lasciatevelo sfuggire, vale veramente la pena, vi terrà incollati alle sue pagine fino all’ultima.




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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





28 commenti :

  1. L'ho presooo.. devo leggerlo.. me tapina..

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  2. ho letto così tante recensioni positive su questo volume che mi è venuta una curiosità pazzesca di leggerlo! **
    All'inizio lo avevo messo un po' da parte perchè il tratto non mi piaceva, ma se storia e personaggi valgono la pena, passo sopra al disegno senza problemi!
    In queste serie mi incuriosisce soprattutto il cambiamento di punto di vista e il ruolo delle figure femminili. Spero di poterlo recuperare, anche perchè il rapporto qualità-prezzo sembra davvero conveniente ^^

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    1. Ed è anche un volume unico, quindi è un acquisto e via, se ti capita prendilo che merita tantissimo di essere letto.
      Il tratto è un po' particolare ma trovo che si adatti molto bene alla storia narrata (e poi gli fondi e i dettagli sono stupendi) ^^

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  3. Interessantissimo, lo voglio assolutamente! E comunque evviva gli one shot, specie se riescono ad essere belli e con storie coerenti (ho letto anche schifezze assurde)

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    1. Concordo pienamente. Mi piacciono parecchio gli one-shot (anche per il fatto che non sono un'impegno, preso uno la serie è finita) e ne ho letti di stupendi ma ogni tanto capitano certe boiate XD

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  4. Darò un'occhiata in fumetteria e spero di trovarlo, sembra interessante. Grazie per il consiglio!
    Acalia, però nella trama non puoi scrivere tutto, finale compreso senza avvisare (a meno che quello non è il finale e ho mal interpretato io).

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    1. E' davvero molto bello ^^
      Guarda, normalmente cerco di limitare al minimo le informazioni sulla trama ma qui è talmente evidente quello che sta per succedere che non è l'azione in sé ad essere importante (o a sorpresa) ma la componete psicologica dei personaggi. Il fatto che alla fine lui voli è evidente dalla prima pagina. Fa parte dell Tokko, non può essere altrimenti. Nessuno lo mette in dubbio, mai, in nessun momento. Quello che cambia non è il fatto che voli ma la sua differente consapevolezza (e quella la trovi leggendo il fumetto) ^^

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  5. Davvero un fumetto stupendo. Lo lessi ai tempi dell'uscita, e solo a pensarci mi da ancora i brividi.

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    1. La cosa più bella è che quando hai finito di leggerlo ti viene voglia di riaprilo per gustartelo nuovamente ^^

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  6. Felice di sapere che non sono l'unico che ha pianto leggendo Ali d'argento :-)
    Complimenti per la bellissima recensione!
    Orlando

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    1. Personalmente prendo il fatto che una serie mi faccia piangere una cosa positiva: vuol dire che mi ha molto coinvolta ^^
      Grazie mille ^^

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  7. Ciao, volevo avvisarti che ho cambiato url del blog :)
    http://itsaleja.blogspot.it/

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  8. Un applauso alla Panini che ha ristampato questo bel titolo!

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  9. Per la prima volta la Panini ci fa un regalo!
    Conosco l'opera: sono felice di una ristampa ad un prezzo onesto (o almeno accessibile)!

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    1. Hai ragione da vendere. Non solo hanno ristampato un titolo molto particolare e che merita tantissimo ma hanno anche tenuto un buon prezzo ^^
      Non si può che complimentarsi con loro ^^

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  10. Ali D'argento è veramente un manga eccezionale, finalmente una pensata giusta dalla Panini

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    1. Già, speriamo che rimanga su questa linea editoriale ^^

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  11. Che duro.. Non immaginavo! Mi incuriosisce molto e trovo il disegno molto bello

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  12. Anche io mi son commosso più volte alla lettura di questo manga meraviglioso. E ne ho scritto anche sul mio blog.

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    1. E' davvero un titolo che merita tantissimo. Passo subito a dare un'occhiata da te ^^

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  13. Recensione bellissima, credo manderò mio fratello in spedizione a comprarlo - o lo cercherò qui, anche se forse se non è stato ripubblicato non si troverà facilmente.
    Le storie sulla Seconda guerra mondiale in Giappone mi prendono sempre molto, perché per loro è stato evidente presto che di speranze di vittoria praticamente non ce ne fossero, eppure chi stava in alto a lungo non ha voluto accettare l'evidenza e ha portato il paese in uno stato di distruzione e disperazione indescrivibili.

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    1. Grazie mille ^^ Se non lo trovi in Giappone spedisci il fratello prima che scompaia dagli scaffali (che si sa, la Planet Manga non stampa tutte queste copie, specie delle opere più particolari) ^^
      Anche a me piace molto come tematica (e tra l'altro devo dire che tutti i titoli che ho letto di questo filone sono tutti molto intensi), c'è sempre questo senso di dover comunque andare avanti, nonostante l'atmosfera di tragica disfatta. Si hanno dei ragazzi che comunque arrivano fino all'estremo sacrificio senza mai pensare, neppure per un attimo, di disertare.

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  14. Che bella la tua recensione! :)
    L' ho finalmente letta tutta, prima l' ho evitata per non spoilerarmi qualcosa della storia che ci tenevo a leggere da anni! Mi ero persa questo titolo la prima volta che uscì e ora, con questa ristampa (pezzente) ho finalmente potuto colmare la mia lacuna!

    Naturalmente mi è piaciuto molto e mi ha fatto riflettere....anche io ho pianto, durante la lettura. Titoli come questo meritano di essere conosciuti e letti perchè rappresentano meglio di qualsiasi libro di storia i sentimenti che, in quelle situazioni, la gente di quel periodo provava. Veramente un titolo bellissimo.

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    1. Grazie mille ^^
      Hai fatto bene ad aspettare a leggere la recensione, specialmente se eri già intenzionata ad acquistare l'opera (per recensire è necessario mettere qualche spoiler - altrimenti non si scrive nulla - non c'è nulla da fare) ^^
      Della ristampa non mi lamento, almeno il prezzo è stato onesto ^^

      Io non mi vergogno a dire che certe opere mi commuovono e mi fanno piangere, non c'è nulla di male! Sul fatto che titoli come questi debbano essere diffusi al massimo mi trovi d'accordissimo e, anzi, mi piacerebbe molto farli leggere a tutti quelli che considerano i fumetti opere esclusivamente per bambini!

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