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Cover della prima parte del film |
The Dark Knight Returns è un adattamento animato direct-to-video in due parti dell’omonimo arco narrativo del 1986, realizzato da Frank Miller. La prima parte è stata distribuita in madrepatria dalla Warner Bros. Animation nel settembre 2012, mentre la seconda nel gennaio 2013. Le due parti, nel loro insieme, formano il
quindicesimo titolo rilasciato per la collana
DC Universe Animated Original Movies e, in
Italia, non sono state né doppiate, né distribuite, né, men che meno, passate in televisione. Il film è diretto da
Jay Oliva, che aveva già lavorato allo storyboard di
Man of Steel,
Batman: Year One e
Batman: Under the Red Hood.
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Bruce da vecchio |
Sono ormai passati
dieci anni dal ritiro dalle scene di
Batman e un
Bruce Wayne ormai anziano e un po’ sfiduciato vive nella sua solitaria ed
enorme villa con un
Alfred ormai ottuagenario che ancora gli fa da
maggiordomo. L’ultimo
Robin che aveva portato una
ventata di giovinezza nella vita dei due anziani era stato il defunto
Jason Todd, morto in servizio
anni prima.
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I Mutants con i loro visorini rossi |
Anche il
commissario Gordon, caposaldo della polizia di
Gotham City, è ormai prossimo al
ritiro e la città rischia di finire in mano ad una
banda di teppisti molto violenti che si fanno chiamare
i Mutanti. Ad un certo punto Bruce
non ce la fa più a guardare la sua Gotham affondare
senza fare nulla e decide di
tornare in azione, violando un patto siglato anni prima con
il presidente degli Stati Uniti che ne sanciva il ritiro, e trovandosi ad
affrontare, non solo
una città ormai allo sbando, ma anche i suoi
vecchi nemici e una
polizia che, purtroppo, non lo sostiene più.
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Ecco Super scemo |
Ma non sarà né quella con le forze di polizia, né quella contro la sua storica nemesi Joker
la battaglia più difficile per un eroe ormai anziano e provato dalla sua stessa vita, ma quella contro
un caro amico e
un idiota memorabile:
Superman! Al suo fianco comparirà negli sgargianti panni di
Robin Karrie Kelly, una ragazza che si offre
volontaria per il ruolo e che riesce
a convincere Bruce della bontà delle sue azioni e della necessità di un
sidekick, presentandosi sul campo già pronta con il
costume addosso (e questo è il primo e l’ultimo Robin che si porta il costume da casa!).
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Tanto dolore in arrivo |
Il personaggio principale, è, ovviamente,
Batman.
Batman è invecchiato, è diventato lento e tutte quelle botte che ha preso nella sua onorevole carriera da eroe cominciano a farsi sentire, ma non ha perso il suo spirito combattivo, il suo gran carisma e la voglia di spaccare i denti ai criminali. Ad un certo punto, semplicemente,
si stufa di starsene seduto in poltrona e riprende in mano
la sua maschera e
il suo mantello (generando molta insoddisfazione in un Alfred ormai ottuagenario che gli fa notare con il suo splendido British Humor che rischia solo di farsi ammazzare.
Alfred in questo film è divino Alfred è sempre divino!).
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Gli anni non gli giovano
mai al carattere |
Osteggiando apertamente
i criminali di Gotham City,
i benpensanti che non lo apprezzano e
le gerarchie che lo vorrebbero in pensione. Vicino lui c’è
Karrie Kelly, una ragazzina come tante (
bhe, più o meno, questa senza alcun tipo di addestramento sa già fare, letteralmente, i salti mortali) che Bruce si trova, senza alcun preavviso,
sul campo di battaglia con addosso un imbarazzante costumino da
Robin (di quelli con le cosce al vento, che Tim Drake e l’introduzione dei pantaloni per i Ragazzi Meraviglia in questa continuity non ci sono).
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"Ciao, mi prendi come nuova sidekick? Ho già il costume!" |
Si tratta di una ragazza
intelligente,
motivata (da cosa non è spiegato, visto che si desume solo che i suoi genitori siano dei drogati ma la sua storia non viene dettagliata) e che
ripone nel vecchio eroe
il massimo della fiducia, seguendolo senza mai dubitare di lui in ogni sua missione. Un altro personaggio molto
rilevante, anche se compare relativamente poco, è
il commissario Gordon, una vera roccia del dipartimento di polizia di Gotham e un
amico fidato per l’Uomo Pipistrello.
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Nessun uomo ha mai sognato
la pensione come Gordon |
Ormai
anziano (è un po’ più vecchio di Bruce) e prossimo alla meritatissima
pensione, lascia il suo posto alla rampante
Ellen Yindel, una donna che, invece,
non tollera Batman e cerca di ostacolarlo in ogni modo (facendolo un po’ tornare allo scenario delle origini, quando la polizia non gli dava credito, con la differenza, però, che adesso Batman sa esattamente cosa fare e come farlo e che la sua pazienza si è ridotta al minimo).
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Il genio con la maglia di Superman
sta per riabilitare Due Facce |
A loro, ovviamente vanno aggiunti
i nemici veri e proprio, tra cui si possono contare il dottor
Bartholomew Wolper, lo psichiatra di
Joker e di
Due Facce, che considera i suoi pazienti solo delle
povere vittime di un fascista in costume da pipistrello e che fa di tutto per farli
rimettere in libertà (ok, non è un vero cattivo, perché lo fa in buona fede, ma non c’è peggior dolo dello stupidità in questi casi!
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Joker ne sta preparando
una delle sue |
Questo criminale rimette in strada due psicopatici che poi vanno in giro ad ammazzare la gente!), la terribile
banda dei Mutanti (una gang criminale di Gotham delle dimensioni di un piccolo esercito) e
il presidente degli Stati Uniti, un uomo inetto e non in grado di controllare veramente una situazione che
gli sfugge rapidamente di mano.
E
Superman?
Superman è sempre Superman, il boy scout in rosso e blu che si lascia manipolare dai poteri forti e che non riesce mai a ragionare prima di mettere in moto i suoi muscoli d’acciaio.
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Batman in equipaggiamento
pesante |
Quello che
fa la predica come se fosse il depositario della
saggezza dell’universo ma poi finisce a fare le sue solite
immonde cazzate (e dico solo che questa volta, non solo cerca di ammazzare due colleghi - fallendo miseramente - , ma finisce a condannare ad un morte lenta e dolorosa milioni di americani innocenti). È mai possibile che
ogni serie o
film su Batman
approfondisca sfaccettature della sua figura anche
molto differenti, rendendolo un personaggio
interessante e poliedrico,
mentre Superman è sempre e solo il solito monolite con il mantello, astuto come un cetriolo di mare? Si farà mai furbo? Ai posteri l’ardua sentenza!
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Alla guida della batmobile
più corazzata della storia |
Il disegno di quest’opera è
un po’ particolare e si discosta dalla
classica iconografia di Batman, mettendo in scena un Cavaliere Oscuro
estremamente tozzo e muscoloso, armato con dei mezzi da vera e propria
guerra urbana (più la batmobile, quella che guida qua sembra un batcarroarmato) e dai
lineamenti del viso squadrati e
prominenti, che richiama apertamente il
character design della miniserie
The Dark Knight Returns da cui è tratta. Il
doppiaggio originale (in italiano non c’è ancora) è davvero
ben fatto e vede nei panni di Batman un intenso
Peter Weller, in quelli di Robin
Ariel Winter e in quelli di Superman
Mark Valley. La
colonna sonora coinvolgente completa perfettamente un quadro narrativo di ottimo livello.
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La teca con il costume di
Jason Todd |
Alla fine, quello che viene
messo in scena è un Batman
diverso dal solito, più
violento (quello che non fa a Joker e a Superman), più
cinico e più
disilluso del solito, ma anche più
stanco e provato, che però
non vuole ancora arrendersi con la sua città e si lascia
nuovamente coinvolgere dalla sua
storica crociata (come si lascia coinvolgere da Karrie nel prendere un assistente, anche se dopo la morte di
Jason si era ripromesso di non averne più).
Pur non essendo forse il mio Batman preferito, la trama coinvolgente (che porta il Cavaliere Oscuro a scontrarsi con nemici sempre più pericolosi, man mano che rimette in pista),
le splendide animazioni, la colonna sonora impeccabile e l’atmosfera a tratti post apocalittica di Gotham concorrono a rendere questo film estremamente evocativo e molto coinvolgente.
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E alla fine Alfred deve sempre
rappezzarlo |
Assolutamente
da non perdere nel ciclo degli altri film visti nel DC Universe Animated Original Movies, visto che, anche se
non è in continuity con gli altri (questo,
Batman: Gotham Knight,
Batman: Under the Red Hood e
Batman: Yead One sono tutti ambientati in universi narrative diversi), concorre comunque
a mostrare una differente faccia del
Cavaliere Oscuro, raccontandone
la sua vecchiaia (e infatti il design di Bruce in
Batman Beyond è ispirato a come appare nella miniserie di Miller) e il modo in cui
ravviva e
propaga la sua leggenda (perché non esiste che Bruce lasci morire la sua maschera).
SPOILER SUL FINALE
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Cover della seconda parte del film |
Ok, di solito non scrivo nulla sul finale ma questa volta un paio di righe le merita. Innanzitutto, ho apprezzato molto la parte in cui Bruce rinuncia alla sua figura pubblica e al suo nome, umilia Superman (che per una volta santa prova quello provano tutti gli esseri umani e, forse, si sente anche un po’ coglione), fa finta di essere morto e si ritira nella caverna sotterranea come mentore della nuova generazione di futuri protettori di Gotham. Ora, secondo me ne ha presi un po’ troppi per i suoi standard, ma la scelta narrativa è di grande effetto. Quello per cui mi è dispiaciuto un sacco, però, è stato per Alfred, che muore d’infarto dopo aver dato alle fiamme la proprietà che per decenni era stata la sua casa e dopo aver visto come il bambino che aveva cresciuto con tanto affetto si era definitivamente trasformato in una vera leggenda, sacrificando il suo nome e il suo status sociale per affrontare Superman da essere umano e non da supereroe. Ecco, per Alfred mi è dispiaciuto davvero tanto, è stata una fine ingiusta per un uomo che ha dato tutta la sua vita al servizio di Batman e che poi muore di stanchezza e di dolore. Capisco che non possa essere immortale ma meritava qualcosa di meglio.
Per chi se li fosse persi, ecco gli altri post del progetto su Batman:
Oddio.. se lo guardo piangerò come una fontana!
RispondiEliminaUn po' sì, succede sempre quando si vedono gli eroi anziani, ma merita ^^
Eliminabellissime le cover dei film!! ^_^
RispondiEliminaVedo che i vari Robin, pur facendosi i costumi da soli, restano daltonici XD sarà un requisito particolare? °°
Più che altro è colpa del primo Robin (Dick Grayson), gli altri, per loro sfortuna, hanno ereditato il costume XD
Eliminain verità il boy scout in calzamaglia un po' di development l'ha avuto, nel caso ti consiglio il film animato Superman vs the Elite, uno dei migliori prodotti sul personaggio.
RispondiEliminaSeguirò sicuramente il consiglio e andrò a vedere il film (appena ho finito con Batman). Grazie per il suggerimento ^^
EliminaQuesto forse potrei vederlo sul serio, la serie di Miller mi ha sempre ispirato.
RispondiEliminaE Robin femmina voglio vederla!
L'ho trovato molto interessate, ponendo anche il periodo storico in cui è stata scritta la novel originale ^^
EliminaPrima o poi faccio un bel post dedicato a tutti i Robin di Batman con tutte le loro storie ^^
La serie di Te Dark Knight mi è sempre piaciuta!
RispondiEliminaMiller! ci ha sempre saputo fare
Già, e poi animato trovo che renda decisamente bene ^^
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