venerdì 21 marzo 2014

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Kemonozume - La spada che sigilla i demoni

Immagine promozionale dell'opera
Kemonozume (ケモノヅメ, Artiglio della Bestia), è una serie anime seinen diretto da Masaaki Yuasa per lo Studio Madhouse nel 2006 e composta da tredici episodi. Andata in onda in Giappone per l'emittente televisiva WOWOW nell'agosto di quell'anno, in Italia è completamente inedita (ma non è che sia proprio una cosa di cui stupirsi). Prima di iniziare vorrei segnalare che si tratta di una serie che ha una grande componente erotica e drammatica, per cui, chi non amasse vedere scene di sesso esplicite (parecchio esplicite, anche se non vengono inquadrati organi genitali) e scene di sbudellamento con abbondante spargimento di organi interni, è il caso che si fermi qui, perché questa serie non è proprio il suo genere.

Uno shokujinki
Sin dalla notte dei tempi è sempre esistita una razza di mostri mangiatori di uomini chiamata shokujinki (食人鬼, letteralmente "Orchi che divorano gli uomini") in grado di mischiarsi ai comuni esseri umani assumendone l'aspetto. Il Kifūken (鬼封剣, letteralmente "La spada che sigilla i demoni") è un'antica e gloriosa scuola di spada che addestra da generazioni giovani spadaccini alla difficile arte di uccidere gli shokujinki.
Toshihiko (a dx) e un allievo
La nostra storia inizia quando Toshihiko Momota, un giovane e abile spadaccino, destinato ad ereditare il Kifūken (è il figlio primogenito dell'attuale maestro della scuola), si innamora perdutamente di Yuka Kamitsuki, una bellissima ragazza che incontra per purissimo caso nonché l'ultimo shokujinki purosangue esistente, e fugge con lei, lasciandosi ogni cosa alle spalle.
Toshiko cerca di fremare Kazuma
Se Toshihiko è comunque un ragazzo attento alle tradizioni e desideroso di mantenere il Kifūken all'interno del binario tracciato dalle azioni degli antenati (perché le comprende appieno), il suo fratellastro minore Kazuma, che ne assume la guida dopo la sua scomparsa, è, al contrario, un ragazzo, che pur essendo di buon cuore, è incredibilmente impulsivo e irrequieto.
Il padre dei due, il simbolo della
tradizione
Lui vorrebbe modernizzare il Kifūken, superare le tradizioni e, soprattutto, farlo uscire dall'ombra in cui è sempre stato confinato (ovviamente l'esistenza degli shokujinki è tenuta segreta e con lei anche la storia del Kifūken). Oltretutto Kyūtarō Ōba, un ex-spadaccino del Kifūken (in arme ai tempi della gioventù del padre dei due ragazzi, ora ritiratosi dalla via della spada per guidare l'azienda che fornisce le informazioni sulla posizione degli shokujinji), lo aiuta ad effettuare una serie di manovre di svecchiamento, che portano il gruppo sulla via di diventare parte del corpo di polizia e di ricevere sovvenzioni statali.
Ma che diavolo!?
Purtroppo le migliori intenzioni dei protagonisti porteranno tutti quanti (gli shokujinki, Toshihiko, Kazuma e tutto il Kifūken) verso l'inesorabile china del disastro. Un passo dopo l'altro la tela si comincia a riempire di nodi e saltano fuori grossi problemi inattesi (come una misteriosa droga, una nuova razza di shokujinki, la Kemonozume - la tecnica segreta del Kifūken che nessuno è mai riuscito a padroneggiare fino in fondo - i segreto della madre di Kazuma).
 
I momenti di intimità tra i due
I personaggi più rilevanti messi in scena sono Toshihiko, Kazuma, Rie, Yuka e il signor Ōba. Il primo è un ragazzo retto e sincero, che ha capito nel profondo la via della spada che percorre e che la porta avanti con la consapevolezza di quello che sta realmente facendo (che non è una cosa esattamente scontata, visto che rispetta gli shokujinki).
Impugna la spada
Quando nella sua vita, una vita frugale e semplice, costituita solo da durissimi allenamenti, combattimenti all'ultimo sangue e vita da caserma militare, entra improvvisamente come un tifone la bellissima Yuka, il suo cuore ha un sussulto ma non per questo cambierà il suo modo di essere. Toshihiko è maturo, tutto di un pezzo, direi un vero samurai moderno, anche se è a tratti molto semplice e fin ingenuo.
Yuuka
Yuka, invece, è una donna eccentrica e viziata. Nonostante tutti i suoi problemi (quando si eccita, per dire, si trasforma, rischiando di ammazzare Toshiko durante l'orgasmo) e il fatto che viva in fuga, vuole avere una vita normale, giocando alla famigliola felice e non rendendosi bene conto della gravità della situazione che la circonda. Situazione resa ancora più grave dal fatto che il Kifūken rimane in mano a Kazuma.
Il concetto di modernità
Kazuma è ancora un ragazzo giovane e inesperto, che non ha ben compreso il senso di quello che sta facendo e che si fa plagiare da chi lo circonda per il desiderio mondano di ottenere riconoscimento in cambio del suo duro lavoro. Kazuma è abbastanza infantile, odia dal profondo gli shokujinki (che gli hanno portato via la mamma, il padre e anche l'amato-odiato fratello) e si lascia trasportare dalla rabbia e dalla stupidità.
Rie si occupa dei conti della caserma
Accanto a lui c'è Rie, una ragazza spadaccina che da sempre vive nella caserma del Kifūken, da lui amata follemente ma da cui non è ricambiato (a lei piace evidentemente Toshihiko), una ragazza dall'aria anonima e pacifica, ma che nasconde una grande forza d'animo e una straordinaria volontà. Ultimo, ma non per importanza, c'è il signor Ōba, un imprenditore viscido e arrivista, che rappresenta la faccia malvagia e opportunista della moderna società, un personaggio infido che si avvicina con un sorrisone, promettendo grandi cose, ma che non ha rispetto di nulla.

Kazuma cerca di sistemare le cose
Dal punto di vista tecnico si può osservare che è una serie che offre uno stile davvero particolare, sintetico, nervoso, a tratti appena abbozzato, a tratti molto realistico. Alcuni personaggi sono delineati con delle fisionomie credibili (Toshihiko e Kazuma hanno evidentemente gli occhi a mandorla - una vera rarità! - e Yuka è troppo magra e si vede da come non riempie i vestiti che indossa), altri in modo lisergico e deviante.
È proprio enorme
Ci sono: un personaggio gigantesco, un altro che smarrisce pian piano la sua umanità, una scimmia e gli shokujinki, mostri orribili dalle grandi zanne e dalle zampe dotate di imponenti artigli, le cui trasformazioni sono rese in modo perfetto. Un'altra particolarità di questa serie è l'uso del colore che fa. Ogni scena è caratterizzata da una palette limitata praticamente solo dalle gradazioni di una singola tinta in diverse sfumature, creando un'atmosfera all'opera davvero particolare.
Un'immagine vale più di mille parole
L'animazione  è fluida e irrequieta, la colonna sonora particolare al punto giusto e gli sfondi sono curati e molto caratteristici. Tra l'altro, vorrei segnalare di nuovo che si tratta di una serie estremamente adulta, per cui vi sono molte scene di sesso (alcune anche estremamente esplicite) e di violenza estrema. L'unica cosa che mi ha un po' perplessa, di questa serie, sono un paio di incongruenze che ci sono nella storia, come se gli autori volessero far prendere alla storia una via e poi avessero cambiato idea (nulla di trascendentale, tranne la scena [SPOILER] in cui Gakuto fa tagliare le bracccia a Toshihiko. Come mai in quella dopo ce le ha di nuovo? Non è esattamente spiegato [FINE SPOILER]).
 
La faccia raccomandabile di Oba
In pratica questo anime è una rappresentazione di un micromondo (quello degli spadaccini del Kifūken) che è il riflesso e la metafora di un intero paese che rischia di fare la sua stessa fine, perdendo la sua anima più profonda nel tentativo di stare dietro ai tempi. Il Kifūken è sempre vissuto bene seguendo le proprie tradizioni e il proprio ritmo ma ora comincia a rinnegarli.
Sempre più inquietante
Il disastro inizia quando smette di guardare al passato come un esempio e si butta tra le braccia di un imprenditore senza scrupoli che non ha nulla in mente se non superare economicamente e fisicamente chiunque gli si pari davanti, per il puro gusto di sopraffarlo (direi che ha il complesso di Superman). Lo sfoggio di potere, contrapposto alla quieta umiltà del tradizionale Kifūken, sarà uno dei temi portanti dell'intera serie che, nonostante sia un anime dinamico e pieno di azione, non si tira indietro dal proporre un'acida critica all'uomo moderno, descrivendolo come pacchiano, egoista e incontentabile!
La scimietta che ama le pesche
Un altro tema portante è quello dell'accettazione del diverso. Nonostante la sua guerra millenaria, il Kifūken non ha mai sterminato tutti gli shokujinki ma, anzi, si è sempre limitato a tenerne la popolazione sotto controllo, rispettando il suo nemico storico. Questo equilibrio si spezza con la fuga di Toshiko che, da parte sua, dovrà fare uno sforzo per riuscire ad accettare il fatto che la sua amata non sia umana e che rischi si ammazzarlo ogni volta che perde il controllo, mentre, al contempo, uno sciocco Kazuma, in preda all'ira, decide di risolvere il problema alla radice. Riusciranno Toshihiko e Yuka ad essere felici nonostante le loro differenze? Riuscirà Kazuma a scongiurare il disastro? Riuscirà il Kifūken sopravvivere alla sua battaglia più dura?


Uno spezzone della serie. Ho cercato la opening ma non l'ho trovata da nessuna parte


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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





32 commenti :

  1. Ce l'ho, da qualche parte, ma non l'ho ancora visto.
    Però Masaaki Yuasa mi piace molto, in particolar modo Kaiba.

    Comunque, ottima recensione (come sempre)!

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    1. Kaiba, invece, devo ancora vederlo io (ma prima o poi ce la faccio! La mia lista di visioni è sempre dannatamente lunga!).

      Grazie mille, sei sempre tanto gentile :D

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  2. Mi sembra una serie davvero interessante, mi piacciono anche i disegni.. magari la cerco.. se trovo i sub in italiano non mancherò di vederla!

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    1. È davvero una serie molto particolare e interessante. Io la trovai qualche tempo fa con i sub ita senza grossi problemi :D

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  3. A volte mi chiedo se l'acqua che bevono i giapponesi sia a posto.
    Questa serie è interessante ma inquietante :)

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    1. Non ne sono così convinta (e molte delle cose più strane non le ho messe perché sono mega spoilerose) XD
      In ogni caso il risultato è notevole :D

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  4. C'è anche del fanservice! (mi riferisco alle pesche che assomigliano a dei culi :p)

    Moz-

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    1. Ah ah ah, in effetti non ci avevo fatto troppo caso ma hai ragione XD

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    2. è vero, ci ho pensato pure io... :)

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    3. Se la metto su Facebook me la bloccano come inappropriata? ;-P

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  5. Sembra molto carino, anche se non so se i disegni mi convincono del tutto. Il guaio come sempre sono le budella che schizzano in giro...

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    1. I disegni sono molto particolari, animati hanno davvero una loro personalità. Di budella ce ne ne sono indubbiamente diverse, ti direi di dare un'occhiata al primo episodio. Se la visione di quello va liscia, gli altri hanno un analogo livello di violenza :D

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  6. Per il resto è diversa, ma l'idea di base mi fa venire in mente Wicked City, altro anime paurosamente inquietante e pieno di scene visionarie ad alto tasso di erotismo e violenza.

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    1. Non la conosco, Wicked City, ma me la segno, gli anime visionari e inquietanti mi ispirano parecchio :D

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    2. Per essere precisi è un film (non mi pare che ne esista una serie, solo un film animato e, in seguito, anche un live action. Però, occhio: non esiste un manga, la vicenza di Wicked City nasce da una serie di romanzi fanta-horror di uno scrittore giapponese adattati a film animato negli anni '80).

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    3. Molto interessante, vado a cercare se la trovo in una lingua comprensibile :D

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  7. Mi ricordo di quest'anime, proprio perché aveva un design molto particolare.... Non ricordo però se poi avevo deciso di scaricarlo o meno sul mio pc. Forse no, perché non avevo avuto modo di leggere nulla a riguardo. Meno male che c'è Acalia per colmare le lacune!!!

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    1. Io sono abbastanza disordinata nelle mie visioni, per cui finisco per scaricare per sicurezza un sacco di serie che poi guardo magari ad anni di distanza. E tra cui ripesco gioiellini come questo :D

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  8. La trama sembra molto interessante (o almeno, la tua splendida recensione la fa apparire tale... ;) però i disegni non mi piacciono proprio, non so, forse sono più un tipo da Studio Ghibli xD

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    1. Il disegno è indubbiamente nervoso ma trovo che ci stia proprio bene con la storia che racconta (poi i gusti sono gusti, se non ispira ce ne sono altri mille in giro) :D

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  9. Sembra una di quelle serie particolari sia come contenuti sia graficamente che, proprio per questo, passa un po' in sordina. Non so se gli sbudellamenti facciano al caso mio, ma se mi capita una chance gliela do :) Dipende dal tipo di grafica, non mi danno troppo fastidio. Idem per le scene erotiche ^^

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    1. Concordo pienamente, ed è un vero peccato perché si trovano dei veri gioiellini, tra queste serie quasi completamente sconosciute!
      Credo che il primo episodio sia un buon banco di prova. Se quello si fa guardare senza grossi problemi, anche la serie va poi liscia. Tra l'altro, gli sbudellamenti sono parecchi, ma lo stile della serie (molto lisergico) mitiga un po' l'effetto, rendendo il tutto meno realistico ^^

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  10. Il tratto mi sembra originale =) E la cosa mi incuriosisce, gli darò un'occhiata. Sono solo 13 episodi!

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    1. Infatti! E questo è uno dei suoi punti forti: a soli 13 episodi non si può dire di no ;-P

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  11. Mammamia, ma questo non è un semplice Anime.
    E' un'opera d'arte!
    Giuro non ho mai visto una serie così ben fatta: appena ho letto il titolo credevo che fosse un film d'autore.
    La vedo assolutamente recuperare!

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    1. Recupera, recupera, che merita tantissimo di essere vista. È una serie davvero particolare e, purtroppo, quasi del tutto sconosciuta!
      Il suo stile è molto autoriale :D

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  12. Molto interessante!
    Il fatto che siano un numero "umano" di episodi mi rende questa serie ancora più interessante! :)
    Dal poco che ho visto in quello spezzone che hai inserito a fondo articolo, devo dire che il disegno non mi sembra irresistibile... ma si tratta solo di poco più 1 minuto, non posso proprio giudicare.
    Se mai trovassi il tempo, un'occhiata gliela darei!
    Infine, non per essere ripetitivo, ma i tuoi articoli sono sempre bellissimi!!! ^^

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    1. Il disegno è molto particolare. All'inizio l'ho trovato poco nelle mie corde, ma, facendoci un attimo l'occhio, si fa apprezzare molto di più. Lo spezzone che ho messo a fine post è davvero piccolissimo, di questa serie merita di essere visto almeno il primo episodio :D

      Come sempre grazie mille ^^

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  13. Quando ho letto "Masaaki Yuasa" ero già convinta. Mind Game è uno dei lungometraggi di animazione più interessanti che abbia visto, e dopo quello il suo autore merita tutta la mia fiducia. Se ci mettiamo anche il pepe aggiunto dalla tua recensione, entra in lista in posizione mooolto alta!

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    1. Mind Game non l'ho visto ma, dopo aver scoperto (in modo del tutto casuale, o quasi) questo regista, me lo andrò sicuramente a recuperare ^^
      Ovviamente, non vedo l'ora di leggere anche una tua recensione su questa serie, se deciderai di vederla (e anche su Mind Game)! :D

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  14. La "Immagine promozionale dell'opera" sembrava una fan-art brutta presa a random da DeviantArt e invece scopro che è una serie animata dello stesso stizio che ha fatto MindGame, che ho adorato. Me lo segno da vedere assolutamente, prima o poi! :O

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    1. Di solito scelgo sempre delle immagini ufficiali per l'apertura del post e ti assicuro che l'intera serie è disegnata con quello stile :D
      Come anime è molto particolare!

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