mercoledì 17 dicembre 2014

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Mamma Milù e le sue cinque piccole meraviglie pelose!


Eravamo rimasti, sei mesi fa, che Milù era caduta dal balcone e che, dopo una settimana di ricerche giorno e notte, siamo riusciti a trovarla e riportarla a casa. La gattina, al momento della caduta, aveva otto mesi e non era sterilizzata (aveva avuto problemi di salute, durante l'inverno, a causa dei quali abbiamo rimandato l'intervento), per cui adesso vediamo quali sono state le conseguenze di questa sua gita fuori casa!

Attenzione, segue post ad alto contenuto di pucciosità!

Continua dopo il salto


La gatta è appena tornata a casa, cosa faccio? (note mediche, saltare se non interessati)


Per prima cosa, quando una gattina di casa si fa una settimana fuori, è da valutare se sia in buona saluta e se abbia contratto malattie virali. Ponendo che il gatto sia perlomeno vaccinato con la trivalente (Herpes Virus, Calcivurus e panleucopenia virus Parvovirus) e che non sia ferito o incidentato, le due malattie che di solito si controllano nei gatti (e che sono spesso endemiche nel territorio) sono le seguenti:

A) FIV (Feline Immunodeficiency Virus) - È un virus della famiglia dei retrovirus e porta il gatto a contrarre l'AIDS felina (malattia non curabile, per cui un gatto FIV positivo rimane tale per tutta la vita). NON è contagioso per l'uomo (notate quella F all'inizio della sigla, al posto della H - Human - di HIV? Ecco quella vuol dire che prende solo i felini) e un gatto che vive in casa con la FIV ha un'aspettativa di vita  non di molto inferiore a quella di un gatto sano. Uno che vive fuori, ovviamente no. Chi ha un gatto FIV positivo non deve disperare perché può vivere ancora tanti anni senza particolari problemi e le uniche accortezza che deve avere è di non lasciarlo uscire (potrebbe contrarre malattie per lui mortali da altri gatti e diffondere il visrus) e di portarlo da veterinario quando ha dei sintomi di malessere, senza aspettare "che poi magari guarisce da solo" (perché è immunodepresso). La FIV si passa con lo scambio di saliva (morsi e leccamenti) e non tramite condivisione di ciotole e lettiere. Mamma gatta può passarlo ai cuccioli in fase di allattamento. Con alcune accortezze gatti FIV positivi e gatti FIV negativi possono condividere la stessa casa senza pericoli particolari di infezione.

B) FeLV (Feline Leukemia Virus) - È un virus della famiglia dei retrovirus e porta il gatto a contrarre la Leucemia Felina. Come nel caso della FIV NON è una malattia contagiosa per l'uomo [1] ma, a differenza dell'altra, è estremamente contagiosa per i gatti. Il virus si passa per contatto con secrezioni come sangue e saliva ma anche per contagio indiretto, tramite condivisione di ciotole e lettiere. Pochi gatti esposti al virus riescono a superare l'infezione negativizzandosi e tutti gli altri rimangono portatori per un tempo compreso tra qualche settimana e quattro anni e poi muoiono. I cuccioli che nascono già infettati (le mamme gatte passano il virus durante la gravidanza) hanno un'aspettativa di vita bassissima. Lasciare andare in giro un gatto FeLV positivo e magari non castrato è come lasciar andare in giro una bomba che stermina l'intera popolazione felina della zona, contribuendo a diffondere una malattia gravissima! Esiste un vaccino per la FeLV ma è efficace solo nel 70% dei casi [2].

Per verificare se la gatta avesse contratto una di queste due patologie, purtroppo molto diffuse nelle aree urbane, è necessario fare dei test. Il primo, il più comune è il cosiddetto test ELISA, un test rapido da ambulatorio che però mostra la situazione dell'infezione sei mesi prima il momento del test (per cui per me inutile, in questo frangente - avevamo bisogno di sapere in tempi brevi se la gatta era infetta, per decidere cosa fare poi in caso di gravidanza) e il test PCR, un test da laboratorio di analisi che mostra la presenza di virus nel sangue e ha una finestra temporale di sole tre settimane.

Fatto il test PCR FIV e FeLV (si fa con un prelievo di sangue) è venuto fuori che la piccola Milù era completamente pulita [3]. Ora bisognava solo più capire se era anche rimasta incinta!



Indizi di una gravidanza felina in atto:


Cucciolini vengono allattati
  1. Quando è caduta dal balcone la micia era in calore;
  2. La sera prima al giorno in cui l'abbiamo catturata l'abbiamo vista scacciare un gatto maschio palesemente intenzionato a darci dentro;
  3. Dopo tre giorni dal rientro non era ancora andata in calore (mentre per tutta la primavera ci aveva deliziato con calori continui);
  4. Dopo una settimana le sue mini-tettine si sono trasformate in tette da pornodiva felina;
  5. La mattina ci ha augurato il buongiorno per due settimane con vomitini assortiti (sì, anche le gatte hanno le nausee mattutine);
  6. Dopo circa tre settimane la pancia, accarezzandola, si dimostrava palesemente divisa in due parti (l'utero della gatte ha due corni separati e si percepiscono bene);
  7. Dopo un mese ha cominciato a gonfiarsi come un pallone;

Morale della favola, la piccola era incinta!


Ok, ho una gatta incinta. E adesso che faccio?



Milù il giorno prima del parto
1) I test per le malattie virali  se il padre / i padri non sono noti [4] (se è FIV positiva non è un grossissimo problema, visto anche che con qualche accortezza i cuccioli possono essere negativi, ma se è FeLV positiva bisogna pensare bene se non sia il caso di farla abortire e sterilizzare. I cuccioli hanno alte probabilità di nascere malformati e di morire nel giro di un anno per l'orribile malattia che contrarrebbero dalla madre. In più sono piccoli che è impossibile far adottare, per cui ci si troverebbe la casa piena di gatti malati!). Milù è risultata negativa ad entrambe le patologie;

2) Passarle l'alimentazione a cibo kitten (più digeribile e sostanzioso) e poi direttamente a baby-cat (alla fine della gravidanza Milù mangiava solo più cibi per gattini neonati), in modo che la gatta arrivi in forze al gran momento;

Milù che testa ogni contenitore
assomigli ad una cuccia
3) Prepararle una cuccia in cui partorire e allevare i suoi piccoli. La cuccia si fa con una scatola di cartone abbastanza grande da contenere madre e figli comodi e con i bordi un po' alti (per evitare fughe di fanciulli), piena di vecchi stracci. Sopra noi ci abbiamo messo una traversina da anziano incontinente per rendere più facile l'opera di pulizia. Avevo scelto un posto per la cuccia (molto riparato) ma Milù mi ha fatto capire chiaramente che lo voleva da un'altra parte (bisogna ascoltare le gatte! Sanno quello che vogliono!) e, una volta che gliel'ho messa dove piaceva a lei, ha cominciato a farci dentro degli occasionali pisolini per lasciare il suo odore.

La radiografia di Milù
3) Fare una radiografia al cinquantesimo giorno di gravidanza. L'ecografia con le gatte non serve a molto perché hanno spesso più di un cucciolo, per cui non si riesce a capire molto (se non che la gatta è incinta - ma per quello non serve un'ecografia, basta guardarla, alla fine sembra che abbia mangiato un'anguria intera!) e richiede di rasare la pancia della mammina in attesa. Al contrario, la radiografia mostra per bene gli scheletri dei piccoli e così si può contare agevolmente quanti bambini la gatta stia aspettando. Questo è utile perché, nello sfortunato caso in cui un cucciolo rimanga incastrato di schiena e il parto si chiuda prematuramente, il padrone può intervenire tempestivamente e far operare la gatta, invece di trovarla morta due giorni dopo per setticemia. Alla radiografia è venuto fuori che la piccola Milù aspettava ben cinque cuccioli. Quattro si vedevano chiaramente e uno no (la micia aveva l'intestino pieno di cacca che copriva una parte dell'utero) ma la veterinaria ci ha spiegato che, essendocene tre da un lato, dall'altro molto probabilmente ce n'erano due.

Cipollini all'opera
4) Attendere che passino i sessanta giorni di gravidanza previsti. Le gatte sono precise, il tempo di gravidanza è di sessanta giorni, con una finestra di due giorni in più o in meno. Milù è rimasta incinta il 15 di giugno (il 16 scacciava il gatto maschio per cui era già incinta) e quindi la sua finestra era tra il 14 e il 16 agosto [5]. Se la gatta partorisce prima i cuccioli nascono prematuri (e normalmente muoiono), se supera la finestra va operata con un cesareo perché è andata in sovrapparto (evenienza rara).


La nascita dei cuccioli


Milù dopo aver terminato il parto
(ho evitato le foto sanguinolente)
Milù ha partorito in data 16 agosto 2014, l'ultimo giorno della sua finestra. Quel giorno in casa c'era mia sorella. La gatta l'ha cercata e l'ha voluta accanto tutto il tempo. Cominciando il parto intorno a mezzogiorno, alle due è nato il primo gattino, alle tre il secondo, alle quattro il terzo e tra le cinque e le sei gli ultimi due. Milù si è occupata di mangiare la placenta, di tagliare i cordoni ombelicali e di ripulire i cuccioli. Se qualcuno assiste il parto di una gatta (in cui va tutto bene) l'unica
I cuccioli appena nati
cosa da fare è prestare attenzione che la gatta non si distragga dopo aver partorito un piccolo (specialmente se è stanca perché è già avanti nel parto) e apra tempestivamente tutte le placente perché, altrimenti, il cucciolo all'interno muore soffocato. Milù si era distratta sull'ultima nata (alzandosi per partorirla aveva staccato i quattro fratellini che stavano poppando allegramente il colostro, per cui avevano iniziato a pigolare insistentemente) ma mia sorella (a cui avevo lasciato un manuale su cosa fare in tutte le emergenze) l'ha prontamente acchiappata e messa sopra i fratelli, per cui Milù l'ha vista e liberata in tempo.

Il giorno successivo al parto la gatta non si alza dalla sua cesta, per cui è necessario portarle cibo e acqua lì. Il secondo giorno ha iniziato a muoversi (principalmente per andare al bagno).

Abbraccione di gruppo!
I gattini neonati sono ciechi e sordi, non si termoregolano e non sono nemmeno in grado di fare i bisognini da soli (li stimola la mamma, che poi mangia tutto. Per un mese non abbiamo visto né una cacchina né una pipì di cucciolo), per cui la madre è tutto il loro universo, visto che fornisce loro cibo, calore, sicurezza e pulizia. Un gattino neonato, tra l'altro, mangia ogni 1-2 ore (se passa più tempo si disidrata e muore), per cui la mamma deve essere sempre vicina. Se mamma gatta non è disponibile, crescere con successo una cucciolata è molto difficile, ma se c'è mamma gatta, come nel nostro caso, non bisogna fare assolutamente nulla se non coccolare i cuccioli (a patto che la mamma lo lasci fare) e pesarli tutti i giorni (per essere sicuri che tutti mangiano a sufficienza. Un gattino che non cresce o perde peso è a rischio di perdere la vita!).

Piccolini ....
Inoltre, i gattini neonati sono delicatissimi (bisogna toccarli con attenzione, altrimenti si rischia di strappar loro le zampine o la testa, o anche solo di rompergli le ossicina!) ma, se la gatta si fida (come ha fatto Milù con noi) è bene cominciare subito a manipolarli (con estrema delicatezza), in modo da abituali all'odore e al contatto con le persone. Sollevarli all'improvviso potrebbe spaventarli (con conseguente pigolamento e mamma gatta ansiosa al seguito) ma se fatto con un minima di accortezza non succede nulla (anche perché è bene cambiare la traversina nella cesta tutti i giorni, visto che i cuccioli neonati hanno odore di selvatico abbastanza pungente). I gattini neonati sono davvero fragili e bisogna mettere in conto delle morti improvvise (non è stato il nostro caso, per fortuna!) e il fatto che uno delle cause più comuni di morte neonatale sia lo schiacciamento da parte della madre (specie se la scatola è troppo piccola).

Presentazione dei cuccioli!


Il primogenito di Milù è Simba, l'unico gattino rosso della cucciolata! Simba è un gattino
dormiglione, non ama troppo le coccole (ma sopporta quando viene strapazzato contro
la sua volontà) ed estremamente giocherellone. Spicca dei balzi di una potenza incredibile!
L'abbiamo chiamato Simba il giorno stesso della sua nascita per il colore del suo pelo.
Simba è il gattino che i miei genitori hanno deciso di tenere per far compagnia a Milù.
Il secondogenito, il piccolo Poldino! È sempre stato il più grosso della cucciolata e uno dei
più avventurosi. Coccoloso da morire adora stare in braccio e farsi spupazzare ma è anche
il cucciolo che si è preso più sgridate dalla mamma perché non le obbediva a morire!
Da noi è stato battezzato Poldino (da Poldo di Popeye perché era enorme nella 
radiografia rispetto ai fratellini) ma poi è diventato Odino nella sua nuova casa.
La prima delle ragazze è Sophie, la principessina della cucciolata! Più soffice di tutti
gli altri, Sophie è sempre stata quella più paurosa (non ama essere sollevata da terra)
ma anche una tenerona senza confini. Adesso è diventata la regina della sua nuova casa.
Inizialmente era stata battezzata Cotton-fioc (ossia Fiocco di cotone perché molto
morbidosa) ma è diventata prestissimo Sophie su indicazione della sua nuova mamma.
Biancaneve è la penultima nata, temeraria e teppista, ha ben presto dimostrato di essere
assolutamente inarrestabile. È stata la prima ad evadere dalla zona contenitiva ed è una
scheggia ad infilarsi nelle stanze e negli armadi dove non dovrebbe andare.
Si chiama così perché, al contrario della Biancaneve della fiaba, è tutta nera con qualche
macchietta bianca (ha un triangolino sulla pancia che fa sembrare che indossi le mutandine).

Biancaneve è la mia gattina!
Ultima nata è la piccola MicroMilù, chiamata così perché anche lei è una scaglia di
tartaruga come mamma Milù e, pur essendo un pochino più chiara, le assomiglia nelle
espressioni come una goccia d'acqua. MicroMilù è la più piccola della compagnia
e la più teppista! Ne ha combinate di tutti i colori!
Adottata con Poldino\Odino, adesso si chiama Fern.

Piccoli cuccioli crescono


Chi non dorme in compagnia o è un
ladro o è una spia
Dopo una decina di giorni i cuccioli cominciano ad aprire gli occhietti (noi abbiamo avuto il primo occhietto aperto a sei giorni!) ma per qualche giorno ancora non avranno profondità di campo. In contemporanea si apre anche il canale auricolare, per cui iniziano a sentire i rumori (ma non li decodificano ancora). Dopo una ventina di giorni cominciano a coordinare i movimenti (tipo che imparano a zampettare e a sedersi) ma ancora per una settimana la mamma li ha tenuti nella scatola, sedando tutti i tentativi di fuga. Quando sono stati abbastanza forti da evadere, abbiamo abbassato la sponda (per permettere loro di rientrare quando erano stanchi), lasciandoli liberi di girare in una zona limitata, con la mamma sempre al seguito (Milù, quando era stufa di vederli zampettare in giro, ha sempre usato la tecnica della poppata! Li chiamava a raccolta e distribuiva latte - che probabilmente conteneva sonnifero potente, visto che dopo due secondi erano tutti e cinque nel mondo dei sogni). In questo momento della loro vita i piccoli dormono tantissimo e non bisogna svegliarli per giocare ma lasciare che siano loro a prendere l'iniziativa.

A un mesetto circa abbiamo iniziato con lo svezzamento e l'educazione alla lettiera. Per il primo ho iniziato con delle pappette babycat (quelle che la mamma continuava a mangiare, per fare un latte bello sostanzioso) spalmate sui musetti.

Mangiare è un'attività sociale, per cui
la cosa migliore è un piatto largo
Biancaneve nel giro di tre giorni mangiava dal piattino come una signorina. Ancora qualche giorno e anche Simba e Sophie hanno capito. Poldino (il più grosso della cucciolata) si rifiutava di toccare cibo (se non le crocchette, che andava a rubare dal piatto della mamma) e MicroMilù faceva la viziatina facendosi imboccare (e si è fatta imboccare a lungo, la teppista!). Con Poldino ho capito qual era il problema il giorno che ho aperto una scatoletta di tonno (avevo finito il cibo in casa e mamma-Milù era molto affamata) e l'ho visto lanciarsi sopra come se non mangiasse da settimane: il piccolo non ama il pollo ma adora il pesce! Da quel momento ho iniziato a mettere nel menu un po' di pesce e pian piano il puzzolino ha imparato a mangiare insieme agli altri. Poi ha cominciato a gustare anche la carne, ma il pesce rimane il suo piatto preferito. Ogni cucciolo ha mostrato da subito un carattere particolare e dei gusti spiccati in fatto di cibo! Ognuno di loro ha la sua marca preferita e il suo gusto preferito (tranne Simba, lui mangia anche le pietre!).

Il momento del bidet
Per la lettiera, invece, ho fatto un lavoro di squadra con Milù. Innanzitutto mi sono procurata della lettiera di mais (costa uno sproposito ma non fa polvere, che può essere dannosa per i piccoli) e l'ho messa in un sottovaso ampio. Poi ho cominciato a portare i piccoli al "nuovo gioco" e ho fatto vedere loro come si scava. Milù ha capito al volo e ho visto che in un paio di giorni ha preso l'abitudine di portarli lì per stimolarli. Risultato: da quando hanno iniziato a mangiare seriamente cibo solido, i cuccioli hanno cominciato a fare cacchine solide spontaneamente nella loro lettierina! In tutto abbiamo trovato una sola pipì fuori posto!

I cuccioli inizialmente hanno tutti
gli occhietti blu. Poi cambiano.
Mentre fino ad un mese d'età, come detto, il lavoro che ci hanno dato i piccoli è stato minimo (cambiare la traversina e pesarli quotidianamente - totale 10 minuti), quando hanno cominciato a zampettare in giro le cose si sono fatte più interessanti e impegnative. Innanzitutto forse non è ben chiaro a tutti quanti, ma fino a 30 giorni di vita circa, i gatti sono pochissimo reattivi. O meglio, reagiscono quasi solo allo stimolo della tetta della mamma e alla paura, per cui interagiscono pochissimo con le persone.
Botte, botte, botte!
Ad un mese d'età cominciano a giocare per bene tra di loro (ovvero si corcano di mazzate) e cominciano anche a giocare con le persone ma NON rispondono ai richiami e NON si comportano come gatti adulti. Tra l'altro hanno ancora qualche difficoltà a ritrarre le unghie (quando nascono non hanno il riflesso della ritrazione), per cui graffiano (mi hanno ridotto le gambe ad un disastro, arrampicandosi sopra con le loro unghiette affilate come rasoi e giocandoci intorno quando mi sedevo per terra con loro).
All'opera
Oltretutto sono dei veri e propri terremoti. Si arrampicano ovunque, distruggono tutto, magiano qualunque cosa, mordicchiano piante, mobili e cartone, si infilano dappertutto e la mamma, per educarli infligge punizioni severe (ovvero li prende per il collo e li colpisce con le zampe posteriori o li trascina sul pavimento. All'inizio sembra una cosa spaventosa ma bisogna lasciare fare la gatta, che non ferisce i suoi cuccioli ma insegna loro come cacciare e come comportarsi - una volta abbiamo temuto che avesse ucciso MicroMilù da come l'aveva attaccata violentemente ma, appena mollata la piccola si è alzata ed è trotterellata dietro la mamma! Bisogna lasciar fare alle mamme gatte, sanno quello che fanno!).

Avanti! c'è Posto!
Arrivati a otto settimane di vita è ora di sverminarli (con il latte arrivano sempre anche i vermini) e a nove settimane si fa il primo vaccino (meglio vaccinarli tutti insieme, per quella cosa dell'immunità di gruppo). A undici settimane i primi due (Poldino e MicoMilù) sono partiti per la loro nuova casa e a dodici settimane anche Sophie, che stava aspettando che i suoi nuovi genitori tornassero dal viaggio di nozze, ha lasciato il nido materno.

E ora?


Il piumino del male, il giochino
più ipnotico della storia!
Adesso hanno quattro mesi e i due rimasti con Milù (Biancaneve e Simba), sono diventati quasi grandi come la mamma ma si concedono ancora la gioia di qualche poppatina quotidiana.
Bisogna dire che Milù è stata una bravissima mamma gatta, che ha curato il suoi piccoli con amore e dedizione e che non ha fatto mancare loro nulla. I cuccioli sono cresciuti benissimo, super coccolosi e super paciocconi ma sono anche stati un notevole impegno. Se fino ad un mese d'età è stato quasi come non averli, dopo hanno manifestato molto chiaramente la loro inarrestabile presenza distruttiva. Prima di far fare una cucciolata alla vostra gatta pensateci bene.
L'ultima poppata di gruppo
prima della partenza di Poldino e MicroMilù
L'esperienza è indubbiamente bella (sia per i padroni, sia per la gatta) ma bisogna rendersi conto che i gattini fanno un casino bestiale e che non è corretto allontanarli dalla mamma prima delle 8-12 settimane [6]. Oltretutto bisogna anche rendersi conto che i piccoli, quando cominciano a mangiare cibo solido, mangiano anche più di un gatto adulto e necessitano delle speciali pappe baby-cat (piuttosto care), per cui diventano anche un notevole impegno economico. Infine, ricordo che le gattare sono sempre piene di cuccioli da sistemare!
Biancaneve e Simba poppano da
Milù anche oggi!
Certo, quando sono piccoli i gattini cresciuti in casa con una mamma felina sono più belli (sono più grossi, più lucidi, meglio socializzati e meno timorosi) ma, crescendo, sarà quasi impossibile distinguerli da gattini che vengono da situazioni più disagiate, per cui ricordate che per ogni cucciolata cresciuta in casa, un'altra cucciolata sfortunata perde una buona adozione. Milù stessa arriva da fuori, eppure è un'ottima gatta e anche Lancillotto è stato un gran gatto pur essendo nato in colonia (mentre Grease, che arrivava da una casa era un pessimo elemento!).




NOTE:

[1] Tanti anni fa ho avuto una sfortuna gattina FeLV positiva. Era da diversi mesi morta la nostra prima gatta Grease (ha avuto un cancro) e mia madre non si era ancora decisa a prendere un altro gatto. Io avevo circa dieci anni ed ero andata con mio padre a trovare i miei zii. Tornando indietro abbiamo notato che sul tetto del garage del condominio c'era una mamma gatta con diversi cuccioli, mentre uno dei piccoli era in cortile che piangeva. La gatta non poteva scendere (non avrebbe potuto risalire dagli altri piccoli) e non sapeva cosa fare. Ho fatto gli occhi dolci a mio padre e l'ho convinto ad adottare la piccolina. Portata a casa e battezzata Blacky (era nera) abbiamo scoperto che, oltre ad essere un covo di pulci (abbiamo dovuto disinfestare l'intera casa!) la poverina aveva anche contratto la FeLV (per cui ancora oggi mi domando se quel giorno fosse caduta dal tetto o sua madre la stesse allontanando per salvaguardare i cuccioli sani). Per farla breve, dopo un breve periodo in cui, grazie alle cure e al cibo sostanzioso Blacky quasi rinacque, diventando una gattina carina, la FeLV esplose, uccidendola in poco tempo.

[2] I vaccini non sono uno scudo impenetrabile contro i virus, semplicemente aiutano il soggetto a combattere l'infezione fornendolo di armi specifiche il suo sistema immunitario. Gran parte della capacità di immunizzazione dei vaccini è basata sulla cosiddetta immunità di branco. Se tutti sono vaccinati allora il virus non attecchisce in nessun ospite e tutti sono protetti. Se un individuo vaccinato viene messo in un'ambiente pieno di soggetti infetti non è detto che riesca ad evitare a sua volta l'infezione perché non è detto che il suo sistema immunitario riesca a combattere tutti i focolai di infezione.

[3] Il test PCR è un test quantitativo è può non rilevare il virus [grazie Chiave] al di sotto di una certa soglia (per cui se si fa troppo presto e l'infezione non ha ancora generato abbastanza anticorpi non vi è evidenza di malattia), ma noi l'abbiamo fatto quasi quattro settimane dopo il rientro, quindi abbiamo un grado di certezza elevato che sia corretto.

Mi sento osservata!
[4] Dato che i gatti sono animali territoriali e non hanno un partner sempre disponibile (a differenza dell'uomo e del bestiame), quando vanno in estro le gatte non ovulano perché non è detto che ci sia un maschio nei dintorni. Dopo aver avuto un numero sufficiente di rapporti sessuali (e aver quindi raccolto abbastanza sperma, spesso anche di gatti maschi diversi) le gatte rilasciano gli ovuli. Questo è il motivo per cui capitano (anche di frequente) cucciolate molto eterogenee (tipo la nostra, che per morfologia dei gattini ha avuto almeno due padri). Una curiosità
sull'accoppiamento dei gatti: il pene del gatto maschio ha in punta dei barbigli uncinati, per cui la gatta non gradisce affatto copulare (l'estro serve a renderla comunque disponibile) e spesso il maschio è costretto a tenerla ferma mordendola sul collo durante l'atto sessuale. Appena il coito è terminato il maschio scappa a gambe levate, prima che la femmina inferocita gli metta le zampe addosso.


[5] Precisa precisa sull'unico momento dell'anno in cui non avrebbe dovuto esserci nessuno in casa, per cui abbiamo ricombinato le ferie, in modo da fare dei turni di assistenza alla piccola.

Foto vintage di Grease
[6] Grease, la mia prima gatta (o forse dovrei dire la prima gatta di mia madre), è stata allontanata dalla mamma che aveva un mese scarso (i padroni della sua mamma si erano stufati dei cuccioli in casa) ed è cresciuta piena di turbe comportamentali. Era aggressiva con le persone (tranne mia madre) e con gli altri gatti! Questo non sarebbe successo se fosse rimasta ancora poche settimane con la sua mamma e i suoi fratelli (e magari se non fosse stata picchiata con la scopa quando era piccolissima - si arrampicava sulle tende e il padrone di casa non lo accettava!). Non c'è niente di meglio che un fratellino che ti azzanna le chiappe, per insegnare ad un gattino a moderare la forza quando si gioca!
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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





50 commenti :

  1. Io ti ammiro davvero come blogger.
    Sei in grado di poter scrivere di qualsiasi cosa. Altri blogger si sarebbero limitati a fare due foto con un paio di commenti.
    Tu hai scritto un articolo a 360: che unisce esperienze personali e nozioni d'utilità.
    Ti ammiro davvero :)

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    1. Ti ringrazio moltissimo per le tue parole :D
      Per la gatta mi ero documentata per benino (mi piace essere preparata) e ne ho approfittato per scrivere qualcosa di un po' più approfondito ^^

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  2. Davvero bellissimi! Quando la nostra gatta decide di farsi un "giretto", il risultato furono 7 micini....la più piccola della cucciolata (per questo motivo battezzata "Briciola") dovevamo nutrirla con il biberon, perché i fratelli e sorelle non la facevano mai avvicinare alla terra della mamma. Come risultato, oggi è una bella gatta obesa, tanto che spesso pensiamo che forse dovremmo ribattezzarla "Pagnotta"

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    1. Sette piccoli! Complimenti alla tua gatta, già cinque mi sembravano tantissimi :O
      Io ho notato con la mia Milù che sei tettine erano ben ricche di latte, mentre le due ascellari non sono mai state usate. Forse anche la tua micia aveva una cosa analoga, per cui Briciola non aveva una sua tettina (tra l'altro avevo letto che i cuccioli sono territoriali sulle mammelle di mamma gatta ma i i miei non hanno fatto così, anzi era facile che si scatenasse una rissa ad ora pasto - per la regola "la tetta da cui sta ciucciando mio fratello è la più bella" - I gattini che si prendono a sberle con le mini zampette sono troppo belli! XD).

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  3. Sei un mito.. il post è stupendo e dettagliatissimo!
    ..e fra l'altro non vedevo l'ora che arrivasse.. non sai quanto lo aspettavo! xD
    I mici sono una amore.. tutti così così così.. waaaa! Li sbaciucchierei tutti!

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    1. Grazie mille :D
      Lo so! Sono stata lenta a scriverlo ma volevo farlo per bene e avevo bisogno di un po' di tempo!
      I piccoli erano (e sono!) sbaciucchiossimi!

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  4. Oddio quest'articolo meriterebbe di essere publicizzato ovunque!!! Molte persone (me compresa eh...) non sanno a cosa possono andare incontro quando una gatta deve partorire...Ora Maya è sterilizzata e il problema non si pone, però se fosse rimasta incinta, io non saprei davvero da dove cominciare...Sia per l'alimentazione, che per la pesa dei cuccioli, ecc ecc....Se mai avessi una gatta incinta, mi stamperei questo post e seguirei tutto passo per passo, scrivendoti in caso di bisogno XD Ma io sono per la sterilizzazione, sempre e comunque! Come dici giustamente tu, le gattare e i vari gruppi hanno tantissimi mici bisogni di una casa (bellissimi e puciosissimi tra l'altro, basta vedere le foto che ogni tanto condivido su FB).

    La mamma gatta è il centro di tutto, Milu' è stata molto diligente *__* secondo me con la maternità tutte le gatte diventano comunque piu' dolci o cmq scatta l'istinto felino alla protezione ed educazione dei proprio cuccioli...Potrei sbagliarmi eh...a te risulta di mamme che se ne fregavano dei proprio cuccioli? sicuramente sei piu' esperta di me.

    Complimenti ancora per l'articolo, Biancaneve sembra la versione femmina del mio compianto Lalo è m'è venuto un po' il magone (ogni volta che vedo un gatto tutto nero col triangolino bianco è cosi) e Simba è stupendo *__* ho un debole per i gatti "arancioni" come li chiamo io XD

    Complimenti ancora :3

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    1. Grazie mille :D
      In realtà, prima di trovarmi nella situazione anche io non ne sapevo molto di gravidanze feline, ma quando ci siamo resi conto che Milù stava effettivamente aspettando dei cuccioli mi sono documentata (odio essere impreparata ;-P). Poi alla fine, per fortuna, le gatte sono ottime fattrici (e infatti si vede dal numero di cuccioli che tutti gli anni ci sono!) e Milù mi ha richiesto un supporto davvero limitato. Le cose più importanti sono la cuccia e l'alimentazione ^^

      In ogni caso, per le gatte, la sterilizzazione è fondamentale, altrimenti si rischia di essere sommersi da gattini o far vivere la povera micia in un quasi eterno calore! (Infatti Milù verrà sterilizzata dopo Natale - adesso allatta ancora, nonostante la stazza e l'età dei ragazzi XD).

      Ho letto storie di mamme gatte che hanno abbandonato i cuccioli o che li hanno lasciati morire. Credo che, come le persone, anche le gatte abbiano diversi livelli di istinto materno. Poi c'è anche l'istinto di sopravvivenza. Se la gatta non si sente tranquilla e percepisce del pericolo può decidere di salvarsi lei, abbandonando i piccoli. D'altro canto ho letto anche storie di mamme gatte che hanno adottato i cuccioli di altre micie senza nessun problema, inserendo il piccolo nella propria cucciolata ^^

      Grazie ancora :D
      Biancaneve sta diventando una panterina super teppista! Pensa che i miei Simba l'hanno scelto il giorno della nascita come loro futuro gatto. Un maschietto rosso era irresistibile! (A proposito di colori, credo che inconsciamente non abbiamo scelto i due tigrati - che tra l'altro sono due gatti stupendi e Poldino è anche un super super coccolone - proprio perché simili a Lancillotto, morto appena un anno fa!).

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  5. ...ho gli occhi lucidi... (e sono in UFFICIO!)... :-)

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  6. Mamma mia che bel post gattoso!
    Guarda, alcuni dettagli tecnici non li conosco, però è meravigliosa la descrizione della natura: è sempre tutto calcolato, innato, perfetto. A riprova che non esiste nessun dio :)
    I gattini sono nati un giorno prima del mio compleanno! Ti è dispiaciuto doverli dar via?
    Comunque è vero il fatto che bisogna assecondare quel che i gatti vogliono, perché loro SANNO.

    Moz-

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    1. Diciamo anche che a noi è andata bene e tutti i cuccioli sono nati sani e belli! Non sempre le cose vanno così lisce ma veder nascere e crescere una cucciolata è davvero un'esperienza meravigliosa :D

      Davvero? Allora il prossimo anno mi sa che mi ricorderò di farti gli auguri ;D
      Sì, mi è dispiaciuto tantissimo! Sono anche già andata a trovarli nelle nuove case, ma non potevo di certo tenerli tutti (sono dei terremoti e comunque tenere sei gatti ha un costo!). In realtà, per fortuna, abbiamo scelto chi tenere quando erano ancora neonati in base alla pelliccia, altrimenti scegliere sarebbe stato impossibile ç__ç (tutti diversi, di caratteri diversi e tutti a loro modo adorabili!) ^^

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  7. *finalmente riesce ad accedere al post*

    Complimenti per l'articolo Acalia, è molto completo ma anche diretto e semplice! Tra l'altro sei estremamente meticolosa anche nella cura di mamma gatta e dei cuccioli, ti sei presa cura di ogni importante dettaglio fin dalla nascita, bravissima! :D

    E quei cosetti pelosetti sono così tenerelli!!! Devo ammettere che un po' mi manca avere dei cucciolotti in giro... però poi ricordo cos'è avere tutte quelle pesti per casa e mi passa la fantasia di prendere dei piccoli! XD

    Fai bene a sensibilizzare sull'adozione, di cuccioli e adulti se ne trovano a decine nelle cliniche, nei gattili e, spesso e volentieri, da vicini e/o parenti e non tutti riescono a trovare una casa accogliente in cui vivere! :(

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    1. *chissà cosa ti era successo al pc XD*

      Grazie mille!
      Io detesto farmi cogliere impreparata e finisco a leggere manuali e tutorial un po' per tutto, in questi casi XD (Rimango sempre dell'idea che è meglio informarsi prima che pensare dopo "accidenti, se l'avessi fatto!") ^^

      I piccoli sono belli ma sono anche tremendi! Mia mamma ancora non ha capito che i due che abbiamo adesso sono dei teppisti senza senso e pensa si comportino come il mio vecchio Lancillotto (morto l'anno scorso a diciassette anni) che non riusciva neppure più a salire sul divano. Ecco, Biancaneve si fa le passeggiatine sopra i pensili della cucina in totale scioltezza XD
      Tra l'altro so che molti sono un po' ossessionati dall'idea di adottare un cucciolo (perché è più puccioso, ovviamente) ma non si rendono conto che magari un animale adulto può dare comunque soddisfazione e fare molti meno danni ^^

      Milù l'abbiamo adottata attraverso un'associazione di gattare. Una gattina così carina e tenera meritava una casetta e non il gattile :D

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  8. Ma che meraviglie!!!!
    Ti ringrazio tantissimo e per un paio di motivi.
    Innanzitutto, Milù è quasi identica alla mia Bedelia, solo un po' più chiara.
    Secondo, perché grazie al tuo dettagliatissimo e bellissimo post ho vissuto l'unica gravidanza della mia gattina, che è rimasta incinta poco prima che io partissi per l'Australia e che è stata molto sfortunata: ha partorito solo un gattino vivo (Jean-Claude, riposi in pace e vegli su tutti i gatti che attraversano la strada davanti a casa mia...) e poi i miei genitori hanno dovuto farle fare un'operazione molto invasiva perché era rimasta della placenta e aveva fatto infezione, così che la povera Bedelia è stata sterlizzata per forza di cose.
    Purtroppo mi sono persa tutta la crescita del micetto, la ricerca della tana dove partorire, un sacco di altre belle cose ed è una cosa di cui mi pento tantissimo ma, ahimé, l'Australia chiamava.....

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    1. Davvero Bedelia è ancora più scura? Già Milù come scaglia di tartaruga ha parecchio nero :D
      Povera Bedelia, che storia sfortunata! E povero Jean-Claude! (Io ho il terrore delle macchine, quando si parla di gatti, in campagna da mio nonno quanti piccolini hanno fatto una brutta fine ç__ç Quando Milù è caduta dal balcone che avesse fatto quella fine è stato il mio primo timore - e invece le è andata bene e ha trovato un giardinetto dove nascondersi e fare cosacce i gatti maschi di zona XD).

      Ci sono occasioni della vita come l'Australia che sono irrinunciabili! Magari in futuro ci sarà un'altra gatta con dei cuccioli. Io, teoricamente, non avrei proprio averceli avuti i gattini in casa XD

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  9. Post bellissimo e super dettagliato, lo prenderò in considerazione se mi dovesse mai capitare un'esperienza del genere perché hai detto praticamente tutto. Sarebbe un articolo seriamente da pubblicizzare perchè risulterebbe utile a molte persone essendo, in primis, ben scritto, e poi ricco di suggerimenti utili per affrontare nel modo migliore la gravidanza nel nostro amato animale da compagnia.
    La mia Guerriera è sterilizzata soprattutto perché è abituata ad andare fuori visto che abitiamo vicino alla boscaglia, ed è pieno di gattoni maschioni che sembrano essere in calore tutto l'anno o.O (e mi chiedo se dopo undici anni finalmente hanno capito che con la mia gattina non combineranno mai niente) ...quindi non abbiamo mai avuto modo di porci di fronti ad una gravidanza di una gatta, mi sono sempre chiesta com'è e cosa si prova, e tu hai risposto a tutti i miei dilemmi con questo post *w*
    Troppa pucciosità, quando hai fatto la presentazione dei gattini sono andata in overdose di pucciosita >///< sono adorabili, brava la mamma!!

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    1. Grazie mille :D
      La gravidanza di un animale da compagnia è un evento molto bello da vivere ma è anche piuttosto impegnativo, meglio partire preparati ^^
      Avete fatto bene a far sterilizzare Guerriera! Milù è stata fuori casa solo per pochi giorni ed è rimasta subito incinta, immagina quante gravidanze avreste avuto! (La gattina che aveva mio nonno in campagna non era sterilizzata - i contadini non sterilizzano le gatte - e ha fatto almeno una cucciolata all'anno!).
      I cuccioli sono pucciosissimi! Pensa che noi abbiamo passato mesi a fissarli con gli occhietti a cuore <3

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  10. Eccoli qui i tenerini! E' sempre sorprendente vedere i colori che escono dalle cucciolate: totalmente random :-D Il mio preferito è Odino proprio per i suoi colori.

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    1. Miù ha quasi fatto la gradazione competa da gatta europea (un rosso, un tigrato, una scaglia di tartaruga, una tricolore e una bianca e nera), le mancava solo il cucciolo bianco (che però sarebbe stato un gattino delicato e con alte probabilità di nascere sordo) ^^
      Odino è stupendo *__*

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  11. Finalmente! Aspettavo tanto questo post, ho pigolato pure io mentre leggevo, ma soprattutto a vedere le foto.
    Il pancino rosa di quello tigrato, parliamone. E gli occhi a bottoncini della nerina?
    Siete state tutte bravissime e hai spiegato ogni singolo passo alla perfezione.
    Penso che Sandrino avrebbe dovuto stare un po ' di più con la mamma, era davvero troppo piccolo e ancora adesso impasta e ciuccia. Senza contare l'aggressività, che negli anni abbiamo imparato a sedare con tanto impegno, amore e coccole.

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    1. In realtà dovevo pubblicarlo un mesetto fa (quando i piccoli sono partiti) ma tra una cosa e l'altra sono riuscita a finirlo solo adesso XD
      Nei gattini che vengono tolti presto dalle mamme di solito si manifesta aggressività e poca capacità di gestire la propria forza (ossia non hanno lottato abbastanza con altri gatti che gli avrebbero insegnato a non mordere forte). L'impastare e il ciucciare dipende molto dal carattere del gatto, so di gatti che sono rimasti con la mamma e lo fanno comunque (io non ho mai avuto un gatto impastatore, i miei gradiscono le coccole ma non le fanno ;-P) :D
      Almeno con Sandrino siete riusciti a "domarlo" un po'. Con Grease (la prima gatta di mia madre) non ci fu nulla da fare, la stronzona era aggressivissima con tutti (tranne mia madre)!

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    2. Per fortuna è buono con tutti, sfoga le sue energie solo con noi. Siamo le sue prede ^_^

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    3. Meno male :D
      Grease era aggressiva con tutti tranne che con mia madre XD

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  12. Io ho i miei due terremoti pelosi che vivono in una sorta di eterno odi et amo, soprattutto per la più grane che era abituata a stare da sola... ma come si fa a dire di no a quegli occhioni? ç_ç Adoro i gatti! Faccio amicizia anche con quelli randagi che poi mi lasciano i resti del cibo davanti la porta! Ahah! :°D

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    1. Quello dell'odi et amo è un grande classico dei gatti! E questo è uno dei motivi per cui non abbiamo mai preso un compagno\a per Lancillotto. Lui era davvero grosso (e aggressivo con gli altri gatti), per cui avevamo un po' paura che il tentativo finisse in un disastro >__<
      Ah, che carini i randagi della tua zona :D

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  13. Questo post è tenerissimo! (ma anche molto informativo).
    Le mie gatte vivono in appartamento e per evitare rischi sono state sterilizzate: quella grande (che io dico sempre che è "mia moglie", quindi siamo moglie e moglie xDDDDD) è stata sterilizzata subito, mentre quella più piccola era andata in calore a cinque mesi e cantava, si strusciava per terra, appena qualcuno la accarezzava, lei alzava il sederino e spostava la coda. I miei genitori la trovavano imbarazzante, e io, siccome quando vedo un gatto divento scema, le dicevo: "Non avrai figli!!!"...e infatti è stata sterilizzata. La piccola ha sofferto tantissimo per ciò, e infatti dopo l'operazione si era urinata addosso dalla paura ed era molto triste e offesa...magari anche loro hanno dei cambiamenti ormonali? La cosa divertente è che la gatta grande guardava la piccola con aria strana...ovvio, la vecchia non era mai andata in calore! xDDD

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    1. Il mio vecchio Lancillotto era convinto di essere il mio fidanzato, per cui faceva i dispetti alla Dolce Metà, quando veniva a casa mia (faceva morire dal ridere) XD

      Sicuramente hanno dei cambiamenti ormonali anche loro ma l'istinto materno dipende da gatta a gatta. Milù, per esempio, ce l'ha sempre avuto molto sviluppato (pensa che da piccina rubava i calzini a mio padre - quelli piegati a pallotta - e li nascondeva per proteggerli. Li trattava un po' come cuccioli) e infatti è stata un'ottima mammina e ha adorato i suoi piccoli, ma altre gatte si comportano in modo differente. Credo dipenda molto dal carattere. Probabilmente la tua piccolina era una gattina era una con l'istinto materno spiccato (a differenza della grande, che invece se ne fregava) ^^

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    2. ahahah una mia amica aveva il gatto che al primo fidanzato gli soffiava sempre, e poi col secondo si strusciava sulle gambe!
      Questa cosa dell'istinto materno è molto interessante, la mia piccola Arancina è sempre stata molto affettuosa, mentre "mia moglie" Duchessa è affettuosa solo con gli umani ma i suoi simili proprio non vuole vederli.
      Arancina però non ha mai nascosto cose per proteggerle, ma mi ricordo che prendeva le foglie dalle arance e i pezzi di pane dalla spazzatura. La cosa curiosa è che il nome Arancina glielo abbiamo dato prima che iniziasse a rubare le foglie! XDD

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    3. Anche i gatti fanno le preferenze! XD
      Milù è sempre stata esageratamente materna, credo che sia quasi un caso patologico XD
      Carina Arancina. Chissà perché ma le femmine dei gatti tendono ad essere più ladre dei maschi ^^

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  14. Oooooooh sono adorabilissimi *____* Ecco spiegato il mistero.
    Cavoli, che interessante la sessualità dei gatti, non ne sapevo niente.

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    1. Già! I gatti sono abilissimi a riprodursi se ti distrai un attimo XD
      Milù è stata fuori solo una manciata di giorni (di cui una parte in fattore silenzio) ed è tornata a casa con la sorpresina ^^

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  15. oddio mi sto sciogliendo dalla pucciosità!! i gattini piccoli che zampettano in giro con le loro codine ritte sono di una tenerezza unica. dei 5 cuccioli mi piace tantissimo simba, i gatti rossi sono i miei preferiti. purtroppo da qualche anno non riesco a stare nemmeno nella stessa stanza con un gatto perchè altrimenti mi cominciano a bruciare gli occhi :(
    p.s. grazie per tutte le informazioni veterinarie, è un argomento che mi interessa moltissimo! l'unica nota: secondo me hai invertito i due test, perchè la PCR rileva il materiale genetico del virus nel sangue e si può fare anche se è presente in scarse quantità, mentre l'ELISA evidenzia la reazione anticorpale

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    1. Pensa che i miei hanno scelto di tenere Simba praticamente subito perché con quel pelo rosso è troppo irresistibile! (E pensa anche che quando abbiamo preso Milù cercavamo un gattino rosso. Ora, lei rossa rossa non è ma ce l'ha procurato ;-P) ^^
      Mi spiace per l'allergia!

      PS: Hai ragione, mi ero riproposta di ricontrollare ma poi me ne sono scordata. Correggo subito! Grazie mille per la segnalazione <3

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  16. Prossimamente ci piacerebbe prendere un nuovo gattino, visto che Sartre ormai si è trasferito in un altra casa (dopotutto quando ce l'hanno dato era già grandicello ed è sempre stato selvatico), uno come Odino o Sophie sarebbe come mi piacerebbe, adoro i gatti di quel colore :O Devo ancora vedere se da queste parti c'è un "gattile" in cui adottarne uno abbandonato

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    1. Sei un fan dei tigratini :D (In realtà Sophie - e dalle foto si nota poco - è molto particolare perché sulla schiena ha anche delle macchie di colore rosso :D). I miei, invece, volevano il gattino rosso (forse anche perché non ce l'avevamo mai avuto, un gattino rosso) ^^

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  17. Congratulazioni a Milú!! E anche a tutta la squadra d'assistenza umana! :P crescere dei cuccioli è davvero complesso! Complimenti per il post, davvero una guida dettagliata! Pur avendo avuto diversi gatti, non ho mai dovuta assistere una mamma gatta. Quando le gatte di passaggio in campagna da me partoriscono, lo fanno in solitudine perché no proprio domestiche, quindi ci portano già i cuccioli più grandicelli, giusto per insegnargli dove si scrocca il cibo migliore XD noi cerchiamo di assistere per quanto ce lo permettono. I nostri mici domestici invece sono sterilizzati. Avendo un maschio e una femmina sarebbe stato impossibile fare altrimenti ^^"
    I gatti rossi in linea di massima sono tra i mici più pacati e sono quasi sempre maschi! Così come le tre colore al 90% sono femmine ^-^ ho notato che i gatti rossi hanno un'indole più pacata (ne conosco 4 e hanno tutti un carattere simile!).
    Separarsi dagli altri piccoli sarà stato duro, ma immagino che il lavoro e le spese per gestorli tutti sia ancora peggio XD farne crescere due insieme è una cosa molto positiva! Da quando è arrivato Wall-e, Yuki è molto più tranquilla e fanno tutto insieme xD è la sua mamma adottiva dato che tra i due è anche la più furba XD

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    1. è vero che i gatti rossi sono pacati, i tre che ho conosciuto erano tutti e tre dei tranquilloni! <3 comunque i gatti tricolore sono al 99% femmine, perchè il gene del colore sta sul cromosoma X e solo le gattine possono averne due! se un gatto è maschio e tricolore di solito è sterile in quando ha una trisomia XXY

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    2. Grazie mille :D
      Crescere i cuccioli alla fine non è difficilissimo (per noi aiuti umani), per fortuna gran parte del lavoro l'ha fatto la mammina (e dovresti vedere come se li coccola e li allatta ancora adesso che hanno quattro mesi e sono praticamente più grandi di lei) ^^

      Anche da mio nonno in campagna giravano tante gatte che facevano così come quelle che girano da te. Diciamo anche che cercano di riparare i piccoli dai predatori e dagli umani idioti che li affogano da neonati (nel paese di mio nonno succede - e sterilizzare le gatte no, eh?).

      Adesso anche i miei verranno sterilizzati, altrimenti rischiamo di avere nidiate di Simbini in giro XD

      Simba come gattino è abbastanza tranquillo (tranne quando gioca, lì perde la bussola XD). Pensa che in campagna da mio nonno c'era una famigliola di gattine femmine rosse. Nonna gatta era una tricolore (di quelle a placche di colore, non una scaglia di tartaruga) e il rosso era il suo "colore preferito" XD

      @Chiave e Millefoglie: Anche io avevo sentito questa cosa della trisomia e della sterilità dei maschi tricolori! Sui gattini rossi tranquilli vi farò sapere (in ogni caso già adesso Biancaneve è molto più teppista di Simba) :D

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  18. Wow, che bello, vedo con piacere che anche tu hai una gatta nera e rossa.
    Anche io ne avevo una, tanto tempo fa, che si chiamava Macchiangela. Era una randagia già vecchiotta, che decise di abitare in casa nostra, io la chimavo Macchia, cosa che faceva arrabiare mia sorella, che, invece, volela si chiamasse Angela. Per farle dispetto feci un mashup, nacque Macchiangela, mia sorella si arrabbio ancora di più, ma rimase lo stesso il nome.
    Come la tua gatta, anche lei, quando fece i cuccioli, sfornò un suo clone, che con estrema fantasia chiamammo Macchiangela seconda. Purtroppo morì investita, la mia vicina aveva avuto la grande pensata di mettere cibo per i randagi direttamente sul ciglio della strada. Ci vollero tre morti, e un sacco di litigate prima che si rendesse conto che no, non era una bella idea.
    Anche nella successiva, e ultima, cucciolata Macchiangela prima sfornò un'altra sua simile, con il viso perfettamente diviso a metà, e che mi ricordava per questo il vestito di Harley Queen (e infatti il suo nomignolo era Quinzell). La prima Macchiangela morì poco dopo, ma la terza rimase con noi per un bel po' di tempo. Fece diverse cucciolate, non tutte fortunate, e nell'ultima anche lei mise al mondo la sua erede, ovviamente chiamata Macchiangela quarta, che adesso abita da una mia amica. L'hanno sterilizzata, lo capisco e sono d'accordo sulla scelta, ma un po' mi dispiace, la stirpe delle Macchiangele è interrotta.

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    1. Che bella la storia delle Macchiangele! (E che bel nome, mi spiace per tua sorella che non l'ha apprezzato ma io lo trovo a dir poco geniale!) :D

      La tua vicina è una scriteriata! Poveri piccolini ç__ç
      (Nella mia città ho visto gente che mette cibo per i piccioni in mezzo alla strada, ma quelli lo fanno criminosamente. Spero che la tua vicina fosse almeno in buona fede!).

      Anche a noi dispiace un po' sterilizzare Simba e Biancaneve ma è meglio farlo prima di trovarsi con una nidiata di Simbini scorrazzanti XD

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  19. Che cosa pucciosa *-*
    Io è da un po' che vorrei prendermi un gatto, la mia belva felina precedente mi ha lasciato alla fine dello scorso anno... :'(

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    1. Il mio Lancillotto mi ha lasciata a novembre scorso dopo diciassette anni insieme. Nonostante il magone abbiamo deciso di prendere subito un'altro cucciolo. Ti assicuro, aiuta a riempire il vuoto ma devi tenere conto che non sarà lo stesso gatto di prima (so che a dirlo sembra una cretinata ma all'atto pratica ci si stupisce poi di quanto i gatti si comportino diversamente).
      Il mio suggerimento, se vuoi avere un animale, è di prenderlo quanto prima. Così un povero piccolo non finisce al gattile\strada e poi vedrai che saprà darti tanto affetto (in modo diverso dal precedente ma sempre affetto) :D

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  20. Ma sono bellissimi!
    Io, che ho sempre avuto una predilezione per i cani, ultimamente col lavoro al Neko cafe` sto imparando quanto puo` essere rilassante (o a volte sfinente, a seconda dei casi! XD) essere circondati da mici.
    Complimenti per il post, le informazioni che hai raccolto sono davvero utili in caso di gravidanza felina inattesa e ti ammiro molto per esserti informata cosi` tanto per dare modo alla tua gattina di partorire nel modo piu` comodo possibile, non credo che tutti i padroni si sarebbero fatti in quattro come te.
    Spero che tutti i micini abbiano nove vite meravigliose! :)

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    1. Grazie ;D
      Io sono sempre stata gattofila al 100%. Sarà perché ho sempre avuto gatti in casa ma se mi chiedi di scegliere tra cani e gatti non ci penso un minuto!
      Grazie mille :D Io ritengo che un animale domestico faccia in qualche modo parte della famiglia, per cui mi è sembrato il minimo crearle uno spazio confortevole e piacevole in cui partorire e crescere i suoi piccoli ^^
      Grazie da parte loro! <3

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  21. Bellissimi i cuccioli! *_*
    Congratulazioni per il post ricco di informazioni e le fotografie dei tuoi gattini!
    Ho adorato le foto pucciose! XD (carinissima quella in cui i mici si prendevano a botte con le mini zampette e quella in cui ti osservano dalle scale!)
    Fa da parte mia i complimenti a mamma Milù!
    Mi spiace per Lancillotto ma non voglio rattristarti: pensa ai tuoi cuccioli!
    Ho letto da qualche parte che avevi anche un gatto che si chiama Bruce Lee, sta bene (forse mi confondo o mi sono persa qualche post!)

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    Risposte
    1. Grazie :D
      Mamma Milù si merita davvero tanti complimenti perché è stata bavissima! Si vede proprio che è una gattina che ci tiene ai suoi piccoli, con un grande istinto materno (tanto che ha un pelouchino a forma di topo che adesso tratta come un piccolo: lo porta a fare la pappa, lo porta a fare la nanna XD).

      Lancillotto era anziano (ho raccontato un pezzo della sua storia nell'altro post dedicato a Milù) e malato da tempo. Ha vissuto comunque tanto (diciassette anni) ^^

      No, Bruce Lee non è il mio gatto (ma ho sentito il nome da qualche parte, solo adesso non ricordo di chi sia ;-P)

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