lunedì 15 dicembre 2014

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Poco Raccomandabile - Come decostruire un'identità

La cover del volume
Poco Raccomandabile (Mauvais genre) è una graphic novel francese (ossia un volume unico ciccioso) realizzato da Chloé Cruchaudet, edito in madre patria da Éditions Delcourt nel 2013 e pubblicata in Italia il 9 ottobre 2014 per dalla Cocoino nella serie Cocoino Cult (al costo di 19,00€). L'opera è tratta dal libro La garçonne et l’assassin. Histoire de Louise et de Paul, déserteur travesti, dans le Paris des années folles di Fabrice Virgili e Danièle Voldman (che non è un romanzo ma è un lavoro storico di documentazione della vita di persone realmente vissute) e ha vinto il prestigioso premio Prix Cultura del festival diAngoulême ed è stato incoronato come miglior fumetto 2013 dalla nota rivista francese Lire.

L'incontro tra i due giovani
Luise Landy e Paul Grappe sono due giovani parigini che si conoscono, si frequentano, si innamorano e si sposano. Il giorno stesso del matrimonio Paul parte per il servizio militare, promettendo di essere dalla sua bella il prima possibile per costruire insieme la vita dei loro sogni, ma, quando ormai la leva obbligatoria è quasi terminata, scoppia la Prima Guerra Mondiale e l'uomo viene mandato al fronte. Qui, nella puzza e nella desolazione delle trincee, assiste a degli orrori e a dei massacri tali da fargli prende una decisione sofferta: disertare! Aiutato da Luise torna a Parigi e si nasconde in un misero alberghetto (l'unico che si possano permettere con lo stipendio da sarta della povera donna), dove i giorni cominciano a scorrere tranquilli e uguali
Paul non può uscire. Paul non può farsi notare. Paul deve stare tutto il giorno in quel poco spazio vitale a girarsi i pollici. Paul si annoia e diventa scorbutico. Paul comincia a bere troppo.
La prima volta che Paul
indossa gli abiti colorati
di Suzanne
Una sera però, succede qualcosa di imprevedibile. Luise è stanca e si infila a letto senza obbedire a tutte le richieste del marito e Paul decide di indossare i vestiti della donna per andarsi a comprarsi l'alcool che desidera sotto mentite spoglie. Lo stratagemma funziona magnificamente e per Paul, per la prima volta dopo tanto tempo, all'interno di quei vestiti colorati si apre uno spiraglio di libertà. Dal giorno dopo, con l'aiuto di Luise, Paul abbandona il suo personaggio maschile e si trasforma in una donna. Indossa abiti della sua taglia, si fa rimuovere i peli, porta un seno finto e impara i modi da raffinata signorina, creandosi l'identità fittizia di Suzanne. Suzanne è libera, Suzanne può lavorare, Suzanne può parlare con la gente, Suzanne può uscire, ma Suzanne è anche una donna spigliata e disinibita, una donna che mal sopporta la sua tranquilla moglie e che vuole divertirsi. Il rapporto già incrinato tra i due sposini comincia a peggiorare sempre di più, fino a giungere ad un punto di totale rottura quando, dieci anni dopo la fine della guerra, arriva finalmente la tanto attesa amnistia per i disertori. Suzanne viene spazzata via con un colpo di forbice e rimane sono Paul, un uomo che ha ormai perso completamente la propria identità.

Suzanne perde le sue inibizioni
sessuali 
Paul è un personaggio complesso. All'inizio è un comune ragazzotto come tanti ce ne sono, con i suoi sogni e le sue aspirazioni giovanili, ma, pian piano, viene letteralmente decostruito mentre gli vengono portati via i vari aspetti della propria figura, lasciando alla fine solo un guscio vuoto che ha l'aspetto fisico del ragazzo iniziale ma che all'interno non contiene nulla se non paure e rimpianti. Per prima cosa gli viene strappata la sua spensierata giovinezza (quando viene costretto, a soli diciotto anni, ad affrontare la Prima Guerra Mondiale), poi è la volta del suo essere soldato (quando decide di disertare), poi il suo essere uomo (quando decide di diventare Suzanne) e, infine, il suo essere donna (quando arriva finalmente l'amnistia).
L'annuncio della fine della
Grande Guerra
Ogni volta che gli viene strappata di dosso una di queste pelli Paul muta, evolve, cambia ma perde anche parte della sua umanità e della sua sanità mentale e acquista nuovi demoni interiori. Il risultato è che diventa emotivamente instabile, frustrato e interiormente fragile. Ma, alla fine, Paul è una vittima o un carnefice? Questa è una domanda difficile a cui rispondere. Paul è una vittima perché finisce stritolato dalle maglie di un sistema che fondamentalmente non lo accetta. Paul non è un soldato coraggioso, Paul non si vergogna a vestirsi da donna, Paul è disinibito ma anche molto ingenuo, Paul non capisce quando le cose comincino ad andare a rotoli. Paul semplicemente non riesce ad adattarsi al ruolo di genere che la società gli ha imposto (buon soldato, bravo marito, gran lavoratore) [1].
Il soldato Paul Grappe
Ma Paul è anche un uomo violento che si sfoga picchiando, insultando e maltrattando ripetutamente [2] l'unica persona che è sempre stata al suo fianco e che l'ha sempre aiutato: Luise. Luise, al contrario del marito, è una ragazza tranquilla, una donna che accetta senza particolari problemi le stranezze del marito (prima disertore e poi, come viene definito nella storia, invertito) e che cerca di salvare la sua famiglia stringendo i denti, pensando positivo e  tirando la carretta. Luise è paziente ma non stupida, capisce che le cose con Paul vanno sempre peggio ma tiene duro, sperando di riuscire ad avere una vita normale fino alla fine. Anzi, se devo dire, Luise è una donna d'acciaio. Certo, in alcuni momenti della storia ha un paio di debolezze ma è una presenza solida e rassicurante che ben si contrappone al personaggio vuoto e sfuggente che diventa pian piano Paul.

I demoni di Paul
Dal punto di vista del disegno bisogna dire che il tratto di Chloé Cruchaudet è molto semplice e delineato nel tratto, estremamente espressivo nei volti affilati dei suoi personaggi ed indubbiamente elegante nelle pose e nei gesti dei soggetti in scena. La prima cosa che salta all'occhio sfogliando il volume è l'assenza delle classiche vignette, soppiantante da dei quadri che sfumano senza un confine netto nella pagina. Poi ci si rende conto che l'intero volume è in bianco e nero, ad esclusione di alcune studiate macchie di colore (prevalentemente il rosso) che accompagnano i vari personaggi nella pagina e fanno risaltare con grazia determinati particolari rilevanti (qui è la camicetta di Suzanne, lì è la bandiera francese, laggiù è la gonna di Luise). Infine, ci si accorge del fatto che il bianco e nero non è stato realizzato con tratti di pennino e retini ma grazie ad una pregevole tecnica acquerellata che dona all'intera vicenda un'atmosfera leggermente onirica, pur facendola rimanere concretamente ancorata alla Parigi della Grande Guerra e del dopoguerra.

Paul e Luise, felici, il giorno
del loro matrimonio
In definitiva devo dire che Poco Raccomandabile è stata un'ottima lettura. Inizialmente non avevo neppure preso in considerazione l'idea dell'acquisto (perché non conoscevo il volume e poi tra le mie regole "non scritte" per salvaguardare il portafoglio ci sarebbe quella di non comprare volumi non nipponici [3]) ma poi, leggendo questa recensione di Hermès Athens mi sono talmente incuriosita che quando mi sono trovata davanti il volume in fumetteria non ho resistito e l'ho preso. Come credo si sia capito, l'ho adorato. Ho adorato come l'autrice riesca a decostruire in modo logico e progressivo la figura di Paul, come riesca a caratterizzare al suo fianco una moglie forte ma modesta e come la sua mano sia elegante ed espressiva (con pochi tratti riesce a passare tantissime emozioni al lettore). In definitiva lo consiglio a tutti quelli che vogliono leggere una storia molto particolare, delicata ma anche cruda, ispirata alla storia vera di Paul Grappe (al fondo del volume c'è una sua foto al Bois di Boulogne, con indosso gli abiti di Suzanne), una storia che approfondisce come una persona possa perdere completamente la propria stabilità psichica e la propria identità (anche di genere) quando gli vengono man mano strappati via i personaggi che si è cucito addosso.  Un volume assolutamente da non perdere!

Per approfondire: Intervista all'autrice
 

Post sulle questioni di genere:
  1. Gender Identity Disorder (slice of life)
  2. Ranma 1/2 (comico, combattimenti)
  3. Afterscool Nightmare (horror)
  4. F. Compo (comico)

 

NOTE:

[1] Non la farò lunga ma i ruoli di genere sono un tema che mi sta abbastanza a cuore perché secondo me sono una delle imposizioni più assurde ancora vigenti nell'attuale società. Semplicemente non tutti gli uomini sono uguali agli altri uomini e non tutte le donne sono uguali alle altre donne. Ci sono donne che amano curarsi esteticamente, che amano badare al focolare e crescere figli e ci sono donne che amano fare i soldati, le astronaute o gli ingegneri (o le caministe, le muratrici o le pescatrici). E poi ci sono donne soldato e al contempo ottime madri. E nello stesso modo ci sono uomini che amano curare il proprio aspetto, uomini che adorano crescere i figli, uomini che vogliono fare i maestri d'asilo e uomini che sono ottimi soldati. E uomini che sono entrambe le cose. Sarebbe bello che ognuno potesse scegliere cosa essere senza dover rendere conto alla società della propria mascolinità o femminilità, senza dover rispettare un ruolo preciso che la società gli ha imposto fin dall'infanzia (per capire cosa intendo basta guardare i reparti giocattoli dei vari toy store. Le zone maschio e femmina sono divise in modo inequivocabile e mostrano chiaramente cosa la società si aspetta che i bambini diventino da grandi - e non dico che non dovrebbero esserci elettrodomestici giocattolo e bambole nel lato "femmine" ma che non dovrebbe esserci un "lato", per cui le bambine possano giocare liberamente con le costruzioni e i bambini con le bambole. E possibilmente avere un po' dell'uno e un po' dell'altro) e senza fare un mestiere ritenuto "da uomo" o "da donna" (che poi, secondo me, gli unici mestieri in cui, per svolgerli, è necessario appartenere ad un certo sesso sono quelli che implicano l'uso diretto di organi genitali - tipo il tester di preservativi o l'indossatrice di reggiseni). Ormai dovremmo essere abbastanza maturi come società per riconoscere pari dignità, pari diritti, pari opportunità e pari doveri a entrambi i sessi, per cui sarebbe anche ora di abolire i ruoli di genere (un po' come sta succedendo nel Nord Europa).

[2] Paul non si limita a picchiare, sminuire e insultare ripetutamente Luise, ma arriva a rifiutarla da un punto di vista sessuale (compensando con i fatti torbidi del bosco del Bois de Boulogne), ad essere geloso di lei (principalmente per il fatto che lei è una vera donna) e a denigrarla. Tra l'altro l'uomo, man mano che la storia va avanti, mostra una sempre maggiore incapacità a lavorare per portare da mangiare in famiglia (che secondo me comunque è un problema grave, visto che il sostentamento della coppia ricade praticamente al 100% sulle spalle della povera donna, a cui sono anche demandati i lavori di cura, mentre lui spende soldi per frivole camicette e alcool a fiumi) e una totale incapacità di accettare le critiche. Più passa il tempo e più Paul si comporta in modo ignobile con la sua compagna, facendole pressioni psicologice, violenza fisica e costringendola a lavorare e pulire per due!

[3] Ormai è diventata una barzelletta questa "regola", compro di tutto e di più, dovrei abolirla e basta.


author

SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





30 commenti :

  1. Come te amo leggere su questo argomento, quindi questo volume mi intriga parecchio :) al momento ho davvero tantissimi arretrati, ma quando avrò l'occasione lo recupereró!

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    1. Il volume è davvero bello, per cui, se hai la possibilità, te lo consiglio, merita il suo prezzo di copertina :D

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  2. Pensa: l'ho avuto tra le mani qualche giorno fa alla Feltrinelli, mi aveva intrigato ma non l'ho preso.
    Non sapevo di cosa parlasse (credevo una storia su due lesbiche) e invece guarda qua che trama (tralaltro ripresa da una storia vera...)

    Moz-

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    1. A sfogliarlo non si direbbe ma è davvero un volume con una storia particolare e, soprattutto, tratta da vicende veramente avvenute. Pensa che l'autrice si è documentata con degli storici che hanno fatto un lavoro accuratissimo di ricerca sulla vita di Paul :D

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  3. Ce l'avevo nei radar. Sarà dura dover smaltire altre letture prioritarie, ma dopo questa popò di recenZZZione diciamo che approfitto delle vacanze di Natale per recuperarla e leggerla. :D

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    1. Il volume è molto molto interessante, presenta una storia molto particolare e riesce anche a raccontarla con uno stile davvero bello :D
      Evviva le vacanze di Natale (anche io ho un programma di recuperare un sacco di roba)!

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  4. Opera molto raccomandabile.
    Penso che la procurerò: mi hai convinto nella profonda analisi.

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  5. La questione dei ruoli di generi mi è sempre stata a cuore anche a me. Secondo me un bambin* è giusto che sperimenti i vari giochi, senza che un genitore o un maestro/a dica con cosa o non cosa debba giocare....Cosi' è solo peggio. Bisogna assecondare l'indole del bambin* e basta, senza troppe pippe mentali. In Italia si è ancora al Medioevo sotto questo punto di vista. Specialmente se si vedono maschietti giocare con le bambole (non so perchè ma le femminucce che giocano che le macchinine sono piu' "tollerate") mentre al contrario è caso di allarmismo e vergogna...=_=

    Parlando dell'albo in questione, mi ha sempre ispirato molto ^___^ devo solo trovare i soldi per comprarlo e metterlo nella wishlist di 200 prodotti che ho su Amazon XD XD
    In ogni caso il tema affrontato è inusuale, mi piace assai....Sicuramente un albo che spicca nella marasma che ci propinano, almeno per quanto riguarda la trama.

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    1. Infatti! Già i ruoli di genere per gli adulti sono qualcosa che ormai dovrebbe essere anacronistico (la società è abbastanza sviluppata da permettere ad ogni persona di seguire le proprie aspirazioni e non un preconcetto legato al suo sesso) ma per i bambini sono ancora più insopportabili. I bambini sono bambini e dovrebbero poter giocare con quello che pare e piace a loro ^^

      Il volume non è economicissimo ma vale decisamente la spesa :D
      Anche io ho delle whishlist pazzesche, quando vado in fumetteria faccio la spunta mentale dei volumi che vorrei e mi viene quasi mael XD

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  6. Le graphic novel francesi hanno sempre una marcia in più.
    Riguardo le distinzioni di genere per i giocattoli, in Svezia hanno deciso di eliminarle, e nei volantini dei toy store si vedono foto di bambini in abiti da principesse o bimbe giocare con piste per automobiline. Poi ieri notavo al centro commerciale del mio paese, che sulla scatola del mocio giocattolo, c'è una foto che ritrae un bambino e una bambina

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    1. Ammetto di non essere una grande esperta del mercato francese (conosco meglio quello nipponico) ma questo volume mi ha stupita molto positivamente :D
      In Svezia sono avanti! In Italia forse qualcosa si sta cominciando a muovere ma c'è ancora un sacco di lavoro da fare (e comincerei ad abolire questo maledetto rosa! Non se ne può più!)

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  7. Studiare la relazione fra sesso e genere è uno dei motivi per cui ho scelto una laurea in antropologia.
    Visto il mio interesse, questo fumetto entra diretto sparato nella mia lista regali di Natale/compleanno.
    Fra parentesi la volta che ho sentito una madre che non voleva comprare alla figlia una spada giocattolo perchè "da maschio" sono stata seriamente tentata di intervenire, hanno dovuto trattenermi. Secondo me il modo più efficiente per cambiare davvero le cose passa attraverso l'educazione dei bambini.

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    1. Con una motivazione come questa allora Poco Raccomandabile è un volume che fa assolutamente per te! Ovviamente, se lo prendi, poi fammi sapere cosa ne pensi :D

      Anche io sarei stata da trattenere! Ormai queste cose sono così tristi che non si dovrebbero neppure più sentire! Se fossi intervenuta avresti avuto tutto il mio appoggio virtuale! ^^

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    2. Riguardo alla spada giocattolo e la bambina avete anche il mio appoggio! ^_^ (È una cosa tristissima non prendergliela solo perchè è femmina e quel gioco è da maschi!)

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    3. Grande!
      È proprio ora di finirla con questi giocattoli divisi per sesso!

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  8. Avrei bisogno di un'altra libreria (e di altri metri quadri )! Molto interessante, l'evoluzione di lui, ma anche l'accettazione di lei.
    La situazione lo ha cambiato profondamente, o sarebbe diventato comunque Suzanne?

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    1. Ho lo stesso problema, con lo spazio! Tutte le volte che ne libero un po' si riempie di nuovo in un attimo XD
      La situazione l'ha costretto a indossare i panni di Suzanne ma poi gli sono piaciuti e avrebbe voluti tenerli!

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  9. Invece io sono stata attratta subito da questo fumetto, anche se fino ad ora avevo visto solo la copertina e non sapevo nulla della storia ( la copertina è comunque stupenda...). Ora che ne so qualcosa di più mi piacerebbe proprio leggerlo. Lo cercherò da queste parti ;-)

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    1. La copertina è davvero bellissima e, leggendo la storia per intero, assume ancora più significato. Ci sono dei particolari secondo me perfetti!
      Spero che tu riesca a trovarlo lì dalle tue parti :D

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  10. Bellissimo!!!!
    l'avevo addocchiato in fumetteria ma non l'ho neanche sfogliato.
    ma snobbavi così tanto i fumetti occidentali rispetto ai fumetti nipponici?
    personalmente con tutte le serie di manga che non finiscono mai preferisco comprarmi una bella Graphic novel di autori francesi.

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    1. Non è che snobbavo i fumetti occidentali, è che li conoscevo (e li conosco) di meno rispetto a quelli nipponici. Adesso sto recuperando e stanno emergendo degli autentici gioiellini (come sempre, è difficile trovare cose belle se non si sa che esistono) :D

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  11. Anche io sono molto incuriosita da questo volume.. prima o poi lo prendo!

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    1. Si tratta di un ottimo acquisto :D
      Io l'ho adorato dalla prima all'ultima pagina!

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  12. Bel fumetto! (La tua recensione mi ha fatto venire una voglia pazzesca di leggerlo! :D)
    Mi sembra un po' impegnativo ma anche affascinante (la decostruzione di una persona in particolare!), oltretutto anche pieno di spunti sulla vita reale!

    Sul punto 1 sono daccordissimo con te! (cose divise per sesso e per nient'altro mi hanno sempre fatto salire l'ira funesta!)
    I negozi di giocattoli, come dici tu, sono divisi in zone maschio e femmina (poveri bambini! .V. Ognuno ha il diritto di godersela la sua infanzia!); come se una persona, solo perchè nasce maschio o femmina deve per forza andare contro ai suoi gusti o a ciò che realmente vuole fare solo perchè se no andrebbe contro a ciò che è "adatto" al suo sesso! Siamo tornati al quindicesimo secolo!? Io (e non solo io, credo) vivo nel duemila e alcune cose non sono più tollerabili! (E non lo dovrebbero mai essere state!)

    PS: ho chiesto in fumetteria Poco raccomandabile ma non ce l'hanno; hai qualche posto da consigliarmi in cui lo posso trovare?

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    1. Grazie mille :D
      Impegnativo è senza dubbi impegnativo, ma è quel genere di opera che lascia indubbiamente il segno nel lettore, spingendo i suoi personaggi verso degli estremi (di decostruzione).

      Il punto 1 è una delle cose che più mi fa rabbia! Non si può inculcare un ruolo di genere già a dei bambini: i bambini sono bambini e dovrebbero giocare. Sia maschietti sia femminucce dovrebbero avere gli stessi diritti e le stesse possibilità!

      PS: Credo che l'abbiano distribuito anche in libreria, oppure sicuramente c'è su Amazon. In ogni caso alla fumetteria puoi chiedere di ordinarlo :D

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  13. http://bizzarrobazar.com/2015/05/31/paul-grappe-il-travestito-disertore
    Qui troverai la storia reale da cui è tratto il fumetto. L'ho appena letta e subito ho pensato a te, che forse poteva interessarti ^^

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    1. Sì, grazie! L'ho letto anche io (sono una fan di quel blog) :D

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    2. Segui Medbunker, Bizzarrobazar, l'Antro Atomico... Ma quanto sei grande da uno a dieci?! ;)

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    3. Thanks :D Cerco di seguire tutti i blog che ritengo interessanti ^^

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