venerdì 20 gennaio 2012

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Webcomics 06 - InkSpinster

Nella sesta puntata della rubrica webcomics ecco a voi InkSpinster, un webcomic realizzato dalla bravissima Deco (nome d’arte di Elisabetta Decontardi), la prima disegnatrice donna ospite di questo appuntamento. Come i suoi colleghi visti nelle precedenti puntate, Deco è una cartoonist di lunga esperienza, che comincia la sua avventura nelle onde virtuali del web nel lontano 2001, pubblicando una striscia con cadenza settimanale (posate i forconi, questa volta non ci sono archivi da migliaia di tavole da leggere). La sua opera è presentata sul suo sito web, su cui però tiene solo un piccolo archivio e la striscia della settimana, sul blog Baloons, dove c’è una raccolta più amplia, e sul sito di Comix. Ha pubblicato anche due raccolte cartacee, rispettivamente nel 2003 e nel 2008, e una app per iPhone.


Protagonista assoluta dell’opera è una ragazza single (per non dire zitella, come si evince dal titolo), con lunghi capelli neri e un vestito che pare fregato a Mercoledì della famiglia Addams. Vive sola in una casetta vicino ad uno stagno con il suo gatto (a cui sono dedicate alcune strisce meravigliose) e fa una corte spietata ad un poliziotto (da lei affettuosamente ribattezzato Pasticcino), che non ricambia il suo interesse nemmeno in cartolina. Disordinata, con un concetto di moda tutto suo, sfortunata in amore e a tratti fuori dal mondo, questa ragazza conduce un’esistenza al limite dell’immaginazione, tra telefonate a celebri star internazionali (George Clooney e Bruce Willis sono alcune delle sue vittime), dialoghi surreali con personaggi più o meno realistici e fraintendimenti con le papere che abitano lo stagno vicino a casa sua. Il risultato è un personaggio candido ma al contempo sorprendentemente graffiante, capace di frugare in aspetti della vita quotidiana all’apparenza scialbi ma che, grazie ad un giusto commento o ad una battuta sagace, riescono a diventare inaspettatamente interessanti. Alcuni episodi, per stessa ammissione della loro autrice, sono tratti da eventi autobiografici, altri sono palesemente inventati (c’è tutta una serie sulla regina Elisabetta, per esempio) ma grazie a una fantasia spumeggiante e a un umorismo assolutamente incredibile riescono sempre nell’impresa di stupire e di regalare nuove risate. La stupenda protagonista di InkSpinster (non ci posso fare nulla la adoro) è un’icona per tutte quelle ragazze che, pur essendo intelligenti e stimolanti, non rientrano nel modello che la società vuole inculcarci a tutti i costi (e qui la mia vena femminista prende il sopravvento), uscendo dagli schemi in modo assolutamente imprevedibile.


La struttura delle tavole è regolare, composta normalmente da sei o otto quadri, in cui viene raccontata una vera e propria storia, dotata di titolo (che occupa uno dei quadri) e di epilogo (con battuta fulminante). Il disegno è molto particolare, con un elegante gusto retrò che ben si adatta alla sua protagonista, riempiendo le tavole con tratteggi e insospettabili ghirigori. Svolazzi, riccioli, fiocchetti, animalini e altri elementi decorativi salteranno fuori da ogni angolo, riuscendo a dare alle varie tavole uno stile assolutamente peculiare. Il character design è indubbiamente originale, con personaggi che riescono ad essere espressivi grazie a pochissimi tratti del viso. Il testo diviene una parte integrante della composizione, sia sotto forma di dialoghi (fondamentali), sia come interi quadri dedicati a cartelli esplicativi, e assume connotazioni particolari grazie all’uso di una gamma differente di font e di artifici per sottolineare determinate parole. In definitiva InkSpinster è una striscia da non perdere, ricca di tantissima originalità, deliziosa e interessante, con il suo piccolo grande mondo imprevedibile e un po’ cattivo. Una volta che l’avrete conosciuta (e se state leggendo questa parte del post ormai è troppo tardi) non riuscirete più a fare a meno di passare a controllare, una volta alla settimana, se c’è la sua nuova tavola.


Puntate precedenti della rubrica 
(Ricordo che chi conosce dei webcomics e vuole vederli recensiti basta che me li comunichi in un commento e provvederò a inserirli in lista)
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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





12 commenti :

  1. Ah ecco... mi sembrava... E' QUELLA CHE FA QUELLE ILLUSTRAZIONI CHE ADOROOOO!
    Si Si, le striscie non le ho lette tanto, ma le illustrazioni le avevo prese come reference grafiche per l'Omino. Davvero brava!

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    1. E' molto particolare come stile, ci avrei scommesso che ti piaceva ;-P

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    2. Uffa però...il post di sopra ha tolto visibilità a questo :(

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    3. In realtà a quantità di visite i due post per ora sono esattamente in pari ^^

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  2. Finalmente una signorina! Dopo aver deriso gli uomini per le loro disavventure ora tocca anche a noi rivederci nella protagonista e unire alle risate un po' di "eh sì, come la capisco!".
    Le illustrazioni piacciono molto anche a me, sono decisamente personali.

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    1. Giustamente, non potevo mica lasciare una rubrica interamente dedicata ad autori maschi, era ora di inserire un po' di "quote rosa" anche qui. Lo stile di Deco poi è molto particolare e mi ha colpita dalla prima illustrazione che vidi (e adesso la seguo regolarmente tutte le settimane) ^^

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  3. A me invece lo stile non convince del tutto (temo di essere un po'più sul tratto pulito), ma il tipo di umorismo mi sembra decisamente di mio gusto, inizierò a leggerla!
    Al momento sto recuperando wulffmorgenthaler che mi piace da matti (anche se non sono in grado di consigliarlo a chicchesia se non per iscritto, è impronunciabile!)

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    1. A me piacciono anche degli stili un po' più "graffiati" e un fuori dagli schemi (de gustibus) e poi l'umorismo di Deco è fenomenale ^^

      Con Wulffmorgenthaler (di cui sono appena andata a vedere il corretto spelling) ho lo stesso identico problema. Per la serie:
      Io: "c'è questo webcomic bellissimo che fa un sacco ridere"
      Amico random: "Figo, come si chiama?"
      Io:"wulpt ... wulffpt ... wuffmart... ehm ... ti mando una mail ... "
      Magari per i danesi è un nome facilissimo ;-P

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    2. Non è tanto la questione dell'essere fuori dagli schemi, per esempio io adoro (ma proprio da estasi mistica) il disegno di Moebius che è tutt'altro che canonico. E' una questione più di...affollamento della vignetta, gestione dei tratti...insomma non saprei bene spiegarlo. Mi rendo conto che il disegno è bello ed efficace, ma è proprio una questione di gusto, come dici tu.

      XDDD
      Io sto iniziando a mandare mail.
      Magari sì XD

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    3. Capisco, i gusti sul disegno alla fine sono gusti, su quello non ci si può fare nulla (su storia, personaggi, realizzazione se ne può parlare allo sfinimento ma l'impressione che dà la tavola al primo sguardo è fondamentale). Da questo punto di vista io sono abbastanza tollerante (non faccio delle distinzioni a priori), infatti tra le mie serie preferite ce ne sono di tutti gli stili ^^

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  4. Che bei disegni! *-* L'autrice ha uno stile molto particolare e devo dire che mi piace molto!
    Se poi a ciò si aggiunge il fatto che la protagonista ha delle caratteristiche che me la fanno piacere subito, direi che devo leggere queste tavole *___*

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    1. Infatti, è molto particolare e poi le sue tavole sono piene di un umorismo veramente spettacolare. Leggerle tutte le settimane è sempre un piacere ^^

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