venerdì 16 dicembre 2011

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Webcomics 03 - Wulffmorgenthaler

Per la terza puntata di questa rubrica avevo pensato ad un altro autore italiano, ma in questo momento quello che avevo selezionato sta spostando il suo sito, per cui ho rimandato la sua presentazione a dopo Natale. La prossima settimana (ad esclusione di cambiamenti dell’ultimo secondo) la rubrica webcomics salta per lasciar spazio alle recensioni natalizie, di cui parlerò tra qualche giorno in un apposito post. Ma, bando alla ciance, quella che presento oggi è una delle più belle strisce in circolazione, sul web dal lontano 2002 e pubblicata quotidianamente con costanza incredibile. Stiamo parlando di quel piccolo capolavoro della comicità demenziale di Wulffmorgenthaler che, con il suo nome impronunciabile, denuncia le origini danesi dei suoi due autori, Mikael Wulff e Andreas Morgenthaler. Non preoccupatevi, le strisce sono tutte in inglese e non è richiesta nessuna conoscenza del danese per goderne appieno la lettura.

Dante non ci aveva pensato al girone dei pedofili
Prima di immergersi nel meraviglioso e folle mondo di Wulffmorgenthaler bisogna liberarsi da pregiudizi, preconcetti e qualunque forma di sanità mentale residua perché se ne vedranno veramente delle belle. Qualunque cosa, dalla più piccola e normale (perfino noiosa e banale) alla più strana e esotica, una volta che viene vista attraverso la lente della fantasia di questi due scoppiettanti autori, diventa il motore di una battuta graffiante, riuscendo a tramutarsi in qualcosa di assolutamente divertente e originale. In un turbinio di gag folli, rovesciamento di posizioni e situazioni paradossali, Wulff e Morgenthaler creano un vero e proprio ecosistema di esseri bizzarri e contesti anomali dove farli muovere. Non c’è nulla di abbastanza sacro da essere risparmiato dal fuoco di questa striscia senza vergogna, nulla che valga la pena non trasformare in una battuta sfolgorante o in un What if? da sbellicarsi. Per cui, io vi ho avvisati, ci troverete veramente di tutto (e per tutto intendo proprio tutto). Comprese scene di sesso (spesso oltre il limite dell’assurdità), di violenza (a volte un po’splatter) o completamente sacrileghe (con domande tipo “e se Gesù fosse stato messicano?”), ma, seriamente, quando comincerete a leggerlo non riuscirete a farne più a meno, anzi diventerà una vera e propria droga quotidiana (attenzione a chi lo legge al lavoro, potrebbe non essere bello farsi sgamare mentre si sghignazza davanti al computer).

Non tutte le fiabe possono finire bene
Il disegno è semplice ma molto efficace, con un character design originale e molto espressivo (le facce che fanno i personaggi sono veramente azzeccate).Gli sfondi sono praticamente sempre assenti (o al massimo appena abbozzati) e quasi sempre realizzati (insieme alla colorazione) per via informatica. Tutta l’azione si concentra nell’unico punto al centro della scena in cui si svolge l’evento della striscia che, con il passare del tempo, evolve nella forma di un’unica vignetta ad alto impatto. Attenzione, agli esordi della serie i personaggi erano presentati in scena completamente nudi (se non per qualche accessorio identificativo che ne rappresentasse la professione o il ruolo) perché al disegnatore (Morgenthaler) scocciava rappresentare meticolosamente gli abiti. Con il progredire dell’opera questa caratteristica gradualmente svanisce, fino ad avere personaggi perfettamente vestiti. Ovviamente, con l'eccezione del caso in cui la battuta richieda una scena di nudo, per cui gli autori non si fanno assolutamente nessuno scrupolo a disegnare anche le parte intime delle loro creature bene in vista. Grazie al suo grandissimo successo (arriva a fare 15,000 visite al giorno sul sito web), Wulffmorgenthaler è stato anche pubblicato in raccolte monografiche, su giornali nazionali in Danimarca, Germania, Svezia, Norvegia e Inghilterra ed è stato adattato in una serie televisiva satirica che vanta ben due stagioni. Per chi ancora non lo conoscesse può cliccare su questo link (dall’aria stranamente innocente) ed entrare nel pazzo mondo di Wulffmorgenthaler, in cui i panda sono animali pericolosi e Dio è un simpatico vecchietto con strane idee in testa.


Puntate precedenti della rubrica 
(Ricordo che chi conosce dei webcomics e vuole vederli recensiti basta che me li comunichi in un commento e provvederò a inserirli in lista)
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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





12 commenti :

  1. Bella sta storia dei personaggi nudi perché al disegnatore non va di fare gli abiti: Dio benedica i danesi!

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  2. Le strisce sono bellissime, ti aprono una finestra sul mondo della follia. Non vedrai più le cose come prima dopo averle lette ^^

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  3. Questo promette veramente bene! Sto guardando la top 100 e ti ringrazio un sacco per avermi fatto conoscere questa perla, è un vero toccasana nelle pause rigeneranti dallo studio.

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  4. Il suo unico difetto è che di materiale ne ha tantissimo, per cui le pause nello studio tendono a dilatarsi leggendolo ;-P

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  5. Caspita! Questo non lo conoscevo, devo rimediare subito!!

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  6. Buona lettura, ci sono parecchie strisce in arretrato ^^

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  7. Il webcomics lo conoscevo ma non i retroscena, ottimo articolo. Altri webcomics altrettanto caustici di cui potresti parlare sono "Let's Be Friends Again" e, soprattutto "Cyanide & Happyness".

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  8. Grazie per i suggerimenti, inserisco subito queste due serie (la prima la conoscevo di sfuggita mentre la seconda mi mancava) in lista per essere recensite ^^

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  9. Questo lo conosco...miracolo XD
    Ovviamente, non ho letto tutte le strisce nè controllo quotidianamente il sito, però ogni tanto qualche vignetta me la leggo :P
    E' divertente e pazzo..ti regala sempre un sorriso.

    OT: ieri mi sono finalmente messa in pari con Happy!. Ho letto l'8 e ora non vedo l'ora che arrivi gennaio per avere il 9...mi sta piacendo davvero moltissimo.
    Non capirò mai cosa Miyuki veda in quel bamboccio del senpai quando ha un Sakurada a financo, ma contenta lei...

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  10. E' proprio il fatto che ogni striscia è un mondo a se stante che rende ottima questa serie per i ritagli di tempo ^^

    A me Ootori-senpai piace anche abbastanza, specialmente adesso che si sta impegnano un po' ma devo darti pienamente ragione sul fatto che Sakurada è 100 volte meglio. La cosa dei biglietti del volume otto è troppo bella *__*
    Anche io sto aspettando il numero nove, è uno di quei manga che quando hai finito di leggere un volume vorresti subito il successivo in mano ^^

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  11. Segui il link e mettiti comoda, sono una marea di strisce ;-P

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