martedì 16 novembre 2010

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Detroit metal City Live - divertimento puro

Detriot Metal City live è la storia di Soichi Negishi, un ragazzo campagnolo andato a Tokyo per studiare e diventare un musicista pop seguendo il suo motto: “No musci, no dream”. Invece diviene una star del death metal interpretando il ruolo di Johannes Krauser II, l’imperatore dei demoni. Il povero Negishi odia sentitamente il suo ruolo nella band e la musica che fa, ma la sua seconda personalità (quella di Krauser), che è spesso più forte di quella originaria, e la cattiveria con cui viene invitato a continuare a suonare nella band dalla demoniaca manager, lo convincono a continuare a vestire i panni del metallaro.

Una parte del cast del film
Quando è in borghese il giovane protagonista è una specie di sfigatissimo ragazzo con i capelli a fungo (definiti a pisello da suo gentilissimo fratello) che suona la sua amata musica pop in strada davanti ad un pubblico composto principalmente da un barboncino bianco. Al contrario, quando indossa i panni (e il trucco) di Krauser, diventa uno sboccattissimo metallaro pronto a fare e a dire cose abominevoli e che riscuote un successo a dir poco planetario. Gli altri due componenti della band sono il chitarrista Wasa, uno smidollato vestito perennemente leopardato e Nishida il batterista socialmente pericoloso con una passione per i bloomers. A tenere insieme il tutto ci pensa la terribile manager, violenta, cattiva e con un’abilità innata nello spegnare le sigarette addosso alla gente, specialmente a Negishi quando fa i capricci.

Krauser-sama in azione
Alla band metal si aggiungono i personaggi della vita “normale” del nostro eroe, tra cui la sua amata Aizawa, che apprezza il lato calmo e dolce del carattere di Negishi e che viene perennemente maltrattata da Krauser, il suo kohai che riesce a sfondare nella carriera che il protagonista stesso desiderava, e il produttore stronzo che gli boccia la sua canzone pop e che ci prova spudoratamente con Aizawa. A tutto questo si somma il fratello patito dei DMC (la scena dove gli spiega che deve fare i lavori domestici e le pulizie con addosso il costume da Krauser è meravigliosa), la mamma che chiama il suo alter ego Kra-chan (piccolo Kra) e i fan che pensano che tutto quello che lui faccia quando è nei panni di Krauser sia oltremodo demoniaco.

La band dei DMC
Le espressioni che Kenichi Matsuyama, l’attore che interpreta Negishi, riesce a far fare al suo personaggio sono a dir poco meravigliose, regalando un’ora e quaranta circa di puro divertimento. In un tripudio di gag, scene umoristiche, prese in giro del metal, situazioni al limite della realtà, scenetette demenziali e cambi di costume al volo. Un film assolutamente da vedere! L’unica pecca, rispetto all’anime, è che manca la figura del Shihonshugi no Buta, ovvero il maiale del capitalismo, il vero finto ragioniere classico giapponese vestito in abiti sadomaso che si fa prendere a calci da Krauser durante le perfomance live.


Satsugai, la canzone di punta del gruppo e opening del film
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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





6 commenti :

  1. Il manga è fichissimo, ma c'è un problema: la Planeta Deagostini (che lo edita) è fallita, e il manga si è fermato a 8 numeri su 10!
    In poche parole: che fregatura!

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  2. Non ho dubbi che sia fighissimo, mi è successo molto di rado (praticamente mai) che il manga fosse meno bello della versione animata/live. Con la Planeta ho altri conti in sospeso (tipo Otomen) ma almeno Detroit Metal City non l'avevo preso (insieme con altri titoli che mi interessavano come Gintama T_T). Ora l'unica speranza è che qualche casa editrice serie (tipo la J-pop o la Star Comics) prenda i diritti.

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  3. Non lo so come andrà a finire...
    La Planeta deAgostini ha ceduto proprio oggi le testate Dc, passando ad un altra casa editrice.
    Forse adesso penseranno anche ai manga

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  4. Speriamo bene. Tanto adesso dei diritti dei manga non se ne fanno più nulla e fanno solo venir rabbia ai lettori che vorrebbero finire di leggere ciò che hanno acquistato (spendendoci soldi). La domanda è se qualche altra casa editrice si prende la briga di terminare i titoli che sono stati lasciati in sospeso (magari la Star o la J-Pop).

    Questo è il motivo per cui di solito diffido delle case editrici giovani (e anche in questo caso avevo preso un solo titolo), spesso partono in grande stile per poi affondare miseramente.

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  5. E' troppo bello e divertente. C'è anche un manga e una serie animata ma le espressioni che fa l'attore nel film sono impagabili ^^

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