giovedì 4 novembre 2010

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Bleach ep. 289-290-291 - Il ritorno di Dragonball

Lo scontro presentato in questi episodi prevede da un lato Tousen Kaname e dall'altro Sajin Komamura e Shuuhei Hisagi. Domanda difficile: chi vince? In premio al primo che risponde un sacchetto di caramelle, gentilmente offerto da Ukitake. Bleach è uno shonen per cui per forza di cose i buoni vincono sempre e quindi, spoilerando miseramente la fine dello scontro, Kaname muore. E fin qui nulla di particolare, c’è gente che ancora si chiede come quella chiavica di Ichigo abbia potuto battere Zaraki Kenpachi. Ma vediamo in dettaglio lo svolgimento dello scontro. Premettendo che il personaggio di Komamura mi piace, anche se Kubo ancora mi deve spiegare per benino da dove spunta, bisogna dire che questa volta si supera in pedanteria e rompiballaggine. Prima ancora di sguainare Tengen già comincia con la filippica sulla giustizia con cui andrà avanti anche a scontro ormai terminato, in una discreta imitazione della tecnica migliore di Himura Kenshin, “ti sconfiggo e nel contempo ti faccio una predica tale da farti perdere ogni voglia di riprovarci”. Vince anche il premio arrampicatore di specchi 2010 con la spiegazione sul perché Ichigo può fare l’Hollow indisturbato e i cattivoni no. Che si può riassumere con “Perché a lui è successo mentre voi ve lo siete cercato, non centra nulla il fatto che lui sia il protagonista, no no”. Allora tutto a posto, se uno si hollowifica perché non è in grado di gestire il suo hollow interiore tutto bene, se invece lo fa consapevolmente allora è brutto e cattivo.
In ogni caso lo scontro comincia con i buoni che se le prendono, poi Tousen si hollowifica e ha la meglio in modo schiacciante, mandando al tappeto entrambi gli sfidanti, nonostante il bankai di Komamura. A questo punto per fare lo sborone il nostro buon ex capitano di colore decide, senza nessun motivo apparente, se non il desiderio di fare a pezzi Komamura che saranno due ore che lo sfotte perché cieco (leggetevi il dialogo facendovi caso e fatevi due risate), di usare la sua più potente arma, la resurrection. Diventa una specie di brutta mosca con alucce e zampette fetide ma che finalmente ci vede e per prima cosa prende per il culo Komamura per il suo aspetto, in un gioioso clima da ultimo anno di scuola materna. Altro scambio di colpi dove il nostro cagnone, ormai decisamente pesto fa tutto il possibile contro un quasi inarrestabile Tousen. Ma ci stiamo dimenticando qualcuno, infatti Hisagi intanto si è ripreso (era sparito da svariati minuti) e con la Zampakuto nemmeno in shikai balza sulla schiena del suo ex capitano e lo finisce. E lo prende per il culo perché ci vedeva meglio quando era cieco. Comunque alla fine Tousen si redime, capisce di aver sbagliato e Aizen lo ringrazia riducendolo a gulash. In tutto questo c’è anche un flashback sulle motivazioni di Tousen che scoop degli scoop voleva vendicare l’amica morta. Niente di nuovo sotto il sole. Lo scontro è tipicamente dragonballiano (Tousen evolve ben due volte) e ci si domanda perché questi cattivi continuino a usare la resurrection che a quanto pare porta molta sfiga, dato che il personaggio che la fa nell’arco di pochi minuti è utile al più come cibo per gatti.
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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





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