mercoledì 9 settembre 2015

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Racconto di viaggio: Paesi Baltici - parte 2 - Riga

La bandiera lettone, due bande cremisi e una bianca. Narra la leggenda che sia nata
dal lenzuolo di un soldato che perse così tanto sangue da tingerla interamente di rosso
tranne la piccola fascia centrale preservata dal suo stesso corpo. Si dice che
quel rosso rappresenti il sangue versato per la libertà dai lettoni.
È una delle bandiere più antiche d'Europa.

Seconda puntata del resoconto di viaggio. Oggi parliamo della splendida città di Riga, dove io e la Dolce Metà abbiamo trascorso tre giorni e mezzo (una mezza giornata ci serviva per il viaggio da Vilnius a Riga).
Qui la prima parte del viaggio: Vilnius
Qui la terza parte del viaggio: Tallinn

Continua dopo il salto


RIGA

La torre delle polveri, resto medievale
La città di Riga fu fondata nel 1201 dai tedeschi baltici, diventando ben presto una delle più belle fiorenti città della zona, perlomeno finché non arrivarono i Cavalieri Teutonici e le crociate del XIII secolo. Da quel momento iniziò un periodo di lotte intestine tra i Cavalieri dell'Ordine (che fondarono presto l'Ordine di Livonia, una sua branca separata che includeva anche quello che restava dell'Ordine dei Cavalieri Portaspada, sconfitti dai Lituani, e trasformarono parte della Lettonia in un loro feudo), l'Arcivescovo di Riga e le ricche confederazioni mercantili germaniche. Nel 1420 venne costituita la Confederazione di Livonia che, nei secoli successivi acquisì il nome di Livonia, e comprendeva le terre dell'attuale Estonia e Lettonia.
Il gatto simbolo della città di Riga
Nel '500 la Livonia abbracciò il neonato protestantesimo (probabilmente anche per liberarsi dell'influenza dell'ingombrante Arcivescovo) che portò il paese a spezzarsi in due parti (curiosamente entrambe protestanti). A sud sorse il Ducato di Curlandia, mentre a nord, sotto l'egida della Lituania, nacque il Ducato di Livonia, ma l'indipendenza della zona, a quel punto, aveva ormai gli anni contati. Nel 1561, durante la Guerra di Livonia, la Lettonia fu annessa dalla Confederazione Polacco-Lituana, nel 1621 divenne parte dell' Impero Svedese (che all'epoca comprendeva la Svezia, la Norvegia, la Finlandia e, appunto, parte dei territori baltici) e, infine, nel 1721 divenne parte dell'Impero Russo.
Uno scatto rubato da un cancello chiuso
del palazzo d'Inverno di Jelgava
Durante in XIX secolo la Livonia e la Curlandia vissero in parziale autonomia come governarato russo (con la solita piccola interruzione di Napoleone che, per arrivare a Mosca, passò da Riga) e, con il 1918 viene dichiarata la Repubblica di Lettonia che, purtroppo, subirà lo stesso arduo destino della sua vicina Repubblica di Lituania, diventando ben presto prima parte dell'Unione Sovietica, poi parte della Germania Nazista e, infine, cadde ancora in mano ai Sovietici. Nel 1991, finalmente, riuscirà a dichiarare l'indipendenza.

La piazza con la casa delle Teste Nere
A Riga si respira un'aria completamente diversa da Vilnius. Vilnius è una città tranquillissima, che si sveglia tardi al mattino e che va a nanna presto. Riga è una città che non dorme mai, con un centro storico molto animato e ricco di localini e di attività. La città vecchia è tutta in stile Art Nouveau(tranne per le poche rimanenze medievali) ed è caratterizzata da splendidi scorci. Il contrasto tra le chiese ortodosse e quelle cattoliche e protestanti è molto vivo e si percepisce moltissimo il fatto che la Lettonia sia uno stato che, a differenza della cattolica Lituania (molto influenzata dalla Polonia) e della nordica Estonia (molto influenzata dalla Svezia), stia ancora cercando di trovare una sua identità concreta.
La facciata di un palazzo Art Nouveau
Le guide dicono che sia il più russo dei tre paesi ma io, onestamente, non ci ho visto moltissimo di russo, se non le vistose chiese Ortodosse che sono state edificate in periodo zarista e che sono frequentate praticamente solo dalla comunità russa (quella che è stata spedita in Lettonia durante le deportazioni sovietiche). A differenza della vicina Lituania, la religione che va per la maggiore è il Cristianesimo Protestante di impronta Luterana e molto chiese, all'interno, sono piuttosto spoglie per via dell'iconoclastia del luteranesimo (e per il fatto che quel che non distrussero i luterani, ci pensarono poi i sovietici).
Un vicolo della città
Va notato che Riga, in particolar modo, è stata per molti secoli indipendente, diventando una sorta di Repubblica marinara del nord e un importantissimo porto commerciale della lega Anseatica. Assolutamente da non perdere sono le case Art Nouveau e i resti medievali della città (tra cui il castello, purtroppo bruciato nel 2013 e ora in ristrutturazione e gli edifici delle gilde), il Duomo (in cui si possono assistere a dei piccoli concerti d'organo quotidiani), la Cattedrale di San Giacomo, La casa delle Teste Nere (che era una gilda), la Torre delle Polveri, il museo nazionale, una visita al gigantesco mercato
Monumento alla libertà
(stranamente non abbattuto dai sovietici)
costruito in cinque enormi hangar per dirigibili subito fuori dalla città vecchia, il monumento alla Libertà e, per assaporare un po' dell'epoca Sovietica, il monumento alla Vittoria (si trova a una ventina di minuti a piedi dalla città vecchia ed è in una zona della città molto sovietica, che offre un contrasto molto interessante con la parte antica. Anzi, se devo dire, Riga è una città dai molti contrasti, che mischia casette in legno a splendidi edifici ottocenteschi a orrendi palazzoni sovietici. Il tutto condito con alcune strutture super moderni come i nuovi grattacieli e la biblioteca nazionale lettone). E, ovviamente, il museo dell'occupazione (questa volta non ce lo siamo persi).

Torre del castello medievale dell'Ordine
a Sigulda
Oltre Riga città noi siamo andati anche a fare due gite, una a Sigulda, dove è possibile vedere due bei castelli medievali (e assaporare le lotte tra l'Ordine Livoniano e l'Arcivescovo) e la grotta carsica più grande dei Baltici (che, per la cronaca, è piccola), e l'altra a Rundale, dove c'è il palazzo l'Estate del Duca di Curlandia, una villa barocca molto bella e piuttosto interessante. Queste gite sono organizzate da una piccola ditta locale (la Smile Line) che fornisce pullmino e guida e costano 50€ a persona.
Palazzo barocco a Rundale
Detto così possono sembrare care ma, come accennavo prima, il turismo è piuttosto giovane in questi posti e a Rundale ci siamo trovati io e la Dolce Metà soli con la guida (che ci è venuta a prendere in albergo e ci ha portati con la sua automobile personale a fare la gita e, per guadagnarsi la mancia, ci ha portato a vedere anche i ruderi del castello di Bauskas e il palazzo d'Inverno di Curlandia - enorme, piuttosto malridotto e ora usato come facoltà
La grotta carsica. Il materiale è così friabile
che si può incidere con l'unghia.
 Al giorno d'oggi è vietato scrivere.
della città di Jelgava, un tempo capitale della Curlandia e considerata un vero e proprio gioiello, ma devastata dalle bombe russe e praticamente ricostruita integralmente in stile sovietico). Per chi volesse ci sarebbe anche una terza gita (in territorio Lituano, ma è più vicino a Riga che a Vilnius, quindi conviene farla da qui), alla Collina delle Croci, un luogo di culto in cui i Lituani rivendicano il loro orgoglio di cattolici. Non ci siamo andati perché la gita costava troppo (100€ a persona) e poi l'abbiamo ritenuta meno interessante del palazzo barocco di Rundale.

La cucina Lettone, a differenza delle sue vicine, non ha dei piatti tipici particolari, ma sono molto buoni i suoi formaggi (considerati una delicatezza nell'Impero Russo), i frutti di bosco i funghi. A farla da padrone, in ogni caso, è di nuovo la carne e consiglio vivamente di assaggiarla alla lettone (ossia brasata, o comunque molto cotta) e di lasciar perdere le steakhouse nel centro della città vecchia, che onestamente, non sanno cucinarla.


Da provare, invece, sono questi locali:


Alus Seta ristorante centralissimo self-service molto gettonato dai Lettoni.
Buona la cucina ma da provare assolutamente sono i dolci, specialmente
quelli a bicchierone (a base di panna acida, panna montata, una salsa di frutti
dolcissima e pane), che offrono dei contrasti di sapori davvero geniali.

Pelmeni XL, nella via centrale serve Ravioli russi (self-service).
Puoi fare un misto e poi paghi in base al peso del piatto

Vecmeita ar kaki, ristorantino vicino al castello,
molto carino, ottima cucina e buon prezzo. Nel dehor, ci sono dei tavoli fatti con
vecchie macchine da cucire

Continua nella terza parte, dedicata a Tallinn.

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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





17 commenti :

  1. Continua ad essere tutto davvero molto interessante.
    Non sapevo minimamente cosa ci fosse a Riga.

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    1. In realtà anche io ne sapevo ben poco prima di organizzare il viaggio ;-P

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  2. Deve essere molto bella Riga, mi ispira piu' di Vilnius.
    Bellissima la guida che è venuta direttamente con la sua macchina XD

    PS: ma in questi stati va tanto di moda la panna acida? :3

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    1. Vilnius è proprio piccolina, in un paio di giorni si visita senza grossi problemi, Riga è più grande ma, nell'ottica di fare un viaggio nella zona, io terrei presente anche la prima :D

      PS: Ci cucinano di tutto con la panna acida XD

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  3. Ok. Va bene. Più leggo e più mi viene voglia di girare con te XD

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    1. Quando mi stufo del mondo dell'industria apro un'agenzia viaggi ;-P

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  4. Gatto... solo perchè il suo simbolo è un gatto merita il doppio del dovuto! xD

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    1. In effetti :D
      A Riga ho visto anche parecchi gatti girare in città e cercare di farsi dare dei bocconcini dagli avventori dei locali all'aperto :D

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  5. Molto interessante Riga, sembra piu' ''piena'' di Vilnius che mi sono girato abbondandemente in 2 pomeriggi.

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    1. P.s. scrivere con le tastiere lituane è un po strano xD

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    2. Vilnius è piccolona, mentre sei lì pensa ad una gita a Riga, la merita :D

      PS: immagino! Mi è capitato di scrivere una mail con una tastiera turca e, con solo una lettere diversa, era un casino XD

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  6. L'architettura art nouveau mi piace, quindi devo informarmi meglio su quel che si può trovare a Riga, il tuo accenno è interessantissimo.

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    1. Se ti piace quello stile Riga saprà sicuramente conquistarti. Per me è stata una vera sorpresa :D

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  7. Riga sembra più essere nelle mie corde, anche se più di tutto io amo visitare i castelli, quindi eventualmente le gita potrebbero essere la parte che apprezzerei di più :)
    Aspetto con curiosità la terza parte! :D

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    1. I castelli sono sempre una parte interessante e gradita e Riga è davvero una città molto carina :D

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  8. Art Noveau e medioevo sono i miei stili/periodi architettonici preferiti (insieme all'architettura islamica europea medievale :P)! E i piatti sembrano molto appetitosi.

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