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La bandiera lettone, due bande cremisi e una bianca. Narra la leggenda che sia nata
dal lenzuolo di un soldato che perse così tanto sangue da tingerla interamente di rosso
tranne la piccola fascia centrale preservata dal suo stesso corpo. Si dice che
quel rosso rappresenti il sangue versato per la libertà dai lettoni.
È una delle bandiere più antiche d'Europa. |
Seconda puntata del
resoconto di viaggio. Oggi parliamo della splendida città di
Riga, dove io e la Dolce Metà abbiamo trascorso
tre giorni e mezzo (una mezza giornata ci serviva per il viaggio da Vilnius a Riga).
Qui la prima parte del viaggio:
Vilnius
Qui la terza parte del viaggio:
Tallinn
Continua dopo il salto
RIGA
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La torre delle polveri, resto medievale |
La
città di Riga fu fondata nel
1201 dai tedeschi baltici, diventando ben presto una delle
più belle e
fiorenti città della zona, perlomeno finché non arrivarono i
Cavalieri Teutonici e le
crociate del XIII secolo. Da quel momento iniziò un periodo di
lotte intestine tra
i Cavalieri dell'Ordine (che fondarono presto l'Ordine di Livonia, una sua branca separata che includeva anche quello che restava dell'Ordine dei Cavalieri Portaspada, sconfitti dai Lituani, e trasformarono parte della Lettonia in un loro feudo), l'
Arcivescovo di Riga e le ricche
confederazioni mercantili germaniche. Nel 1420 venne costituita la
Confederazione di Livonia che, nei secoli successivi acquisì il nome di
Livonia, e comprendeva le terre dell'attuale Estonia e Lettonia.
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Il gatto simbolo della città di Riga |
Nel '500 la Livonia abbracciò
il neonato protestantesimo (probabilmente anche per liberarsi dell'influenza dell'ingombrante Arcivescovo) che portò il paese a spezzarsi
in due parti (curiosamente entrambe protestanti). A sud sorse il
Ducato di Curlandia, mentre a nord, sotto l'egida della Lituania, nacque il
Ducato di Livonia, ma l'indipendenza della zona, a quel punto, aveva ormai
gli anni contati. Nel 1561, durante
la Guerra di Livonia, la Lettonia fu annessa dalla
Confederazione Polacco-Lituana, nel 1621 divenne parte dell'
Impero Svedese (che all'epoca comprendeva la Svezia, la Norvegia, la Finlandia e, appunto, parte dei territori baltici) e, infine, nel 1721 divenne parte dell'
Impero Russo.
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Uno scatto rubato da un cancello chiuso
del
palazzo d'Inverno di Jelgava |
Durante in XIX secolo la
Livonia e la
Curlandia vissero in
parziale autonomia come governarato russo (con la solita piccola interruzione di Napoleone che, per arrivare a Mosca, passò da Riga) e, con il 1918 viene dichiarata la
Repubblica di Lettonia che, purtroppo, subirà lo stesso arduo destino della sua vicina
Repubblica di Lituania, diventando ben presto prima parte dell'
Unione Sovietica, poi parte della
Germania Nazista e, infine, cadde ancora in mano ai
Sovietici. Nel
1991, finalmente, riuscirà a dichiarare l'indipendenza.
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La piazza con la casa delle Teste Nere |
A Riga si respira un'aria
completamente diversa da Vilnius. Vilnius è
una città tranquillissima, che si sveglia tardi al mattino e che va a nanna presto.
Riga è una città che non dorme mai, con un centro storico molto animato e ricco di localini e di attività. La città vecchia è tutta in stile
Art Nouveau(tranne per le poche rimanenze medievali) ed è caratterizzata da splendidi scorci.
Il contrasto tra le chiese ortodosse e quelle cattoliche e protestanti è molto vivo e si percepisce moltissimo il fatto che la
Lettonia sia uno stato che, a differenza della
cattolica Lituania (molto influenzata dalla Polonia) e della
nordica Estonia (molto influenzata dalla Svezia), stia ancora cercando di trovare
una sua identità concreta.
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La facciata di un palazzo Art Nouveau |
Le guide dicono che sia
il più russo dei tre paesi ma io, onestamente, non ci ho visto moltissimo di russo, se non
le vistose chiese Ortodosse che sono state edificate
in periodo zarista e che sono frequentate praticamente solo
dalla comunità russa (quella che è stata spedita in Lettonia durante le deportazioni sovietiche). A differenza della vicina Lituania, la religione che va per la maggiore è
il Cristianesimo Protestante di impronta
Luterana e molto chiese, all'interno, sono
piuttosto spoglie per via dell'iconoclastia del luteranesimo (e per il fatto che quel che non distrussero i luterani, ci pensarono poi i sovietici).
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Un vicolo della città |
Va notato che
Riga, in particolar modo, è stata
per molti secoli indipendente, diventando una sorta di
Repubblica marinara del nord e un importantissimo
porto commerciale della lega Anseatica. Assolutamente da non perdere sono le case
Art Nouveau e i
resti medievali della città (tra cui il castello, purtroppo bruciato nel 2013 e ora in ristrutturazione e gli edifici delle gilde), il Duomo (in cui si possono assistere a dei piccoli concerti d'organo quotidiani), la Cattedrale di San Giacomo, La casa delle Teste Nere (che era una gilda), la Torre delle Polveri,
il museo nazionale, una visita al
gigantesco mercato
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Monumento alla libertà
(stranamente non abbattuto dai sovietici) |
costruito in cinque enormi hangar per dirigibili subito fuori dalla città vecchia, il
monumento alla Libertà e, per assaporare un po' dell'epoca Sovietica, il
monumento alla Vittoria (si trova a una ventina di minuti a piedi dalla città vecchia ed è in una zona della città molto sovietica, che offre un contrasto molto interessante con la parte antica. Anzi, se devo dire, Riga è una città dai molti contrasti, che mischia casette in legno a splendidi edifici ottocenteschi a orrendi palazzoni sovietici. Il tutto condito con alcune strutture super moderni come i nuovi grattacieli e la biblioteca nazionale lettone). E, ovviamente,
il museo dell'occupazione (questa volta non ce lo siamo persi).
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Torre del castello medievale dell'Ordine
a Sigulda |
Oltre Riga città noi siamo andati anche a fare
due gite, una a
Sigulda, dove è possibile vedere
due bei castelli medievali (e assaporare le lotte tra l'Ordine Livoniano e l'Arcivescovo) e la grotta carsica più grande dei Baltici (che, per la cronaca, è piccola), e l'altra a
Rundale, dove c'è
il palazzo l'Estate del Duca di Curlandia,
una villa barocca molto bella e piuttosto interessante. Queste gite sono organizzate da
una piccola ditta locale (la Smile Line) che fornisce pullmino e guida e costano 50€ a persona.
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Palazzo barocco a Rundale |
Detto così possono
sembrare care ma, come accennavo prima, il turismo è
piuttosto giovane in questi posti e a Rundale ci siamo trovati io e la Dolce Metà
soli con la guida (che ci è venuta a prendere in albergo e ci ha portati con la sua automobile personale a fare la gita e, per guadagnarsi la mancia, ci ha portato a vedere anche i ruderi del castello di Bauskas e il palazzo d'Inverno di Curlandia - enorme, piuttosto malridotto e ora usato come facoltà
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La grotta carsica. Il materiale è così friabile
che si può incidere con l'unghia.
Al giorno d'oggi è vietato scrivere. |
della città di Jelgava, un tempo capitale della Curlandia e considerata un vero e proprio gioiello, ma devastata dalle bombe russe e praticamente ricostruita integralmente in stile sovietico). Per chi volesse ci sarebbe anche
una terza gita (in territorio Lituano, ma è più vicino a Riga che a Vilnius, quindi conviene farla da qui), alla
Collina delle Croci, un luogo di culto in cui i Lituani rivendicano il loro orgoglio di cattolici.
Non ci siamo andati perché la gita costava troppo (100€ a persona) e poi l'abbiamo ritenuta
meno interessante del palazzo barocco di Rundale.
La cucina Lettone, a differenza delle sue vicine, non ha dei piatti tipici particolari, ma sono molto buoni i suoi formaggi (considerati una delicatezza nell'Impero Russo), i frutti di bosco e i funghi. A farla da padrone, in ogni caso, è di nuovo la carne e consiglio vivamente di assaggiarla alla lettone (ossia brasata, o comunque molto cotta) e di lasciar perdere le steakhouse nel centro della città vecchia, che onestamente, non sanno cucinarla.
Da provare, invece, sono questi locali:
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Alus Seta ristorante centralissimo self-service molto gettonato dai Lettoni.
Buona la cucina ma da provare assolutamente sono i dolci,
specialmente
quelli a bicchierone (a base di panna acida, panna montata,
una salsa di frutti
dolcissima e pane), che offrono dei contrasti
di sapori davvero geniali. |
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Pelmeni XL, nella via centrale serve Ravioli russi (self-service).
Puoi fare un misto e poi paghi in base al peso del piatto |
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Vecmeita ar kaki, ristorantino vicino al castello,
molto carino, ottima cucina e buon prezzo. Nel dehor, ci sono dei tavoli fatti con
vecchie macchine da cucire |
Continua nella terza parte, dedicata a Tallinn.
Continua ad essere tutto davvero molto interessante.
RispondiEliminaNon sapevo minimamente cosa ci fosse a Riga.
In realtà anche io ne sapevo ben poco prima di organizzare il viaggio ;-P
EliminaDeve essere molto bella Riga, mi ispira piu' di Vilnius.
RispondiEliminaBellissima la guida che è venuta direttamente con la sua macchina XD
PS: ma in questi stati va tanto di moda la panna acida? :3
Vilnius è proprio piccolina, in un paio di giorni si visita senza grossi problemi, Riga è più grande ma, nell'ottica di fare un viaggio nella zona, io terrei presente anche la prima :D
EliminaPS: Ci cucinano di tutto con la panna acida XD
Ok. Va bene. Più leggo e più mi viene voglia di girare con te XD
RispondiEliminaQuando mi stufo del mondo dell'industria apro un'agenzia viaggi ;-P
EliminaGatto... solo perchè il suo simbolo è un gatto merita il doppio del dovuto! xD
RispondiEliminaIn effetti :D
EliminaA Riga ho visto anche parecchi gatti girare in città e cercare di farsi dare dei bocconcini dagli avventori dei locali all'aperto :D
Molto interessante Riga, sembra piu' ''piena'' di Vilnius che mi sono girato abbondandemente in 2 pomeriggi.
RispondiEliminaP.s. scrivere con le tastiere lituane è un po strano xD
EliminaVilnius è piccolona, mentre sei lì pensa ad una gita a Riga, la merita :D
EliminaPS: immagino! Mi è capitato di scrivere una mail con una tastiera turca e, con solo una lettere diversa, era un casino XD
L'architettura art nouveau mi piace, quindi devo informarmi meglio su quel che si può trovare a Riga, il tuo accenno è interessantissimo.
RispondiEliminaSe ti piace quello stile Riga saprà sicuramente conquistarti. Per me è stata una vera sorpresa :D
EliminaRiga sembra più essere nelle mie corde, anche se più di tutto io amo visitare i castelli, quindi eventualmente le gita potrebbero essere la parte che apprezzerei di più :)
RispondiEliminaAspetto con curiosità la terza parte! :D
I castelli sono sempre una parte interessante e gradita e Riga è davvero una città molto carina :D
EliminaArt Noveau e medioevo sono i miei stili/periodi architettonici preferiti (insieme all'architettura islamica europea medievale :P)! E i piatti sembrano molto appetitosi.
RispondiEliminaAllora tieni in considerazione per un futuro viaggio :D
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