giovedì 9 gennaio 2014

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Higurashi no naku koro ni - Quando piangono le cicale è meglio prepararsi al peggio

L'ingannevolissima cover della serie
Higurashi no naku koro ni (ひぐらしのなく頃に Higurashi no naku koro ni, letteralemente, "Quando le cicale piangono"), conosciuto nei paesi anglofoni come When They cry, è un anime shōnen e seinen thriller e horror basato sull'omonima Sound Novel prodotta dallo studio 07th Expansion su idea di Ryukishi07. L'anime, composto da due serie più due cicli di OAV, per un totale di  cinquantanove episodi, è stato realizzato dallo studio Deen tra il 2006 e il 2009. Esiste anche un manga, composto da trentotto volumi, un film live action e una serie di light novel che conta quattro volumi. Il successo di Higurashi è stato enorme, sia a livello sia a livello nazionale sia a livello mondiale, e, come diverse altre opere di grido di carattere violento nipponiche, ha anche uno spiacevole avvenimento che è stato ad esso ricollegato. Nel 2007, infatti, un alto ufficiale della polizia fu ucciso a colpi di mannaia da sua figlia sedicenne e l'evento fu subito raffrontato con il personaggio di Rena Ryugu.

Un gruppo spensierato
Giugno 1983, nello sperduto villaggio rurale di Hinamizawa (雛見) [1] arriva il giovane Keiichi Maebara, appena trasferitosi in campagna dalla grande città. Presso la locale scuola (che, essendo frequentata da una manciata di studenti in tutto, riunisce gli alunni di tutte le età in un'unica classe) fa la conoscenza di alcune compagni e stringe amicizia con la pucciosa Rena Ryugu, la tsundere Mion Sonozaki, la super pucciosa Rika Furude e la piccola scassaballe Satoko Houjou (in un tripudio di moe, per gli amanti del genere). 
Mion e Rena, le due dell'etàdi Keiichi
Sembra che per Keiichi la vita sia tutta in discesa: il posto è tranquillo, le compagne sono carine (specialmente Rena e Mion, le due che sono dell'età di Keiichi), è l'unico adolescente maschio nell'arco di chilometri e chilometri e la scuola non è per nulla stressante (tant'è che i ragazzi ammazzano il tempo con un club il cui scopo e fare giochi di società). 
Misteriosi fatti di sangue
Peccato che, tra una chiacchiera e l'altra, comincino a saltar fuori paurose storie di morti in condizioni sospette, morti che vengono presto ricollegate alla leggenda del famigerato Oyashiro-sama, una specie di locale divinità che esige un alto tributo di sangue. Oyashiro-sama (o il Monaco) miete una vittima e ne fa rapire dai demoni un'altra ogni qualvolta cade la ricorrenza del Watanagashi Matsuri [2] a lui dedicata. 
La statua di Oyashiro-sama
Nei quattro anni precedenti ai fatti narrati da questa storia i luttuosi eventi si sono susseguiti senza eccezione e, arrivato il Festival anche quell'anno, la ricorrenza si perpetua senza fallo, portando alla morte un giovane fotografo (trovato deceduto con la gola recisa dalle sue stesse unghie, come se fosse in preda ad un gran terrore) e facendo scomparire una giovane infermiera
Non più tanto sereno
Keiichi, inizialmente tranquillo e rilassato, dopo aver assistito ad alcuni fatti inquietanti e dopo aver parlato con  Kuraudo Ooishi, il locale ufficiale di polizia, comincia ad essere teso e nervoso. Così teso e nervoso da dubitare dell'effettiva bontà delle sue nuove amiche Rena e Shion e da cadere in una paranoia omicida che lo spinge a massacrarle a colpi di mazza da baseball senza alcuna pietà, per poi suicidarsi recidendosi l'arteria della gola con le sue stesse unghie come aveva fatto il fotografo.  

Che sguardo inquietante
Nell'episodio dopo la storia ricomincia da capo, da quando tutti erano vivi e vegeti e andavano d'amore e d'accordo in un'atmosfera rilassata e amichevole (ovvero da prima del Watanagashi), anche se alcune cose sono profondamente diverse, tra cui il fatto che compare Shion, la gemella identica di Mion. La notte del Watanagashi, come da manuale, l'incubo ricomincia. Ad ogni reboot della storia i fatti e i soggetti coinvolti mutano, introducendo sempre nuove variabili, scambiando le vittime con i carnefici e inserendo nuovi tasselli nella trama. 
Non c'è pietà nemmeno per le
bambine
A non cambiare è il fatto che si arriva ad una tremenda strage di ragazzini che apparentemente inspiegabilmente si massacrano tra di loro. Cosa possono fare i nostri eroi per fermare la maledizione di Oyashiro-sama, che ogni volta li stermina in modo orrendo? Esiste davvero un Oyashiro-sama o dietro a questi luttuosi eventi c'è una mano umana? Oppure si tratta di tragici incidenti che capitano casualmente nel giorno del Watanagashi Matsuri? Qual è la causa scatenante del reboot continuo? Riusciranno i protagonisti ad avere memorie delle esperienze vissute nei loop precedenti per riuscire a salvarsi nei successivi?

A questo turno la psicopatica è lei
La trama è composta da quattro archi narrativi, chiamati question arc, in cui vengono poste le basi del loop e della storia in generale, oltre che presentati i personaggi, e quattro ulteriori archi narrativi, chiamati answer arc, in cui vengono svelati i misteri. I question arc fanno parte della prima serie (Higurashi no naku koro ni), mentre i successivi appartengono alla seconda serie (Higurashi no naku koro ni kai). 
I personaggi in uno degli OAV
Gli OAV (Higurashi no naku koro ni rei e Higurashi no naku koro ni kira) contengono degli epiloghi alternativi, degli spin-off e alcuni extra. Dal punto di vista tecnico si può notare una discrepanza tra lo stile della prima serie (più semplice e con un'animazione limitata) rispetto a quello delle successive (specialmente nei confronti degli OAV, che sono palesemente più curati). 
Pericolosa o pucciosa? O tutte e due?
Il character design è semplice e classico e riesce a mescolare divinamente il puccioso estremo (moe) delle protagoniste femminili con la loro furia omicida e l'inquietante aria da serial killer psicopatiche che riescono ad assumere. Rena con la mannaia in mano è ormai diventata un vero e proprio simbolo del contrasto tra puccioso e assassino criminale (ed è un po' il modello base della yandere [3] per eccellenza, Gasai Yuno di Mirai Nikki)! A completare delle atmosfere indubbiamente inquietanti e da incubo sono l'ottima colonna sonora, il buon doppiaggio originale e l'uso oculato che viene fatto del contrasto tra colori brillanti delle scene di quotidianità con il buio e le ombre che mostrano quelle di paura.

Rika è una Miko, una sacerdotessa
shinto, e officia il Watanagashi
I personaggi messi in scena non sono tantissimi, ma hanno la particolarità di non avere una singola caratterizzazione psicologica. O meglio, il loro carattere base è sempre lo stesso ma, a seconda dal fatto di essere colpiti o meno dalla Sindrome di Hinamizawa (che è quella condizione che li fa uscire di testa, come succede a Keiichi nel primo arco narrativo) mutano radicalmente il loro comportamento, sviluppando sadismo, paranoia e sete di sangue. 
Kei-chan, da bravo, posa l'accetta!
Ognuno di loro è molto ben curato e reagisce in modo molto differente agli stimoli che riceve, alternando episodi in cui crolla miseramente ad altri in cui riesce ad essere più reattivo e costruttivo. Keiichi non è il protagonista della storia, il protagonista è l'intero gruppo di ragazzi, che deve riuscire a superare i propri blocchi psicologici, i traumi del passato, gli ostacoli mentali e le proprie paure per sperare di superare l'incubo che li ha colpiti. Ognuno di loro ha un passato difficile, un segreto, un incidente con cui dovrà venire a patti o che sarà il trigger per portarlo nuovamente alla follia!

Satoko se la incita la violenza
In definitiva Higurashi no naku koro ni è un'ottima serie che riesce a fare quello che si prefigge: mostrare una storia misteriosa e avvincente, mettere in scena degli omicidi violenti e barbari, perpetrati da personaggi insospettabili, e incollare lo spettatore allo schermo. Higurashi è una storia inquietante, non adatta a tutto il pubblico (anime sensibili, ve lo dico subito, questa serie non fa per voi, assolutamente!), e, specialmente nella prima serie, a tratti complessa da seguire per via della trama sincopata dai loop (ovvero, per più di metà serie viene da domandarsi “Ma che diavolo sto guardando, perché fa così!?”). 
Mion e Shion. Una sta costringendo
l'altra a strapparsi le unghie
Ma non c'è nulla da temere, la seconda serie spiega poi tutto egregiamente (anche se, devo dire, rinuncia un po' a quella tensione emotiva che tanto mi aveva fatto amare la prima serie), chiudendo ogni tassello e rispondendo a ogni interrogativo. In definitiva suggerisco questo anime a chiunque ami i thriller violenti e non si sconvolga se i protagonisti vengono torturati psicologicamente e fisicamente e poi massacrati ripetutamente. Personalmente l'ho trovata una delle serie di tensione e paura meglio riuscite che l'animazione nipponica abbia mai creato.
Collegato a questa serie è anche Umineko no naku koro ni, che si basa sullo stesso meccanismo del loop.


Classica casa gasshō-zukuri
visitabile a Takayama
[1] Himanizawa non esiste, è un luogo di fantasia ispirato al villaggio storico di Shirakawa-gō (白川郷 "Vecchio distretto del fiume bianco") , un sito patrimonio dell'umanità situato nella valle Shogawa, al confine tra le prefetture di Gifu e Toyama. Questo villaggio è caratterizzato dalle case erette nello stile gasshō-zukuri(合掌造り), ovvero quelle tradizionali abitazioni costruite in legno e con il tetto in paglia fortemente spiovente (per resistere anche a forti nevicate) che si vedono spesso nelle opere ad ambientazione tradizionale.

[2] Matsuri (祭) è una festival tradizionale giapponese, spesso riconducibile a manifestazioni della religione shintoista. In pratica è una festa locale tradizionale legata a una divinità shinto del territorio. Nel caso di Higurashi, il Watanagashi è il Matsuri dedicato a Oyashiro-sama.

[3] Yandere e Tsundere sono due caratterizzazioni dei personaggi giapponesi. Mentre lo tsundere è un soggetto volutamente aggressivo, arrogante e combattivo ma che, conoscendolo meglio, mostra di avere il cuore di panna, lo yandere è un tipo apparentemente dolce e coccoloso ma che nasconde lo spirito di Freddy Krueger ed è capace di scoppi di rabbia e violenza degni del peggior malvagio in circolazione.


La sigla della prima serie. Giustamente inquietante al punto giusto!

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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





26 commenti :

  1. Mi è stato consigliato questo anime per la sua particolare violenza nascosta.
    Non seguo il genere, ma mi ricorda Elfen Lied a tratti

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    1. Se ti piacciono delle serie un po' spatter è un'ottimo titolo. Ricorda Elfen Lied solo per le scena di violenza, per il resto , più che essere di azione e avventura è thriller e horror :D

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  2. Interessante.. uhuhuh.. me la segno! xD

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  3. Sembra interessantissimo!
    Mi piace l'idea, non nuova ma se gestita bene decisamente avvincente, delle "doppie personalità".
    Non credo avrò mai il tempo di vederlo, ma se proprio me lo metteranno sotto il naso non dirò di no! XD

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    1. Personalmente ho trovato molto interessante la storia generata con i loop. Un po' si percepisce che l'originale era un gioco (e i vari loop erano i vari finali possibili) e, con questo espediente, riesce ad inserire davvero tanti misteri nella trama :D
      Se vuoi te lo passo ;-P

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  4. Quante cosa ci sarebbero da dire su Higurashi No Naku Koro Ni... In primis, ad esempio, che non ho ancora finito di vedere la seconda stagione! XD Purtroppo devo essere in una condizione emotiva particolare per guardare questo genere di anime (perchè è davvero violenti, di tensione e, in un certo senso, davvero stressante)... Comunque è davvero forte e, nonostante il sangue e tutte le altre cose da brividi, ti tiene veramente attaccato allo schermo! E' imprevedibile e, se la prima serie è intrigante perchè sei tutto preso a capire cosa cavolo succede, la seconda ti attrae perchè vuoi assolutamente sapere come fa a finire! Epico insomma... anche se non so ancora neanche io cosa aspettarmi... ^^'

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    1. Premetto che sono una difficilmente impressionabile e che amo queste serie dove i personaggi finiscono a prendersi a roncolate in faccia (anzi, spesso ne cerco ma non trovo molto di decente da vedere) ma ti assicuro che la seconda serie è decisamente più leggera della prima. Anzi, man mano che gli archi narrativi vanno avanti e meglio le cose vanno :D

      Come serie è una delle migliori di tensione che ho mai visto, davvero ben azzeccata e intrigante. Credo di essermela vista tutta in pochissimi giorni XD

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  5. Sembra interessantissimo, ma sono una delle anime sensibili di cui parli e già la tizia che costringe la sorella a strapparsi le unghie mi provoca problemi. Temo di dover rinunciare.

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    1. Meglio lasciar perdere, allora, la serie è bella ma è anche inquietante da matti e a tratti un po' disturbante. Se non è il tuo genere è davvero da evitare ^^

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  6. Sembra una serie molto particolare, soprattutto per questo elemento dei loop.
    Il genere non credo sia proprio il mio, più che lo splatter le torture fisiche mi mettono un'angoscia mostruosa D: se riesco a mettere insieme un nutrito gruppo di amici con cui vederlo, forse ho qualche possibilità XD
    In tutto ciò mi chiedo...come cavolo fa a funzionare una classe in cui tutti hanno età diverse? °°
    Noto che i giapponesi adorano questo contrasto tra puccioso e horror davvero singolare!

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    1. Visto la particolarità del titolo ti consiglio di guardarlo solo se ti senti veramente, psicologicamente è molto ben fatto e quindi un po' pesante.
      In pratica, nei paesini rurali (credo che funzioni così anche in Italia) non c'è la possibilità di avere più classi per la scarsezza di allievi. Nell'esempio di Hinamizawa hanno in tutto sedici ragazzini nel paese, per cui verrebbero fuori al massimo un paio di studenti per classe, se fossero divisi. In pratica credo che la professoressa insegni a turno le diverse materie ai diversi livelli. Gli studenti che non devono seguire quella spiegazione, lavorano autonomamente sul loro programma (in pratica sarebbe come dividere la classe in diversi gruppi e ogni gruppo fa esercizi diversi) o aiutano i più piccoli. Il metodo di insegnamento Montessori prevede classi di età mista :D

      Credo che il puccioso serva a stemperare la vena horror. Se il character design fosse stato più realistico sarebbe stato ancora più inquietante ^^

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    2. Lo terrò presente allora °°
      Davvero? Non lo sapevo proprio che fosse previsto un metodo di insegnamento simile. Da un certo punto di vista deve essere interessante. Immagino si crei una grande unità all'interno della classe!

      In effetti...penso tu abbia ragione ^^

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    3. Certamente gli studenti sono costretti ad essere maggiormente uniti (per esempio, nella mia classe delle superiori non eravamo affatto uniti, ma potevamo farlo perché ognuno remava per sé) ma, d'altro canto, tutti quanti sono costretti a seguire un unico percorso (ovvero niente specializzazioni nella scuola superiore - che se vuoi fare l'artistico e la maestra unica non sa disegnare sono poi cavoli tuoi) :D

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  7. L'anime è molto avvincente, ti tiene incollato al video episodio dopo episodio, mistero dopo mistero. Bisogna vedere entrambe le serie di seguito, poiché si comincia a capire il significato di tutto solo a partire dalla seconda.
    Unica pecca IMHO: hanno un po' esagerato con la "pucciosità" di Rika

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    1. Giustissimo. Quando lo cominciai a vedere rimasi incollata allo schermo fino all'ultima scena! Prima volevo capire che diavolo stavo guardando e poi volevo sapere come andava a finire :D
      Davvero una serie azzeccatissima e ben riuscita :D

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  8. Mi han consigliato di guardarlo quando stavo giocando una beatmap di Osu! ma mi è stato detto "occhio che è taaanto violento" xD Sinceramente non so come faccia a fare "senso" lo splatter di un cartone animato, ma va beh.
    Spero di trovare la voglia di riprendere a guardare qualcosina, per ora nada :|

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    1. Non sono una persona particolarmente sensibile al sangue ma questa serie è davvero ricca di scene molto violente. Sia violenza fisica sia violenza psicologica, quindi capisco che chi te l'ha consigliato ti abbia detto di andarci con i piedi di piombo (una volta ho suggerito una serie violenta ad un amico che credevo non avesse problemi e c'è rimasto malissimo).
      Prima o poi tornerà :D

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  9. Bellissimo, uno dei primi anime che ho visto, mi rimane un grande ricordo, pieno di tensione e raccapriccio. Peccato per la seconda serie, la storia si chiude bene ma è noiosa da morire...

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    1. Anche io l'ho visto un po' di tempo fa e, per scrivere la recensione, mi sono riguardata un po' di archi e devo dire che non ha perso smalto, nonostante il tempo trascorso :D
      Il finale lasciò un po' interdetta anche me. Speravo di qualcosa un po' più in linea con la prima serie ;-P [SPOILER] Anche se sono stata, da una parte, contenta che si sia chiuso così XD [FINE SPOILER]

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  10. Ho guardato (o meglio, sono stata forzata a guardare) il primo question arc, però la storia non mi ha presa e l'ho abbandonata. Probabilmente è stato proprio perché non l'ho iniziata di mia spontanea volontà, e non ero in vena di una storia del genere, per quanto la violenza non mi dia alcun fastidio. Magari la riesumo quando sarà il momento giusto, anche solo per capire cosa cavolo stesse succedendo.

    A proposito di violenza (solo psicologica in questo caso), hai visto Aku no hana? Ci hanno fatto su un sacco di polemiche per il rotoscope, ma io l'ho trovato bellissimo.

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    1. Il primo question arc lasciò molto basita anche me. Non si capisce cosa succede, non si capisce chi siano tutti i personaggi messi in scena (e questo Oyashiro-sama, chi diavolo è?) e non si capisce nemmeno dove voglia andare a parare. In me prevalse la curiosità e mi sono guardata tutta serie di fila, ma capisco che se non eri in vena sia una storia poco apprezzabile ^^

      No, non l'ho visto ma ce l'ho in programma :D

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  11. Un anime che al tempo mi colpì e inquietò così tanto che essere obiettivo mi è impossibile XD ricordo che però intrigava assai e che già i primi secondi del primissimo episodi erano un pugno nello stomaco!

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    1. C'era quella musichetta inquietante che ti faceva subodorare il peggio già ancora quando le cose andavano tutte bene, figurarsi dopo :D
      Personalmente l'ho amata moltissimo come serie ^^

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