giovedì 30 aprile 2015

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Devilman - L'uomo fattosi demone per il bene dell'umanità!

La mostruosa cover del primo volume
Devilman (デビルマン Debiruman) è un manga shōnen realizzato da Go Nagai e pubblicato sulla rivista Weekly Shōnen Magazine di Kodansha tra il giugno del 1972 e lo stesso mese dell'anno successivo. L'opera, ovviamente conclusa, è raccolta in cinque volumi e da essa sono tratti diversi manga spin-off (tra cui Davillady, Amon - The dark side of Devilman, Strange Days - The Apocalypse of Devilman e Devilman - Time Travellers, Devilman vs Hades), dei cross-over con altri personaggi celebri dell'autore (Getter Robot vs Devilman), una serie anime (1973) e una serie di OAV più fedeli all'originale della precedente trasposizione (1987). Questo manga è considerato una delle opere più celebri e influenti degli anni '70 (nonché la serie più famosa del suo autore) e in Italia è edita dalla J-pop in un'edizione che vanta una carta spessa, la sovraccoperta, segnalibri in omaggio e pagine a colori. È disponibile anche un cofanetto che raccoglie tutti e cinque i volumi.

Akira(il moro) e il suo amico
Ryo (il biondo con le basette scolpite)
discutono
Akira Fudo è un ragazzo deboluccio, gentile e piuttosto fifone, che cerca di evitare liti e scontri verbali fino al punto di non reagire a delle provocazioni dirette. Un giorno, il suo amico Ryo Asuka, evidentemente nervoso e spaventato, gli chiede di seguirlo a casa sua per mostrargli una sconcertante scoperta che ha recentemente fatto: i demoni stanno per distruggere l'umanità e l'unica arma che loro hanno a disposizione per fermare il massacro e fondersi con una di queste creature infernali e prendere possesso del suo corpo. Akira all'inizio è titubante ma, davanti alle prove che il suo amico gli mette davanti, non può che concordare sull'esistenza dei demoni ed accettare l'esperimento di fusione. L'esperimento va a buon fine a metà: Akira si fonde con Amon, il malvagio principe dei demoni, e ne acquisisce la forza e il carisma, diventando il fortissimo Devilman, mentre Ryo non si riesce a fondere con alcun demone. Comincia così un'avventura dalle tinte horror che porterà Akira e il suo amico ad addentrarsi sempre di più in mondo popolato di demoni, tra orribili uccisioni e combattimenti all'ultimo sangue. Riuscirà il Devilman a salvare l'umanità? E riuscirà Akira a mantenere la sua umanità?

Akira si trasforma nel Devilman
Il primo personaggio messo in scena è, ovviamente, Akira, il futuro Devilman. All'inizio è davvero un personaggio inetto, poco furbo (ha bisogno che ogni cosa gli venga spiegata per filo e per segno) e senza speranze, che rifugge ogni forma di rischio e preferisce piagnucolare invece di reagire ad un torto. In pratica è il peggior protagonista possibile per una serie horror di avventura. Dopo la fusione con Amon tutto in lui cambia, a cominciare dallo sguardo, che si fa ferino, passando per il corpo, che diventa molto più robusto e acquisisce una soprannaturale forza, nonché l'abilità di conferirgli l'aspetto di un vero demone, per arrivare alla psiche. Akira diventa molto più tosto, molto più cupo e molto più violento. Non rifugge più lo scontro ma, anzi, si diletta nella battaglia e desidera mettere in mostra le sue nuove capacità per sbudellare personalmente quanti più demoni possibili e salvare con le sue stesse mani (zampe?) l'umanità e i suoi amici.
Tho, Miki è di nuovo nuda ...
Però bisogna dare atto a Go Nagai che
il fanservice se l'è giocato senza mai
sfociare nella volgarità
Accanto a lui ci sono Ryo, un ragazzo intelligente e pianificatore, che evidentemente ammira moltissimo il suo amico Akira e che lo guida nella sua battaglia senza fine, e la sua amata Miki, una ragazza spigliata e irriverente, che non esita a mettersi nei pasticci e a prendere in giro il vecchio Akira, ma che si innamora perdutamente del nuovo Akira (ma il cui ruolo è molto limitato, ai fini della storia. Diciamo che è più che altro la "donzella" dell'eroe e un bel pezzo di fanservice). Oltre a loro ci sono poi tutto uno stuolo di malvagi demoni (alcuni conoscenti di Amon, altri suoi avversari, altri ancora decisi semplicemente a distruggere l'abominio del Devilman), alcuni umani terrorizzati dai demoni e alcuni personaggi sorprendenti di cui non parlo per non rovinare la sorpresa ai lettori.

Devilman si batte con il demone
Sirene (notare come anche il nudo
femminile sia molto usato anche
tra le cattive)
Il disegno di Go Nagai è sporco, bizzarro e grezzo, quasi inciso sul foglio. I suoi personaggi hanno i tratti somatici volutamente rozzi e quasi fin deformi e le scene di violenza e di brutalità non sono lesinate. Sicuramente l'autore mette tutta la sua fantasia più stravagante nel creare dei mostri sempre più strani, deformi e grotteschi, rendendoli la punta di diamante dell'opera. Ecco, credo che grottesca e violenta sia un po' la summa della sua arte, che raggiunge la sua pienezza proprio quando le creature più orrende si danno battaglia. I punti deboli di questa rappresentazione sono il fatto che il disegno in certi momenti, specialmente quando sono rappresentati gli esseri umani, tende a diventare davvero troppo grezzo, il fatto che certi discorsi (specialmente quelli di Ryo) sono un po' pedanti e fin troppo didascalici e che l'autore, pur non lesinando in quanto a violenza visiva e anche nei momenti più drammatici, non mostri mai gli organi interni dei suoi personaggi, creando, di fatto, un'opera con Violenza Moderata (approfondimenti qui!), quando il tono che si dà è quello di un'opera che fa della sua bandiera e del suo apice la violenza stessa.

Devilman ferito durante uno scontro
In definitiva bisogna ricordare come Devilman sia uno dei grandi capostipiti del genere horror del fumetto nipponico, nonché una delle sue pietre miliari. Questo suo riconoscimento non è affatto immeritato e la sua storia appassionante (con un grandissimo colpo di scena finale) e i suoi personaggi indimenticabili e carismatici riescono quasi a far dimenticare al lettore le due debolezze intrinseche che l'opera presenta. La prima si riscontra nel tratto dell'autore che, benché riesca a dipingere degli splendidi mostri, si dimostra troppo grezzo nel mettere in scena i suoi personaggi umani e un pelo limitato nelle scene di violenza [1], mentre la seconda, invece, risiede nella sceneggiatura della trama, che non sempre è del tutto coerente (la quasi
I demoni!
totalità del terzo volume, secondo me, è un divagare dalla trama principale e una palese violazione di quanto detto fino a quel momento, per non parlare poi dello scontro finale che è davvero troppo sbrigativo. Dopo tutta quella preparazione mi aspettavo qualcosina in più [1]) e a tratti i dialoghi diventano piuttosto pedanti (Ryo è il Santo Protettore di tutti i personaggi affetti da spiegonite acuta cronica!). Devilman è un capolavoro? Secondo me no, è un manga di tutto rispetto, un manga merita di essere letto, ma non è un'opera perfetta. Lo consiglio a chi ama i fumetti horror (e non teme qualche bello sventramento), a quelle persone a cui piacciono i mostri (e gli autori dalla fantasia perversa) e da quelli che non temono di leggere qualcosa di diverso dal solito.



NOTE:
[1] Per i motivi descritti sopra. Violenza ce n'è a badilate, solo non ci sono spargimenti di organi. Per me è una mancanza, visto il tono dell'opera, per qualcun'altro il livello di violenza mostrato (con mutilazioni e barbare uccisioni magari è già fin troppo)!

[2] Non è per fare paragoni azzardati, ma ho avuto la stessa sensazione che ho avuto leggendo la battaglia di Hogwarts in Harry Potter e i Doni della Morte, quella sensazione di "tutto qui? Già finito?".



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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





36 commenti :

  1. Io sono di parte: Devilman è il mio manga preferito, e pur comprendere alcune tue riserve, rimane per me un'opera imprescindibile.
    Il disegno anni '70 di Nagai mi piace, probabilmente ci sono proprio affezionata, quindi sono molto indulgente in tal senso.
    È vero che alcune "rifiniture" avrebbero potuto migliorare la trama, ma ancor oggi fatico a trovare un'opera che riesca a condensare tutto ciò che mi appassiona in una storia come Devilman: abbiamo personaggi memorabili (adoro Silen), dinamiche che hanno fatto storia, momenti pieno di pathos, colpi di scena come pochi, e non possiamo dimenticare l'enorme e trasversale influenza sugli autori successivi (Devilman è la principale fonte d'ispirazione, ad esempio, per Evangelion di Anno).

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    1. Secondo me (e prima o poi gli dedico un bel post a questa cosa) non ci sono opere assolutamente imprescindibili ma belle opere che meritano di stare nella libreria di un appassionato\a del genere :D
      Devilman nella mia libreria ci sta benissimo e, anzi, quando un attimo di tempo, mi piacerebbe già rileggerlo :D

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  2. E' stata una delle migliori letture manga della mia vita.
    SI vede tutta la crudeltà dell'animo umano... L'ho letto anche per conoscere uno dei maestri ispiratori di Kentaro Miura.

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    1. Io l'ho preso un po' perché il titolo è molto famoso e un po' perché, comunque, sfogliandolo, aveva attirato la mia attenzione :D

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  3. Io ho scroccato il manga e mi è piaciuto molto.. in effetti prima o poi vorrei recuperarlo! :)

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    1. Eh eh eh, è il dramma di scroccare i fumetti: se poi piacciono si finisce a recuperarli ;-P

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  4. Mi sa che io me lo salto, non mi ispira.

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  5. Introvabile quando lo volevo leggere a tutti i costi ( metà anni '90 ).
    Adesso che è disponibile in più edizioni, mi faccio problemi perché vorrei prendere tutti i numeri in una volta e quindi sto aspettando che qualcuno nel circuito usato se ne voglia liberare a buon prezzo.
    Di sto passo sarà dura mi sa, ma non demordo, prima o poi lo leggerò.

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    1. Di solito, quando viene fatta una nuova edizione, si cominciano a trovare quelle vecchie in giro a dei prezzi più bassi. In bocca al lupo per la ricerca :D

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  6. Debiruman! Vista la serie tv quando ero piccolo, poi ho recuperato un po' del resto... diciamo le opere più mature. Mi piace il tratto nagaiano quando diventa "pazzo", anche Miura lo ha omaggiato più volte in Berserk (che nella rappresentazione dei due protagonisti, ricorda proprio Akira e Ryo)

    Moz-

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    1. Quando il tratto di Nagai rappresenta demoni e mostri raggiunge il suo apice e mostra tutta la fantasia dell'autore, è la mia parte preferita :D
      In effetti, ora che me lo fai notare, la coppia protagonista si assomiglia parecchio nelle due opere XD

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  7. Non sono d'accordo :)
    (Ma quanto coraggio oggi! ^_____^)
    Un capolavoro NON è "l'opera perfetta".
    Un capolavoro è un'opera che possiede "qualcosa" (che può variare a seconda del genere e della forma di comunicazione/arte di cui fa parte) che lo rende unico, primevo, originale, capostipite, creatore di una "scuola" o, al contrario, rimasto talmente e totalmente isolato da qualsivoglia scuola, da far scuola a sé.
    Un capolavoro non ha nulla a che vedere con "l'opera perfetta" e, a costo di essere per una volta "poco democratico", affermo che Devilman E' un capolavoro a prescindere da gusti e/o sensazioni (e valutazioni) personali.
    Proprio perché i capolavori fanno parte di una categoria speciale, che sta al di fuori delle logiche "mi piace/non mi piace".
    Un po' come dire che I Promessi Sposi è noioso: può anche darsi, può anche darsi che te l'abbiano fatto ingoiare a forza a scuola e per questo lo odii, può anche darsi che per i tuoi gusti bla bla bla, ma ciò non toglie che I Promessi SPosi sia un capolavoro. Anche se non ti piace.
    Devilman ha iniziato qualcosa, ha inventato un percorso che da lì in avanti sarebbe stato traccia per ulteriori innumerevoli opere.
    Chi l'ha deciso che sia un capolavoro? Io?
    No. Banalmente, l'ha deciso la storia. La storia del fumetto, la storia del manga, la storia del fumetto dell'orrore.
    Concordo, infatti, pienamente con tutte le critiche che Acalia ha fatto nella sua recensione, ma queste non inficiano assolutamente e in alcun modo il fatto che Devilman resta un capolavoro.

    "Go Nagai [...] ha costruito nel corso degli anni uno dei linguaggi più articolati della storia del fumetto mondiale e giapponese nello specifico, basata su segni essenziali e un'attentissima ricerca dell'elemento arcano e magico che raggiunge il suo apogeo nella rappresentazione demonologica."
    (Cristina Mulinacci, Storia del fumetto Giapponese, secondo vol. - Musa edizioni, 1998)

    Personalmente, invece, adoro questo manga e passo sopra tranquillamente a qualsiasi suo difetto, tale e tanta è la sua bellezza complessiva.
    Per quanto riguarda la mancanza di esibizione di organi interni, essa è semplicemente dovuta al target cui era originariamente destinato: giovani maschi praticamente pre-adolescenti, ossia Shonen Jump, e siamo comunque nel 1971.

    Come sempre ho letto stra-volentieri la tua recensione :)
    Ciao
    Orlando

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    1. ...pardòn: "e siamo comunque nel 1972" :-)

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    2. Mi aspettavo un commento del genere da parte tua :D

      Secondo me il "capolavoro" è un'opera che non invecchia con il passare del tempo, un'opera che può essere godibile al giorno della sua scrittura, al momento del massimo successo del suo autore e mille anni dopo. Un capolavoro è un'opera che riesce a superare i limiti del linguaggio del suo tempo (va come me la tiro con questa frase! XD) e a comunicare al 100% con generazioni diverse (in cui, come sempre, può piacere e non piacere al singolo). Secondo me a Devilman manca un passetto per essere in questa categoria, ma rimane comunque un ottimo prodotto che sta benissimo nella libreria di chiunque ami i fumetti piuttosto violenti (e infatti è qui comodo nella mia libreria) :D

      Sul discorso della mancanza di organi interni: lo so, negli shōnen sono vietati e soprattutto nel 1972 non se ne vedeva traccia, ma rimango dell'idea che se Nagai avesse osato disegnare un seinen l'opera ne avrebbe guadagnato. Ci sono tanti shōnen che non fanno della violenza in sé il loro cardine, pur sfruttandola (vedi One Piece, Bleach, Naruto e via discorrendo), ma per Devilman la violenza è davvero importante e anche visivamente sarebbe stato bello fosse stata completa ^^

      Thanks :D

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    3. ..sta di fatto che al di là delle mie o delle tue parole (e gusti, e opinioni), Devilman è in TUTTI i libri, saggi, trattati, articoli (ecc.) di storia del manga, quando non addirittura di storia del fumetto. Tanto basta :-)
      Ciao!
      Orli

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    4. Certo, e nessuno ha mai pensato di togliergli questo ruolo :)

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  8. Uhhmm... Acalia tu che edizione hai letto ?Perché quella Jpop è pessima, visto che mischia tavole originali con rifatte, mancano un bel pò della storia originale, ( tipo quelal con i due demoni camuffati da umani che parlano al ristorante), hanno aggiunto le storie di Time Travelers ( bruttissime) più altre cavolate ( cioè quella del mostro che vuole papparsi Miki al mare è robetta).
    Cosniglio a tutti, nel caso vogliate recuperare questo manga, di comprare la versione d/visual in 5 volumi o quella Dynamic Italia in 3, le uniche fedeli alla versione originale ( ma la versione d/v, fatta in epoca digitale, ha una resa delle tavole originali migliore ).

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    1. Ho l'edizione J-pop, che è presa dalla versione nipponica bunko (quindi, ad onor del vero, le modifiche non sono made in J-pop ma realizzate già nella versione nipponica di riferimento).

      Proprio le storie del time travellers (ossia quella con Hitler, il generale Custer e via discorrendo) sono quelle che mi hanno fatto storcere tantissimo il naso nel volume tre e che segnalo come un grosso buco di trama ( [SPOILER] che ci facevano i demoni già svegli in quelle epoche? Com'è che Ryo ha dei poteri che poi scompaiono nel nulla? C'erano solo quei tre demoni in croce nel passato? Cambiare il passato non cambia nulla nel presente? [FINE SPOILER]).
      Mi spiace per le storie mancanti (che dovrebbero essere una cinquantina di pagine) e non capisco come mai abbiano fatto questa modifica nel plot generale ç__ç

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    2. Non è Jpop ad aver massacrato il manga originale, ma sono stati loro a voler pubblicare stà versione, quindi sono colpevoli senza condizionale.
      Poi molte tavole sono riprodotte da schifo, come il prologo muto all' inizio del primo volume, che era in origine a colori.
      Le storie di Time Travelers non sono scritte da Nagai ( tranne quella con Giovanna d'Arco e un altra, mi pare) e l'unica che si slava è quella di Nike, nel finale.
      Però attenta, nelle storie di TT non cambiano nulla del passato, anzi alla fine l'intervento di Akira e Ryo fa andare tutto come doveva andare.

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    3. Non so come funzionino i diritti dei manga ma sono sicura che la casa editrice originale possa arrogarsi il diritto di far stampare una versione piuttosto che un'altra :D

      In realtà, per le regole del viaggio nel tempo, o prima o dopo l'intervento di Ryo e Akira le cose dovevano essere diverse, per cui nel loro mondo le cose erano evolute in un certo modo (diverso dal nostro) con i demoni per arrivare alla loro situazione. Togliendo i demoni dal passato, comunque scombinano le cose. Rimane comunque la domanda: ma come ci sono finiti i demoni nel passato? Non si erano cominciati a scongelare al tempo di Akira\Ryo? Mistero.
      In ogni caso quella parte, buttata lì nel terzo volume rompe moltissimo il ritmo di lettura.

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    4. Se ci pensi i loro interventi nel passato non cambiano la storia ufficiale: Hitler diventa lo spietato gerarca nazista grazi ai demoni che lo convincono della spregevolezza degli ebrei, Antonietta muore lo stesso, Giovanna torna illesa nel suo tempo ( per quel che gli serve), Custer viene massacrato coi suoi uomini a Little Big Horn ( e sarà contento di come Nagai lo rappresenta: ora, di sicuro non era un santo e Dio solo sa quante ne avrà combinate, ma che addirittura decapitasse gli indiani e andasse in giro con la loro testa conficcata nella picca, mi sembra esagerato).
      Che ci fanno i demoni nel passato ?
      Se ti ricordi, Ryo spiega ad Akira che alcuni demoni si sono risvegliati dal letargo dei ghiacci già secoli prima diffondendo tra gli uomini le leggende del diavolo, oni, vampiri ecc... ( perché diavolo stì demoni non hanno risvegliato anche il resto della tribù lo sanno solo loro).

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    5. Riguardo ai diritti dipende: a volte è l'autore a imporre una certa edizione, a volte è la casa editrice italiana a scegliere quale pubbllicare tra le varie versioni.
      E quando scegli quella che ti pare la migliore, devi , contratto alla mano pubblicare solo quella , tale e quale senza cambiare/aggiungere nulla da altre edizioni.
      Probabilmente Jpop ha scelto quella versione perché conteneva materiale inedito in Italia, in modo da spingere la gente che aveva già una delle 3 precedenti edizioni a ricomprare pure questa.

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    6. Sui viaggi nel tempo: Quindi nella timeline originale di Devilman, quella prima dei viaggi di Ryo e Akira le cose dovevano essere diverse. I Viaggi del tempo sono una cosa fighissima ma hanno il difetto di creare matematicamente dei paradossi XD

      Per le edizioni, credo anche io che la J-pop abbia cercato di prendere quella con del materiale inedito, in modo che potesse attirare anche le persone che magari avevano già delle vecchie edizioni :D

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  9. Non ho mai amato particolarmente Go Nagai, ma anch'io sono fra quelli che non hanno problemi a definire Devil Man un capolavoro! :)

    Ma non ho ben capito: Questa edizione J-pop differisce da quella della D/Visual che ho io?

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    1. Sì, l'edizione J-pop riprende la versione bunko nipponica e hanno aggiunto, nel volume tre, principalmente, diverse storie del Time travellers (che a mio avviso non c'entrano una cippa con la trama originale e "rompono il ritmo" - e sono anche uno dei motivi più grossi per cui non ritengo Devilman un capolavoro) e mancano alcune parti presenti nella vecchia edizione ^^

      In realtà non sapevo nemmeno io che ci fossero delle differenze tra edizione "classica" e "ultimate" XD

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    2. Devilman in versione originale guadagna di brutto, e per i tempi è stata un opera con trovate molto "avanti" ( tipo quella dei demoni che devono ristabilire l'ordine nella catena alimentare, idea che verrà ripresa da Itoshi Iwaki nel bellissimo Kiseiju ).
      Certo, il manga ha i suoi bei difetti, come i disegni grezzi ( specie nei primi volumi), buchi nella trama pazzeschi ( I genitori di Akira lavorano all' estero e lui vive dai Makimura, ok. Ma perché quando i demoni attaccano il Mondo, lui se ne frega di dove siano e come stanno ?)
      Nella serie OAV di 2 episodi, molti di questi errori vengono corretti, e il chara di Komatsubara è spettacolare.
      Da guardare assolutamente .

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    3. Chissà perché i giovani eroi hanno sempre dei genitori fantasmi che permettono loro di avere una libertà d'azione pazzesca XD

      Sto pensando seriamente di recuperarmi gli OAV :D

      PS: Kiseiju lo sto leggendo nella nuova edizione e mi sta piacendo un sacco (peccato solo per il prezzo spaventoso)! ^^

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  10. Lo lessi qualche anno fa e l'Arpia Silen è uno dei personaggi che più ho amato.
    Ho apprezzato la violenza spropositata e senza limiti di alcune scene (non facciamo spoiler ma mi hai capita suppongo) perché rompono lo schema dell'intoccabilità di una certa rosa di personaggi e anche l'epilogo è abbastanza epico però forse troppo secco, forse l'opera meritava una maggiore profondità oltre all'effetto di impatto immediato! ^^

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    1. [SPOILER]
      In effetti quello che succede a Miki e anche a Akira sono davvero eventi di rottura, specialmente per noi occidentali che siamo abituati al cinema buonistico americano che ha sempre un occhio (ma anche due) di riguardo per i suoi protagonisti.
      In realtà ho sperato fino alla fine che Miki si fondesse con un demone anche lei ;-P
      [FINE SPOILER]

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  11. So che sembra strano che lo scriva io ma...Devilman è l'unica opera di Nagai che fino ad ora ha suscitato la mia curiosità! Come sai, non amo horror e splatter, né penso ci siano letture imprescindibili, ma alcuni degli argomenti affrontati in devilman e poi riproposti in altri manga mi attirano abbastanza.

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    1. Il manga è indubbiamente bello ma anche indubbiamente violento. Ora, non è l'opera più splatter che io abbia mai letto ma diciamo che la sua fama se l'è meritata :D

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  12. Hai recensito uno dei miei anime preferiti di sempre : ) roba che nagai ci campa ancora oggi con roba " strana ed equivoca" come devilman vs getta robot ( che è da fusi di testa, in senso buono). Mi piace anche il fatto che da devilman sia nato in qualche modo un sotto filone horror - sociologico interessante , che in fondo parla di integrazione raziale, che ha visto esponenti interessanti come "l'ospite"è i l recente "tokyo ghoul" fra i tanti. Peccato per la mancata messa in animazione di tutto il materiale del manga ( anche se l'anime di amon in qualche modo "completa" per me non è a livello dei primi due bellissimi oav...e non mi accontento della storia "è rimpastata" dal "pazzo mondo di go nagai", anche se divertentissima). Ultimamente grazie alla nuova edizione sto apprezzando anche il nagaiano violence jack, che più di uno spunto da devilman lo ha.. Bella recensione : ) talk0

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    1. Nagai ha avuto delle buone idee di partenza e le sfrutta fino alla fine, facendosi forza del suo successo.
      Questi OAV su Devilman me li hanno suggeriti in molti, appena ho un attimo me li recupero, che probabilmente sono proprio interessanti :D

      Di Violence Jack ho letto i primi numeri (ho scoperto che la Dolce Metà ce li aveva nell'edizione Dynamic) e ci sto facendo su un pensierino sul recuperare anche il resto della serie man mano che esce :D

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  13. Devilman è un manga unico, un capolavoro assoluto e uno dei miei fumetti preferiti di sempre, forse quello che più mi ha lasciato sconvolto nel finale. Il suo uso della violenza è eccelso, e mira non all'horror facile che va tanto di moda oggi (vedi robe mediocri come Elfen Lied o Tokyo Ghoul), ma al trasmettere un messaggio pacifista usando tutti i pugni nello stomaco possibili. Io e Snake abbiamo in mente di scriverne un articolo a 4 mani, visto che a entrambi è piaciuto molto, ma nel frattempo ti faccio i complimenti per l'analisi che ne hai fatto tu.

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    1. P.S. Solo un piccolo appunto: sul fatto del tratto troppo grezzo, personalmente trovo che si adatti bene alla storia, e in generale esprime il modo di fare di Nagai, mentre nel terzo volume, i capitoli in cui Ryo e Akira viaggiano nel tempo erano in realtà un manga a parte, lo spin-off "Devilman: Time Travellers", e non andrebbero contati come parte effettiva del manga (anche perché se Ryo avesse avuto veramente il potere di viaggiare nel tempo, di sicuro l'avrebbe usato in altri modi...) XD

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    2. Quello che tu chiami "horror di oggi" per me è bieco splatter. A tutti quelli che fanno horror di quel tipo li manderei a rileggersi dei classici come Lovecraft XD

      Elfen Lied l'ho letto e devo dire che l'idea di fondo è ottima, peccato solo che l'autore non sappia disegnare e che si perda in scene soft-porno, invece di occuparsi dei diclorius. Infatti, se l'hai visto, l'anime di Elfen Lied, che va a correggere il tiro su questi punti è molto bello (peccato solo per il finale incompleto). Di Tokyo Ghoul ho visto solo mezza serie e l'ho trovato di una pochezza senza pari. Davvero, l'unica cosa figa è la maschera del tipo ma non è nemmeno chissà quanto originale!

      PS: Sul tratto io lo trovo perfetto per i demoni ma sugli umani è davvero spigoloso (vedi le basette di Ryo).
      Sul Time Travellers siamo d'accordo, oltre il fatto che cambiare quei fati nel passato sicuramente avrebbe sconvolto al timeline e forse Akira non sarebbe neppure nato XD

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