Maleficent - Una fata madrina davvero molto dark

La locandina del film

Maleficent è un film live action fantasy del 2014 (per chi fosse interessato: è ancora al cinema!), diretto da Robert Stromberg per la Walt Disney Pictures (che, dopo Saving Mr Banks, sta tirando fuori le vecchie glorie in gran spolvero). Si tratta di un remake realizzato a partire dal punto di vista dell'antagonista principale (appunto Malefica) del Classico Disney La bella addormentata nel bosco del 1959 e vede nei panni della sua protagonista l'attrice Angelina Jolie. 

Passate a leggere anche la recensione di Babol: abbiamo organizzato un evento dedicato a La bella addormentata nel bosco e Maleficent in cross-posting!

Malefica classica

Abbiamo visto ieri la storia classica de La bella addormentata nel bosco, tutta basata sullo scontro tra un'ottima antagonista malvagia fino alle ossa (e che si vanta anche di esserlo) e su un trio di fatine che si rimboccano le maniche per evitare il peggio. 

La nuova Malefiva

In Maleficent viene presa la base di quella storia ma il risultato è completamente stravolto! Se da una parte sarebbe anche encomiabile il tentativo di giustificare la cattiveria di un personaggio narrandone le sue vicissitudini passate, dall'altro non è affatto buona creanza snaturare completamente un personaggio ormai classico come Malefica, affogandolo nello zucchero della bontà. Ma andiamo per ordine e vediamo cosa succede in questo film.

Malefica e Stefano da ragazzini

Qui Malefica è una fata buona particolarmente potente, che vive felice nella Brughiera, un regno incantato preso di mira dall'avidità umana. Un giorno conosce il giovane umano di nome Stefano e stringe con lui una inaspettata amicizia, amicizia che con il passare degli anni si tramuta in amore. Purtroppo, però, Stefano non ricambia esattamente il sentimento della bella fata e, quando il vecchio Re Enrico promette la mano della sua adorata figliola e la corona del suo regno all'uomo che riuscisse a uccidere Malefica, non si fa scrupoli a tradirla e a strapparle le sue preziose ali.

Re Stefano, primo del suo nome

Stefano diventa così Re Stefano e in un giorno lieto nasce la sua primogenita, la principessina Aurora. Al battesimo della piccola, come risaputo, si presenta anche Malefica, non invitata, e le scaglia addosso una potente maledizione che ne decreta la caduta in un sonno di morte prima del compimento dei sedici anni. Le tre fate buone (Giuggiola, Fiorna e Verdelia), per cercare di salvarla, la portano a vivere nel bosco con loro. Peccato solo che, invece di essere le tre combattive e simpatiche Flora, Fauna e Serenella, sono tre purissime deficienti, che non solo si fanno sgamare dalla fata malvagia al giorno zero, ma non riescono nemmeno a prendersi cura come si deve della piccola.

Al battesimo di Aurora

Per fortuna della principessina, però, Malefica, nonostante il gusto per l'abbigliamento nero, non è veramente cattiva e, passatole lo scazzo di essere stata sedotta ed abbandonata dal suo ex amante, comincia a spiare la "Bestiolina" e a occuparsene segretamente, al punto che Aurora, una volta cresciuta, si convince che lei sia la sua fata madrina. Riusciranno Malefica e Aurora a venire a patti? E la maledizione? Si compirà o il Principe Filippo riuscirà a salvare la giovane? E Re Stefano, cosa combinerà?

Con sfondo boschivo

Quasi tutti i personaggi messi in scena sono le controparti del classico film animato La bella addormentata nel bosco e quasi tutti si trovano con le caratterizzazioni psicologiche sballate. In primis vi è Malefica (che qui è la protagonista), che diventa improvvisamente non solo buona ma a dir poco zuccherosa. Dimenticate quella nobile e altera strega che si lamenta di essere "La rovina delle forze del Male" per non aver portato a compimento la sua vendetta e fate ciao alla fata che nutre segretamente la bambina, che la protegge e che le mostra le meraviglie della Brughiera! 

Le tre fate buone sceme

Malefica è buona all'inizio, buona a metà film e buona alla fine! E per di più si diverte a fare "dispettucci" da asilo infantile alle tre fate. Quelle tre, invece, non solo sono pasticcione, ma sono allegramente menefreghiste, rissose e persino un po' stronze, se devo dire. Il loro ruolo nella trama è ridotto a qualche siparietto, visto che ognuna delle loro scene principali viene ereditata dalla protagonista. Persino la trovata del bacio del vero amore™ per spezzare l'incantesimo è farina del sacco di Malefica [1 - NOTA SPOILER]. 

La bella svampita nel bosco

A loro quattro va poi aggiunto Re Stefano (che qui fa la parte del pericoloso psicopatico - cos'è fra una cinquantina d'anni uscirà un film che ne mostrerà la sua triste storia e farà vedere che in realtà non era così cattivo come sembrava?) e quella sciacquetta di Aurora. Mi si perdoni ma non l'ho proprio tollerata. Non fa nulla per tutto il film se non ridacchiare e stupirsi di ogni cosa. Sembra sotto effetto di sostanze stupefacenti (o ritardata)! E poi Elle Fanning, che la interpreta, non ha quella bellezza d'impatto che la fanciulla dovrebbe avere. Ad acquisire spazio e spessore rispetto alla versione animata, invece, è Fosco, il corvo di Malefica, che qui si trasforma in umano e dialoga con lei. Fosco è fedele e intelligente, un ottimo compagno per la fata  [2 - NOTA SPOILER].

Con le sue ali

Dal punto di vista tecnico si tratta di un'opera realizzata molto bene, che offre ottimi effetti speciali e un trucco curatissimo, specie per Malefica, interpretata da Angelina Jolie (sono riusciti a rendere alla perfezione il profilo affilato e spigoloso della strega classica, gli zigomi della Jolie, già normalmente in evidenza, bucano letteralmente lo schermo!). 

La scena del maleficio

In generale si può dire che questo film è un prodotto visivamente ottimo (specialmente nella parte dedicata al volo), che non indugia troppo sulle scene di guerra e che offre una colonna sonora adeguatamente epica (non indimenticabile) e un buon doppiaggio (anche se, bisogna dire, Claudia Catani non riesce a creare qualcosa di nemmeno lontanamente vicina alla performance di Tina Lattanzi nel film originale). Quello che non mi è piaciuta, da un punto di vista sempre tecnico, è stata la scena da giovani innamorati tra Stefano e Malefica: potevano truccarli meglio, parevano due vecchi bacucchi, più che due giovani virgulti (lui specialmente, pare il nonno brutto del se stesso animato)!

Verde = malvagio

In definitiva posso dire che Maleficent non mi sia dispiaciuto del tutto, nonostante stravolga completamente la storia originale della Disney e la caratterizzazione dei suoi personaggi (specie Malefica stessa e Filippo, che, poverino, qui è caratterizzato come un totano), pur mantenendoli esteticamente simili. Tra l'altro devo segnalare alcuni tattici buchi nella trama ([SPOILER]com'è possibile 

Il famigerato incantesimo di sonno

che fino a due minuti prima la protagonista sia inarrestabile, vada dove vuole e addormenti chiunque le capiti a tiro senza sforzo alcuno e nella battaglia finale contro gli armigeri si scorda del tutto come usare i suoi poteri magici? Non poteva semplicemente mandare tutti a nanna?[FINE SPOILER]) e il fatto che i due colpi di scena principali siano largamente prevedibili [3 - NOTA SPOILER]. La cosa che mi ha disturbata di più, comunque, è tutto il buonismo di cui si ammanta la povera Malefica. È mai possibile che non si possa avere un protagonista genuinamente malvagio e orgoglioso di esserlo? 

Con i fedele Fosco

Suggerisco questo film a qualcuno che non abbia troppe pretese e che, magari non sia troppo affezionato alle caratterizzazioni classiche dei personaggi, perché qui non ne troverà nemmeno una briciola! L'unico motivo per cui andarlo seriamente a vedere è la performance della Jolie, senza di lei questo film sarebbe stato così trascurabile che non avrebbe meritato di essere recensito [4].

Il trailer italiano del film

Il principe narcolettico! Dorme
più lui di Aurora, in questo film!

[1 - NOTA SPOILER] Per cui sì, è Malefica che porta Filippo a dare il bacio ad Aurora, visto che nel frattempo si è redenta del tutto e vuole spezzare il suo stesso maleficio. Solo che lei, per far prima, invece di spiegargli tutta la situazione, fa che addormentarlo e trascinarselo dietro di peso! Diciamo che in questa storia la figura di Filippo è assolutamente inutile e inconsistente. Spesso non sa nemmeno dove si trovi, che ci faccia lì  e chi siano le persone che ha intorno! Tra l'altro capisco che la scena del valzer tra il fogliame veniva ridicola se interpretata da attori in carne ed ossa, ma l'incontro tra i due è cosa davvero misera e il suo bacio non risolve nemmeno nulla! Era molto meglio un tempo, quando uccideva draghi e cadeva negli stagni!

[2 - NOTA SPOILER] E infatti ho sperato in un coinvolgimento romantico tra i due e ci sono rimasta male alla fine. Accidenti, Disney, sei la casa di produzione paladina per eccellenza delle storie d'amore, che ti costava?

[3 - NOTA SPOILER] Sceneggiatori, se volete che un colpo di scena sia tale non dovete sottolineare mille volte quale espediente narrativo userete! Che Stefano avrebbe basato la sua strategia finale sul ferro era chiaro dalla seconda volta in cui è stato mostrato come questo bruciasse Malefica. Nel film questo fatto viene sottolineato più e più volte, fino a che pure le poltroncine del cinema lo avevano capito per bene. E Basta! Una volta è sufficiente, se lo spettatore è attento vi sgama comunque, altrimenti si gode la sorpresa!
Tra l'altro, la storia del vero amore non come "compagni per la vita" ma come "amore di parente" ce lo siamo già giocati Frozen. O al prossimo giro mi fate una Malefica (o chi per lei) su sfondo lesbo o cambiate espediente. Grazie.

Eccola prendere il tè con Filippo

[4] Che poi l'idea di Malefica buona buonissima non è nemmeno originalissima, visto che è da una vita (dal 2004) che circolano dei libri chiamati My side of story che narrano in chiave ironica le classiche storie Disney (e ce ne sono parecchie, non solo La bella addormentata ma anche Cenerentola, Biancaneve, La sirenetta, Peter Pan e via discorrendo) viste anche dalla prospettiva dei cattivi (che poi va sempre a finire che non sono così cattivi). In particolare Malefica, secondo questo libro, viene regolarmente fraintesa ma, in realtà, è il CEO dell'azienda E.V.I.L. e cerca per tutto il tempo di aiutare Aurora ad evitare i guai e di offrirle un lavoro al compimento dei suoi sedici anni. La maledizione è uno scherzone che non viene compreso in quanto tale.