venerdì 7 novembre 2014

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Un mostro a Parigi - Anche i mostri cantano

la locandina del film
Un mostro a Parigi (Un monstre à Paris)  è un film d'animazione francese del 2011, diretto da Bibo Bergeron (La strada per El Dorado e Shark Tale - realizzati però in America dalla Dreamworks) per la casa di produzione d'oltralpe Bibo Films (casa di proprietà del suddetto regista che ha all'attivo solo due lungometraggi, questo e il bellissimo Persepolis del 2007). In Italia è stato distribuito dalla Sunshine Pictures ben un anno dopo rispetto all'uscita in madrepartia e, all'epoca, non sono riuscita ad andare a vederlo al cinema perché l'hanno tenuto una manciata di giorni in proiezione, per cui l'ho recuperato ora (sempre con la dovuta calma!).
Dopo il salto vediamo di che cosa parla!

Émile e Maud
La storia è ambientata a Parigi, durante la piena del 1910, e vede come protagonisti Émile, un timido proiezionista innamorato di Maud, la bigliettaia del cinema in cui lavora, e Raoul un fattorino casinista con la fastidiosa abitudine di non fare mai quello che gli viene detto di fare. Una sera Émile accompagna Raoul a fare una consegna da un noto professore e, mentre sono nella serra, Raoul pensa bene di mettere a soqquadro ogni cosa, rompendo un sacco di misteriose fiale e creando accidentalmente un mostro che fugge nella notte.
Raoul fa danni
Il mostro comincia immediatamente a seminare il panico per la città, terrorizzando gli indifesi parigini, almeno fino a quando la bella Lucille, amica speciale di lunga data di Raoul, non riesce a comprendere il suo animo da artista, lo ribattezza Francœr e decide di accoglierlo nella sua casa. In quel momento inizieranno i veri guai per i nostri eroi, visto che il malvagio prefetto della polizia Maynott, spasimante di Lucille, si intestardisce nel voler uccidere il mostro e nasconderlo dalla sua furia non sarà affatto facile!

Il mostro in cosplay da maniaco
I personaggi messi in scena sono abbastanza pochi e, purtroppo, tutti molto stereotipati. Se Émile e Maud sono i due timidi piccioncini che quasi non hanno il coraggio di uscire insieme anche se si amano da una vita, Raoul è lo scriteriato combina-guai ma simpatico (in realtà io l'ho trovato odioso dall'inizio alla fine, ma nelle intenzioni voleva essere simpatico) e Lucille è la bellissima, bravissima, dolcissima Mary Sue di turno.
Il malvagio Mynott (sx) parla con il
suo assistente
A contrastare questa eterogenea banda c'è Mynott, un uomo malvagio, che fa veramente di tutto per far capire che è solo uno stupido, borioso, arrogante e prepotente idiota con manie di grandezza. Francœr, d'altro canto, non ha praticamente caratterizzazione psicologica, visto che si limita a fare quello che Lucille gli dice di fare, manco fosse addestrato. Onestamente ritengo che la caratterizzazione dei personaggi di questo film sia il suo punto più debole, visto che è talmente povera da non riuscire a farmi appassionare alle vicende messe in scena.

Uno scorcio di Parigi
Dal punto di vista tecnico bisogna osservare che il film non è mal realizzato, anche se il character design non mi piace particolarmente (troppo stereotipato ed esagerato, troppo! E poi non sono una fan dei personaggi modellati in 3D con una testa enorme rispetto al corpo, li trovo grotteschi), mentre sono davvero ben realizzati e curati sfondi e ambientazioni. L'animazione è abbastanza fluida ma non perfetta (i personaggi hanno un che di falso mentre si muovono) e l'espressività dei soggetti in scena non è all'altezza delle produzioni americane.
Lucille e il mostro in cosplay da
Fantasma dell'opera
Per quanto riguarda il comparto audio, posso dire che il doppiaggio italiano è abbastanza triste e che, se Enrico Brignani (Olaf in Frozen) non se la cava malaccio con la parte di Raoul, Arisa è davvero inascoltabile in quella di Lucille (tra l'altro, oltre ad essere fastidiosa è pure spesso fuori lip sinc). Il mostro  Francœr è invece interpretato (nelle parti cantate, visto che non parla) da Raf (che poi qualcuno mi deve ancora spiegare come sia fisicamente possibile che questo riesca a cantare e non a parlare ma facciamo finta di nulla).

Il trio che cerca di salvare il mostro
In conclusione posso dire che Un mostro a Parigi è un film appena passabile. La storia non è originale per nulla (un po' Il gobbo di Notre Dame di Disneyana memoria, un po' La bella e la bestia e un po' Il fantasma dell'opera, ma tutto cosparso di buonismo eccessivo e senza mai toccare il tema dell'innamoramento del mostro), i personaggi sono parecchio
Il cattivo intento a fare cose cattive
stereotipati, l'umorismo stenta a decollare e anche le storie d'amore messe in scena sono abbastanza risibili (onestamente quella tra Émile e Maud è assolutamente non necessaria - anzi, io questi due personaggi non li avrei proprio messi nella trama, servono solo ad allungare il brodo! - mentre quella tra Raoul e Lucille è forzatissima. Lei lo odia, lo prenderebbe a sberle e vuole solo che lui esca dalla sua vita e poi, improvvisamente, *puff* è l'amore!).
Un mostro al cuore d'oro
Oltretutto i tempi dedicati all'azione sono molto squilibrati, con una parte introduttiva veramente troppo lunga (al punto che ho quasi temuto di essermi scaricata procurata il film sbagliato, visto che Lucille e Francœr, che sono i due personaggi in copertina, dopo venti minuti di proiezione ancora non si erano visti!) e con delle lunghe e noiosissime sequenze di canto (che poi credo che siano il motivo per cui hanno chiamato Arisa a doppiare la povera Lucille - nota di servizio: non è stata una buona idea!). Il definitiva mi sento di consigliarlo solo a chi non si aspetti chissà quale capolavoro e desideri godersi un film d'animazione tranquillo e estremamente buonistico, con una buona ambientazione (anche se il fatto che la città in cui si dipana la storia è Parigi è sottolineato davvero in ogni modo, manco fosse un elemento chiave della trama, quando invece è solo orgoglio nazionalistico del regista) ma carante sotto tutti gli altri aspetti. Mi spiace dirlo ma questa produzione tutta europea e diversi passi indietro alle corrispondenti produzioni made in USA.



Il trailer ufficiale del film. È molto spoileroso!
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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





20 commenti :

  1. Appena ho letto che c'è una cassiera e un proiezionista ho pensato che è il film per me! Il resto della recensione mi ha smontata, ma se mi capita lo guarderò.

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    1. Mi è dispiaciuto molto perché l'idea di fondo è proprio carina ma il film stenta un po' a partire. In ogni caso, se capita la serata giusta, si fa vedere senza problemi ^^

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  2. Che peccato, in effetti guardando il trailer la vice di Arisa non si può sentire. Lo stile grafico complessivo mi piace abbastanza (non tutti i personaggi), ma si vede che manca nei particolari (texture e dettagli per renderlo più incisivo). Comunque se mi capita lo guarderò (se non altro per capire perché è stata una produzione così travagliata)

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    1. Ho trovato che molti personaggi avessero delle caratteristiche fisiche abnormi, esageratamente accentuate per caratterizzarli (o per far ridere). Personalmente non amo queste esagerazioni ^^
      Poi la voce di Arisa è davvero terribile, se avessi avuto la traccia in francese me lo sarei guardato in lingua originale!

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  3. Non ne avevo mai sentito parlare. L'ambientazione potrebbe giocare a suo favore, è particolare... anche se mi fido dei tuoi gusti :D

    Moz-

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    1. L'idea di base non è affatto male e anche il setting in una Parigi allagata è molto carino ma purtroppo lo svolgimento non è all'altezza. Se ti capita di vederlo fammi sapere cosa ne pensi :D

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  4. Bè ma Arisa era anche improbabile in quel film con Christian De Sica di qualche anno fa, dove faceva la perpetua
    Chissà se è ancora bionda

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    1. Quel film non l'ho visto ma come doppiatrice è veramente una sòla! Inascoltabile e petulante in modo odioso XD

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  5. In verità questo film....... non l'avevo mai sentito nominare prima d'ora! ahahaha!
    Se mai mi capiterà a tiro gli darò la solita occhiata! ;p

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    1. Non è molto conosciuto e anche nei cinema italiani c'è rimasto pochissimo ^^
      Come sempre se lo guardi poi fammi sapere cosa ne pensi ^^

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  6. Non ne avevo mai sentito parlare e...ora ho capito perchè XD
    Niente...questo riconferma la mia antipatia per la roba fatta in Francia. Nulla contro i francesi, ma parto spesso prevenuta con le loro produzioni. Poi se i doppiatori sono questi e la lingua originale è il francese...non saprei cosa è peggio :P
    E dire che La strada per El Dorado mi piace tanto!

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    1. Ah ah ah, c'è sempre un motivo ;-P
      Io cerco di non partire mai prevenuta (per dire, Persepolis, della stessa casa produttrice di questo, è meraviglioso!) ma in questo caso non nascondo di essere rimasta delusa dal film. Non parliamo poi dei doppiatori, Arisa fa così schifo da essere imbarazzante XD

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  7. Io di questo film avevo visto il trailer al cinema, che mi aveva abbastanza smontato (soprattutto il doppiaggio).
    Se lo becco in tv potrei anche dargli un occhiata!

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    1. Io avevo visto solo i poster promozionali e devo dire che mi aspettavo di meglio (anche se le alucce da Mary Sue sul vestito di Lucille dovevano insospettirmi!) >__<
      Non so se lo daranno mai in tv XD

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  8. l'avevo trovato abbastanza carino, sebbene non troppo memorabile.
    infatti l'avevo già quasi del tutto rimosso dalla memoria...
    ricordo però di averlo visto in lingua originale, con vanessa paradis che di certo rende mooolto meglio di arisa :)

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    1. Il doppiaggio italiano fa davvero cadere le braccia! Arisa è una delle peggiori doppiatrici che abbia mai sentito dare la voce ad un cartone animato!
      Secondo me il punto più debole del film rimane il fatto di non aver osato metterci un pizzico di originalità, preferendo sfruttare cliché noti ^^

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