giovedì 5 giugno 2014

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Sword Art Online - Mai visto un mondo virtuale così reale

La cover del primo DVD
Sword Art Online (ソードアート・オンライン Sōdo Āto Onrain) è un anime tratto dai primi quattro volumi della serie di omonime light novel, scritte da Reki Kawahara e illustrate da abec. Composto da venticinque episodi e realizzato dalla A-1 Pictures, è stato mandato in onda in Giappone a partire dall'ottobre del 2012 ed è stato concesso in licenza alla Dynit per l'Italia, che proprio in questi giorni ne sta terminando la trasmissione sul canale in chiaro Rai4. Dalle light novel originali, di grande successo in madrepatria, sono stati anche tratti diversi manga, editi in Italia dalla J-Pop (che ne ha annunciato l'acquisto all'Etna Comics del 2013) e un paio di videogiochi. Nel blocco estivo 2014 è in programma in Giappone la messa in onda della seconda serie di questo titolo, che coprirà le novel numero cinque e sei della serie.

Il NervGear nel mondo reale
Nell'anno 2020, grazie al NerveGear, una tecnologia che permette al giocatore di entrare virtualmente nel campo di gioco e di fargli toccare con mano l'esperienza ludica, nascono i primi videogame ad immersione totale (attuale sogno proibito di tutti gli amanti dei MMORPG). Il primo attesissimo titolo della linea è Sword Art Online, rilasciato in sole 10.000 copie, e, il giorno della sua apertura, tutti gli appassionati che sono riusciti ad ottenerlo si trovano a sperimentare la gioia di combattere in prima persona in un perfetto mondo fantasy.
La città dell'inizio del gioco
online
Purtroppo l'idillio dura poco, visto che ben presto i giocatori si rendono conto che nel menu manca una voce fondamentale: quella del log out! Senza saperlo sono appena diventati 10.000 cavie di un crudele gioco al massacro in cui Akihito Kayaba, il geniale inventore del sistema NervGear, ha reso il mondo virtuale fin troppo reale. Nessuno può uscire volontariamente, se un giocatore muore nel gioco muore anche nella realtà, se il NervGear gli viene rimosso, una potente microonda gli friggerà il cervello! L'unico modo per uscirne indenni è completare i cento livelli di Sword Art Online senza mai morire.
 
Gruppo di front-liner pronti ad
affrontare un Boss
Tra i personaggi, con il passare del tempo, si creano diversi gruppi. Da una parte vi sono i giocatori che collaborano per finire il gioco, tra cui si annoverano le varie gilde di front-liner, quelle che combattono e affrontano in prima persona le varie difficoltà dei livelli, e i mercanti, ossia quelli che offrono supporto e livellano abilità non di combattimento (come forgiare armi) per aiutare i front liner nel loro lavoro,
Una truppa del Fronte di Liberazione
mentre dall'altra vi sono quelli che nel virtuale mostrano la loro vera sporca natura, divertendosi a imporre la loro legge agli altri giocatori più deboli (come i membri della gilda del Fronte di Liberazione) o addirittura diventando assassini prezzolati (come i Laughing Coffin). In pratica, nel mondo virtuale di Aincrad, si crea una sorta di riflesso della classica società umana, con le persone che si danno da fare per il bene comune, quelle che occupano tranquillamente i posti di supporto e quelli che, invece, si approfittano delle situazioni!
 
Kirito con il suo classico vestito nero
Il protagonista di questa storia è Kirito (vero nome Kazuto Kirigaya) un ragazzino appassionato di videogiochi online e già beta-tester di Sword Art Online (per cui ha il vantaggio di conoscerne abbastanza bene la parte iniziale). Grazie alla sua esperienza in materia di mondi virtuali e alla sua determinazione diventa ben preso uno dei giocatori più forti (ovviamente è un front liner) ma rimane fondamentalmente un lupo solitario.
Asuna, il Lampo
Kirito, però, è anche un ragazzo gentile e spesso accetta di fare gruppo con altri giocatori che hanno bisogno di una mano per completare determinati punti del gioco, offrendo loro la sua abilità. Accanto a lui vi sono diversi di altri personaggi, tra cui i più interessanti sono Asuna, la velocissima guerriera, Klein, il guerriero diretto e gentile, Agil, l'enorme mercante simpatico, Yui, la strana bambina e Liz l'armaiola impacciata.
 
Skull Reaper, uno dei Boss di livello
Dal punto di vista tecnico si tratta di una serie ben realizzata, con un character design semplice e classico, delle buone animazioni e una CGI ben integrata nel contesto (anzi, devo dire che in alcuni punti è voluto il fatto che si noti il fatto che vi siano degli stacchi e sono ben realizzati). Vi sono alcune scene fisse ma nulla di terrificante. Molto particolari, invece, sono gli sfondi e devo dire di aver apprezzato la colonna sonora, molto medieval-fantasy, che ben accompagna le parti salienti della storia.
Una vista di Aincrad
Il doppiaggio originale è, come spesso accade, ottimo e offre voci perfette per i vari personaggi. Se proprio devo dire, ho trovato che il la parte meno convincente di Sword Art Online sia nella sceneggiatura, che divide la storia in due archi narrativi separati e, per stare all'interno del numero di episodi stabilito, diventa sbrigativo su alcuni aspetti degli eventi messi in scena che sarebbe stato bello veder approfonditi [1 - NOTA SPOILER].
 
Asuna e Kirito discutono con un
altro giocatore
In definitiva Sword Art Online è una discreta serie, che, con una realizzazione tecnica di buon livello, offre venticinque episodi di avventura e azione, trascinando i suoi protagonisti in pericolosi mondi virtuali dove una morte può essere per sempre! I due personaggi principali sono Kirito e Asuna che, nonostante siano un Gary Stue e una Mary Sue da competizione (poche storie, sono belli, bravi, abilissimi in tutto, dotati di abilità speciali e con un po' di angst alle spalle. Hanno persino il "cucciolo" speciale che nessun'altro ha!), sono sufficientemente simpatici e capaci di far appassionare lo spettatore alle loro avventure.
Klein usa un menù di gioco
Il punto più debole di questa serie è il fatto che non si soffermi troppo ad indagare determinate componenti psicologiche, ma proprio per questo risulta essere un anime fresco e molto scorrevole (fin leggerino). Mi sento di consigliare Sword Art Online a chiunque voglia vedere una serie senza troppe pretese, con un livello di violenza nonostante tutto contenuto (ossia, ci sono gli scontri anche con orrendi Boss di fine livello, ma la morte dei giocatori è sempre molto virtuale e non c'è quasi sangue) e che passi principalmente messaggi positivi. Riusciranno i nostri eroi ad uscire indenni dal mondo virtuale di Aincrad? Riuscirà Kirito a trovare qualche compagno di cui fidarsi veramente? Riuscirano a sconfiggere tutti i Boss?



La prima sigla della serie



I piccioncini
[1 - NOTA SPOILER] Personalmente ritengo che venga dato troppo spazio alla storia d'amore tra Asuna e Kirito, mentre viene trascurata la crescita dei personaggi principali all'interno del gioco, che già dopo una manciata di episodi sono degli indiscussi campioni. Avrei anche apprezzato un maggior approfondimento sulle conseguenze che il fatto di rimanere prigionieri per due anni in SAO comporta sui giocatori. Kirito, quando si risveglia, è patito, ma in pochissimo tempo recupera ogni abilità motoria, arrivando persino a battere sua sorella, campionessa di kendo.
Il risveglio di Kirito
Tra l'alro vengono affrontate (in parte) le difficoltà fisiche ma non si parla mai di quelle psicologiche. Per due lunghi anni delle persone sono state mentalmente altrove, hanno vissuto esperienze e combattuto, mentre nel mondo reale languivano in un letto d'ospedale, tenuti in vita dalle macchine. Improvvisamente tutto finisce e nessuno di loro rimpiange il mondo virtuale o il suo status sociale laggiù? Nessuno viene perseguito per gli omicidi compiuti? Nessuno cova vendetta o rabbia nei confronti di qualcuno che ha ucciso o fatto ammazzare qualche suo amico? Nessuno accusa Kirito del fatto che ha distrutto la vita virtuale che amava molto di più di quella reale? Nessuno si trova alienato in un mondo reale che non riesce più ad apprezzare? Nessuno perde il lavoro o la sua precedente vita e non desidera altro che tonare ad Aincrad? Mi sembra tutto molto semplicistico!
 
Kirito in ALfheim
Oltretutto non ho molto apprezzato alcune scelte narrative della seconda parte della serie, tra cui la solita trita e ritrita storia della sorella che si innamora del fratello (sto diventando allergica a questo topos classico nipponico) e il fatto che la povera Asuna venga retrocessa da front liner a damigella in difficoltà, chiusa nella sua gabbia dorata da cui non può uscire!
Kirito in battaglia
Tra l'altro, mi è anche dispiaciuto che lo spunto iniziale dell'arco narrativo di ALfheim  Online (ossia quel "devono esserci tutte le razze per aprire il portone") venga tralasciato in favore della Gary Stuaggine di Kirito, che gli rende possibile compiere miracoli.  Ecco, mi sarebbe piaciuto vedere un lupo solitario come lui costretto a crearsi un vero gruppo (ma probabilmente sarebbero stati necessari molti più episodi di quelli disponibili!),come mi sarebbe piaciuto vederlo in difficoltà all'idea di dover indossare nuovamente il NervGear.


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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





26 commenti :

  1. Non è per nulla il mio genere...
    Ho pure visto un mezzo episodio.

    Moz-

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    1. Se non è il tuo genere lascia perdere, non c'è nulla di sconvolgente e/o particolarmente originale ^^

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  2. L'unico che ho visto su questo genere è Hack-Sign (che mi è cmq piaciuto) ma le storie con questo tipo di fantasy non mi entusiasmano mai troppo.. non sono certa che gli darò qualche priorità.. :p

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    1. Hack-Sign mi manca (prima o poi lo recupero) ^^
      Qui si parla di ultra fantasy classico, proprio di quelli da videogioco on-line ^^

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    2. Hack-Sign è lo stesso.. parla di un videogioco fantasy online dove c'è un personaggio che non riesce a fare log-out e altri giocatori cercano di capirne il motivo e man mano si scopre chi si nasconde dietro gli avatar di gioco.

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    3. Ah, ok! Magari lo recupero, a me non dispiace l'idea di fondo e, se sfruttata bene, potrebbe creare una bella serie ^^

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  3. Io odio la "bambina", no davvero, la detesto con tutto me stesso. e tutte le volte che si rivolge a qualcuno chiamandolo "mamma"o"papà"a seconda del sesso, vomito =_=
    Bel post, hai in poche righe sottolineato i punti di forze dell'anime: struttura non banale, disegno carino, episodi anche ben riusciti, una seconda parte che fa un po'acqua da tutte le parti. Avrei voluto di più ( e l'anime ha tutti i limiti per non offrirmi quello che volevo)ma la prima parte mi è alla fine piaciuta molto. La seconda parte...boh..tutto diventa ambiguo, un po'perverso, un po'prurigginoso, Mi ha spiazzato e convinto poco. Anche se le derive sessuali non è in genere che mi trovino di parere negativo, bene inteso, è proprio che tutto l'allestimento in sè manca della chiara identità che SAO aveva nella prima parte e pare cerchi di coprire buchi con storielle e ossesioni sconce di contorno ma pompate all'infinto. Spero nel riscatto della parte 3 in uscita a settembre, ma già dalle premesse, ossia offrire tette e culo anche ai personaggi maschili, mi sa che buttiamo male : ) Talk0

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    1. Personalmente anche io non sono una grande fan dei personaggi così schifosamente pucciosi e kawaii >__<
      Grazie :D Secondo me questa serie meritava di impiegare tutti gli episodi a disposizione per approfondire la prima parte, magari facendo vedere un qualcosina in più degli esordi a Aincrad dei personaggi. Nella seconda parte mettono il cattivo-demone e puntano tutto su di lui (e sull'amore della sorella), mentre latita un po' la trama (e, diciamocelo, non essendo più un problema la morte dei personaggi scema un pelino anche il pathos) ^^
      Anche io sto aspettando la terza parte :D

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  4. L'idea non mi dispiace, ma mi sembra un po'sempliciotto (sì, mi sono barbaramente letta gli spoiler). Lo vedrò solo se non troverò alternative più interessanti.

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    1. Non è l'anime più profondo del mondo ma se ti piace il genere fantasy non è male come visione ^^

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  5. l'ho visto tutto e mi piaciuto davvero un sacco che l'ho visto due volte ...piano e bene, alla seconda volta però mi sono fermata alla fine del primo arco narrativo. Ho detestato il secondo, era forzato e inutile, poi come dici tu tra la sorella innamorata che poteva benissimo non entrare nella serie, e quella dura di Asuna a principessa indifesa da salvare, ha davvero rovinato tutto. Potevano far svolgere benissimo i 24 episodi all'interno del primo arco narrativo, il più bello anche dal punto di vista dell'ambiente di gioco, e evolvere meglio la parte psicologica dei personaggi. La storia d'amore l'ho apprezzata tanto, ma sarà che sono un'inguaribile romantica XD anche potevano evitare l'arrivo della "bambina" o.o

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    1. Siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Per quanto mi riguarda potevano evitare la seconda parte e dedicare più spazio alla caratterizzazione dei personaggi nella prima, occupando tutti gli episodi con quella. La storia della sorella, in particolar modo, l'ho trovata inutile e già vista (e non che le altre volte mi sia piaciuta. Com'è che i giapponesi hanno questo complesso della sorellina innamorata?).
      Personalmente non disdegno affatto le storie d'amore in un contesto di azione/avventura ma trovo che in questo caso l'abbiano tirata un po' per le lunghe rispetto agli episodi a disposizione ^^
      La bambina è il jolly di Kirito, gli permette di forzare il sistema. Diciamo che è un espediente narrativo per dargli dei poteri extra ;-P

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  6. Io ho guardato tutta la serie e trovo che la tua recensione sia Ottima, non ho niente da ridire, sono completamente d'accordo con te sia per i punti forti sia per quelli deboli dell'anime.
    Personalmente l'ho trovato un anime interessante e ben realizzato, anche se la trama dava ampia possibilitá di sviluppare meglio tutta la vicenda. Ho intenzione di vedere la seconda serie: stavolta mi piacerebbe vedere qualche approfondimento sugli aspetti psicologici e sulla storia in generale come anche tu hai menzionato, perché la prima serie mi ha dato l'impressione che sia stato fatto tutto di fretta, certe volte non mi rendevo conto del passare del tempo, e questa é stata una delle cose che mi sono dispiaciute di piú.
    Per il resto credo che meriti di essere guardato, sopratutto dal punto di vista della relazione di Kirito e Asuna, ritengo che sia una bella storia d'amore la loro :)

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    1. Grazie mille e benvenuta :D
      Anche io ho tutta l'intenzione di vedere anche la seconda serie e spero che approfondiscano la psicologia dei personaggi, specialmente per quel che concerne il loro distacco dalla realtà ^^
      La serie è gradevole e l'ho guardata con piacere (nonostante alcune cadute di stile nella seconda parte. Il cattivo tanto quanto mi è piaciuto ma Asuna e la sorella decisamente no!) ^^

      PS: Nel tuo profilo non c'è il link al tuo blog, avresti voglia di aggiungerlo (o di passarmelo) così passo a dare un'occhiata? ;D

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  7. A quanto pare stanno aprendo una fumetteria al mio paese. Il tipo che lo sta facendo mi ha anche detto tutto emozionato che organizzerà anche tornei di carte RPG

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    1. Ottimo :D
      È sempre una bella notizia quando aprono una fumetteria nuova :D

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  8. Il mio blogger Lisadar ci va matto.
    Personalmente non mi ha mai preso più di tanto.
    Forse perchè mi sembra un'idea già vista... bohhhh

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    1. Non è nulla di originale ma è abbastanza gradevole per una visione. Speriamo che nella prossima serie mettano delle nuove idee in campo :D

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  9. L'idea dei tizi intrappolati nel gioco, un po' come per le storie sui viaggi nel tempo, mi intriga sempre quando non è troppo horror. Di questo me ne ha parlato proprio poco fa un'amica dicendomi che non le era piaciuto per nulla per nulla anche per il fanservice e le molteplici spasimanti del protagonista XD. Io non l'ho visto, ma magari se mi trovo a corto di anime da guardare (quindi quasi mai XD proprio per ora sto cercando di recuperarne una abbastanza lunga @-@) provo a dargli un'occhiatina.

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    1. Qui di horror non c'è nulla, è tutto sul fantasy e sull'avventura.
      Il protagonista è un Gary Stu da primato, per cui è inevitabile che abbia uno stuolo di spasimanti dietro ma, devo dire, ho visto in Sword Art Online abbastanza poco fanservice (sì, qualcosa c'è, ma nemmeno troppo ^^).
      "Se mi trovo a corto di anime da guardare" è una battuta, vero? ;-P
      In ogni caso, se non ti ispira esageratamente, ci sono titoli più meritevoli :D

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  10. Mi è piaciuta tantissimo la prima parte della storia. La seconda,ad ALfheim Online, l'ho vista tutta per carità, ma la sconsiglio a tutti quelli che mo lo chiedono. Può solo rovinare l'ottima impressione che lascia Sword Art Online.
    Se i buchi di trama nella prima parte possono, e secondo me lo sono, sembrare una scelta accattivante (alla fine sei tu a riempire con l'immaginazione situazioni e passaggi mancanti), nella seconda si tratta semplicemente di mancanza di senso logico e faciloneria.
    Anime parlando, Sword Art Online, a mio parere avrebbe dovuto avere un altro tipo di svolta dopo il risveglio di Kirito, completamente diversa e forse folle (però così i dilungo troppo).
    Bellissima recensione Acalia come sempre!

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    1. La seconda parte è indubbiamente più debole della prima e anche il nemico principale, nonostante sia più sostanzialmente una minaccia diretta, è molto meno carismatico.
      Personalmente avrei davvero preferito qualche approfondimento in più nella prima parte e saltare in blocco la seconda (anche perché, onestamente, [SPOILER] la figura dello scienziato pazzo che fa esperimenti folli su cavie umane non è che sia la mia preferita [FINE SPOILER].
      Dopo il risveglio di Kirito mi sarebbe piaciuta una svolta realistica, che affrontasse tutte le problematiche che dei personaggi immobilizzati a letto per due anni avrebbero dovuto affrontare. Speriamo che nella nuova serie rimedino un po' ^^

      Grazie mille :D

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  11. Visto e apprezzato anche io. Come altri, la seconda stagione mi ha convinta molto meno della prima. Avrei gradito anche io che la "pasta" narrativa della priam serie venisse stesa di più.
    Però non mi è dispiaciuta la storia d'amore tra Asuna e Kirito: sarà che quando ero ragazzina erano sempre tirate via negli anime che vedevo, quindi qui mi è sembrato un po' di pareggiare i conti!

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    1. Premessa: sono la prima ad apprezzare le storie d'amore nelle serie d'avventura, visto che sono così rare (penso ad opere come One Piece, Bleach e affini e mi viene quasi male)! Però ho trovato quella tra Kirito e Asuna troppo centrale rispetto a quello che avrebbe dovuto essere il focus della serie (ossia sconfiggere mostri e uscire vivi dal gioco) ^^

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  12. Penso che SAO si giochi con Zero no Tsukaima il titolo di anime più brutto che abbia mai visto (oddio, anche Akame ga Kill è in pole...), ma ci penserà il nostro Link, in un articolo in cui parlerà anche della seconda stagione, ad insult... parlarne :)

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    1. Pensa che di Zero no Tsukaima sono riuscita a vedere solo un episodio e poi l'ho abbandonato XD
      In giro c'è ben di peggio (ho visto certe perle di bruttura che non so come abbiano deciso di produrle XD) ma passerò a dare un'occhiata alla vostra recensione :D

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