giovedì 3 ottobre 2013

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Jeanne, la ladra del vento divino - Una colossale Mary Sue

La cover del primo volume. Notare
gli occhi grossi come sottobicchieri
Jeanne, la ladra del vento divino (神風怪盗ジャンヌ Kamikaze Kaitō Jeanne) è un manga shōjo composto da sette volumi, scritto da Arina Tanemura nel 1998. In Italia è stato pubblicato dalla Planet Manga in una classica edizione tankobon (senza sovraccoperta e pagine a colori) a partire dal 2007. In quel periodo mi ero da poco resa conto che il mio interesse per il demographic shōjo stava gradatamente scemando, lasciandomi soddisfatta solo di certe opere molto particolari, e ho pensato che, magari, era colpa mia che sceglievo cosa acquistare quasi a caso, auto condannandomi inconsciamente alla lettura di schifezze del calibro Strofe d’amore. Per la prima e ultima volta nella mia vita, mi sono quindi affidata alla massa, cercando quale fosse l’autrice più in voga del momento. La risposta (quasi unanime) fu Arina Tanemura (reduce dal grande successo di Full Moon, canto d’amore) e, senza pensarci troppo, mi lanciai nell’acquisto di Jeanne, sperando di abbattere definitivamente i miei dubbi sullo shōjo (spolier: non ha funzionato, mai usare la massa o la moda come metro di giudizio per scegliere un’opera da leggere).

Il vestitino sobrio e parco di Jeanne.
Proprio per non farsi notare.
Maron Kusakabe è un bocciolo di fanciulla, bella, intelligente, simpatica a tutti, frequenta le scuole superiori e vive tristemente da sola perché i suoi genitori sono sempre all’estero per lavoro e non la chiamano mai (ma lei è anche dolce e gentile, per cui non lo fa pesare a nessuno – angst, angst come se piovesse). A questo punto della lettura (cioè a pagina due, tipo), i miei allarmi anti Mary Sue hanno cominciato a suonare con il vigore della banda comunale il giorno del locale Santo Patrono, ma mi sono fatta forza, ripetendomi che non potevo smollare tutto lì dopo così poche pagine, e sono andata avanti a leggere! Purtroppo dopo le cose peggiorano solo. Maron Kusakabe è la più grande Mary Sue in cui mi sia imbattuta, anche peggio di quelle che compaiono nelle più squallide fanfiction in giro per i fandom mondiali! È una tale accozzaglia di pregi e di poteri magici calati dal cielo che, distribuendoli in modo umano, si potevano costruire almeno sette personaggi normali! Non paga delle cariolate di qualità che ha già, la dolce pulzella viene anche scelta da dall’angelo Fin per sigillare i demoni nei panni di Jeanne, la ladra del vento Divino. Ed è la reincarnazione di Giovanna d’Arco. E di Eva. E c’è un tipo fighissimo che vuole proprio lei, solo lei e nessun’altro che lei. E il capo demone si innamora perdutamente di lei. E Dio fa i salti mortali all’indietro per lei. E io ho finito di leggere la storia con tutti i miei dubbi iniziali intatti e, per di più, con un’avversione per la Tanemura!

Jeanne fa Scaccomatto. Sullo sfondo uno
stupito Sinbad mostra la sua inutilità.
Riacquistando un po’ di serietà (ma non troppa che altrimenti mi viene la depressione), facciamo un passo indietro e vediamo cosa fa effettivamente questa benedetta Jeanne/Maron (e premetto che già solo il nome Maron mi mette un filo di ilarità. Magari in giapponese suona fighissimo ma a me ricorda mia nonna che mi dice: “Ma dai, prova questa maglietta maròn”. – marrone in piemontese - e io che le rispondo: “no, nonnina cara, è da vecchia”!). In pratica i demoni si nascondono in dei quadri e la gente che li compra diventa improvvisamente stronza (maltrattano i figli, insultano la gente, non raccolgono le cacche dei cani, insomma, le solite cose che fanno gli stronzi), Jeanne manda un biglietto di avviso in cui dice che sta per arrivare a rubare il quadro in questione, la polizia si schiera, la pulzella entra in scena, lancia una puntina da disegno verso il quadro e il demone è sconfitto.
Fin recupera uno degli scacchi
Al suo posto rimane un pezzo degli scacchi (che non serve a un’infiocchettatissima cippa e non ha nemmeno significati simbolici, è lì tanto per riempire il disegno), l’acquirente del quadro smette di essere stronzo e, al posto della tela demoniaca (ora scomparsa), compare una tela anche più bella (anche se di dubbio gusto, che ste robe rappresentano sempre e solo angeli). Dato che nessuna delle sue “vittime” l’ha mai denunciata, rimangono due quesiti insoluti: perché manda sti stramaledetti biglietti per avvisare la polizia? (Lo fa anche altra gente, tipo Kaito Kid o le tre sorelle di Occhi di Gatto, ma almeno lì c’è un significato dietro). E, soprattutto, perché diavolo la polizia le dà la caccia, non avevano niente di meglio da fare nelle loro serate e decidono che rincorrere un’adolescente in costume sia un buon diversivo?

L'angelo Fin Fish. Anche il dannato
angelo di Maron è una Mary Sue!
Oltre a Jeanne/Maron ci sono una manciata di altri personaggi, a cominciare dall’amica stupida come un sasso, passando per il classico terzo incomodo, arrivando all’amore della sua vita (che se no non c’è romanticismo non va bene), sorvolando il demone che non serve ad una cippa se non a molestarla sessualmente (giuro, e lo fa ad ogni reincarnazione per suo gusto personale) e aggiungendo un paio di angeli. Andando con ordine, l’amica cretina Miyako Todaiji è una piantagrane, rompiscatole, asfissiante e esagitata (e chiama suo figlio Shinji, un nome che porta sfighissima). È uno di quei personaggi che fanno molto rumore ma la cui presenza scenica serve solo a riempire le tavole. Toglila dalla storia e non cambierà praticamente nulla. Ad un certo punto decide che lo scopo della sua vita è catturare Jeanne (e suo padre è convenientemente un poliziotto per cui se la porta sul luogo di lavoro) perché una compagna ha la malaugurata idea di notare che assomiglia a Maron e lei si intestardisce nel volerle dimostrare che si sbaglia (non sto qui a spoilerare cosa succede quando, ormai giunti alla fine della storia, quella testa vuota di Maron decide che deve confessarle a tutti i costi il suo segreto, ma è una scena assurda).
Pagina 12. Compare un nuovo ragazzo,
di chi si innamorerà mai?
Il terzo incomodo è Yamato Minazuki, un povero nerd che diventa figo per amore della protagonista ma che lei non si calcolerà mai e poi mai manco di striscio. Chiaki Nagoya, il coprotagonista, invece, è un Gary Stue di proporzioni mastodontiche: bello, bravo, simpatico, ricco e dotato di poteri speciali (è il ladro Sinbad - si trasforma come Maron - , che non serve assolutamente a nulla nella trama e non c’azzecca una cippa con la storia di Giovanna d’Arco ma fa tanto figo - e poi a lei serviva una spalla su cui piangere nei momenti di sconforto. Ecco, è il Tuxedo Kamen di Jeanne: stessa utilità, stessa coerenza con gli altri personaggi e stesso carisma, ma senza le rose). I due angeli (Fin e Access, rispettivamente l’angelo di Jeanne e quello di Sinbad) sarebbero anche il motore della trama, ma le loro personalità e le loro storie sono talmente sempliciotte e prive di spunti originali da essere largamente prevedibili praticamente dall’inizio (anche se ci sono alcuni fallimentari tentativi di plot twist dove uno a turno degli angeli sembra essere il vero cattivo della trama!). I demoni, come da copione classico, non hanno spessore e servono solo per dare qualcosa a Jeanne da sconfiggere.

Appunto. Si conoscono da meno di
ventiquattr'ore e già la ama.
Il disegno dell’autrice è abbastanza buono e proporzionato ma veramente eccessivo. Sembra quasi che Arina Tanemura abbia letto il manuale “Tutti gli stilemi del demographic shōjo” e abbia deciso di applicarlo alla lettera, dilatando all’inverosimile i bulbi oculari dei suoi personaggi (fino a rendere le loro facce deformi, da tanto sono grossi – seriamente, questi devono avere dei crani mutilati per far spazio a questi occhi giganteschi), abbondando con fiocchi e nastrini (che, guarda, quando fai di mestiere la ladra e non dovresti farti notare, un vestito come quello di Jeanne è proprio antisgamo - per fortuna che qui la polizia non serve ad una beneamata cippa) e sfruttando ogni sorta di stratagemma grafico per decorare uno sfondo (e dire che non sarebbe neanche male come composizione della tavola, quando solo si decide a disegnare gli sfondi e a non caricarli troppo).

La reazione di Maron alla vista di Chiaki. Quegli occhi sono troppo grossi!

Jeanne e Sinbad amoreggiano
In definitiva Jeanne, la ladra del vento divino è un titolo che avrebbe avuto anche delle potenzialità, sia dal punto di vista della trama, sia dal punto di vista del disegno (nulla di originalissimo ma ben mixati, gli spunti che ci sono, avrebbero potuto offrire un’opera gradevole alla lettura), ma le butta tutte nella spazzatura per semplificare all’inverosimile la storia, banalizzare il suo disegno e coprire di pregi non richiesti la protagonista (come nemmeno le tre fate buone de La bella addormentata nel bosco riescono a fare). Maron è una colossale Mary Sue, una così grande che bisognerebbe farle una statua e obbligare tutti gli aspiranti scrittori di fanfiction (ma anche qualche autore “vero”) a leggere la sua storia per evitarne gli errori più madornali. Una così poderosa che non riuscirete a trovarle un difettuccio nemmeno cercandolo bene! Mi sento di suggerire questo titolo solo agli amanti del genere romanticoso senza troppo pretese (e ai fan della Tanemura), che non si soffermeranno sulle carenza di trama e personaggi.

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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





29 commenti :

  1. Ehm conosco l'autrice ma non ho nulla di lei....Solo il suo stile di disegno mi urla "stalle alla larga" [che poi so che è sbagliatissimo questo ragionamento] però con lei ci ho azzeccato e la tua recensione ne è una conferma!

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    1. In realtà temevo anche io che fosse un pacco prima di partire ma ero lanciata nel mio esperimento quindi sono arrivata fino in fondo. Meglio lasciar perdere e investire meglio i soldi XD

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  2. Proprio nel 2007 ho frequentato per un po' una fumetteria con un gestore molto simpatico, di quelli che ti salutano "a seconda di quello che spendi": quindi 10 euro un "ciao" biascicato, 100 euro "ci prendiamo un caffé insieme?". Fumetteria che ho mollato dopo pochissimo, nonostante la simpatia e la competenza del tipo (che ne sapeva di fumetti quanto io ne so di matematica...).
    Dato che in quel periodo mi stavo avvicinando ai manga, il tipo "mi consigliava" tutti i manga che gli rimanevano sul groppone, quindi mi consigliò caldamente questa Jeanne "Mary Sue".
    Che mollai al secondo volume. Non al primo, perché secondo il tipo "ce l'avevo in casella". Non era vero, ma non volevo litigare in pubblico.
    Poi, cambiai fumetteria :-)

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    1. Proprio una fumetteria da raccomandare quella lì, specie per lo scherzone del titolo in casella anche se non era vero XD

      Il bello, per me, è che questa Jeanne marisuesca me la sono andata a cercare da sola ed ho pure ordinato la serie in casella. Mi ero imposta di arrivare fino alla fine e ce l'ho fatta ma non è davvero un buon titolo!

      Ogni tanto capita a tutti di prendere una decisione onestamente sbagliata e balzana, no? ;-P
      Da quella volta ho sempre e solo scelto titoli perché mi ispiravano veramente (almeno ho imparato la lezione) ^^

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  3. Io non mi ricordo che opera ho letto (in prestito) di quell'autrice ma la mia conclusione è stata che mai più avrei inquinato i miei occhi e la mia mente con le sue porcherie.

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    1. Che, più o meno, è stato il mio pensiero quando ho concluso Jeanne. Mi sono detta che se mi ispiravano solo titoli di un certo genere era proprio il caso di leggere quelli e di lasciar perdere le porcherie XD

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  4. Oddio, non per attenermi ai soliti luoghi comuni ma dopo anni di letture di manga quello è il genere di disegno che ormai non tollero di vedere neanche a 10 metri di distanza, mi viene l'orticaria solo a pensarci. Avevo intravisto anni fa in giro questo manga ma per fortuna l'ho lasciato dov'era (e a giudicare da quello che hai scritto ho fatto bene). Spassosissima recensione come al solito!!

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    1. Ti confesso che anche io ero prevenutissima sul disegno ma, essendo l'acquisto di Jeanne un'esperimento, ho soprasseduto e ci ho provato. Hai fatto benissimo a lasciarlo dov'era, non vale la pena dell'acquisto XD
      Grazie mille ^^

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  5. Le storie romantiche senza troppe pretese (ecco, magari un paio sì) mi piacciono anche, il disegno della Tanemura pure e avevo letto una sua opera che vergognosamente -visto che aveva parecchi difetti- mi aveva preso (the gentlemen's alliance cross), ma questo manga mi puzzava di cagata pazzesca e l'ho evitato.
    In questo momento sono molto orgogliosa del mio istinto

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    1. Il tuo istinto ha colpito nel segno (mentre il mio era al momento non raggiungibile - anche se, a onor del vero, sul mercato c'è di peggio, tipo Strofe d'amore XD), è una cagata pazzesca!
      Il bello (o il brutto?) è che ci hanno anche tirato fuori un'anime >__<

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  6. Questo me lo sono risparmiata:la Tanemura mi aveva già (negativamente) colpito con Gentlemen's Alliance Cross,manga che stoppai all'ottavo volume,e non contenta mi ero rifilata pure Full Moon,più che altro perchè l'avevo trovato in un mercatino ad un prezzo veramente ridicolo,quindi mi ero detta che tutto sommato potevo anche provare;sinceramente,non mi aveva nemmeno schifata troppo,anche se l'ho ugualmente prontamente rivenduto,ma KKJ non mi ha mai ispirato,e non l'avrei voluto nemmeno regalato.

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    1. Jeanne l'ho preso fino alla fine per testardaggine ma non valeva la pena della spesa. Gli altri titoli della Tanemura li conosco praticamente solo per nome ma, ora come ora (ed è un "ora come ora" che dura da quando ho finito di leggere Jeanne la prima volta) non è che mi attirino molto XD
      A non aver letto Kamikaze Kaito Jeanne non ti sei persa assolutamente nulla ^^

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  7. Della Tanemura lessi soltanto i primi capitoli di FullMoon eoni or sono...a chi piace il genere della ragazzina malata che si trasforma in adulta può essere gradevole. Questo tipo di storie però non mi attirano molto :/ Jeanne l'ho evitato perchè tutti me ne hanno sempre parlato malissimo XD Spesso uno inizia le serie più popolari pensando che "un motivo ci sarà", eppure...spesso sono delle ciofeche *coff coff* Twilight *coff coff* :(
    Peccato che abbia reso la storia così...meh :/ l'idea dei demoni nei quadri è carina!
    La cosa dei bigliettini alla polizia...totalmente nonsense XD
    Voleva fare una versione di Eroica con meno sex appeal e meno coerenza?! XDD

    Della Tanemura mi piacciono solo i colori di alcune illustrazioni, graficamente parlando. Ammetto però che almeno una delle sue serie la proverei in prestito, tanto per saperne parlare...o per farci qualche risata sopra XD (e fu così che Millefoglie scoprì che la Tanumura era l'autrice dei suoi sogni...DD:)

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    1. Anche in Fullmoon vedo che ha ripreso temi già visti da altri, come anche in Jeanne, in cui si ispira palesemente alle majokko (anche se non si azzarda a gestire un gruppo e fa agire la protagonista in solitaria) e pesca a man bassa da altre storie XD

      Sul discorso delle serie popolari: come vedi una volta ci sono cascata anche io, l'importante è non reiterare l'errore ^^

      Secondo me la Tanemura non disegna neanche male (se solo facesse degli occhi più umani) e onestamente, ho letto delle storie (anche più belle - ma anche più brutte, come Strofe d'amore) disegnate molto peggio. Se deciderò mai di leggere qualcos'altro di suo, è molto probabile che passerò dai canali di prestito. Diciamo da quelli di prestito del web. Dubito molto che avrei voglia di spendere ancora per questa autrice (a volte succede di avere un "guilty pleasure" tra i propri autori preferiti) XD

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    2. Almeno ha graziato il pubblico di altre Mary Sue pronte a sacrificarsi per la tanto amata protagonista XD

      Si infatti :) magari qualcosa di piacevole si può pure trovare. Io adoro Harry Potter ed è un titolo di "massa" anche quello, ma in linea di massima...prendo le informazioni con le pinze xD

      Se non ricordo male questi occhi abnormi compromettevano decisamente i profili che disegnava ahah XD
      Io mi sa che ne ho diversi di guilty pleasure °° coff coff *Uragiri*coff coff

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    3. Un punto per lei! XD

      Io amo Harry Potter, One Piece, Bleach e tanti altri titoli che sono popolari e diffusissimi, ma li ho letti perché mi interessava il tema e non perché tutti dicevano che erano belli. Questa è la differenza fondamentale ^^
      Poi "commerciale" o "mainstream" non è sinonimo di "cacca", è solo sinonimo di "molto conosciuto". A volte è cacca e a volte no (come tutto il resto). L'importante è non buttarsi su un titolo solo perché famoso (come ho fatto io in questo caso) ma ragionare sempre ^^

      Gli occhi abnormi compromettono la sanità mentale di chi cerca di trovare un profilo umano nelle sue tavole ;-P
      Non me ne parlare, il mio guilty pleasure per eccellenza è Highschool of the dead XD

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  8. Grazie, eviterò (lo avrei comunque evitato ^_^ ).

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  9. A me gli occhi giganti fanno paura.
    Comunque. Sono andata a rileggermi il post su Mary Sue: sei mitica.

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    1. A me inquieta molto immaginarmi i crani con le orbite gigantesche di questi tizi >__<
      Grazie mille ^^

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  10. Grazie al post ho finalmente capito il senso concreto della parola "Mary Sue".
    Sai, sono quelle frasi che senti sempre ma non ci dai mai troppa importanza.
    Ehhhh quante Mary Sue conosco...

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    1. Sono felice di essere stata utile :D
      A volte aiuta più un esempio concreto di mille parole spese in lunghe spiegazioni!
      Non me ne parlare, ogni tanto ne spunta fuori qualcuna dalle opere più inaspettate XD

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  11. Concordo pienamente con la tua amica, anche io avrei fatto meglio a spendere quei soldi per comprarmi qualcosa di buono da mangiare XD
    In ogni caso fai bene a non farti attirare, ci sono degli ottimi shōjo in giro e delle fetecchie come questo, meglio cercare qualcosa di più significativo :D

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  12. Speriamo che la connessione mi permetta di commentare u,u

    Sullo stile ti avviso che Jeanne è stata una delle sue prime opere. Molte cose in effetti stonano parecchio visto che la Tanemura doveva migliorare.
    Infatti ho adorato da morire l'altro titolo, Full Moon (Anche se la trasformazione da cantante di Mitsuki è una Sue xD).
    Ah, spero che recensirai anche quello comunque u,u Messo che tu lo abbia letto D: Anche se lì l'Angst è qualcosa di assurdo!

    Soggettivamente parlando, ho adorato questo manga (Nah, non ai limiti del fangirlismo LOL) visto che mi annoiano gli shojo dove non si fa effettivamente una cippa. Almeno qua c'è un po' di misera azione XD Ma, sì, non è nulla di grandioso alla fine e ci sono molti buchi e può comunque piacere a chi vuole passare del tempo =)

    Uno shojo che magari troveresti accettabile è quello di Momo (Il demone che distrugge pianeti). Io almeno l'ho trovato molto carino sia nei disegni che nella storia.

    Un altro Shojo è quello di Black Bird anche se contiene molti generi al suo interno (ed è anche un pochetto spinto) XD probabilmente troverai Sue anche la protagonista ma tutti la cercano per un motivo XD Magari se vuoi sapere qualcosa puoi anche chiedere =P

    Ma in linea di massima (A parte quelli che ti ho consigliato, cioè anche questi ma in modo diverso), gli shojo seguono le stesse grandi linee. Anche gli shonen hanno la stessa filosofia e dobbiamo prenderli e accettarli per come sono.
    Adoro le tue recensioni perché si basano su una buona analisi dei contenuti, non come alcune persone che leggono due pagine e fanno una prosopopea "giusto per" XD

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    1. Full Moon non l'ho ancora letto ma non si sa mai. Un po' di curiosità me la mette e potrebbe anche capitare il suo turno (me l'hanno consigliato in diverse persone, alla fine) ^^
      Che Jeanne è un'opera giovanile si percepisce abbastanza, peccato solo che, al posto di una freschezza che mi sarei aspettata da un'autrice alle prime armi trovi un costrutto di "tutto quello che potrebbe piacere" che irrigidisce molto il titolo XD

      Da amante dei shōnen e dei seinen, posso dirti che ho letto dei shōjo adorabili senza trame particolari (Le situazioni di lui e lei, Hana-kimi e Ouran Host Club li hai mai provati? Sono ottimi titoli. Anche Fruits Basket è meraviglioso) e altra roba orrendamente noiosa, tutta basata su ragazzini innamorati XD

      In ogni caso mi segno tutti i titoli che mi hai suggerito, sono sempre aperta a provare nuovi titoli e nuovi autori ^^
      (Non ho nessun problema con le storie spinte, te l'assicuro) ^^

      Certamente ogni demographic ha delle sue "regole" non scritte che lo rende tale e bisogna venirci a patti, se si vuole continuare a leggere in quell'ambito, ma, a volte, sono davvero esagerati :D
      Grazie mille! Cerco sempre di essere esaustiva e corretta nelle mie recensioni, specie se commento non positivamente (come sempre il complimento vale doppio se fatto da una fan della serie). ^^

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    2. Bene bene. Eh Sì, la Tanemura non ha saputo bilanciarsi direi ma questa è una pecca che troviamo anche negli scrittori alle prime armi XD Quetso è un motivo per cui la perdono.

      Comunque sia, quando sarà il loro turno leggerò volentieri il tuo reso conto =)

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    3. Certo, ma forse il suo editor avrebbe potuto rimandarla verso la carreggiata, invece di lasciarla galoppare a briglia sciolta (anche se, con il successo che ha fatto, non si chi abbia ragione ;-P)

      Grazie :D

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  13. Une decina di anni fa lo aspettavo dopo aver letto un anteprima su Japan Magazine, per gli amici JM, e ricordo di aver disegnato anche la protagonista nelle vesti di Jeanne... poi, circa 6 anni dopo arrivò, ne lessi metà del primo volume e lo lasciai lì a prendere polvere!

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    1. Magari se fosse uscito quando lo aspettavi tanti forse ti sarebbe piaciuto di più. Chi più dirlo ^^
      In ogni caso ci sono parecchie serie migliori XD

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