Green Lantern: The Animated Series - Una serie inaspettata!

La locandina della serie

Green Lantern: The Animated Series è una serie d’animazione interamente realizzata in CG dalla Warner Bros. Animation e andata in onda in USA sul canale Cartoon Network. Ha debuttato l’undici novembre 2011 ed è terminata (dopo ventisei episodi, divisi in due archi narrativi differenti) il sedici marzo 2013. Nonostante vanti molti fan (tra cui me!), pare che lo studio non abbia in programma di realizzare una seconda stagione perché sono stati venduti pochi giocattoli. Giocattoli che non sono mai stati prodotti! Perché avevano ancora negli store quelli realizzati per il film e gli astuti venditori non si sono resi conto che il personaggio del film (quello con attori in carne ed ossa che è stato un flop) pur avendo lo stesso nome di quello della serie animata è una faccenda completamente differente! Ma facciamo un passo indietro e vediamo di cosa parla esattamente questa serie!

[Dopo il salto]

Le quattro lanterne della Terra

Premessa: Non sono una fan delle Lanterne Verde.
Le conosco abbastanza poco (più che altro perché qualche loro membro a turno fa parte della Justice League o tramite serie come Batman: The Brave and The Bold, in cui compaiono dei membri) e le quattro Lanterne della Terra (escludendo quindi Alan Scott, la Lanterna della Golden Age, che conosco solo di nome) non sono personaggi di mio completo gusto. Hal Jordan l’ho sempre visto un po’ come un cretino dotato di grandi poteri (nei film della Justice League in cui compare è questo il suo ruolo, oltre a fargli decorare lo sfondo con i più stupidi costrutti di sempre – parliamone, questo è quello delle trappole per topi giganti!).

Hal Jordan (davanti), John Stewart (quello
di colore), Guy Gardner (pel di carota) e
Kyle Rayner (l'altro dietro)

John Stewart è troppo militaristico per i miei gusti (e poi si atteggia tanto ma è solo un pallone gonfiato, visto che alla fine non ha alcuna autorità sulla JLA), Guy Gardner è un doppio idiota, difficile da controllare, strafottente e poco furbo (famosa è quella volta che un Batman esasperato lo stende con un pugno, scena poi ripresa in un episodio di Batman: The Brave and The Bold) e Kyle Rayner mi è sembrato un ragazzino poco preparato (ma è anche quello che ho visto meno in azione). Quindi sono partita con tutti i pregiudizi del mondo, specialmente visto che in Green Lantern TAS la prima Lanterna che viene messa in scena è il solito Hal Jordan (la mia reazione è stata “Oh, no! Non Jordan, non lo reggo”, ma, ora che ci penso, sarebbe stata analoga per chiunque degli altri). Ora, quello che mi aspettavo era la solita storia di Abin Sur che si schianta sulla Terra, l’anello che arriva ad Hal e poi, magari la solita storia delle Lanterne Gialle con Sinestro. Bene dimenticatevi tutto questo perché la serie Green Lantern TAS è stata una vera rivelazione!
Fine della premessa! Iniziamo con la recensione.

Jordan al lavoro, sulla Terra

Innanzitutto Jordan è già il Jordan Lanterna Verde, tutti lo conoscono, fa il pilota sulla Terra e, quando non è impegnato a far schiantare prototipi militari da trilioni di dollari, salva il settore 2814 da immani catastrofi con il potere del suo anello [1]. Richiamato su Oa per subire il solito culo per una stronzata che ha combinato prima dell’inizio della serie (seriamente, Jordan si becca una ramanzina a puntata in questa serie!), scopre che nella Zona di Frontiera stanno sparendo delle Lanterne Verdi, Lanterne che operano così lontano da Oa da non aver avuto un vero addestramento e da non conoscere i propri colleghi.

Ganthet mostra a Jordan e Kilowog
l'Interceptor

Con la complicità di Ganthet (uno dei Guardiani, il ribelle della compagnia), nonostante il parere contrario del resto del consiglio, ruba l’Interceptor, un’astronave interstellare (con il solo potere dell’anello ci avrebbe messo mesi a volare fino alla Frontiera), carica su il suo amico Kilowog (che conosce bene Jordan e che sa che sta per fare una delle sue solite Jordanate. Sa anche che tendono a finire bene, le Jordanate, - nonostante i soliti culi del consiglio - e vuole partecipare anche lui) e parte all’avventura. Arrivati nella Frontiera scoprono che a far fuori i loro colleghi sono le Lanterne Rosse.

Una Lanterna Verde con, alle spalle,
una Lanterna Rossa

Per chi non lo sapesse, ogni corpo delle Lanterne (e sono un sacco, ci sono le Verdi, le Rosse, le Gialle, le Viola, le Blu, le Arancioni, le Nere e le Bianche) fa funzionare i propri anelli del potere grazie ad un determinato sentimento. Per le Verdi si ha la Volontà, mentre per le Rosse a guidarle è la Rabbia. Dopo qualche scontro (e un pianeta distrutto ma sono cose che succedono quando si parla di Lanterne) Jordan e Kilowog fanno la conoscenza di Razer.

Il giovane Razer

Questo è una giovane Lanterna Rossa che aveva cominciato a mettere in dubbio la bontà delle azioni di Atrocitus, il loro signore e padrone, e aveva deciso di suicidarsi per ripagare le vite che erano state perse nell’esplosione del pianeta, causata proprio da lui. In realtà, grazie all'intervento delle due Lanterne Verdi, la vittima effettiva è una sola e Razer viene portato via come prigioniero.

Aya assembra il suo corpo

A bordo dell’Interceptor la tensione tra Kilowog (che detesta le Lanterne Rosse) e Razer diventa presto palpabile e, a rendere ancora più complicata la cosa, viene fuori che Aya, l’Intelligenza Artificiale della nave, desidera essere anch’essa una Lanterna Verde e si costruisce un corpo robotico. Uno fatto con le sembianze della defunta amata di Razer. Per riuscire a salvare l’universo dalla rabbia di Atrocitus i nostri eroi dovranno superare le loro divergenze e riuscire a diventare una versa squadra, una squadra i cui membri si fidino gli uni degli altri.

I Manhunters in azione

Nella seconda parte della serie Jordan e Kilowog rubano di nuovo l’Interceptor, recuperano Aya e Razor (la prima rischiava di essere smantellata dal Guardiano che l’aveva costruita, mentre il secondo era con il neonato corpo delle Lanterne Blu - che basano il loro potere sulla Speranza - per lavorare sui suoi problemi di gestione della rabbia) e affrontano la doppia minaccia dei Manhunters e dell’Anti Monitor, tutti costrutti realizzati dai dannati Guardiani della Galassia nel loro passato (se questi se ne stessero a casa a guardare la partita invece di creare casini, forse l’Universo intero ringrazierebbe!).

Hal Jordan e il suo mezzo
sorrisino sornione

I personaggi principali sono quelli del gruppo dell’Interceptor. Il primo è il comandante e pilota, il simpatico cazzone intergalattico Hal Jordan. Posso dirlo? In questa versione mi è piaciuto da matti. È simpatico, è scanzonato, impulsivo, non si prende sul serio (o forse sì), sa fare il suo sporco lavoro (anche quando rischia di far ammazzare tutti) ed è anche affidabile. Gli altri membri della ciurma si fidano di lui, sanno che è forte e che al momento giusto saprà risolvere i problemi e funge da bilanciere psicologico della squadra, mitigando le inevitabili liti tra i vari membri. Per Kilowog è un amico fidato, per Aya e Razor una specie di mentore e una figura di riferimento, direi quasi una figura paterna. Ogni tanto fa qualche cazzata ma il suo coraggio e la sua volontà di salvare i bisognosi riusciranno a fargliela sempre spuntare!

Kilowog intento a cazzeggiare

Al suo fianco c’è Kilowog, l’amico fidato e tank della squadra, che ama combattere corpo a corpo e creare costrutti devastanti (è estremamente fisico come personaggio e questo suo aspetto non mi è affatto dispiaciuto). Sincero e diretto cerca di mitigare il lato impulsivo di Jordan (fallendo miseramente) e litiga di continuo, rischiando anche di arrivarci alle mani, con quella lingua affilata di Razer che non gliene fa passare una.

Razer e Kilowog si ringhiano

Razer, d’altro canto, è un personaggio ideato esclusivamente per la serie e l’ho amato più di ogni altro (e per il mezzo sorriso di Jordan quando fa qualche marachella ammetto di avere un debole pazzesco, ma Razer è Razer). Razer è un giovane distrutto, con un passato pieno di angst, un giovane che si fa possedere dalla Rabbia ma che capisce l’orrore delle sue stesse azioni e ne rimane schiacciato. Con l’aiuto di Jordan e di Aya (e di Kilowog, anche se per vie traverse) riuscirà ad evolvere tantissimo, accettando il passato e scoprendo sentimenti che pensava di aver perso per sempre.

I quattro protagonisti insieme

Ultimo membro dell’equipaggio dell’Interceptor, ma non per importanza, è la bella e algida Aya. Algida fino ad un certo punto visto che è evidente a tutti che ben presto sviluppa un debole per Razer, un debole che la porterà a compiere azioni impensate per un’Intelligenza Artificiale e ad arrivare a delle conclusioni assolutamente inaspettate!

[NOTA SPOILER legata alla discussione su Chobits] Aya, a differenza di Chii ha dei sentimenti ed è viva (lo rivelano negli ultimi episodi), per cui il fatto che cerchi l'amore di Razer mi sta benissimo! Tra l'altro Razer, a differenza di Hideki che si butta a pesce sulla robottina ci mette molto a maturare la decisione di accettare i suoi stessi sentimenti per Aya [FINE SPOILER]

Mai sottovalutare gli scoiattoli

Oltre a loro quattro (che sono uno dei migliori team che ho visto ultimamente, sia come membri, sia come equilibrio della squadra) ci sono una marea di altri personaggi. A cominciare dalle altre Lanterne Verdi, come il leale Tomar-Re, il maestoso Mogo, il pianeta senziente, l’idiotissimo Guy Gardner, il piccolo ma letale Ch’p e lo spietato Sinestro (non avevo detto che non compariva? No, ho detto che non compariva come Lanterna Gialla, qui è ancora parte del corpo delle Lanterne Verdi).

Gruppo di Lanterne miste

A seguire vi sono le tranquille Lanterne Blu (Saint Walker e Brother Warth), le amorevoli ma agguerrite Lanterne Rosa (le Star Sapphire, tra i cui membri comparirà una certa ragazza conoscenza di Jordan - il loro potere è dato dall’Amore e sono tutte donne), la stranissima Lanterna Arancione Larfleeze (dico solo che il suo potere deriva dall’Avarizia) e, soprattutto, i dannnatissimi Guardiani dell’Universo. Ora, questi nanetti blu saccenti e boriosi sono una somma della massima insopportabilità e del più grande pericolo. Ogni volta che si mettono in azione o stanno facendo una lavata di capo a qualcuno (e Jordan è il loro preferito) o stanno facendo danni che faranno piangere almeno un Settore Galattico! Sopprimeteli per il bene dell’Univeso!

Un alieno bellicoso

A loro vanno poi aggiunti i veri e propri cattivi, ovvero le malvagie Lanterne Rosse (ma saranno poi così malvagie, la loro rabbia non avrà un motivo?), i terribili Manhunters, l’implacabile Anti Monitor e una serie di alieni poco amichevoli che Jordan e compagni dovranno affrontare, e gli altri extra-terrestri buoni che, invece, daranno loro una mano, come la bella Galia o la principessa Iolande. Il parco personaggi messo in scena è davvero maestoso!

Lord Atrocitus molto arrabbiato

La serie è interamente realizzata in CG e, questa volta posso finalmente dirlo: funziona benissimo! Non sono una fan del 3D a tutti i costi, lo osteggio apertamente in altre serie (come in Beware The Batman), lo apprezzo come integrazione del disegno tradizionale (come in Fate/Zero) ma qui trovo che sia il mezzo espressivo migliore. Si rinuncia ad un character design realistico a tutti i costi (che poi sarebbe anche fuori luogo visto che i personaggi umani sono tre: Jordan, Gardner e Carol Ferris) e si opta per una realizzazione dei personaggi volutamente pupazzosa. E funziona! Funziona benissimo!

Una flotta aliena dall'aria bellicosa

Il design mi ricorda un po’ quello della vecchia Justice League del DCAU (per dire, Kilowog è quasi identico, se non per i denti, e le gambe dei vari personaggi - basti vedere Jordan o Razer - , sono spiccicate a quelle delle action figure della serie Justice League Unlimited) ed è particolareggiato e molto diverso per ogni personaggio. Anche se praticamente tutti vestono in base ai colori del proprio corpo di appartenenza, è davvero impossibile confondersi un personaggi per un altro.

Kilowog e il suo amore per l'artiglieria
pesate con una Lanterna Blu

A concludere perfettamente il quadro arriva il comparto audio con un’ottima colonna sonora e un doppiaggio favoloso. E questa volta non mi posso nemmeno lamentare di quello italiano, che è davvero ben fatto e non mi ha fatto assolutamente rimpiangere di aver visto in inglese solo la seconda metà della serie (con questa recensione sto negando alcuni punti fissi dei miei gusti visti in precedenza come “non amo le Lanterne Verdi”, “la CG cacca pupù”, “il doppiaggio italiano non mi esalta”)!

Guy Gardner

In definitiva Green Lantern TAS è davvero un’ottima serie che, in soli due archi narrativi da tredici episodi l'uno, riesce a offrire al pubblico una storia davvero intensa e completa, che potrà soddisfare sia gli appassionati di combattimenti e scontri, sia chi cerca una storia romantica e personaggi interessanti e ben approfonditi, sia chi apprezza le trame non banali e i misteri.

Special Guest: i Thanagariani!

Una storia che porterà lo spettatore nello spazio profondo, alla ricerca di un nemico feroce ma non stupido, una storia che riuscirà ad emozionare in ogni sua parte e che farà rimanere letteralmente incollati allo schermo (me la sono guardata tutta in due soli giorni, dopo il primo episodio diventa una vera e propria droga).
Un’ultima nota di merito per Green Lantern TAS arriva dal suo messaggio di fondo che porta lo spettatore a ragionare sul fatto che la diversità può diventare un grande punto di forza.

Di chi sarà mai la mano rossa?

Razer non diventerà mai una Lanterna Verde come il resto del gruppo. Lui è una Lanterna Rossa (con gran scorno iniziale di Kilowog che a bordo non lo vuole neanche) e tale rimane. Ma proprio questa sua diversità in un paio di occasioni sarà l’unico motivo per cui i nostri riusciranno a farcela. I suoi poteri sono diversi, la sua natura è diversa, la sua origine è diversa ma è un compagno come gli altri! Non fatevi fermare dai pregiudizi e guardate questa serie, ne vale veramente la pena!

E poi incrociamo tutti le dita sperando che si ricredano e ne facciano una seconda stagione, perché adesso la storia di Sinestro e delle Lanterne Gialle la vorrei davvero vedere!

 

[1] Per chi non lo sapesse: le Lanterne Verdi sono un corpo di polizia intergalattico armato con Anelli del Potere, degli artefatti con poteri tendenzialmente illimitati, con cui possono materializzare costrutti in tinta (sono vincolati solo dalla fantasia e dalla volontà del possessore). Fanno capo ai Guardiani dell’Universo, dei nanetti blu che esistono da millenni, con sede sul pianeta Oa. Ogni settore è protetto da una Lanterna e, ovviamente, il settore 2814 è quello della Terra. Quindi Hal Jordan è la Lanterna della Terra.