giovedì 23 agosto 2012

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Racconto di viaggio: Stoccolma

Il centro città visto dalla torre del Municipio
Stoccolma è la capitale della Svezia e sorge sulle quattordici isole che mettono in comunicazione le acque dolci del lago Mälaren con il mar Baltico. Geograficamente è a nord di Ediburgo e il clima risente dell’inclinazione del globo terrestre, offrendo inverni rigidi e nevosi con giornate molto brevi, illuminate da un sole pallido, ed estati tiepide e piovose (una manna per chi arrivava dal caldo tropicale di quest’anno, anche se più che piovoso il clima svedese lo definirei tremendamente variabile, vale la regola di uscire sempre con l'ombrello - e infatti noi abbiamo fatto che perderlo il secondo giorno), con giornate molto lunghe (il massimo della luce viene raggiunto durante il solstizio d’estate, in cui si assiste al sole di mezzanotte).


Piccolo faro nelle acque le lago
Rispetto alle città del mediterraneo, che vantano una tradizione plurimillenaria, Stoccolma è una città giovane, menzionata per la prima volta in uno scritto nel 1252 dal suo fondatore Birger Jarl, che vi costruì la prima fortezza, nata per proteggere l’entroterra dalle scorrerie dei pirati che si annidavano nelle isole antistanti. In pratica, fino a quella data la Svezia visse nel periodo della preistoria (Vichinghi compresi), a cui seguì un rapido Medioevo, in cui assunse importanza grazie al casato Vasa, e giunse poi al suo massimo splendore nel XVII e XVIII secolo con durante il barocco. In questo periodo la Svezia guerreggiò in lungo e in largo per l'Europa, assumendo il ruolo di grande potenza, partecipando anche alla Guerra dei trent'anni (sotto Gustavo II Adolfo), invadendo la Danimarca, sua acerrima nemica dal tempo dei re Vichinghi (con Carlo X Gustavo), diventando una nazione colta e amante del teatro (con Gustavo III) per poi conoscere una progressiva perdita di importanza nello scenario Europeo, fino ad arrivare alle due guerre mondiali, in cui rimase controversamente neutrale.


COSA VEDERE - Musei, luoghi di interesse e palazzi

La banda al cambio della guardia
Ci sono una quantità sterminata di musei e palazzi da visitare ma consiglio di partire dalla visita del Palazzo Reale (Kungliga Slottet), che si trova sull’isola di Gamla Stan, il centro storico della città. Offre l’ingresso a svariati musei interni, la visita alle sale di rappresentanza del re e il classico spettacolo del cambio della guardia, che dura una quarantina di minuti. Si tratta di un tipico palazzo barocco, costruito sulle ceneri del castello Tre Kronor (tre corone) che fu distrutto 1679 da un devastante incendio. Fuori dal palazzo ci sono la cattedrale (con dentro una statua di San Giorgio e il drago, il santo più amato dagli svedesi), il bellissimo quartiere di Gamla Stan da girare a piedi e l’edificio del Parlamento, che offre delle visite guidate gratuite.

Il palazzo di Drottimgolm visto dal battello
Tanto per rimanere in tema palazzi barocchi, è assolutamente da non perdere anche Drottingolm, attuale residenza invernale dei reali svedesi, che offre un ottimo palazzo barocco, uno sterminato parco, un bellissimo teatro originale del settecento con tutti i meccanismi ancora funzionanti e il fantastico padiglione cinese (Kina Slott), regalo di compleanno della regina Lovisa Ulrika da parte di suo marito Adolfo Federico

Il posto di guardia. Sembra stoffa ma è un padiglione in
legno. Nel barocco andava di modo stupire gli ospiti
Visitando quest’ultimo bisogna scordarsi l’idea effettiva della Cina, visto che offre un notevole spaccato di quello che nel settecento era l’immaginario comune dell’Oriente. In quegli anni il viaggio verso est era lungo e faticoso e veniva affrontato solo da un pugno di mercanti e viaggiatori, che, tra le altre cose, non avevano il permesso di sbarcare in territorio cinese, per cui l’idea che giungeva fino ai nobili occidentali era molto fantasiosa. Nel padiglione si possono osservare pezzi originali, arrivati effettivamente dalla Cina (o dal Giappone che all’epoca non si capiva molto la differenza), mischiati con oggetti creati in oriente per il mercato occidentale (si definiscono cineserie, lo stile e la lavorazione sono originali, ma si tratta di oggetti ad uso unico dei nobili dell’ovest) e con finte riproduzioni fatte direttamente in Europa. 
Dettaglio dei draghi al padiglione cinese
In pratica è un bel padiglione Roccocò, in cui sono stati inseriti tutti gli oggetti Orientali o finto Orientali che i regnanti sono riusciti a recuperare. Un dettaglio su tutti fa capire quanto poco si sapesse della Cina all’epoca e quanto fosse invece un romantico immaginario: tutti i draghi sulla facciata dell’edificio hanno le ali come i classici draghi Svedesi (pare che per le guide la cosa più difficile sia far capire ai visitatori cinesi che, pur chiamandosi padiglione cinese, non troveranno praticamente nulla di vero cinese)! In tutto questo è molto carino anche il viaggio stesso per Drottingolm, visto che si effettua tramite battello (dura un’oretta), imbarcandosi davanti al municipio e navigando tra le isolette boscose del lago Mälaren.
Il Nordiska Museet, un classico esempio di edificio dei
primi del novecento
I musei più interessanti sono (la faccio breve che tanto lo so che interessa a nessuno questa parte): l’Armémuseum (il museo dell’esercito, che mostra l’evoluzione dell’esercito Svedese e le sue principali guerre), il Nationalmuseum (un’enorme pinacoteca con un sacco di opere interessanti), il Moderna Museet (il museo di arte moderna, alcune cose sono notevoli, altre sono discutibili, un po’ come tutta l’arte contemporanea), il Nobel Museet (dedicato al premio Nobel, piccolino ma interessante) il Nordiska Museet (il museo delle popolazioni del nord, molto interessante e istruttivo) e l’Historiska Museet (il museo di Antichità Nazionali, che narra tutta la preistoria della Svezia, ha anche un’interessante parte dedicata all’arte medievale e una notevolissima sala dell’oro). 

Detti così sembrano rapidi ed efficaci da vedere ma, dato che l’orario di apertura va dalle 10:00 alle 16:00, non se ne riescono a vedere più di un paio al giorno. In generale questo è una delle particolarità della Svezia (credo dovuto al freddo e al buio invernale), tutto chiude alle 16:00 e la cena viene servita tra le 17:00 e le 20:00. I ristoranti chiudono normalmente alle 21:00.

Una delle classiche fattorie di Skansen
A tutto questo va aggiunta sicuramente una visita a Skansen, il primo museo all’aria aperta mai creato nella storia dell’umanità, che raccoglie varie fattorie svedesi tradizionali (un po’ come fa quello a Takayama con le case tipiche Giapponesi, per chi ci fosse stato), uno zoo con soli animali del nord, un acquario (che non ho visto) e diverse attrazioni per bambini. Ora, a me la parte che è piaciuta di più di Skansen sono proprio le fattorie, gli animali nello zoo mi hanno fatto un po’ pena, chiusi in dei recenti abbastanza piccoli e palesemente annoiati dalla loro vita (dormivano tutti!).

Lo Stadshuset, l'imponente municipio, divenuto simbolo
della città di Stoccolma
Meritano, infine, ancora una visita sia il particolarissimo Stadshuset (il municipio), un edificio costruito nei primi del novecento con stile romantico svedese (ovvero finto-medievale) che stupisce non poco il visitatore con la sua imponenza e Birka, il primo villaggio vichingo mai costruito in Svezia. Ovviamente di vero-vichingo non c’è praticamente più nulla (ad eccezione delle tombe), visto che costruivano tutto in legno, ma si può trovare la ricostruzione di un villaggio e un’interessante giro guidato che spiega come doveva essere il villaggio all’epoca, chi fossero e come realmente vivessero i Vichinghi. Per arrivarci bisogna di nuovo prendere il battello davanti al Municipio ma, questa volta, il viaggio dura ben tre ore.


IL VASA - Il grande vascello seicentesco affondato nel lago

Il Vasa come si presenta entrando nel museo
Dimentico nulla? Ma certo! Manca ancora la chicca della città, quel particolare che rimane in mente e che è diventato il museo più popolare della città: il Vasamuseet (il museo del Vasa). Questa mega struttura contiene al suo interno un gigantesco, autentico, meraviglioso e strepitoso vascello da guerra del 1628, rimasto miracolosamente illeso sul fondo del lago Mälaren fino al 1956, in cui fu scoperto da un ostinatissimo archeologo che lo cercava da anni. Si tratta dell’unica nave di quel periodo ancora esistente, salvatasi grazie ad una serie di fattori che la fecero affondare a solo un chilometro dal varo, ancora nelle acque dolci del lago, in cui non vive il tarlo del legno, responsabile della scomparsa di praticamente tutte le navi antiche affondate. Che dite? Faccio un po’ di storia della nave?

Notare il due ponti con i cannoni
10 agosto 1628 il Vasa, nuova nave ammiraglia del re Gustavo II Adolfo, a quell’epoca impegnato in una campagna militare in Polonia, viene finalmente varata e inizia il suo viaggio inaugurale. A bordo ci sono anche parenti dei marinai, tra cui donne e ragazzini, che, grazie ad un permesso speciale, emanato dal re in persona, possono assaporare la vita di bordo per ben due settimane, il tempo di arrivare al primo approdo, in cui sarebbero scesi per far posto ai trecento soldati della guarnigione. La nave è imponente, con la sua doppia murata, finemente decorata per stupire chiunque la veda, e armata con ben sessantaquattro cannoni. I ponti sono particolarmente alti per renderla ancora più maestosa e spaventosa agli occhi dei nemici. Subito dopo il varo la nave fa fuoco con una salva di cannoni, per festeggiare la partenza, ma il capitano dimentica di dare l’ordine di chiudere i portelli dei cannoni e una fatale folata di vento la fa inclinare quel che basta per farle imbarcare acqua da quegli stessi portelli. La nave affondò molto rapidamente, portandosi sul fondo del lago oggetti di vita quotidiana, armi e gran parte dei passeggeri.

La poppa della nave, riccamente decorata
Subito dopo l’incidente ci fu un’inchiesta per scoprire quali furono le cause di un così tragico affondamento e venne fuori che, se la colpa diretta dell’incidente era del capitano (che non fece chiudere i portelli), la nave presentava comunque dei gravi difetti di costruzione. Prima del varo, fu fatto una prova standard di collaudo, comune per tutte le navi dell’epoca, in cui trenta marinai correvano da un lato all’altro della nave per farla dondolare. Se la nave riusciva a resistere senza perdere stabilità a sei corse si considerava valida. Purtroppo, dopo solo tre passate la prova fu interrotta per evidente precarietà del vascello ma nessuno (e men che meno l’ammiraglio che avrebbe avuto il potere di fermare il tutto) ebbe il coraggio di comunicarlo al re. Perché la nave dondolava in quel modo? 

Modellino che mostra la divisione delle varie aree
del vascello
Semplice perché i due costruttori (due fratelli olandesi) erano abilissimi nel fare le navi con un singola murata di cannoni, ma il re in persona li obbligò a modificare il progetto per averne due e per avere dei ponti più alti del normale. Il risultato fu una nave troppo alta, che aveva quindi pochissima stabilità e che, per mantenere un minimo di equilibrio, fu zavorrata molto, alzando il pescaggio dell’acqua pericolosamente vicino al livello delle aperture dei cannoni. Alla fine nessuno fu punito perché venne fuori che la causa del disastro fu proprio la smania del re di avere una nave fuori standard. Un vascello simile venne varato poco dopo, con i ponti alti come quelli del Vasa, ma con una larghezza maggiore di un metro (caratteristica che la rese stabile). Navigò per trent’anni, finchè non gli esplose la Santa Barbara.

La campana subacquea. La persona al suo interno
rimaneva immersa nell'acqua fino alle spalle. Man mano
che si immergeva l'acqua saliva e comprimeva l'acqua
all'interno della campana.
Nell’ottobre del 1663 si fece un primo tentativo di recupero del vascello ma, con i mezzi dell’epoca, riuscirono ad immergere nelle acque solo alcune campane subacquee (un sistema per cui la persona veniva calata in fondo al lago all’interno di una campana di bronzo che preservava parte dell’aria, anche se non raccomanderei la compressione a cui il poveretto veniva sottoposto) grazie a cui recuperarono i preziosi cannoni che armavano la nave. Per quasi trecento anni il Vasa giacque sotto le fredde acque del lago, in uno dei canali a due passi dal centro città, finchè, nel 1956Anders Franzén, non ritrovò il punto esatto dell’affondamento e mise in moto un’imponente opera di recupero. Sommozzatori scavarono dei tunnel sotto lo scafo della nave (affondata praticamente dritta), tramite cui fecero passare dei cavi d’acciaio con cui fu assicurata a delle navi che la portarono presso un cantiere, mantenendola sotto il livello dell’acqua. Per rimetterla in pescaggio fu svuotata di tutta la melma che conteneva, sigillata ogni fenditura dello scafo e sostituita ogni singola parte in metallo che era arrugginito (tipo tutte le viti e i bulloni). A quel punto fu fatta navigare sul suo scafo per quasi un chilometro e portata all’asciutto. Così cominciò la costruzione del più grande puzzle del mondo, dato furono trovati ben 13.500 pezzi sciolti sul fondo del lago che, nel giro di una decade furono rimessi al loro posto da intere squadre di archeologi e che oggi rendono il Vasa alla sua magnificenza originaria.

Un particolare di un fregio che decora la nave
Per mantenere la struttura integra al di fuori delle acque del lago, le parti in legno furono irrorate per ben diciassette anni di glicole polietilenico, uno speciale conservante impregnante. Per completare l’opera, tutte le parti mancanti, come il sartiame e le vele, che, pur essendo state trovate anche quelle originali, vennero cucite e montate ex novo, e alcune delle parti in legno andate distrutte dal tempo, vennero ricostruite con le tecniche originali del XVII secolo e inserite sulla nave, facendo in modo che fossero riconoscibili (le parti originali sono quasi nere, mentre quelle nuove sono chiare). Il risultato è a dir poco stupefacente! Il Vasamuseet offre la vista dello splendido vascello e degli interessantissimi approfondimenti sull’intera vita della nave, dalla sua costruzione al suo ritrovamento, e mostra un notevole spaccato di vita seicentesca.


INFORMAZIONI VARIE - Roba pratica varia ed eventuale

Una delle piazze più famose di Gamla Stan
Prenotando con un minimo di anticipo si possono trovare dei voli a dei prezzi molto umani. Io e la Dolce Metà abbiamo usufruito di un volo Bergamo Orio al Serio - Skvasta (l’aeroporto sfigè di Stoccolma, quello più grosso è Arlanda) per 150€ andata e ritorno con Ryanair, a cui vanno sommati circa 25€ di pullman (sempre andata e ritorno) a testa da Skvasta a Stoccolma (sono circa 100 km di distanza). L’albergo che abbiamo scelto era vicino ad una stazione della metropolitana (fondamentale) ed era pulito, abbastanza economico e con una colazione ricca. Il vero salasso è stato vivere a Stoccolma.

Ricostruzione di imbarcazioni vichinghe a Birka
Gli svedesi hanno ancora la loro moneta (la corona svedese) e tutto costa abbastanza caro. Una cena, senza andare su locali ultra-raffinati viene comodamente tra i venti e i quaranta euro, per una portata sola. Come in tutti i paesi civilizzati l’acqua e il servizio non si pagano. Tutti i musei e i luoghi di interesse hanno una tariffa di ingresso che va dalle 80 alle 180 corone circa (ovvero tra i 9 e i 20 €, a cui vanno aggiunte circa 20 corone per l’audioguida) e una corsa della metropolitana costa 32 corone, ovvero quasi quattro euro, per cui è fondamentale fare la Stockholm Card (in cui purtroppo non sono compresi i traghetti per Drottingolm e Birka).

Sculture colorate fuori dal museo di Arte Moderna
Per una cifra fissa comprende ingressi ai musei e alle principali attrazioni, mezzi pubblici gratuiti, giro in battello e anche l’accesso al Luna Park (dove non siamo stati e la Dolce metà me l’ha fatto pesare a sfinimento). È fondamentale fare in modo di partecipare alle visite guidate (ce ne sono una marea in inglese e qualcuna anche in italiano) che sono praticamente sempre gratuite o prendere l’audioguida, perché quasi tutti i musei hanno i cartelli solo in svedese e comunque meritano una spiegazione più approfondita.
La cucina è molto varia e sperimentale, per cui si troveranno degli accostamenti particolari con carne, salse e frutta. Oltre alle classiche Meatball (il piatto più famoso svedese, in pratica le polpettine con i ribes che fanno anche all’IKEA) c’è una vasta varietà di scelta che spaziano dal pesce, alla carne , a cose più particolari come l’imperdibile piatto di renna.


CONCLUSIONI

La statua di San Giorgio e il drago di Bernt Nortke (1489)
 nella cattedrale
In definitiva Stoccolma è una gran bella città, che merita a pieno titolo la definizione di Venezia del Nord, tutta costruita sulle isolette e circondata da chilometri e chilometri di foresta incontaminata. Gli svedesi sono persone molto gentili e tutti (anche i taxisti pachistani) parlano fluentemente l’inglese. Tra i turisti che ho visto c’erano una marea di inglesi/americani/madrelingua inglesi, parecchi tedeschi, orde di spagnoli, ma pochi italiani. È un vero peccato perché, facendo un po’ occhio alle spese e sfruttando tutte le promozioni (come la Stockholm Card) la visita non viene a costare più di altre capitali europee e merita sicuramente di essere conosciuta di più!



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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





33 commenti :

  1. Per gli esami di quinta elementare avevo preparato un specie di simil-tesina sulla Svezia. Mi aveva preso un sacco, le ricerche che facevo in biblioteca su Stoccolma (in realtà non mi ricordo una mazza su cosa facevo una ricerca), il signor dinamite, le fantastiche fattorie... alla fine volevo assolutamente andarci! Con il passare del tempo però me ne sono un po' dimenticato.
    Post interessante, nei prossimi anni terrò nuovamente conto della Svezia!

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    1. Ottimo! E' una meta un po' sottovalutata in Italia ma sicuramente ricca di fascino e di punti di interesse ^^

      Io la ricerca la feci sulla Cina, ma per ora non ho ancora avuto occasione di programmarci un viaggio ;-P

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  2. Sicuramente le città del nord mi hanno sempre affascinato, oltre a Stoccolma vorrei visitare anche la Danimarca(in generale) e Berlino perché sono posti giovani e all'avanguardia per il design.Però per le città europee (anche quelle più fredde) preferirei un viaggio in inverno. Le foto del vascello mi hanno incantata e, ho controllato, le sculture del museo di arte moderna sono di Niki de Saint Phalle (adoro!)

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    1. Davvero non so se raccomanderei la Svezia in inverno fa buio e molto freddo, mentre d'estate c'è un clima ottimo per viaggiare senza cuocere. Una mia amica è stata ad Helsinki in pieno inverno e diceva che c'era da morire congelati ^^
      Berlino e Danimarca mancano ancora anche a me, ma sono in lista d'attesa ^^

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    2. Magari non proprio in dicembre, magari anche d'autunno o primavera... ma d'estate non posso rinunciare al caldo, per cui preferisco patire il freddo dopo ;)

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    3. Capisco il problema, direi che primavera o autunno comunque sarebbe meglio, anche se il lago ghiacciato dev'essere una figata ^^

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  3. Stoccolma sembra davvero una bella città! *-*
    Interessante la storia della nave!
    Certo è un po' cara, quindi bisognerà sapersi muovere bene e sfruttare le varie offerte, come hai detto tu ^^ Fino ad ora, la città del Nord più economica che ho visitato è stata Bratislava, seguita da Praga ^^ Vienna (anche se è molto più vicina a noi, quindi non penso si possa considerare proprio nord nord °-°) l'ho visitata quest'anno ed è carissima...ti farebbero pagare anche l'aria che respiri ._.
    I musei mi piacciono molto *-* in genere, se ci manca il tempo, però, saltiamo quelli di arte moderna xD

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    1. Diciamo che non è più cara di altre città del nord come Amesterdam. Ovviamente non è conveniente come altre città più meridionali ma non è nemmeno quell'incubo per il portafoglio che mi ero prospettata ^^
      Prag ala visitai un sacco di anni fa con i miei (ho scarsi ricordi, ma facevo qualcosa come la terza media), Vienna fu la mia gita di classe in quinta liceo ma Bratislava mi manca proprio. Ho letto che è molto carina, a te è piaciuta?

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    2. allora diciamo che non è vienna xD

      io Praga l'ho amata ancora di più dopo aver letto Monster, che ho letto circa un anno dopo il mio viaggio lì e mi sono divertita un sacco a riconoscere i vari luoghi che avevo visitato *-*

      Bratislava è molto piccola, noi abbiamo fatto una gita di un pomeriggio lì e la parte più carina, secondo me, è il centro ^^ ci sono un sacco di statue particolari sparse in giro (così come a Budapest) e questo mi ha divertita molto xD poi è molto economica perchè non è una grande meta turistica, però l'ho trovata accogliente ^^

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    3. So che non è la stessa cosa ;-P

      Budapest l'ho vista qualche anno fa con la Dolce Metà, ai tempi in cui aveva ancora il Fiorino Ungherese e costava tutto poco in proporzione a quello che noi euro-dotati eravamo abituati ^^

      Bratislava la tengo presente (non si sa mai) può sempre essere interessante!

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    4. credo di essermi saltata un pezzo della frase °-°
      forse volevo scrivere "allora diciamo che non è cara come Vienna" (che a quanto ho capito è tra le più care ?_?), pardon >.<

      a Budapest la moneta ufficiale è ancora il fiorino ungherese, quindi penso che i prezzi siano rimasti più o meno come li ricordi tu (al massimo sono aumentati di qualcosina...non saprei °-°)

      :)

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    5. Su Vienna non saprei bene dire, perchè, essendoci andata in gita, era tutto compreso nel prezzo (tranne qualche souvenir). Per me le città più care rimangono Amsterdam e Stoccolma (anche se, nutrendosi di china e basso costo e fast food si può risparmiare anche lì) ^^

      Ops, mi sono confusa. Ero rimasta al fatto che dovesse entrare nell'euro ma si vede che hanno cambiato idea XD In ogni caso i miei ci andarono qualche anno dopo di noi e la trovarono già un po' rincarata ^^

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    6. PS "china e basso costo" stava per "china a basso costo", ovvero ristoranti cinesi vari ^^

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  4. Quando ci andrò farò a meno delle guide, una stampata del tuo post sarà sufficiente! :)
    Tutto molto interessante, poi le foto sono bellissime e mi invogliano proprio ad andarci. Mi ispira molto il fatto che sia costruita su tante isole, le città sull'acqua hanno sempre un certo fascino su di me. Il mio ragazzo c'è stato e dice che è una delle sue città europee preferite, ci tornerebbe anche per farmela visitare (o perché abbagliato dal proverbiale fascino delle svedesi? Il dubbio rimane... :D).

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    1. Concordo pienamente con il tuo ragazzo, una visita la merita sicuramente e poi, se lui si sacrifica a rivisitarla, non si può proprio chiedere di più! Sul fascino delle svedesi posso dirti che in piena estate vige il pantaloncino inguinale obbligatorio (per legge credo, se no non si spiega la diffusione capillare), peccato che le indossino anche alcune tipe che farebbero meglio ad evitare. Diciamo che per ogni "fiore" c'è un "lavandino" ;-P

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    2. Ahahahah anch'io ho pensato la stessa cosa, in questo post ci sono tutte le informazioni necessarie! Acalia, mi sa tanto che dovresti farti pagare per la consulenza XD

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    3. Guarda, le varie informazioni le ho reperite a mia volta su internet (più qualcosa sulla guida e in loco) quindi non faccio altro che restituire quello che ho preso, sperando sempre che qualcuno scriva dettagliatamente sulla meta del mio prossimo viaggio ^^

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  5. ..è tutto meravigliosooooo.. il vascello è da sogno; sarei rimasta ore ed ora a fantasticare cose che... hahahahh.. meglio non dirlo, immagina che Zoro è in primo piano nelle mie fantasie.. ahhahahaha!

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    1. Il vascello è una vera e propria chicca, una di quelle cose che bisogna assolutamente vedere! Dal vivo è ancora più imponente che nelle foto, tutto scuro, immerso nella penombra del suo museo ^^

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  6. Come aspettavo 'sto post *____*
    Ho adorato Stoccolma: la bellissima metro, le torte golosissime, la gentilezza della gente e i trolls a prezzi stracciati XD
    Il tempo sinceramente, l'ho trovato troppo umido e piovoso :P Sarà che non passa giorno senza che arrivi un acquazzone? Fortunatamente le nuvole si muovono rapidissime e torna il sereno in pochi minuti.

    Il cambio della guardia è qualcosa che 'va visto'...tutti quei biondoni alti e in divisa, non sono davvero niente male XD

    Il modernamuseet l'ho saltato perché non capisco nulla di questo genere di opere e non mi piacciono nemmeno tanto :P

    Lo Skansen è stata una delle tappe che ho amato di più *-* Anche se il Vaasa non lo batte nessuno! La nave è gigantesca e lascia davvero senza fiato! Ricordo di essermi fatta due risate guardando il filmino introduttivo che spiega come fosse affondato vicino alla riva XD Ma si può?! X°D

    Stoccolma (come anche Helsinki e altre città nordiche) costa tantissimo! Io mi strafogavo a colazione (polpette, salmone, salsiccia, bacon, uova, dolci...), poi saltavo il pranzo e facevo una cena con piatto unico; ma i miei 25-40€ non me li toglieva proprio nessuno =_= I prezzi delle attrazioni sono piuttosto salati...io però non ho fatto la Stockholm Card perché non mi è convenuta (credo di averne presa una solo a Berlino :P); ho fatto l'abbonamento settimanale ai trasporti e ho pagato gli ingressi dei posti che volevo vedere.

    In effetti, ho beccato pochi italiani anche io XD Giusto qualche gruppo organizzato di pensionati...credo che più che i prezzi, sia l'idea di città nordica a tenere lontani gli italiani XD La maggior parte adora fare le vacanze in un luogo caldo e al mare; se opta per la città si rifugia in Spagna, Grecia o Portogallo...il più avventuroso al massimo va a Praga. E dire che nei paesi baltici, si parla un inglese scorrevolissimo e (almeno io) mi sono trovata meglio che in Spagna XD

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    1. A noi con il tempo è andata abbastanza bene. Tranne il primo giorno (che ha piovuto alla grandissima), per il resto è stato un sereno-variabile continuo, ma non ha piovuto molto ^^

      Di Skansen ho amato parecchio la parte di museo all'aperto con tutte le ricostruzioni delle casine ma un po' meno quella di zoo. Sarà che in generale non amo troppo gli zoo ma non mi ha proprio esaltata XD

      Anche noi abbiamo usato la tecnica segreta della colazione a sfondamento, con doppio salto carpiato del pranzo e cena con piatto unico (più dolcetto preso in giro che le cose al cioccolato lì sono fenomenali).

      Noi per le carte siamo abbonati, ovunque ci sia la prendiamo, tanto alla fine ci conviene sempre (sia a Stoccolma che ad Amsterdam è stata una salvezza).

      Non saprei come mai i turisti italiani la snobbino così. Se ne trovano in ogni angolo del globo terrestre ma lì proprio scarseggiano. La Spagna fu un mezzo dramma per la lingua, non è vero che se parli piano in italiano tutti gli spagnoli ti capiscono (specialmente i catalani ;-P).

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    2. Le loro torte al cioccolato mi hanno fatta impazzire *ç* E anche le cheesecakes *___* Prendevo sempre un dolcetto verso le 13-14 XD
      La tecnica della colazione a sfondamento è sempre la migliore :P Soprattutto in posti come questi che costano parecchio...

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    3. Dopo che abbiamo scoperto che una catena di fast-food locale propone per una cifra onorevole una cosa imperiale chiamata LuxyShake (un fondo di latte, gelato, un gusto - cioccolato, fragola o mirtilli, veri mirtilli - e panna) non ce lo siamo fatto più scappare. E alla sera dolcino al cioccolato.

      Mia mamma mi prende in giro perchè ovunque io vada finisco per ingrassare XD

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  7. A me il nord non ispira (perchè c'è poco di antico, io sono un classico topo da museo), però dalla tua descrizione stoccolma non sembra niente male! Mi attirano molto il padiglione fintocinese, il museo di antichità nazionali e naturalmente il vaasa!

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    1. I tre punti che hai citato sono tre dei patrimoni più interessanti che hanno nella città. Puoi dargli una possibilità anche con un viaggio rapido in cui vedi solo le parti che ti interessano maggiormente ^^

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  8. *____* adorabile!!!
    Peccato che il consorte non apprezzi il freddo Nord,sigh! :(
    tra l'altro il volo da Venezia costa un botto :-/

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    1. Peccato davvero, come meta per un viaggio è davvero interessante ed è anche una città un po' diversa rispetto alle classiche capitali centro europee ^^

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  9. A Drottningholm io ci sono andato in tram, meno spettacolare del traghetto ma più veloce (ed economico;)

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    1. Noi volevamo provare il famigerato traghetto (poi ripassato per andare a Birka), anche perchè il giro tra le isole dell'arcipelago era uno dei punti segnati dalla nostra guida (e, in effetti, è parecchio spettacolare) ^^

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    2. Col postale sono andato a Vaxholm (verso il mare), e hai ragione a consigliare di prenderlo almeno una volta, soprattutto se la giornata è bella. Ma, se non dispiace scarpinare, non è male andare a Drottningholm col tram, e poi passare un paio di ponti a piedi per raggiungere l'isola. Si prende ad Alvik e porta in un baleno a Nockeby. O magari si può fare l'andata in un modo e il ritorno nell'altro.

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    3. Interessante! Avevo trovato ovunque informazioni su dove e come prendere i traghetti ma anche la soluzione in tram è decisamente da tenere presente ^^

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  10. Che bel viaggio.
    Di tutto però sono rimasta affascinata dalla nave.
    Io adoro velieri e galeoni.
    Uno dei miei sogni è solcare i mari sulla prua di un veliero settecentesco.
    Cosa impossibile e strana visto che soffro il mal di mare....

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    1. Il Vasa (o la Vasa, non so mai che articolo usare con le navi) è una vera chicca, di quelle che merita l'intero viaggio ^^
      Se sei così appassionata tieni presente la meta, visto dal vivo il vascello è ancora più bello ^^

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