Gigantomachia - Lotta tra giganti!

La cover del volume

Gigantomachia (ギガントマキア Gigantomakhia) è un manga seinen one shot realizzato da Kentaro Miura (l'autore reso famoso dal fatto che sono solo anni che cazzeggia, invece di andare avanti con Beskerk, la sua opera più importante, attualmente incompiuta, rendendo i suoi fan tra i più frustrati in circolazione) tra il 2013 e il 2014. Pubblicato in madrepadria dalla casa editrice Hakusensha sulla rivista Young Animal, in Italia è edito dalla Planet Manga in due edizioni in contemporanea (una formato tankobon, al prezzo di 5,00 €, senza sovraccoperta né pagine a colori, e una Maximum - per chi ha tanto spazio in casa - al prezzo di 7,50 €).

Delos e la signorina Prome (nel riquadro)

In un futuro post apocalittico in cui l'umanità si è praticamente esistita, dividendosi tra Myuu, ossia le popolazioni che si sono evolute fondendosi con degli animali, e Hyuu, le popolazioni che invece hanno mantenuto caratteristiche unicamente umane, una strana coppia, formata da un guerriero super muscoloso e da una efebica ragazzina, attraversa un infuocato deserto. Quando si fermano per cercare acqua, i due vengono catturati da degli uomini coleotteri e trascinati, legati e impotenti ,fino al loro santuario segreto. Qui riescono a farsi le proprie ragioni (anche se Delos, l'uomo della coppia, inizialmente è visto malissimo perché è un un Hyuu, e l'impero Hyuu sta sistematicamente radendo letteralmente al suolo ogni singolo villaggio degli uomini coleotteri) e, proprio mentre stanno parlando con il capovillaggio, l'Impero Hyuu attacca il santuario con la forza brutale di uno spaventoso gigante. Per fortuna Delos e la sua amica Prome non sono con l'Impero, ma, anzi, si prodigano per aiutare gli uomini coleottero e riescono incredibilmente a scatenare la forza di un secondo gigante, che inizia ad affrontare quello comandato dall'Impero, capovolgendo, di fatto, la situazione bellica.

Il secondo gigante

I personaggi principali di questa storia sono Delos, un guerriero dal cuore di panna (cioè, fin troppo di panna, questo è così buono da essere zuccheroso) e dai muscoli ipertrofici, e la signorina Prome, una misteriosa creatura quasi inespressiva ma dotata di incredibili poteri (che, bisogna ammettere, è il personaggio meno caratterizzato, tra quelli rilevanti). I due sono in viaggio per cercare di salvare la vita sulla Terra, ostacolando sistematicamente le mire violente dell'Impero, e cercando di dare speranza alle varie popolazioni Myuu che incontrano nel loro percorso. Diciamo che Delos, con la sua faccia bonacciosa incarna l'idea del perfetto guerriero, quello forte e pronto a sacrificarsi per il bene di tutti, mentre la signorina Prome è un'entità molto più indecifrabile, dolce ma anche dispettosa. I giganti non hanno una loro personalità ma vengono più che altro pilotati, tipo giganteschi robottoni (direi quasi Eva).

Ricorda nessuno?

Dal punto di vista del disegno, bisogna dire che il fatto che l'opera sia uscita dalla matita di Kentaro Miura si nota fin dalla prima pagina, con il suo tipico stile ricchissimo di trattini e con i suoi uomini con la muscolatura di purissima pietra, anche se il livello della violenza messa in scena è di gran lunga minore rispetto a quello che caratterizza il suo celebre Berserk. Le scene di combattimento sono tutte estremamente chiare e dinamiche e i mostri messi in scena sono spaventosi e raccapriccianti al punto giusto, anche se ho idea che nello sviluppo del gigante Gohra l'autore sia stato influenzato dalla serie L'attacco dei giganti (sia per come viene creato, sia per il suo aspetto finale) e per la storia in generale si sia ispirato a Nausicäa della valle del vento.

La ragazzina inquietante

In definitiva posso dire che questo volume è piuttosto gradevole da leggere e che, con i suoi bei combattimenti e i suoi personaggi nobili e indomiti, riesce ad essere interessante e avvincente, catapultando il lettore in un mondo post-apocalittico dal profumo molto misterioso.
Ora, secondo me ha alcuni difetti (il finale in primis, che lascia un senso di incompleto, e il fatto che non sia particolarmente originale, visto che l'autore ricicla un po' di suoi classici e li mischia con i giganti, che ultimamente vanno di gran moda) ma, essendo un volume unico, glieli si perdona per il piacere di leggere un manga uscito dalla mano sfaticata di Kentaro Miura. Mi sento di consigliarlo a tutti i fan del grande autore di Berserk, a chi ama L'attacco dei giganti (è un simpatico diversivo), a chi ama le storie di avventura e a chi vuole provare qualcosa di "soft" di questo autore. Rimane solo una considerazione finale: Kentaro, perché diavolo cazzeggi, invece di andare avanti con Berserk? Piantala di leggere i fumetti degli altri e datti da fare, che vorrei leggere il finale del tuo dannato manga prima della pensione!