lunedì 12 gennaio 2015

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Tartarughe Ninja III - Viaggio nel Giappone Feudale posticcio!


L'orrenda locandina del film
Tartarughe Ninja III (Teenage Mutant Ninja Turtles III) è un film live del 1993, diretto da Stuart Gillard. Il film si pone come terzo capitolo della saga delle Tartarughe Ninja su grande schermo (com'è desumibile da quel III - certo che potevano anche fare lo sforzo di inventare un titolo decente!) e arriva a scindersi totalmente dall'originale fumetto da cui l'opera sarebbe tratta, buttandosi totalmente sul tono fracassone e allegrone della serie animata (che proprio in quegli anni stava spopolando). Questo fu l'ultimo titolo del franchise delle tartarughe ad essere rilasciato dalla New Line Cinema e distribuito internazionalmente dalla 20th Century Fox.
Attenzione, spolier in abbondanza!
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TRAMA - Cosa combinano i nostri eroi verdi, questa volta?

Norinaga, l'uomo che cresce il figlio
con il metodo educativo Montessori-Attila
Giappone, 1600 circa. Il daimyo Norinaga ha difficoltà a gestire suo figlio ribelle Kenshin, che parteggia con i popolani in una cosa che viene chiamata "guerra" ma che a rigor di logica dovrebbe essere definita "massacro di popolani senza motivo" (ovviamente il buon Kenshin è innamorato di Mistu, l'affascinante leader dei poveracci). Al fianco del daimyo c'è il trafficante di armi occidentale, senza scrupoli e doppiogiochista Walker che cerca di piazzargli una partita di moschetti e cannoni per massacrare meglio quei quattro contadini ribelli armati di torce e forconi.
I nostri entrano in scena ballando
New York, anni '90. Ormai le tartarughe sono tornate a vivere nel sottosuolo [1] e April continua ad essere il loro tramite con il mondo di superficie, rifornendoli di cibo e roba varia. Ad inizio film la donna comunica ai suoi amici che sta per partire per una vacanza e per consolarli li riempie di regali raccattati al mercatino dell'usato per quattro spicci.
La lampada magica
A Splinter arriva una specie di lampada-scettro di origine ignota. La thrashata si rivela essere una sorta di congegno magico che permette alle persone di viaggiare nel tempo scambiandosi con un'altra persona dello stesso peso che regga in mano lo scettro in un'altra epoca. April, manco a dirlo, viene scambiata in tempo reale con Kenshin e le tartarughe, due minuti dopo, vengono scambiate con le guardie d'onore di Norinaga.

Quattro idioti in mutande folkloristiche
Così, mentre cinque samurai si trovano ad essere accuditi nelle fogne di New York da un topo gigante e da un redivivo Casey Jones [2] che insegna loro le gioie dell'hockey, dei videogiochi e della musica dance, le quattro tartarughe si trovano ad essere scambiate per dei Kappa [3] e, dopo aver liberato April (catturata come strega dal signore feudale), si uniscono alla rivolta dei contadini.
April modello "mamma mi si è
ristretto l'hakama"
Nota inutile nella storia: nel Giappone antico c'è anche una versione locale di Casey Jones (un sottoposto triplogiochista di Walker - penso messo lì per sfruttare il fatto di aver pagato Elias Koteas) con cui April non manca di flirtare. La giovane giornalista, dato che c'è, pensa anche bene di tagliare l'hakama che indossa (il viaggio nel tempo fa scambiare i vestiti, per cui lei si è trovata con il completino da samurai di Kenshin addosso - ma si sono scambiati anche le mutande?) in modo da renderli degli shorts e mostrare le gambe in giro per tutto il film (secondo me non è una gran trovata, anche perché più che sexy sembra stupida, conciata così).

Il malvagio Walker. Vestito di nero come
si conviene ad un cattivo che si rispetti
Il giorno dopo Walker e i suoi, senza alcun motivo valido (la "guerra" era di Norinaga non loro), assaltano il villaggio ma vengono ridicolizzati dalle tartarughe che, oltre a spaventarli a morte, si prendono anche ripetutamente gioco di loro. Grazie però a questo inutile scontro, i quattro rettili verdi vengono accettati nel villaggio come eroi e, tra una buffonata e l'altra, cominciano ad organizzare un "piano" per cercare di tornare a casa, dato che lo scettro magico è scomparso.
Raffaello fraternizza con un bambino
Il tempo passa, le tartarughe fanno amicizia con i locali, tutto sembra andare per il meglio, ma incombe l'ombra della guerra e Norinaga sta preparando un attacco finale in cui sterminare tutti e ritrovare suo figlio Kenshin (che pensa prigioniero della gente del villaggio). La notte prima del tragico evento viene fuori che il capo-villaggio ha simpaticamente nascosto lo scettro per avere le quattro tartarughe dalla sua parte (chiamalo scemo! Magari un po' stronzo sì, ma mica scemo!) ma prima che Leonardo possa strozzarlo con le sue zampe arrivano i cattivi che hanno catturato Mitsu. Il patto è semplice: lo scettro per la vita della ragazza (che comunque viene portata via per essere interrogata dal daimyo [4])!

Il finto Casey Jones rapisce Mitsu
Le tartarughe, a questo punto, non possono far altro che assaltare il castello del daimyo, attaccare Walker (che sta cercando di fuggire con lo scettro per motivi che mai saranno rivelati nel film), liberare i prigionieri (tenuti in cella con torce e forconi già pronti all'uso - un tocco di classe) e mettere il malvagerrimo mercenario spalle al muro.
Lo scontro finale. Dietro un sacco di
gente che guarda e non muove un dito
Alla fine viene fuori che tutti i mali erano colpa di Walker, il daimyo rinsavisce e perdona i popolani mentre le tartarughe e April tornano a casa scambiandosi con i cinque samurai (che ormai sono diventati dei fissati con l'hockey). E tutti vissero felici e contenti. Forse tranne Michelangelo che preferiva il Giappone feudale, un posto senza carta igienica ma che riusciva ad accettarlo meglio della moderna New York (anche se tutto questo è piuttosto stupido visto che le tartarughe a New York si erano mostrate pubblicamente alla fine del film precedente, riscuotendo un gran bel successo di pubblico, nella discoteca).
 

PERSONAGGI - Ovvero, i soliti ignoti ...

Splinter e Casey Jones intenti a non far nulla
Oltre alle solite tartarughe, che rimangono in modalità simpatici idioti come nel secondo film, e i soliti Splinter, Casey Jones e April (che rimangono comunque in modalità simpatici idioti, nessuno di questi tre ha uno scopo vero nella trama. April è lì per mostrare le cosce, Splinter decora lo sfondo e Casey Jones serve solo a far dire "ohhh, c'è anche Casey Jones!" - in compenso Keno, il ragazzino che i nostri si erano fatti amico nel secondo film svanisce nel nulla), i personaggi realmente nuovi sono quelli appartenenti al Giappone feudale.
I due piccioncini
In primis vi è il daimyo più inutile della storia (Norinaga) che interpreta la parte del burbero cattivone, seguito dai "buoni innamorati" Mitsu e Kenshin (Giulietta e Romeo nipponici, solo senza veleni e con l'aggiunta di viaggi nel tempo) e per finire il vero cattivissimo: Walker. Walker è malvagio, avido, stronzo, insopportabile, fissato con inezie e anche un po' stupido. Come cattivo non è il massimo ma almeno fa il suo sporco lavoro (e muore cadendo dall'altro, come si conviene ai cattivi delle storie per bambini).
 

REALIZZAZIONE TECNICA - Com'è fatto questo film

Il plasticone di Michelangelo in cosplay
da samurai
Dal punto di vista tecnico si possono osservare i soliti costumi plasticosi per le tartarughe (che non so perché ma mi sembrano anche un po' più plasticose del solito), la solita tassidermia che interpreta Splinter (credo che mi mancherà quando lo cambieranno) e un bel po' di casino nei costumi e nelle ambientazioni nipponiche. Viste da lontano potrebbero anche sembrare giuste (il villaggio è corretto, per esempio, specialmente nelle riprese da lontano), ma ci sono un sacco di dettagli sbagliati, a partire dalla assurda capigliatura del daimyo (con quel ciuffetto al lato del viso) e dall'abbigliamento dei religiosi, che sono vestiti come nobili della corte imperiale invece che come monaci, per arrivare al simpatico tavolo di fattura occidentale su cui il daimyo poggia (e molla in giro) la roba importante.
Daimyo ciuffetto e la sua
strana "corte"
Gli scontri sono tanti ma sono tutti abbastanza risibili. Il livello di violenza è minimo e le tartarughe non usano praticamente mai le loro armi, preferendo scazzottate dal tono molto umoristico (tutto è molto umoristico, fino al punto in cui diventa stupido!). A completare il tutto con un ulteriore tocco di trash c'è il problema linguistico. I giapponesi, infatti, parlano quasi sempre in un fluentissimo inglese (ma che studiosi che sono!) e le uniche due cose che sanno dire nella loro lingua madre paiono essere "Kappa" e qualcosa che suona come "wololololo".
 

CONCLUSIONI - E anche questa recensione è finita!

La seconda locandina. Per nulla
pacchiana
In conclusione è un film abbastanza penosetto, con un una trama pasticciata e poco sensata, tutta retta su stupide battute o su gag da quattro soldi. I personaggi messi in scena non ci provano neppure a creare un'ambientazione drammatica (come dovrebbe essere un massacro di popolani) e anche dal punto di vista tecnico fa piuttosto acqua da tutte le parti. Credo che l'idea originale fosse quella di far salvare una situazione ormai degenerata dall'arrivo improvviso delle tartarughe ma il risultato è solo un'accozzaglia di scene quasi del tutto senza senso, messe in scena da personaggi che sembrano agire a casaccio. Tra l'altro si sente molto l'assenza di un qualunque nemico classicamente associato alle tartarughe (Shredder, gli Utrom, Krang, chiunque!) e, nonostante ci provi disperatamente per tutto il film, Walker non riesce ad essere minimamente all'altezza del suo ruolo, diventando, di fatto, un'altra macchietta comica.
Mi sento di consigliare questo film solo ai nostalgici degli anni novanta, per tutti gli altri c'è sicuramente di meglio e continuo a consigliare il primo film della serie, che invece è un ottimo prodotto!

Il trailer del film (in inglese)



[1] Nel primo film avevano perso il loro primo covo ad opera dei ninja del Piede, trasferendosi quindi a casa di April, ma nel secondo avevano poi trovato una nuova sistemazione sotterranea.

[2] Comparve nel primo film ma poi sparì misteriosamente nel secondo.

[3] Il Kappa (河童) è una creatura mitologica giapponese. Appartiene agli yokai, gli spiriti, e abita fiumi, stagni e laghi. I Kappa sono creature umanoidi alte come bambini, con la pelle verde, il muso simile a quello delle tartarughe e, a volte, uno spesso carapace. La loro caratteristica più particolare è il fatto di avere la sommità della testa concava e piena d'acqua, da cui traggono una forza sovrumana. Per sconfiggerli è necessario far loro rovesciare l'acqua e il modo più semplice è far loro ricambiare un inchino.

[4] Peggior scambio di beni di sempre, le tartarughe danno lo scettro e il finto-casy Jones se ne va con Mitsu e lo spettro. Complimentoni per le doti di mediazione!



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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





22 commenti :

  1. Ricordo benissimo che il cartellone di questo film campeggiava in estate sotto casa mia al mare... possibile che fosse uscito nella bella stagione? Boh.
    E' il film meno replicato in tv, perché comunque è risibile (forse per l'assenza dei nemici classici)
    Un peccato, avrebbero potuto concludere la trilogia classica in un modo più frizzante e apprezzabile dai fan, anche mantenendo il tenore della serie animata anni '80-'90 :)

    Moz-

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    1. Non ho idea di quando sia uscito in Italia (all'epoca col cavolo che i miei mi portavano al cinema a vedere le tartarughe ninja!) ma è altamente possibile :D
      Il problema dei nemici è annoso. Purtroppo una buona storia di lotta e avventura è costruita per metà su un buon nemico. Quadno quello manca viene a mancare un po' tutto l'impianto narrativo di base XD

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  2. Questo non me lo ricordo proprio.. non so se l'ho mai visto.
    Se mi capita lo vedo/rivedo.. le tartarughe meritano sempre un po' di tempo!

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    1. Questo è più sconosciuto del gruppo, credo, ma non è davvero nulla di che. Un peccato perché l'idea del viaggio nel tempo non era neppure malaccio ^^

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  3. Anche il Nostalgia Critic ha recensito questi tre film. Mi ricordo che il primo e il secondo gli erano piaciuti (anche se affermava: "non sono dei capolavori come me li ricordavo") come a te, mentre il terzo...tu sei stata coraggiosa a resistire fino alla fine, mentre il povero Doug dopo 5 minuti aveva il cervello in pappa! xD
    Mi sa che il primo lo guarderò, anche se ammetto che sembrano tutti e tre molto datati...

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    1. Io non li avevo vista da piccola, per cui non ho un senso di nostalgia nel guardarli. Il primo secondo me è ben fatto e, soprattutto, sono molto ben curate atmosfere e combattimenti (cosa non da poco in un film di questo genere, che rischia tantissimo di diventare una cazzata spaziale di terzo livello). Poi è tutta una discesa. Questo l'ho visto fino alla fine ma devo confessare di averlo fatto a puntate :-P

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  4. E' davvero un grandissimo "calcio nelle palle" (filmicamente parlando ovviamente), tuttavia (come ho già detto) c'è un dannato fattore nostalgia che non me lo fa odiare.
    Ricordo che da ragazzini aspettavamo in massa questo film, ci piacque davvero un casino.
    Oggi.... bhe.... razionalmente è un grosso "meh"!

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    1. Il fattore nostalgia è una delle cose che più fregano, da questo punto di vista XD Pensa che per colpa di questo benedetto fattore mi sto quasi affezionando a schifezze epiche del mio passato (tipo l'illeggibile Strofe d'amore) °__°
      Razionalmente potevano almeno scrivere una trama sensata per questo film ;-P

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  5. Mi fermai al primo, almeno credo, o l'ho visto e l'ho' rimosso?
    Alcune immagini mi sono familiari.
    Ai tempi adoravo le Turtles.

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    1. Alcune volte la mente protegge da certi errori/orrori della propria giovinezza ;-P
      Ai tempi anche io le adoravo ma anche adesso mi piacciono ancora (anche se in veste più seria rispetto a quella indossata all'epoca) :D

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  6. E' esattamente come me lo ricordavo, solo che per la me bambina (l'avrò visto che avevo 6 anni) tutto quel Giappone feudale era una figata.

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    1. All'epoca credo che qualunque cosa mostrasse almeno un briciolo di Giappone feudale fosse una gran figata di default. Anche se poi i daimyo avevano i ciuffetti ;-P

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  7. L'hanno dato su RAI4 nella settimana di ferragosto. Concordo con tutto quello che hai scritto

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    1. Ah sì? Forza della disperazione per il palinsesto estivo di Rai4 XD

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  8. Ce l'avevo in lista da guardare.
    Poi ho letto la tua stupenda recensione: mi sa che abbandono il progetto. XD
    "Wololololo" vince tutto!

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    1. Potrebbe essere un buon film da vedere con un gruppetto di amici per farsi due risate (anche tre, quattro, cinque. Sempre per non piangere) XD

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  9. Il primo è un bel film, abbastanza fedele al fumetto originale.
    Il secondo , come dissero i creatori originali dele Turtles "sembra una brutta puntata del cartone animato".
    Il terzo lo ricordo noioso ( e dire che gli autori di sopra affermarono che avrebbero controllato di più la lavorazione del film per evitare che venisse brutto come il secondo).

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    1. Concordo abbastanza. Il primo mi è piaciuto (a sorpresa, visto che negli anni '90 non lo vidi), il secondo l'ho trovato abbastanza pessimo e questo è senza capo né cosa >__<

      Gli autori non si sono impegnati molto, nella fase di controllo XD

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  10. Guarda , io ero al cinema a vedere il primo capitolo ( e pure il secondo) e ho vissuto in pieno la Turtlemania.
    Mi aspettavo di vedere una ca...volata per bambini, invece il film era abbastanza serio e cupo , specie considerando la sua natura di blockbuster per famiglie.
    Inoltre, non conoscendo il fumetto originale (che venne pubblicato pochi anni dopo da Granata Press in uno sfortunato mensile di 3 numeri), e avendo presenti solo i 4 buffoni del cartone animato , l 'impatto fu abbastanza forte.
    Certo, vederlo oggi fa tenerezza, con tutti quei pupazzoni alla muppet show e confrontato ala cg del remake, ma all' epoca era un buonissimo cinecomics ( e infatti incassò uno sproposito).

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    1. All'epoca anche io conoscevo solo la versione allegrona e fracassona delle tartarughe animate e probabilmente, se avessi visto il primo film in quel periodo l'avrei apprezzato poco (forse lo avrei considerato "sbagliato" - a mia discolpa frequentavo le elementari e il cartoon era un'istituzione), ma, visto oggi, devo dire che merita ancora parecchio :D

      I pupazzoni sono parecchio plasticosi, ma, per l'epoca, credo fossero il meglio che si poteva fare (e comunque mi sono piaciuti di più delle tartarughe giganti dell'ultimo film) :D

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  11. dei 3 è stato quello col minor successo,forse perché diverso rispetto ai classici.

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