lunedì 28 luglio 2014

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Una vita fa, con quei fumetti lì dove tutto è cominciato (e che non è mai finito!)


Recentemente ho visto girare su diversi blog amici questo post-meme, per cui ho deciso di partecipare (con la dovuta calma) anche io. La prima volta l'ho visto pubblicato da La firma cangiante ma il post è nato sul blog Prima o Poi.
L'idea del post è quella di tirar fuori tutti quei volumi o quelle pubblicazioni a fumetti che hanno creato la nostra storia di lettori e che sono rimaste indissolubilmente legate ai nostri ricordi. Non i primi, non i più blasonati, ma quelli che sono rimasti più impressi.
Continua dopo il salto


Ho sempre amato tantissimo
Asterix
A casa dei miei nonni materni ci sono sempre stati dei fumetti, non molti, in edizione cartonata (che faceva anche bella figura), ma ci sono sempre stati. A differenza dei cartoni animati, che da sempre sono stati considerati in quella casa prodotti per bambini, i fumetti piacevano a mio nonno A. e mia nonna M. ne tiene una discreta raccolta tutt'ora nello scaffale più alto della sua libreria. Quando io e mia sorella eravamo piccole, era prassi che ci venissero dati questi bellissimi volumi colorati da leggere (per farci stare ferme e zitte mentre "gli adulti parlavano"). In quello scaffale ci sono attualmente una raccolta completa della serie di Asterix, un volume de La pantera rosa e uno di Cattivik. Ricordo mia nonna, piccola di statura, tutta arrampicata sul divano, in precario equilibrio, per prenderci il volume di cui avevamo fatto richiesta.

Questo è uno dei miei
A casa mia, in compenso, ci sono sempre stati dei volumi dei Peanuts, ma ho idea che, quando io e mia sorella eravamo molto piccole, fossero nascosti da qualche parte (forse per salvarli dalle nostre manine infantili e devastatrici - non c'è nulla di peggio della manina sudaticcia e sporca di un bimbo, per distruggere un fumetto). Ricordo solo che ad un certo punto ero ben conscia della loro presenza e che ogni tanto me li rileggevo (ho anche idea che uno sia sparito, visto che ho memoria di una cover che ora non c'è più nel gruppo - ma potrei anche averla vista altrove, anche se mi sembra strano, visto che, a grandi linee, mi ricordo le strisce che conteneva). La cosa più divertente è che "leggevo" anche i tre in inglese (di cui non capivo poi molto)!

Questo ce l'ho!
Ovviamente, appena ho iniziato a leggere (ossia quando avevo intorno ai cinque anni, che mia madre è insegnante e ha bruciato le tappe), hanno cominciato ad arrivare in casa mia i fumetti targati Disney (che leggevo ad alta voce a mia sorella minore - e come mi sgridava se non facevo per bene "le voci"! Sono andata avanti anni "a fare le voci"!). Ora, non saprei dire quale sia il primo volume che mi sia stato mai comprato, ma ricordo bene che amavo le indagini di Topolino, le avventure di Paperinik e le storie con lo zio Paperone! In quel periodo mio padre ci portava all'edicola tutte le domeniche mattine (dopo la messa) e ci permetteva di comprare un fumetto a testa. Presto capii che il Topolino non era un grande affare (troppe poche pagine di fumetti) e educai mia sorella a pescare i volumi cicciosi come "I grandi classici Disney" e affini (che, oltretutto, erano privi di editoriali e menate varie).

Sul tema "mare"!
Insieme alle avventure di Topi e Paperi arrivarono, nel mucchio, anche un paio di volumi dei Puffi (il cartone, non essendo nipponico, potevamo guardarlo [1]) e diverse pubblicazioni Bianconi. Tra queste ho ripescato diversi diseducativi Braccio di Ferro (che però all'epoca mi piacevano, anche se ora mi lasciano un senso estremo di WTF!) e i miei adorati Geppo. Geppo, per chi non lo conoscesse, è un diavolo buono che cerca di rendere meno infernale l'Inferno, mentre il suo capo (Satana), il malvagio gatto Caligola e il serpente tentatore Salvatore, remano contro. Tra l'altro, ulteriore beffa al signore del male, la sua adorata figlia Fiammetta è innamorata persa del diavolo buono. Geppo è una serie carina, simpatica, che ti lascia, alla fine delle storie con un sorriso in faccia!

Geppo!
Quando partivamo per andare al mare (un viaggio lungo quattro ore, fatto di notte nella speranza che io e mia sorella collassassimo e non scassassimo l'anima a mio padre, che gradisce silenzio o musica, quando guida) avevamo il permesso di prendere qualche "giornalino"[2] in più e quindi, spesso, nel gruppo venivano anche inseriti dei Braccio di Ferro o dei Geppo. Ecco, questi due titoli li associo molto alle vacanze al mare (forse anche perché nel bar del campeggio vendevano a poco dei pacchi di vecchi numeri di Geppo e Braccio di Ferro, per cui convincere i miei a prendermeli era abbastanza facile).

Una cover ricorsiva
Nel giugno 1993 (estate della mia seconda elementare) iniziai la mia primissima raccolta seriale prendendo, quasi per caso, il primo volume del mensile Minni & Company, un fumetto targato Disney tutto incentrato sulle figure femminili del Topoverso e del Paperverso. Minni & Company fu un amore a prima lettura. Aveva poche pagine rispetto ad altre pubblicazioni (e quindi, seguendo la mia filosofia del volume ciccioso non avrei dovuto nemmeno guardarlo) ma era troppo bello per essere lasciato in edicola. Tutte storie nuove, spesso anche moderne (prima o poi gli dedicherò un post, perché lo merita), ricche di avventura e piene di personaggi femminili intraprendenti e indimenticabili! E poi ogni volume aveva i segnalibri di due personaggi (sempre femminili) da staccare e usare! Un sogno! [4]

Il mio sodalizio con Minni & Company durò fino all'agosto 1996, estate della mia quinta elementare, in cui pian piano smisi di acquistare "giornalini" in edicola, diventando, invece, una lettrice bulimica di libri. In quel periodo (che andò dagli ultimi anni della scuola elementare al terzo anno di superiori, circa), lessi davvero di tutto, con una predilezioni per romanzi d'avventura (magari di stampo storico), horror e mistero (che, tho guarda, sono comunque rimasti i miei generi preferiti).

Una rivelazione di volume
Dopo qualche anno da quando smisi con gli acquisti in edicola, quando ormai frequentavo la scuola media, mia madre, presa da un furore catalogatore, decise di creare un indice di tutti i libri della casa (un lavoraccio che non vi dico, ma proprio una cosa eterna). Ovviamente l'addetta alla catalogazione informatica ero io (santo Excel) e, da un ripiano infognato di una libreria poco raggiungibile uscirono (insieme ad alcuni libri sul cemento armato, il Libretto rosso di Mao e un libro indiano sull'amore) due fumetti che non avevo mai visto: La noia naja di Bettle Bailey e un volume di Valentina di Guido Crepax. In quel momento, tenendo in mano quei due libricini dall'aria vissuta, realizzai che c'era altro nel fantastico mondo dei fumetti oltre a Disney e Bianconi, di cui ero ormai disamorata, e quindi, qualche tempo dopo, quando mio padre ricevette come bonus aziendale la possibilità di scegliere una rivista in abbonamento gratuito dal catalogo Mondadori, spinsi per avere il Linus.

La copertina del primo Linus
mai entrato in casa mia
Linus mi portò per tantissimi anni (e li porta ancora, visto che sono attualmente abbonata, nonostante le vicissitudini editoriali dell'anno scorso, in cui la Mondadori ha fatto uno scherzone alla Baldini & Castoldi, lasciandola con il proverbiale "culo a terra" e fregandosi anche i soldi degli abbonamenti) una marea di strisce, fumetti, personaggi e pubblicazioni varie assortite! Linus è stato davvero una finestra su un mondo per me completamente sconosciuto, una finestra che ho poi ampliato comprando al Balôn [3] un pacco di sui vecchi numeri anni ottanta/novanta. Grazie a Linus ho conosciuto Calvin & Hobbes, Monty/Robotman, Doonesbury, Liberty Meadows, Mutts & Earl, B.C., La bambina filosofica, Zits, Opus e tanti, tanti, tanti altri!

Uno dei volumi "ripescati"
In tutto questo, non ho mai comprato il vero "Giornalino" ma, allora, com'è possibile che in campagna da mia nonna ne possiedo un pacco gigante di uscite? Semplice, la vicina di casa di mia nonna (l'altra, quella degli Asterix) li buttò in blocco nel cestino della raccolta carta e lei, svelta come una faina, li acchiappò e me li mise da parte. In quelle pagine colorate (che lessi tutte insieme, in un'estate bellissima) trovai nuovi titoli, come Rosco e Sonny, Yalo III, Pinkie il coniglietto, i Flinstones, Guerre Stellari e tanti altri, che mi offrirono un ulteriore universo di fantastici personaggi, alternando tematiche e storie per bambini (l'orrendo Fra Tino) a trame molto più adulte e interessanti (ricordo una cosa con gli alieni dai toni horror).

Il mio primo manga!
Come dicevo prima, dalla fine delle elementari alla terza superiore, circa, abbandonai i fumetti (eccezion fatta per il Linus e per l'estate dei Giornalini) e mi dedicai ai libri. Peccato solo che, appunto in terza superiore, cominciai ad arrancare con il tempo. La scuola mi richiedeva molto lavoro, spesso anche serale, e, se leggevo in classe (come avevo sempre fatto, guadagnandomi l'odio di svariati professori), finiva che non ero più in grado di stare dietro alle lezioni. Così, a malincuore, diedi un taglio alle letture, sfoltendole sempre di più. In terza superiore, quando ormai il mio volume di letture era ben scarso, mia sorella mi introdusse ai manga. Personalmente, a quel tempo, non sapevo neanche che esistevano e non ne ero nemmeno troppo interessata (giovane illusa!). Non che mia sorella fosse poi un'espertona ma, complici due sue amiche (una che le regalò i primi tre volumi di Rayearth, di cui avevamo visto e amato follemente l'anime, e l'altra che era assidua lettrice di shōjo e desiderava qualcuno con cui discuterne) mi convinse a smezzare una spesa per lei insostenibile.

Il primo manga che ho
molto desiderato
Così, nell'aprile 2002 entrai per la prima volta in fumetteria e ne uscii con un sacchetto contenente il mio primo manga, Marmalade Boy (letto e riletto mille volte, non c'è nulla da fare, nonostante i suoi limiti a quel titolo sono rimasta affezionata), poi seguito da altre serie come Love Hina, Le situazioni di lui e di lei, Ransie, Cortili del cuore, Peach Girl. Ben presto affiancati da serie ben meno romantiche (romanticismo che, invece, tanto piaceva a mia sorella) ma molto più nelle mie corde come Detective Conan, One Piece, Ranma 1/2 e via discorrendo. I manga, scoprii ben presto, avevano un grandissimo vantaggio rispetto ai libri: uscivano a puntate! Proprio per questo la loro lettura non mi portava via molto tempo (che non avevo) ma mi permetteva di seguire le loro bellissime storie [5].

Bleach!
Intorno al giugno del 2007 io e mia sorella abbiamo diviso la collezione, fino a quel punto ancora completamente condivisa (sia fisicamente, sia come spesa), e lei ha pian piano smesso di comprare fumetti, mentre la mia libreria, settimanalmente ben rifornita, comincia ad avere seri problemi di spazio (e spero che i pavimenti siano robusti, che a me pare davvero pesante, quella povera libreria!). Uno dei titoli che mi premunii di recuperare subito dopo la scissione fu Bleach, il cui acquisto, in precedenza, fu da mia sorella sempre ostacolato in ogni modo perché "non le piaceva la cover del primo volume". Si può dire che è stato Bleach il manga della mia "indipendenza", il primo fumetto che mi sono comprata senza dover renderne conto a nessuno, né ai miei genitori, né a una sorella shōjo addicted con cui dividevo la spesa!


Non fatevi ingannare dalla
sua faccina da brava ragazza
Tantissimi sono i manga che ho letto da quel momento e moltissimi sono i titoli che sono rimasti nel mio cuore  (nel bene o nel male), e, tra quelli che abbiano fatto la storia di Acalia come lettrice non posso non citare Maze, il primo manga che mi ha fatto capire che comprare roba a caso non era una buona idea (ma ne riparliamo, prima o poi), Angel Sanctuary, il manga che mi ha fatto pensare "diamine, che casino trovare gli arretrati ma è così bello che non posso non cercarli ossessivamente per sapere come finisce" tuffandomi nel tunnel del collezionismo (e facendomi anche "tradire" il mio storico fumettaro per la prima volta), Lei, l'arma finale, il manga in cui mi resi conto per la prima volta che , esistevano anche pubblicazioni molto, molto adulte (pregando, all'epoca, che mio padre non scoprisse che in un volume era disegnato un pene, oltre ad una sovrabbondanza di budella), la collana Amici, che ho cercato per anni, prima di averla completa (per colmare i buchi della mia infanzia, dovuti alla solita censura, ma questa è un'altra storia) e Al tempo di papà, il volume che mi ha spiegato che i monografici in edizione lusso possono meritare i soldi che costano.

Questo Robin!
E i comics? I classici fumetti di supereroi, quando li ho incontrati? Abbastanza tardi direi, alla fine della quinta superiore, quando cominciai a frequentare la Dolce Metà (loro assiduo lettore) e mi prestò un pacco gigante di Thor, Vendicatori e Iron Man da leggere, che però non mi fecero impazzire. Tra tutte quante, la testata che mi piacque di più e che più mi colpì fu quella dedicata a Capitan Marvel (bellissima, ricordo che la lessi tutta di fila una volta che avevo l'influenza), peccato solo che la Panini poi la spostò sui Fantastici 4 (che la Dolce Metà non segue), per cui non ho mai saputo come andava a finire! Il mio contatto con i fumetti DC è ancora più recente e risale a meno di due anni fa (ossia sono una newbie) quando, reduce da una mega maratona di cartoon su Batman e compagni, che mi ha fatto riscoprire la fiamma mai sopita per il mio primo amore mascherato (Batman, appunto) ho deciso di recuperare anche un bel pacco di loro pubblicazioni (tra l'altro, innamorandomi tantissimo, a sorpresa, del Terzo Robin, Tim Drake, ma di questo ne riparliamo - ho scritto una marea di "ne riparliamo", in questo post)!

Il primo volume!
L'ultimo arrivato nella mia collezione (da soli cinque mesi) è l'italianissimo (anche se gli italiani, negli ultimi quindici anni buoni, li ho snobbati di brutto) Ratman, creato da Leo Ortolani, di cui ne bramavo da un sacco di anni una ristampa, stufa marcia di sentirne parlar bene in ogni dove, senza però avere alcuna speranza di recuperarlo senza rinunciare a qualche organo vitale! Davvero, il fatto che abbiano finalmente ristampato è Ratman è stata una gran soddisfazione!
Tra l'altro gli editoriali di Ortolani sono stupendi, meriterebbe comprare l'albo già solo per leggere quelli!

Nel futuro chissà cosa mi aspetta! Spero che ci siano nuovi filoni, nuovi stili e, soprattutto, nuovo storie da leggere e da amare! Spero di ritrovarmi a rileggere e ad aggiornare questo post con nuovi titoli, tra qualche anno! E tu? Quali sono i fumetti che ti hanno formato come lettore? Quali sono le pietre miliari della tua storia come appassionato?



[1] Tutta la storia della faccenda della mia censura domestica sui prodotti nipponici l'ho raccontata nel post dedicato a Sailor Moon e ripresa in quest'altro. Non sto a dettagliarla di nuovo.

[2] So benissimo che non si chiamano "giornalini" ma fumetti, ma all'epoca tutti li chiamavano così!

[3] Il più grande mercato di Torino. Comprende anche una parte di mercatino delle pulci e roba di seconda mano.

[4] Ora non li staccherei mai ma all'epoca erano la cosa più bella del mondo da infilare in un libro!

[5] Come accennavo prima, sono una lettrice abbastanza bulimica, per cui, quando inizio un tomo, poi DEVO finirlo. Ho letto Il signore degli Anelli in una settimana e svariati Harry Potter in pochissimi giorni. Diciamo che questo comportamento male si adatta ad una media scolastica buona (cosa mi era necessaria per evitare l'ira di mia madre).


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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





43 commenti :

  1. Bellissimo meme, io stavo organizzando una cosa simile per una mia eventuale lista futura.
    Abbiamo in comune diverse cose, ad esempio QUEL Topolino... lo ricordo benissimo^^
    Lei, l'arma finale l'ho sbolognato, regalandolo ad un'amica a cui serviva proprio il primo volume^^

    Moz-

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    1. Grazie ;D Se hai voglia partecipa, escono davvero delle storie interessanti da questi post!
      Avendo più o meno la stessa età alcuni volumi è quasi fisiologici che siano in comune!
      Lei, l'arma finale mi è piaciuto molto ma credo che mia sorella non abbia mai letto più delle prime cinquanta pagine del primo volume XD

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  2. Minnie & Company! <3 Anche io iniziai a prenderlo dal primo volume, e ricordo i segnalibri e quanto ne aspettassi l'uscita (per un periodo sono stata anche abbonata), ma credo che non saprei più farmi tornare in mente nemmeno una storia. Però lo adoravo, quanto vorrei averne tra le mani un vecchio numero (anche se ho il sospetto che sia meglio mantenere l'aura romantica e non rovinare tutto rileggendolo ora :D ).

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    1. Io l'abbonamento non l'ho mai fatto ma ricordo il dramma dell'estate, quando spedivo mio padre (rimasto a casa a lavorare, magari) a cercarmi questi dannati Minni & Company per tutte le edicole aperte in città XD
      Ieri, mentre preparavo il post, ho ripreso in mano il primo numero e sai una cosa? È pieno di storie carine e godibilissime (un po' più mhe sono invece le rubriche che sono invecchiate malissimo) XD

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  3. Anche io staccavo tutti i segnalibri da Minnie & Co. ! xD
    Alcuni li utilizzo ancora, sono di un buon cartoncino e non si rovinano facilmente! :p
    I volumi di Minnie li ho in cantina, ormai mezzi devastati a causa di riletture continue e collocazioni di ogni genere; li portavo ovunque per leggerli!

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    1. Io, con gli anni li ho persi (o magari sono ancora infilati in qualche libro). Mi piacerebbe recuperarne qualcuno, erano troppo belli :D
      Anche i miei volumi sono vissuti (come tutti i fumetti di quando ero piccola) ma mi sta venendo un sacco voglia di rileggerli :D

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  4. Io ho imparato a leggere con Topolino, che i miei genitori compravano sempre, e poi con Braccio di Ferro, Geppo e Provolino.
    Poi sono passato a Martin Mystere, Dylan Dog, Indiana Jones (per quel poco che lo hanno pubblicato) e ai manga quando hanno iniziato a pubblicarli.
    Adesso li leggo meno, ammetto, però ogni tanto leggo (e mi sto appassionando) alle graphic novels di autori francesi e belgi.

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    1. A me è mancata una parte di fumetto italiano, quello targato Bonelli. Non mi ha mai attirata e l'ho sempre lasciato allegramente in edicola, preferendogli prodotti americani e poi nipponici ^^
      Secondo me il mercato del fumetto mondiale è talmente ampio da coprire un po' tutti i gusti :D

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  5. Asterix lo adoravo anche io, soprattutto ho voluto a tutti i costi in volumetto Asterix Legionario, il mio preferito!
    Giornalino e Topolino figurano anche dalle mie parti, mentre i Peanuts hanno accompagnato la mia crescita per quel che riguarda i gadget (ho ancora uno Snoopy e un Woodstock di peluche che ormai hanno 30 anni!) più che per le strips in sé.
    Ranma 1/2 aveva preso un sacco anche me, mentre Piccoli problemi di cuore l'ho sempre evitato a causa della camurrìa che mi dava il cartone, Urendo!
    E Rat-Man... vabbé, non l'ho nominato perché troppo recente ma tanta roBBa davvero!

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    1. Gli Asterix me li sono fatti promettere da mia nonna: li ho chiesti come "eredità"! L'unico che manca in quella collezione è "Come fu che Obelix cadde da piccolo nel paiolo del druido" (che non è proprio un fumetto ma più una storia illustrata) ma quello ce l'ho io :D

      Marmalade Boy lo volevo leggere proprio perché il famoso cartone io non sono mai riuscita a vederlo in tv, per cui, a distanza di anni, ancora mi era rimasta la curiosità! Ranma 1/2 lo adoro *__*

      Chissà queste liste quanto saranno lunghe quando saremo vecchie XD

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  6. Bello questo post, sembra il racconto d'una vita :)

    In comune non abbiamo moltissimo ed è proprio questo il bello del confronto dei vari ricordi, certo ci soni i Peanuts e in una scatola ho anche tutto il Marmelade boy che collezionò all'epoca mia moglie (e che forse ho letto, almeno in parte, ma ora non ricordo).

    Che bello, speriamo la nostra passione non tramonti mai :)

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    1. Già, in effetti, ora che ci faccio caso, le mie letture si sono intrecciate molto con la mia vita :D

      Trovo comunque interessante vedere come una passione così varia come "leggere i fumetti" possa portare a strade anche molto diverse :D

      Speriamo davvero!

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  7. Quanti ricordi! Io ero un'accanita lettrice di Topolino *-* I Peanuts! sempre amati ma visti solo in trasposizione animata ;_;

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    1. Molti sono passati dalle pagine dei Topolini :D
      Dei Peanuts ti consiglio di recuperare qualcosa di cartaceo, meritano tantissimo :D

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  8. Anch'io ho imparato a leggere prestissimo, ho un fratello più grande che non era gentile come te e non mi leggeva nemmeno i titoli delle puntate dei cartoni. Ho dovuto darmi da fare! La mia infanzia è con Topolino, Peanuts e Mafalda. Poi ho amato Dylan Dog ma non ho una grande cultura di fumetti. Le serie che ho letto grazie alla collezione di Lore sono George, Orange Read e videoGirl AI,ma ero già grandina.

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    1. Non ricordo come era iniziata la storia della lettura ad alta voce ma ricordo che, ad un certo punto, non vedevo l'ora che imparasse a leggere XD
      Personalmente anche io credo di non avere chissà quale cultura in fatto di fumetti. In continuo mi rendo conto di non aver letto dei "must". Ma è anche quello il divertente, il fatto di aver sempre qualcosa di nuovo e interessante da leggere :D

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  9. Io ho iniziato molto tardi a leggere fumetti, pensa che i Topolino non li ho mai digeriti, e lo so che adesso tu vorrai darmi fuoco. In compenso ho recuperato qualcosa pian piano. Magari scrivo un post simile anche da me :D

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    1. Forse anche perché li hai incontrati tardi. Trovo che tra tante storie che possono anche lasciare indifferenti, il Topolino nasconda anche diverse storie interessanti (non ti darei mai fuoco, i gusti sono gusti e hai tutto il diritto del mondo a non fartelo piacere) ^^
      Se lo scrivi sicuramente verrà fuori un post interessante :D

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  10. Solo 4 manga su 10 fumetti! Sono basito.
    Questa rivista rivela delle cose inaspettate.

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    1. sì, "rivista".... rubrica, volevo dire...

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    2. Alla fine leggo manga da "soli" dieci anni, a fronte dei diciotto da cui so leggere ;-P

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  11. bel post!
    la mia storia è simile (ho iniziato con asterix in francese XD) tranne che per aver iniziato a comprare bulimicamente fumetti marvel durante gli anni 2000 (complice il film degli x-men e la gestione figherrima di Grant morrison).

    a posteriori noto che topolino (e mensili disney vari) è invecchiato abbastanza male, le storie che riesco a leggere senza storcere troppo il naso sono poche (e perlopiù scritte da Tito Faraci, mito personale), invece continuo a chiedermi perchè nel giornalino (edito dalla Famiglia Cristiana) avessero permesso tutte quelle storie truculente della Bibbia e le storie horror di alieni 0.0

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    1. Grazie ;D
      Io mi sono buttata sui manga e tu sui Marvel, ad ognuno il suo ^^

      In realtà ho notato (rileggendo alcuni numeri di Minni & company per curiosità), che la qualità di inveccchiamento dei Disney dipende molto dalla testata su cui era (o è) pubblicato. Alcune storie le trovo povere anche io, mentre altre trovo che siano ancora tranquillamente leggibili ^^
      Sul Giornalino me lo sono sempre chiesta anche io! Com'è possibile che pubblicassero quelle serie su una rivista delle "Edizioni San Paolo" °__°

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  12. Bel post, mi sono divertita a scoprire la tua storia fumettistica :D
    Io sono partita con Topolino (che originalità xD), W.I.T.C.H., Isa e Bea - Streghe tra noi e Monster Allergy; poi ho scoperto anche i manga (grazie ad amici del liceo) e i comics (ma solo nelle raccolte, gli spillati non riuscirei mai a prenderli, mi perderei troppi numeri per strada xD). Ora non ne leggo tantissimi, ma ogni tanto ne prendo qualcuno con piacere; diciamo che sono una fumettara occasionale. Le poche serie che seguo, però, le seguo con gran passione :)

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    1. Grazie :D
      Credo che un po' tutti siano passati da Topolino, all'inizio XD Per diversi versi le nostre storie fumettistiche si assomigliano. Sulle raccolte: in realtà a me piacciono un sacco ma per un motivo o per l'altro ho diverse serie in spillato. Onestamente la raccolta è molto più comoda (con gli spillati mi trovo ad avere storie che mi interessano poco infilate nell'albo e tempi di attesa per sapere come finisce una storia troppo lunghi) ^^
      L'importante è che ci sia la passione, per tutto il resto, la vita è sempre fatta di alti e bassi :D

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  13. Che titolo romantico, mi stai diventando nostalgica! ;-)
    Io ho avuto (non ricordo in che ordine) l'abbonamento annuale a Topolino, Minnie &Co. e il Giornalino. Poi d'estate per sfizio prendevo qualche giornalino a caso, come Braccio di Ferro (avevo trovato un pacco da 5 al supermercato per tipo 100 lire), il Mega 2000 (ma non mi sono mai piaciuti i disegnatori di quello e le storie erano tante ma corte) Lupo Alberto, che leggevo anche dalla parrucchiera, e ultimamente Ratman. Ma non sono tipa da collezione per cui se ho voglia compro a random. :-)

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    1. Il titolo non l'ho scritto io, era così sul post originale ;-P
      Io invece sono sempre stata una collezionista. Da piccola il mio sogno era avere le serie complete e infatti delle testate che mi piacevano molto (Minni & Company e Paperinik, fondamentalmente) cercavo di essere il più precisa possibile (ma ad avere la "collezione" ce l'ho fatta solo con Minni & Company).
      Di Lupo Alberto so di aver letto qualcosina ma non saprei dire né dove né quando XD

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  14. E' una bellissima storia fumettistica.
    E' molto simile alla mia, del resto siamo cresciuti con le stesse cose.
    Penso che lo inizierò anche io questa iniziativa, coinvolgendo tutta la gente che fa parte della mia baracca :)

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    1. Grazie mille :D
      Essendo gli anni molto simili, alcune cose è inevitabili che siano esattamente sovrapponibili. Non vedo l'ora di leggere anche i vostri post :D

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  15. Asterix da piccolo mi piaceva un mondo, dai miei genitori invece avevo ereditato dei volumetti di B.C. e Il Mago Viz, strisce comics americane con una ironia che adoravo, li tengo ancora con cura nella libreria :O
    Del "Giornalino" invece mi ricordo bene che quando ero un moccioso e andavo ancora a messa, lo vendevano sullo scaffale vicino alla porta di uscita dalla chiesa e dovevi lasciare i soldi nella cassetta delle offerte, a me sembrava poco sensato mettere i soldi se nessuno te li chiedeva e allora mi prendevo il "Giornalino" e me lo portavo a casa senza pagare :P

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    1. Anche io ho adorato Mago Viz e B.C., quando le ho conosciute tramite il Linus (le vecchie edizioni che recuperai ne avevano un pacco) :D
      Ah ah ah, nella mia chiesa non ricordo fosse così in bella vista, magari il parroco (che era uno tutti sui generis) non si fidava XD

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  16. Io iniziato a leggere Geppo e Braccio di Ferro ( che preferivo ai più politicamente corretti fumetti Disenyani), e Toplino, poi sono passato ai Super eroi e fumetti americani in genrale per cui presi una sbandata pazzesca, poi mi fbuttai pure nei manga quando la mitica Granata Press cominciò a pubblicarli.
    Leggevo anche Dylan Dog, unico bonellide che mi piaceva.
    Che epoca, raga

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    1. Io, al contrario, preferivo i Disney (ma bisogna anche dire che ai miei tempi c'erano due pezzi da 90 come Minnie e Company e Paperinik) ma i Bianconi comunque non mi dispiacevano affatto (Geppo e Braccio di Ferro, gli altri non li ho mai considerati molto).
      Con i Bonelli, invece, non sono mai riuscita ad aver feeling XD

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  17. Davvero un meme interessante! ^^ Appena ho un po' di tempo provo a farlo anche io quasi quasi...
    Molti dei fumetti che hai citato legati alla tua infanzia non li conosco purtroppo :/
    Anche io ho una sorella molto shojo-centrica, quindi ti capisco bene XD almeno mi da il vantaggio di avere in casa serie che non avrei mai comprato, ma che possono rivelare belle sorprese. Lei invece è molto più restia a leggere serie scelte da me. Credo tema che esca del fanservice yaoi all'improvviso mi sa (anche se è lei ad esagerare...non leggo poi tutti questi yaoi in fin dei conti XD).

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    1. Sì! Non vedo l'ora di leggere anche il tuo post :D

      Su questo credo che pesi la differenza di età che abbiamo! Immagino che ogni generazione abbia avuto i suoi must :D

      Mia sorella non ha mai avuto molti soldi per le mani (mani bucate, fondamentalmente, quando ha qualche quattrino tende a spenderlo subito) per cui non ha comprato poi tantissimo. Alcune serie shojo prese dietro sua insistenza si sono rivelate interessanti, altre decisamente meno XD
      Mia sorella è sempre stata restia a leggere le serie prese da me perché temeva fossero opere tutte "sciabolate e sbudellamenti" che lei non ha mai amato ;-P

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  18. Scusa se partecipo solo ora alla discussione, ma nei giorni passati ero con la testa altrove.
    Bellissimo post, comunque. E a parte i manga, sui quali purtroppo ammetto una certa ignoranza, tutto il tuo percorso iniziale di lettura è stato davvero interessante. E lode ai tuoi nonni per aver messo a disposizione dei nipoti una libreria dall'immaginario tanto ricco.

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    1. Figurati, anzi, in questo periodo è più che comprensibile (io stessa ci sono ad intermittenza) :D
      Grazie mille :D In realtà, prima di scrivere questo post, non mi ero resa conto di quanti fumetti diversi ho letto nella mia carriera! Grazie per aver proposto un meme così interessante :D

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  19. Che forza questo post! Hai un background fumettistico molto più vario di quanto immaginassi!
    Anche a me piaceva molto Minni!

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    1. In realtà ha stupito anche me la quantità di titoli che ho tirato fuori! E pensa che alcuni non li ho neanche citati XD
      Minni era una seria stupenda *__*

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  20. Che bella storia! Era destino che tu e i fumetti vi incontraste! :D

    Io ho iniziato con il Topolino! (Chi non ne ha mai letto un numero?)
    Come tu lo facevi per tua sorella a fare "le voci" c'era mio padre XD
    Topolino mi ha accompagnata anche nelle prime letture! (Paperinik lo adoravo! ^_^)

    Riguardo ai manga i titoli che riguardo con piacere e che ho apprezzato di più sono: Naruto (la mia prima vera passione manga! XD), Video Girl Ai (per quel poco che ho letto è davvero bello! Va recuperato! ;-) ) e One Piece (iniziato poco ma davvero ottimo! :D)

    Leggendo il post e i commenti di noi lettori un mondo senza fumetti non me lo immagino! (E non lo voglio neanche immaginare! :-P)

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    1. In effetti direi di sì ;-P

      Topolino in Italia è un must, adesso sta perdendo un po' di lettori ma fino a qualche anno fa era più che un'icona ^^
      Poi trovo che sia un prodotto ideale per imparare a leggere senza impazzire troppo :D

      Con Naruto ho un rapporto difficile. Fino ad un certo punto l'ho amato molto, ma poi mi ha presa sempre di meno, fino a che non sono arrivata a dropparlo (prima o poi lo recupero). Video Girl Ai me l'hanno regalato ma devo rileggerlo (non ricordo quasi nulla) e One Piece, invece, come sai, è una delle colonne della mia collezione :D

      Il fumetto è un mezzo di comunicazione stupendo *__*

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  21. Il Topolino io stessa lo sto perdendo, ne ho letto uno quest'estate ma a differenza delle storie vecchie non mi ha detto nulla e un po' mi spiace :-(

    Con Naruto sono parecchio indietro (anche se so quasi tutta la storia ormai, maledetti spoiler! :-S), per riiniziare a rileggerlo se l'hai interrotto da parecchio spera in qualche flashback su Itachi! ;-). Video Girl Ai ha una trama e alcuni momenti che mostrano l'affetto molto carini! (E' un po' difficile da recuperare però ho sentito che c'è una ristampa, approfittane se non hai la serie completa).

    Ho letto in un libro che un fumetto non si scrive per lavoro ma per un: "Bisogno di raccontare", quindi essere autori di fumetti pensando non solo ai soldi ma anche ad un bisogno di comunicare al mondo qualcosa non dev'essere facile!

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    1. Anche a me era successa più o meno la stessa cosa. Persino il mio amato Minnie & Company (che mi è dispiaciuto interrompere) non mi esaltava più allo stesso modo ^^

      Gli spoiler sono il male assoluto! Io cerco sempre di evitarli ma su certe serie è quasi inevitabile! Quelli che mi fanno più rabbia sono quelli su One Piece >__<
      Video Girl Ai ce l'ho competo prima edizione, devo solo tirarlo fuori dalla libreria e rileggerlo ;D

      Credo che anche un libro si scriva principalmente per quel motivo (almeno se si escludono certi scribacchini che evidentemente buttano giù qualcosa per raggranellare soldi). Anzi, a ben pensare tutto ciò che viene creato per essere letto o visto credo nasca inizialmente da un bisogno di narrare :D

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