lunedì 13 febbraio 2012

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La trilogia dell’Istituto CLAMP, detective, ladri e amici della giustizia

I personaggi di queste opere con alcuni
di altri manga delle CLAMP
Questa è un post un po' particolare, dato che contiene una recensione tripla. Parlerò di ben tre opere diverse delle CLAMP. Si tratta dei tre manga disegnati agli albori del gruppo (Il ladro dalle mille facce, CLAMP detective e Polizia scolastica Duklyon) che hanno la particolarità di essere strettamente legati tra di loro, condividendo per la prima volta nella storia del gruppo personaggi e luoghi di ambientazione. Anzi, si può dire che è proprio con questa trilogia (se si escludono le loro dōjinshi originali) che le autrici di Osaka mettono a punto il loro celebre Star System che le porta a riutilizzare ad oltranza dei personaggi che abbiano già avuto successo in precedenza. Di queste tre opere l'unica ad aver avuto un adattamento anime è stata la più lunga delle tre, Clamp Detective, da cui è stata tratta una serie in ventisei episodi nel 2004. In Italia è passata sui canali privati Italian Teen Television e Hiro (appartenenti al gruppo Mediaset) ma non è stata mai trasmessa in chiaro.


Il ladro dalle mille facce - Man of many faces

Cover del primo volume
Disegnato tra il 1989 e il 1991 Il ladro dalle mille facce (20面相におねがい!! Nijū mensō ni onegai!!, letteralmente Il ladro dalle venti facce) conta due volumi, è una delle primissime opere realizzate dalle CLAMP e racconta una piccola storia shōjo senza tante pretese. Akira Ijuin è un bambino di nove anni che di giorno frequenta il celebre istituto CLAMP mentre di notte si trasforma nel ladro dalle mille facce, un rapinatore abilissimo nel travestimento. Normalmente si trova a rubare degli oggetti al limite della follia per le richieste delle sue mamme (che lui chiama affettuosamente mamma A e mamma B), due gemelle infantili e capricciose. Dolce, gentile, premuroso, bravo nei lavori domestici e affettuoso Akira è un bambino a dir poco perfetto ma ha dovuto ereditare la professione di ladro dallo scomparso padre per far felici le due pestifere mamme. A dargli ufficialmente la caccia ci sono Ryūsuke Kobayashi, un ragazzo di sedici anni, grande amico della sua controparte in borghese, e Shigetaka Akechi, suo zio medico venticinquenne, che in realtà sa benissimo con chi a che fare e si limita a dare un gran fastidio a Ryūsuke, creando siparietti comici a non finire. 

Akira con Utako e dei tulipani
In tutto questo, durante una fuga, conosce la piccola e intraprendente Utako Okawa, una bambina di soli cinque anni discendente di una facoltosa famiglia e spaventosamente più matura di quella che dovrebbe essere per la sua età (tra lei e sua sorella non so chi sia la più tosta). In realtà questo piccolo mostro (perché non si può definirla in altro modo) è una che dopo essersi dichiarata ad un suo insegnante (di più di vent’anni) si è pure incazzata a morte per essere stata rifiutata e praticamente costringe Akira a prometterle di andarla a trovare regolarmente (propinandogli ad ogni incontro dei pessimi dolci cucinati da lei). In pratica è come unire al piccolo e dolce bambino perfetto una specie di squalo in gonnella capace di pianificarsi il matrimonio a soli cinque anni. Cosa che tra l’altro fa, dato che alla fine per il suo sedicesimo compleanno Akira, dopo anni di visite notturne segrete, le fa una proposta di matrimonio e due anni dopo se la sposa pure.

Akira e Utako modello Mary Poppins
Il ladro dalle mille facce è un manga che fa della simpatia dei propri personaggi il suo maggior punto di forza, mostrando dei soggetti molto estroversi e originali. Tra le mamme pazze, lo sgusciante dottore che ne sa sempre più di quello che mostra, il vulcanico ragazzino con il pallino del detective e le bambine agguerrite non ci sarà sicuramente da annoiarsi. Il povero Akira si sentirà più che altro sballottato in un turbine di personalità dominanti e allegre, che lo trascineranno suo malgrado in un’avventura dietro l’altra. Il ladro prende spunto dal celebre lavoro di Edogawa Ranpo Fiend of Many Faces e, anche se ad un primo sguardo può ricordare moltissimo il celebre Kaito Kid creato dal maestro Gosho Aoyama nel 1988, si può osservare che si tratta di personaggi profondamente diversi.

Le due mamme degeneri di Akira
Il lavoro delle CLAMP è innanzitutto una storia d’amore, molto leggera e divertente, in cui il protagonista è un bambino dolce che compie dei furti con sistemi a dir poco illogici per assecondare dei capricci mentre il protagonista dell’opera del grande maestro del giallo a fumetti è un ladro astuto e amante dei piani perfetti, pronto a tutto per scoprire gli assassini del padre. Se proprio si vogliono trovare delle somiglianze con personaggi di altri opere vanno cercate nel parco manga delle stesse CLAMP, dato che Akira somiglia molto, sia fisicamente che psicologicamente, a Subaru Sumeragi, protagonista di Tokyo BabylonRecensione della celebre opera delle CLAMP, mentre il dottor Akechi è una versione buona di quel maniaco assassino di Seishirō Sakurazuka. Dato che Il ladro dalle mille facce è precedente rispetto a Tokyo Babylon si può dire che i suoi personaggi sono una specie di fase embrionale dei più celebri Subru e Seishirō.


CLAMP detective - CLAMP School detective

Cover del primo volume
CLAMP detective (CLAMP学園探偵団 CLAMP gakuen tanteidan, lett. CLAMP scuola di detective) è una serie disegnata tra il 1992 e il 1993 in tre volumi, in cui le autrici di Osaka decretano il ritorno in scena del piccolo Akira Ijuin. Questa volta il giovane ladro appare affiancato da due comprimari: il donnaiolo Nokoru Imonoyama (sesta elementare) e il fortissimo Suou Takamura (quinta elementare), due ragazzi già intravvisti e non approfonditi nell’opera precedente. I personaggi occupano rispettivamente i ruoli di tesoriere, presidente e segretario dell’associazione studenti elementari, un potentissimo organo all’interno del prestigioso Istututo CLAMP, una speciale scuola che comprende tutti i gradi di istruzione, dalle materne fino al dottorato di ricerca. La struttura è stata creata con gran sfarzo per volere della famiglia Imonoyama in modo da soddisfare tutti i bisogni dei propri studenti. 

I tre protagonsti, da sinistra Suou Takamura, Nokoru
Imonoyama e Akira Ijuin
Occorre qui fare una piccola parentesi su questo potentissimo e antichissimo clan. È composto da due genitori e ben otto figli (uno per ogni membro delle CLAMP dell’epoca – sì erano di più delle quattro attuali), di cui Nokoru è l’ultimogenito, ed la famiglia più ricca e potente dell’intero Giappone nel CLAMP-verso. Ne consegue che Nokoru fa un po’ quello che gli pare, avendo libertà e fondi illimitati per le mani. La sua idea geniale in questo manga è quella di fondare con le sue due vittime preferite (per la cronaca un ingenuissimo Akira e un quasi disperato Suou) un club di detective con cui risolverà solo casi legati a delle donne.

Sempre i tre protagonisti
Il motore trainante di quest’opera di nuovo puramente shōjo sarà quindi il piccolo e vulcanico Nokoru, un bambino ricco e viziato, abituato ad avere sempre quello che desidera. Pur essendo negato in ogni tipo di attività sportiva mostrerà insospettabili dote atletiche quando comparirà nel suo campo visivo una ragazza in pericolo. Intelligente ed eccentrico darà un sacco di filo da torcere al povero Souo, discendete di un antico clan di ninja che ha promesso di proteggere sempre il giovane Imonoyama. A concludere il trio protagonista arriva il già noto Akira che, oltre al lavoro domestico che gli rifilano le mamme e al suo impiego da ladro, aggiunge anche un ruolo da tesoriere e da schiavo personale di Nokoru. Tuttavia Nokoru non è un personaggio così spensierato come potrebbe apparire ad un primo sguardo, infatti, pur essendo apparentemente frivolo e amatissimo da tutti, è costretto a evitare di stringere rapporti con altri studenti (ad esclusione di Suou e Akira) per non causare problemi a nessuno, dato che rischia spesso rapimenti e attentati. Uno dei punti forti di questo manga è proprio il rapporto di amicizia (e per una volta tanto è proprio solo amicizia) che nasce tra Nokoru e Suou, in cui Akira pare saperne tanto quanto i lettori, scoprendone man mano i vari dettagli.


Polizia scolastica Duklyon - Duklyon: Clamp School Defenders

Cover del primo volume
Terzo ed ultimo manga del gruppo, Polizia scolastica Duklyon (学園特警デュカリオン Gakuen tokkei DYUKARION) è stato disegnato in contemporanea con CLAMP detective in due tankobon ed è anch’esso ambientato nell’Istituto CLAMP. A differenza dei precedenti due (entrambi shōjo), si tratta di uno shōnen che fa il verso in chiave comico-demenziale ai più classici Super Sentai. Ritroviamo molti dei personaggi visti in precedenza (praticamente tutti) ma il più importante è sicuramente Nokoru Imonoyama che, tra le altre cose, decide di fondare in incognito una squadra di polizia scolastica per difendere l’Istituto dalla Società Segreta del Male, quartiere commerciale Imonoyama (un nome che è già un programma). I due prescelti per questa gruppo di amici della giustizia (come amano definirsi) sono Kentarou Higashikunimaru e Takeshi Shukaido, due liceali selezionati per le loro doti atletiche superiori, capitanati da Eri Chusonji, una ragazza incredibilmente violenta e forte. 

I protagonisti in assetto da battaglia
In ogni episodio (come prevede la trama dei Super Sentai) si presenta la Società Segreta del Male, quartiere commerciale Imonoyama che cerca di occupare una parte diversa dell’istituto grazie ad un nuovo e stupidissimo mostro. Arrivano i nostri eroi, lo fanno fuori con un colpo finale (sempre lo stesso) e i cattivi fuggono. Nell’ultimo episodio si ha anche una scena di combattimento tra giganti, altro grandissimo classico del genere Super Sentai (non c'è il robottone ma meglio di niente). Le CLAMP però non si accontentano di una trama puramente lineare e decidono di inserirci l’immancabile storia d’amore impossibile (tra Kotobuki Sukiyabashi, il capo dei cattivi e compagno di classe dei protagonisti, ed Eri, entrabi di origine aliena) ed un pizzico di shonen-ai assolutamente non velato (Kentaro ci prova allo sfinimento con Takeshi).

I personaggi principali in abito tradizionale
Anche quest’opera è interamente basata sui risvolti comici delle vicende e sulle reazioni esagerate dei personaggi principali. Avremo così una coppia di protagonisti volutamente mal assortita, composta da un ricchissimo e perennemente allegro Kentarou, che passa le giornate a infastidire un poverissimo e perpetuamente sull’orlo della crisi di nervi Takeshi. I suoi sport preferiti sono: mangiare in ogni angolo dell’istituto, rifilare soprannomi a se stesso e agli altri (Kenpi e Takepon), dare il tormento a Takeshi (su questo è un campione) e cercare di candidarsi come sua futura mogliettina (sì, non è un refuso, vuole fare la mogliettina da grande, come Hokuto di Tokyo Babylon, solo che è un maschio). A loro si aggiungono la violentissima Eri, una donna d’acciaio molto incline a stendere a cazzotti (o a colpi di giganteschi martelli) i due poveri malcapitati, e il calcolatore Nokoru, chiamato amichevolmente capo. In un paio di episodi compaiono anche vecchie glorie come Utako (rapita dai cattivi), il ladro dalle mille facce, contro cui i Duklyon perdono miseramente una sfida, e Suou, che come al solito assiste Nokoru durante le sue apparizioni pubbliche.

I personaggi di Polizia scolastica Duklyon, da sinistra Takeshi, Kentaro, Eri, Sukiyabashi,
il cane Inuko. Sullo sfondo si intravvede Nokoru con due assistenti

Pur essendo tre opere quasi contemporanee si nota che la prima (Il ladro dalle mille facce) presenta ancora qualche piccola incertezza nel disegno che, pur essendo come sempre molto curato e dettagliato, ogni tanto scivola in qualche sproporzione, specialmente nella rappresentazione degli uomini adulti. Questi difetti per fortuna non si possono riscontrare nelle due opere successive in cui le autrici mostrano di aver raggiunto una completa maturità nel campo del disegno. Tutti i tre i manga sono composti da storielle autoconclusive praticamente indipendenti e si può osservare che l’unico dei tre ad avere una vera e propria trama (anche se praticamente solo nel secondo volume) è Polizia Scolastica Duklyon. Non sempre tutti gli interrogativi che il lettore si pone leggendo le opere avranno una risposta (per esempio il mistero del padre di Akira e di chi sia la sua vera madre tra le due gemelle non avrà mai soluzione) ma bisogna ammettere che nell’economia generale si può decisamente soprassedere, lasciandosi trasportare dalla lettura di tre piccole storie semplici e assolutamente non impegnative che, per una sacrosanta volta (per le CLAMP) hanno un tranquillissimo lieto fine. Un tema ricorrente e molto caro alle autrici che si ritrova anche in queste opere è quello dell’amore, un amore puro e travolgente, capace di legare anche persone molto diverse (o molto piccole) e che non si ferma davanti a nulla, neppure davanti ad un'invasione aliena.

Il trio protagonista di CLAMP Detective in un momento di cazzeggio, circondati da molti animali

In definitiva si tratta di tre piccole opere CLAMP legate tra di loro ma leggibili anche autonomamente, che non possono assolutamente mancare ad ogni vero appassionato delle tre autrici di Osaka e che sapranno conquistare con il loro umorismo e un gusto leggermente retrò. Personalmente le ho conosciute abbastanza di recente e devo ammettere che mi sono piaciute alquanto con il loro stile semplice e leggero.
Kentaro intento a far saltare i nervi di Takeshi per la
millesima volta
La mia preferita è sicuramente Polizia Scolastica Duklyon, che mi fa veramente ridere con le sue prese in giro ai Super Sentai e i suoi personaggi simpaticissimi, mentre quella che forse mi convince di meno è CLAMP detective (non amo mai i finali troppo aperti e poi di investigazione c’è decisamente poco, i fan di Detective ConanPost di impressioni sulla grande serie di Gosho Aoyama potrebbero rimanerne delusi). In Italia queste tre serie di manga sono state stampate una prima volta da Star Comics in edizione economica ma recentemente la J-Pop le ha riedite in versione super lusso con copertine cartonate (hard-cove) e pagine a colori (assenti nella versione precedente di CLAMP Detective). Se pensate di prenderle fateci un pensierino alla nuova edizione, è veramente notevole, e la differenza di prezzo non è neppure così elevata. Per dire, io ho la vecchia versione di Polizia Scolastica Duklyon, pagata 3,10€ a volume per un totale di 6,20€ (due volumi), a fronte dei 9,90€ richiesti per la soluzione con un unico volume della J-Pop. L’unica delle tre serie ad essere decisamente più cara è CLAMP Detective che conta due volumi extra-lusso e praticamente raddoppia il prezzo di copertina rispetto alla versione Star Comics.


Sigla originale dell'anime di CLAMP Detective

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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





22 commenti :

  1. Sembrano interessanti, leggendo temevo che in quanto primi lavori di un gruppo ora molto famoso avessero prezzi proibitivi, ma se si trovano a cifre umane ci faccio un pensierino.
    Da quello che ho letto sul tuo blog mi pare che le CLAMP creino sempre personaggi memorabili, già mi immagino la bambina cinquenne che decide che sposerà Akira, e mi ha fatto ridere Kentaro che progetta la luna di miele con un esasperato Takeshi.

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    1. Quando si affrontano queste tre opere bisogna tener conto che sono tre manga leggeri e semplici, da cui non bisogna aspettarsi una grande storia ma che sono interamente giocati proprio sui personaggi.

      Ho notato che normalmente le opere CLAMP o si amano o si odiano, difficilmente lasciano indifferenti, proprio per via di questi personaggi con una personalità così spiccata. Se ti piacciono queste autrici non posso che consigliarti questi volumi (specialmente Polizia scolastica Duklyon e il Ladro dalle mille facce) anche perchè si trovano molto facilmente. Anzi, adesso che le hanno ristampate in versione lussuosa è possibile trovare le vecchie edizioni in offerta ^^

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  2. Me n'ero dimenticata, ma anni fa ho letto sia il ladro dalle mille facce sia il primo volume di duklyon (con ovvia cotta per il capellone capo dei cattivi). Chissà dove sono spariti?

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    1. Sono volumetti piccoli, se finiscono infondo ad un ripiano sono difficili da rintracciare ^^
      Il capellone dei cattivi è simpatico, dovresti leggere il secondo volume, dove ha molto più spazio dei protagonisti (a me invece piace Takeshi) ^^

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  3. mmm... non ho capito le Due Madri...pazienza due padri, ma 2 madri è un po' strano, anche se sono gemelle.
    (non ho ancora finito di leggere tutto l'articolo, poi ripasso)

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    1. La cosa delle due madri non l'ha mai capita nessuno. In pratica credo che una sia la vera madre e l'altra una zia ma Akira le chiama tutte e due mamma XD

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  4. Come già ebbi modo di dire: adoro le Clamp!

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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    1. Con loro è così, o si amano o si odiano, le mezze misure non ci sono (e a me piacciono, non c'è nulla da fare) ^^

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  5. Questi tre sono alcuni dei manga clampici che non ho ancora letto,assieme ad Angelic Layer e ai vari volumi unici;utile la presentazione separata,perchè quando si parla di queste serie di solito lo si fa in generale ed in termini a grandi linee dispregiativi,quindi non ero mai riuscita a decidere se lì in mezzo ci fosse qualcosa che meritasse il recupero.

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    1. Quando leggi questa terna di opere devi avere ben chiaro che non sono manga seri ma più che altro prodotti di "cazzeggio". Alla fine sono decisamente gradevoli ma, ovviamente, chi li legge cercando delle storie epiche rimane deluso (cosa da cui secondo me nascono molte critiche). Diciamo che il registro che hanno è un po' quello dei siparietti dei primi volumi di Tokyo Babylon ^^

      Tra l'altro i personaggi di Takeshi e Kentaro sembrano delle versioni embrionali di Kurogane e Fay (da Tsubasa RESERVoir CHRoNiCLE), sia come ruoli nella storia che come rapporto (diciamo che sembrano Fay e Kurogane versione cazzeggio della prima parte della serie) ^^

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  6. Una piccola curiosità sulle CLAMP: si sa qualcosa di X? Lo completeranno?

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    1. Innanzitutto benvenuta! Per adesso nessuna notizia si X, si sa solo che ricominciano con Lawful Drugstore ^^

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    2. Spero che un po' alla volta portino a termine tutte le loro opere incomplete.

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    3. Anch'io lo spero ç__ç
      Specialmente X, che facciano anche morire tutto il cast se necessario, ma urge una conclusione come si deve XD

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  7. Duklyon potrebbe essere geniale, lo cercherò a qualche fiera.. le armature sono praticamente uguali a quelle dei "5 Samurai" :P

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    1. Duklyon è gradevolmente folle, le CLAMP per una volta si dedicano al cazzeggio più puro, abbandonando eroine bravissime (tipo Sakura) o drammoni epici (tipo tokyo Babyolon o x\1999) e riuscendo a imbastire una storia comico demenziale leggera e particolare ^^

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  8. E cado nel vuoto. Non ho letto nessuna di queste serie =_= Le CLAMP mi piacciono, ma non sono fra gli autori (anche se in questo caso dovrei dire autrici) che preferisco e quindi non compro tutto :P
    Come mai in Man of many faces il protagonista ha due mamme? In stile gay-CLAMP o è una cosa scollegata alla tematica tanto cara alle mangaka?
    Le edizoni J-Pop le ho viste: copertina rigida e bella carta *___*

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    1. Fino ad un paio d'anni fa neppure io conoscevo queste opere minori, poi, leggendo Tsubasa RESERVoir CHRoNiCLE mi è venuta la curiosità di sapere chi fossero i personaggi vari ed eventuali che compaiono.

      Akira ha due mamme perchè queste sono due sorelle gemelle, entrambe innamorate dello stesso uomo (il padre di Akira). In pratica una sola delle due è la mamma naturale ma a loro pare non importare e lo trattano entrambe come se fosse figlio proprio. Il discorso più strano è forse proprio il fatto che queste due si sono divise il "marito" (che tra l'altro non si capisce che fine abbia fatto, secondo me è fuggito) senza troppe remore, seguendo un concetto di amore un po' troppo puro e fantasioso ^^

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  9. Come fido collezionista di opere CLAMP dai tempi di Tokyo Babylon della Planet ho comprato con piacere queste tre storielle qualche anno fa, e in effetti come dici tu, vanno prese con leggerezza :) In realtà non riesco a dire quale sia la più simpatica, forse CLAMP Detective perché mi divertiva il trio XD
    Ho visto la nuova edizione e in effetti mi fa gola, davvero ben fatta! Però non credo che la ricomprerò. La versione Star mi piace, ci sono anche le paginette a colori (anche se con carta ultrasottile XD) e comunque non si tratta di serie tanto belle come CCS o TB, quindi non ne vale la pena ^_^

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    1. Innanzitutto benvenuto ^^
      Pensa che ho scoperto dell'esistenza di queste opere brevi delle CLAMP solo leggendo Tsubasa (che il mio fumettarolo mi ha piazzato a tradimento, ma questa è un'altra storia) e devo dire che mi hanno stupita molto per come sono differenti rispetto alle opere lunghe di queste autrici.
      Anche io ho la vecchia edizione Star e me la tengo (soprattutto perchè tendenzialmente non ricompro i manga che ho già) ma bisogna dire che per chi fosse interessato all'acquisto la versione della J-Pop è veramente notevole ^^

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  10. Vidi l'anime su IT appunto e mi piacque, la versione cartacea della J-Pop è in lista. 10 euro a volume son tantini ma ne vale la pena!

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    1. Quando l'hanno pubblicata avevo appena recuperato la vecchia edizione Star Comics, altrimenti non me la sarei fatta sfuggire, è un'ottima edizione ^^

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