giovedì 2 febbraio 2012

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Cicatrice the Sirius - Ragazzine cyborg e fate feroci

Cover del terzo volume, con Sayoko e
la piccola Brünilde
Cicatrice the Sirius (シリウスの痕, Sirius no Kizuato) - I hope you still remember me è un manga pubblicato da Shin'ichirō Takada su Monthly Shōnen Ace (Kadokawa) tra il 1999 e il 2001. Conta in tutto quattro volumi e in Italia è stato stampato dalla Planet Manga nel 2003, in un'edizione con sovraccoperta. L’autore è praticamente sconosciuto in occidente, al punto che su di lui (e sul suo più famoso manga) esistono le pagine di Wikipedia solo in francese e giapponese. In patria ha disegnato altre opere come How To Make a God, ETO, Kukucan Longest Day e ACLLA, le cui informazioniSito ufficiale dell'autore sono disponibili rigorosamente in lingua originale. Chissà se un giorno qualche casa editrice nostrana porterà da noi anche altri manga di questo autore? Dopo il salto si inizia con la recensione di Cicatrice The Sirius.

Uno scontro tra cani da combattimento
I dog fighter sono dei cyborg dotati di un potentissimo corpo meccanico ultraleggero in cui è stato innestato un cervello umano. Queste creature sono degli esseri feroci e brutali, assolutamente privi di intelletto, che, armati fino ai denti, si affrontano per il piacere della folla in dei sanguinosi tornei. Tra tutti spicca il numero 13 bianco, Sayoko Tachibana, l’imbattuta campionessa detta la bambola di ghiaccio, che con il suo esile ma agilissimo corpo e il mortale Edge of Phantom (una specie di spada laser) si è guadagnata il titolo di Sirius con ben trenta vittorie consecutive. Proprio durante quest’ultimo scontro la giovane recupera improvvisamente la memoria e decide seduta stante di fuggire dal mondo dei combattimenti insieme al fratello Takeru, che dopo cinque anni di ricerche l'ha finalmente trovata. I due si danno alla macchia sul Prokion, una navicella medica che Takeru si è prontamente procurato, inseguiti dai militari e perennemente osservati dal signor Marseille, l’uomo che si cela dietro lo studio dei cani da combattimento.

Sayoko regge con i denti il braccio su cui è montato
l'Edge of Phantom e si appresta a fare una carneficina
Il corpo meccanico di Sayoko ha però bisogno di continua manutenzione e senza un rigeneratore, un’apparecchiatura che ne ripulisce il midollo artificiale, alla ragazza non restano che pochi giorni di vita. Tra fughe dall’esercito e combattimenti aerei contro con droni pilotai da cervelli umani i due incontrano Oto Osaka, una ragazza la cui famiglia è stata sterminata dal governo, che li conduce dritti da April, la nipote del dottor Immerman, costruttore del corpo meccanico di Sayoko. Da qui in poi sarà tutto un susseguirsi di rivelazioni, che porteranno la nostra protagonista e il suo fratellino fin sul fronte di guerra, insieme ad un plotone di soldati scelti e a Rose Bluria, un altro cane da combattimento, seconda solo a Sayoko in quanto ad abilità belliche. Durante una missione particolarmente impegnativa le due guerriere si spingono oltre i loro limiti e comincerà a risvegliarsi anche il meccanismo segreto Hidro-Phobya, un sistema speciale grazie a cui delle guerriere che hanno ritrovato la memoria vengono collegate a delle misteriose fate (Brünilde quella di Sayoko e Helmwige quella di Rose) che donano loro ulteriore potenza.

Takeru alla guida del Prokion
con Oto che lo abbraccia
Un punto forte della serie sono sicuramente i personaggi, tutti hanno qualcosa da raccontare e una psicologia ben delineata, che affiora tra un combattimento e l’altro. I più importanti sono ovviamente Sayoko, inespressiva quando si batte, ma molto simpatica, con il suo modo di fare un po’ cinico e protettivo, quando in “borghese”, e suo fratello Takeru, un ragazzino che cerca di fare di tutto per prolungare i pochi giorni che restano da vivere alla sua sorellona. Accanto a loro brilla Rose, scostante e antipatica, che si oppone ciecamente a chiunque cerchi di aiutarla (o anche solo di rivolgerle civilmente la parola) mentre cela gelosamente un tenero segreto, e la piccola Oto, Rimasta orfana e incapace di accettare il fatto che il suo fratellino Kazuoki sia morto. In questa storia , però, c’è abbastanza spazio per far crescere tutti i personaggi principali, spingendoli a maturare rapidamente e riuscendo a far loro superare lo spettro dei traumi che li hanno segnati. Ognuno di loro arriverà ad una diversa conclusione su come impiegare la propria vita (bellissimo il confronto finale tra Takeru e Rose) ma è proprio in questa risposta che mostrano la loro evoluzione. In una storia di questo genere non ci sono solo scontri e arti amputati ma anche dolcezza, amicizia, ironia e persino alcune love story.

Due avversarie cyborg attaccano Rose
Si può osservare come il contenuto di questo manga ricordi in molti modi il celebre ClaymoreRecensione dell'opera fantasy di Norihiro Yagi, specialmente nelle le figure delle guerriere, bambole da combattimento fortissime e agilissime, accomunate una non controllabile tendenza a risvegliarsi e che si sentono e vengono trattate come mostri. Le protagoniste (Sayoko e Claire) sono entrambe delle orfane che decidono autonomamente di diventare parte del sistema, la prima per avere i soldi per un’operazione salvavita necessaria al fratello Takeru, l’altra per non restare da sola dopo la morte di Teresa. A differenza di molte delle loro colleghe (rapite e costrette a farlo) loro vanno a bussare personalmente all’organizzazione che gestisce le guerriere e scelgono volontariamente la trasformazione. Alle spalle delle protagoniste vi è in entrambi i casi una guerra, che spinge persone senza scrupoli ad usare delle povere ragazzine come cavie umane in orrendi esperimenti atti a sviluppare delle armi invincibili. Un plauso va a Takada che, nonostante abbia disegnato un manga molto più breve e semplice del collega Yagi, ha pubblicato il suo Cicatrice the Sirius svariati anni prima di Claymore.

Rose, detta Canopus (come la seconda stella più brillante del cielo, subito dopo Sirius)
 pone fine a una battaglia
Il disegno è un’altra delle cose che mi ha sempre colpita di questo manga. Se da una parte si possono osservare dei margini di miglioramento nel tratto dell’autore, principalmente nell’anatomia umana, che occasionalmente mostra qualche sproporzione, è indubbio che Shin'ichirō Takada riesca a mettere in scena delle ottime tavole.
Rose e Sayoko in missione
Gli scontri sono una delle parti migliori dell’opera, tecnici e decisamente impressionanti, alternano splatter puro a duelli genuinamente meccanici. I cyborg sono a dir poco perfetti, asettici, feroci, tecnologici ma occasionalmente pieni di sentimenti. Vengono alternanti a delle piccole e tremende fate (rappresentate con un design in perfetto stile fantasy e munite di un volto appositamente poco espressivo) e ad esseri umani fatti di carne e sangue, emotivi e passionali. Il tutto viene poi rappresentato su dei fondali molto curati che completano adeguatamente il quadro narrativo.

Oto si unisce a Sayoko e Takeru
La particolarità di questa storia è proprio quella di mischiare generi diversi, che vanno dal fantasy alla fantascienza, in maniera incredibilmente funzionale. Se a un primo sguardo la trama può sembrare quantomeno strana posso assicurarvi che questo manga riesce a tenere un filo logico per la durata dei suoi quattro volumetti, ricollegando con qualche piccola forzatura qua e là tutti i pezzi del puzzle che crea. Viene inscenata una bellissima avventura che riuscirà a tenere il lettore con fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina, immergendolo in combattimenti all’ultimo sangue tra feroci cyborg, battaglie tra soldati umani e continue rivelazioni. Non posso far altro che suggerirlo a chiunque possa amare una bella serie shōnen basata su ottimi scontri, che però non dimentica di dedicare spazio ai sentimenti dei suoi personaggi e che alterna sapientemente scene drammatiche a siparietti comici.
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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





18 commenti :

  1. Io dovrei proprio rileggerlo perchè ricordo che era bello ma non ricordavo tutti i dettagli! ^^''
    Penso che all'epoca non fosse stato visto di buon occhio perchè la trama ricordava "ALITA, l'angelo della battaglia" (molto in voga in quel periodo) e molti l'hanno disdegnato immaginando fosse una qualche brutta imitazione.. :s

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    1. Credo anche io che la concorrenza di Alita (che tra l'altro non ho mai letto per intero) possa aver influito negativamente sulla ricezione dell'opera. Eppure alla fine è un prodotto abbastanza particolare e credo che con Alita abbia in comune solo il fatto di avere di cyborg come protagoniste.
      Tra l'altro è uno dei pochissimi manga shonen in cui apprezzo molto la protagonista ^^

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    2. Alita è stata una gran bell'opera.. peccato che abbiano deciso forzatamente di continuarla con "Last Order" e si stia trasformando in una semi-schifezza.. come anche Berserk.. -_-
      Vabè..
      Cmq i fanatici non capiscono che non sono imitazioni ma che le case editrici italiane decidono di pubblicare cose affini a ciò che c'è sulla cresta dell'onda immaginando che sia il gusto del momento.. ^^''
      Resterà il nostro piccolo tesssoro.. xD

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    3. Purtroppo succede a molte opere lunghe che acquistano fama: ad un certo punto l'autore deraglia e manda tutto in malora. Il vero peccato è che se invece si fosse fermato prima e avesse scritto un bel finale l'opera (e il fegato dei fan) ne avrebbe guadagnato tantissimo. Berserk è caso limite, Miura non ha più nessuna voglia di disegnare ma il finale è lontano anni luce.
      Alita (perlomeno la prima serie) mi piacerebbe leggerla ma è praticamente introvabile, come quasi tutte le vecchie opere edite dalla Planet Manga.

      Di Cicatrice the Sirius mi dispiace sempre vedere i volumi abbandonati nelle ceste delle offerte con la gente che passa davanti e non lo calcola neppure XD
      Temo che l'abbiamo letto solo io e te ;-P

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    4. La prima stampa di Alita ha un finale meraviglioso... Infatti Last Order inizia da un po' prima di arrivare al finale.. insomma una gran boiata.. io lo sto prendendo cmq ma non lo sto leggendo.. ho perso l'entusiasmo.. ahahah!
      Idem per Berserk.. dopo la caduta di Albione non l'ho più letto ma lo perendo uguale.. hahahaha!

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    5. Effettivamente detto così Last Order sembra proprio una porcheria. Probabilmente l'autore si è fatto due conti e ha deciso che riprendere in mano l'opera già celebre era più fruttuoso, economicamente parlando, di cominciarne una nuova.

      Berserk lo fa la mia Dolce Metà e io lo leggo a scrocco. Diciamo che leggendolo tutto insieme anche la parte attuale rende abbastanza ma il problema principale sono i tempi morti tra un volume e l'altro, veramente esagerati! Miura continua ad aggiungere parti di ambientazioni e battaglie lunghissime, mentre la fine sembra sempre più lontana. Credo che i miei nipoti (forse) finiranno di leggerlo XD

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  2. Hai ragione: le tavole sembrano molto belle. La storia mi ricorda molte altre però mi ispira lo stesso.

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    1. Il bello della storia è che in realtà è molto più intricata di quello che sembra, mischiando generi molto diversi tra di loro (riuscendo a non fare un minestrone) ^^

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  3. Non lo conoscevo... le fate feroci sono notevoli :-D

    Grazie mille per il commento e per il sostegno :-D

    CIAO!!!

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    1. Qui le fate sono pucciose e carine di aspetto ma stronzissime di carattere ;-P
      Sono sempre per il sostegno dei legittimi autori!

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  4. Mi sembra una bella storia, considerato che sono solo quattro numeri penso che alla prima fiera, se trovo qualche offerta vantaggiosa, lo agguanterò.
    Di certo di storie simili ce ne sono parecchie, ma non è da tutti sviluppare un'idea in modo interessante e originale. Se poi i personaggi sono tutti approfonditi e motivati, di certo non può essere un brutto lavoro.

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    1. Lo sfondo della storia sono combattimenti all'ultimo colpo (un po' come quasi tutti gli shonen) ma il modo il cui è giostrata la trama lo rende molto interessante.In fiera spesso si trovano dei volumi negli scatoloni delle super offerte, trovarlo non dovrebbe essere difficile ^^

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  5. Sembra molto bello, se dici che si trova nelle cestone delle offerte è già mio :D
    Ho pensato a Claymore dalle prime righe, il che non è un male, anzi!

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    1. Il fatto che assomigli a Claymore non è affatto un male, facevo solo presente il parallelismo (che tra l'altro quando è uscito era impossibile fare perchè Claymore non era ancora stato pubblicato).
      Normalmente alle fiere si trova abbastanza facilmente ^^

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  6. Segnato subito, mi piacciono i cyborg e i disegni sono veramente ben fatti. I personaggi con psicologia ben delineata sembrano adeguati e abbastanza interessanti. Recupererò i quattro volumi!

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    1. Questa è una di quelle serie semi-sconosciute (o sconosciute del tutto) che invece meritano una lettura. Oltre al fatto che, essendo di soli quattro volumi, risulta una spesa più che accettabile ^^

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  7. Non ne avevo mai sentito parlare (se non qualche post fa da te XD). Credo di averlo sorvolato perchè la fantascienza non è il mio forte e tendo a scartarlo a prescindere, temendo la solita cavolata trita e ritrita.
    Questo manga sembra interessante, anche se ho già trovato il personaggio che a pelle mi sta antipatico XD (l'immagine di Takeru mi ha irritata al punto giusto XD).
    Se mi capita un'occasione ghiotta, potrei prenderlo...sono curiosa ^_-

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    1. Questa serie è sconosciutissima (mi sa tanto che l'abbiamo letta solo io e Nyu) ma è molto carina, fantascientifica senza esagerare e con un piccolo tocco fantasy. Spesso poi in fiera si trova in offerta per cui è un peccato che venga ignorato solo perchè è un po' sconosciuto.

      Povero Takeru, alla fine non è male, non è il solito depresso noioso, anzi, è uno che si dà un sacco da fare nella storia ^^

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