venerdì 3 maggio 2013

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Kiki, consegne a domicilio - Il corriere più carino che ci sia!

Kiki, consegne a domicilio (魔女の宅急便 Majo no takkyūbin, lett. "Le consegne espresse della strega") è un film d’animazione giapponese diretto da Hayao Miyazaki nel 1989, prodotto dallo Studio Ghibli e tratto dall'omonimo romanzo di Eiko Kadono. Con questa frase potrei fare che chiudere la recensione e suggerire a tutti di vederlo al cinema (ora che, proprio in questi giorni, la Luky Red si è finalmente decisa a distribuirlo anche sul grande schermo in Italia, con solo quei ventiquattro anni di ritardo). Io l’avevo già visto in formato home video ma, come praticamente tutti i film firmati dallo Studio Ghibli vale la pena di vederlo al cinema. Questa volta, pur essendo andata coraggiosamente allo spettacolo della domenica pomeriggio ed essendoci stato il solito pienone di minorenni accompagnati dai genitori, posso dire con sollievo che sono stati più educati dell'ultima volta (alla proiezione di Laputa - Castello nel cielo c’era una turba di bambini vocianti che non sono stati zitti dieci secondi di fila). Mi preme solo segnalare alla nonna seduta vicina a me che anche se non nutriva e abbeverava la creatura ogni dieci minuti d’orologio, questa sarebbe comunque sopravvissuta alla titanica fatica di stare seduta ferma per un’ora e mezza. Davvero signora, il bambino ha almeno sei anni, è temprato, ce la può fare! Si fidi e la pianti di aprire e chiudere la borsa in continuo, se no le spezzo le ditine!


Kiki si prepara per la partenza
Kiki è una streghetta molto carina ma un po’ imbranata che vive con la mamma (strega anche lei), il padre (che dall’aspetto sembra un comune impiegato ma non ci potrei giurare, visto che negli anime spesso il padre medio ha l’aria da comune impiegato, qualunque lavoro poi faccia) e Jiji, il suo piccolo gatto nero. Come tutte le streghe che si rispettino Kiki ha dei poteri magici, una scopa su cui è in grado di volare, un’ampia veste nera e un apprendistato da fare, visto che, al compimento del tredicesimo anno, è prassi che la piccola maga lasci la casa d’origine durante una notta di luna piena e si trovi una città dove vivere da sola. 
Kiki in volo con Jiji
Kiki parte in una bella notte limpida con Jiji, salutata dai suoi genitori e dagli amici del villaggio in cui vive, e comincia un viaggio che la porterà, non senza qualche difficoltà, a trovare una città che le piaccia e in cui non risieda già un’altra strega. Dopo alcune peripezie ne trova proprio una che sembra fare al caso suo ma il primo approccio con le persone del luogo è un po’ sconfortante, almeno finchè non vede una panettiera con un grosso pancione sbracciarsi per cercare di avvisare una cliente, che ormai si è allontanata, che il suo piccolo ha perso il ciuccio
Kiki avvia la sua attività
Kiki è una ragazzina gentile e si offre di raggiungere la signora e di consegnarle il ciuccio, visto che con la sua scopa magica non è un problema. Poco dopo, torna dalla panettiera con un biglietto che notifica l’avvenuto recapito. Felice di come si è svolto lo scambio, Osono (la panettiera) suggerisce a Kiki di aprire un servizio di consegne espresse e le offre anche una stanza dove dormire. In questo modo la piccola strega riesce a crearsi una sua attività con cui mantenersi e comincia anche a conoscere diverse persone nella città. Ovviamente le sue peripezie non sono finite così e la piccola dovrà imparare a confrontarsi sia con soggetti sia con situazioni che non sempre sono belli come lei si immaginava prima di partire.

Kiki arriva in città e ha qualche problemi con il traffico
Kiki è una piccola strega testarda e pasticciona ma anche molto coraggiosa e un po’ timida. Ci mette un po’ a entrare in confidenza con gli sconosciuti ma è determinata e molto comprensiva. Vicino a lei c’è l’immancabile gatto nero, da sempre compagno delle fattucchiere nell’iconografia popolare, e suo collega di avventure e disavventure. Jiji è un cosetto peloso dall’aria morbidosissima e dalla risposta fulminea.
Jiji apprezza una tazza che gli assomiglia
Non fa quasi nulla nel film (seriamente, vi aspettavate che un gatto muovesse le chiappe? Se è così non avete mai vissuto con uno di loro) ma quando apre la sua pelosa boccuccia dice solo battute geniali! Oltre alla coppia padroncina-animale principale ci sono, ovviamente, le persone che Kiki conosce nella sua nuova città.
Kiki con Madame e la sua anziana servitrice
Tra queste non si può non segnalare la signora Osono, una donna gioviale e simpaticissima, che non si fa abbattere da nulla, Tonbo, un ragazzino appassionato di volo che cerca in ogni modo di diventare amico di Kiki, fino al punto di infastidirla un po’ (anche se lei, diciamocelo, con lui la ragazzina fa la sostenutissima senza alcun motivo apparente), l’anziana Madame, una vecchina super propositiva che prende in simpatia una Kiki andata da lei per una consegna e Ursula, una strana pittrice che vive nel bosco, in una casa circondata dai corvi. Anche gli animali presenti vanno contati tra i personaggi rilevanti. Kiki non può parlare direttamente con loro ma il piccolo Jiji le può tradurre quello che dicono, formando una specie di ponte tra l’essere umano e la natura. Alcuni di essi (come le oche o il dolcissimo cagnone) la aiutano, mentre altri (come i suddetti corvi) la fraintendono e la attaccano.

Kiki ammira la città
Dal punto di vista tecnico si può osservare come sia un prodotto assolutamente ineccepibile, che unisce al character design così peculiare e morbido dello stile del maestro Miyazaki degli sfondi oltremodo dettagliati e una colonna sonora coinvolgente (di Joe Hisaishi). In particolar modo vorrei soffermarmi ad osservare il modo in cui è stata realizzata la città in cui la piccola Kiki decide di prendere residenza. Una città dal sapore retrò, mollemente adagiata su un’isola collinare e caratterizzata da degli stupendi tetti in coccio rosso e dalla presenza di una natura discreta ma onnipresente (giardini, vasi fioriti, alberi, intere case coperte di rampicanti). La vista dall’alto (tanto apprezzabile dalla piccola strega che è sempre in volo) è qualcosa di veramente suggestivo e unico!

Guai in vista!
In definitiva Kiki, consegne a domicilio, è un film molto semplice nella sua bellezza. Kiki è una normale ragazzina, piena di quei classici problemi che affliggono le tredicenni di tutte le epoche (come i dubbi su quello che potrà essere il suo destino e il desiderio di farsi nuove amicizie), ma è anche qualcosa di speciale e molto raro: una piccola strega. Trovo che sia molto bello come siano riusciti a rendere in modo praticamente utopico il rapporto con il diverso. Se da una parte Kiki ha dei problemi ad ambientarsi all’inizio, a nessuno viene in mente di ghettizzarla in quanto strega. Semplicemente lo è e basta e per questo viene accettata, esattamente come a sua madre era successo prima di lei.
Kiki si fa un nuovo amico: Tonbo, il ragazzino appassionato
di volo e affascinato dai suoi poteri
Un altro tema molto caro a Miyzaki che viene affrontato in questo film è la nostalgia per il passato, un passato rassicurante (popolato da dolci vecchine che si danno da fare a cuocere pasticci di aringhe e da mamme che sanno fare pozioni che alle nuove generazioni non riescono), contrapposto ad una modernità (le automobili e soprattutto il dirigibile) che, per quanto possano essere affascinanti, si rivelano spesso pericolosi e inaffidabili. Suggerisco la visione di questo film a chiunque abbia voglia di passare un’ora e mezza immerso in un mondo meraviglioso e verdeggiante e che possa apprezzare un film che, pur non avendo una trama adrenalinica, riesce a conquistare con la simpatia e la spontaneità dei suoi personaggi!


Il trailer italiano del film

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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





32 commenti :

  1. Kiki è adorabile.. io però spero sempre in una proposta anche solo in DVD di Nausicaa.. possibile che questo film si sia perso nei meandri del tempo?? ..non se ne parla mai!

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    1. Finalmente è arrivato Kiki (ringraziando la Lucky red che piano piano ne sta distribuendo parecchi), secondo me c'è speranza anche per gli altri che mancano ancora all'appello ^^

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  2. Bello bello bello! E' uno di quelli che mi è piaciuto di più di Myiazaki anche se penso sia più per bambini rispetto ad altri. I background sono fantastici!

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    1. Diciamo che rispetto ad altri (tipo La città incantata o il Castello errante di Howl) ha principalmente una trama più semplice. A me, personalmente, ricorda molto Totoro (che di nuovo ha una trama semplice) ^^
      I background di Miyazaki sono sempre un must ^^

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  3. Mi ricordo che lo vidi con i sottotitoli in italiano tempo fa. Mi piacque abbastanza

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    1. Io l'avevo visto sottotitolato tempo fa e ora al cinema doppiato. E' sempre bello ^^

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  4. Lo consiglio anche io! Quando lo vidi mi piacque molto ed è forse il mio film preferito tra quelli di Miyazaki :)
    Quoto la tua recensione parola per parola!

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    1. Io trovo che Miyazaki abbia due filoni. I film molto avventurosi (come appunto La città incantata e Il castello errante di Howl) e quelli più semplice, tutti basati sulla crescita interiore dei personaggi ^^
      Questo è uno del secondo gruppo!
      Di solito non amo dire "E' bello perchè è di quell'autore" ma per Miyazaki padre faccio un'eccezione ^^

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  5. Io l'ho trovato molto carino! Jiji è adorabile!

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    1. Jiji è geniale! Alla fine non ha tantissime battute ma sono una migliore dell'altra ^^

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  6. Non il mio preferito di Miyazaki, ma decisamente delizioso :) Non l'ho mai visto su grande schermo, mi sa che questa sera... ;)
    Un caro saluto
    Orlando

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    1. Merita davvero di essere visto sul grande schermo, almeno per gustarsi tutti i particolari e l'atmosfera magica che riesce a creare ^^
      Delizioso è la parola che meglio descrive Kiki ^^

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  7. sono molto dibattuta se andare o no a rivederlo al cinema... mi tenta la magia del grande schermo (le scenografie di Miyazaki certamente lo meritano) ma mi trattiene il pensiero di sentire tutti parlare in italiano.

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    1. Devo dire che il doppiaggio italiano questa volta non mi ha disturbata particolarmente. Parlano un po' formale ma ma è ben fatto (e trovo anche che la parlata formale non stoni con l'ambientazione, accentuando la nota retrò) ^^
      Secondo me vale la pena di andare al cinema solo per gustarsi i background su grande schermo ^^

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  8. Visto come quasi tutte le produzioni di Miyazaki!
    È un film apparentemente molto semplice, ma anche parecchio complesso come la figura del gatto può suggerire ad una visione più attenta, soprattutto nel suo non dire che poi diventa miagolare in rapporto inversamente proporzionale alla presa di coscienza di Kiki!

    All'epoca mi ha sconvolta profondamente, sembra esagerato, ma lo dico sul serio.

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    1. Diciamo che ad essere semplice è la trama ma i suoi personaggi sono molto ben caratterizzati e approfonditi (specialmente Kiki).
      [OCCHIO SPOILER] Oltre al discorso della parola si può osservare che Jiji si allontana progressivamente dalla piccola strega, passando da un rapporto in cui sono sempre insieme ad uno in cui lui non c'è mai (e poi non riesce più a parlare). Solo dopo che lei riuscirà a superare da sola il suo scoglio psicologico il gattino tornerà da lei [FINE SPOILER] ^^

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    2. Sì ma non è soltanto questo, è anche una progressiva presa di coscienza di entrambi che da una dimensione puramente bambinesca ed un linguaggio comune (quello magico che può essere visto anche come la fantasia infantile), giungono a maturare le proprie specifiche dimensioni: quella umana e quella animale, per questo Jiji non parla più appena 'scopre' o viene attratto dalla gattina, non solo o meramente per il blocco di Kiki, fra l'altro dovuto al processo di crescita. Almeno questo è il pensiero che ho elaborato io! ^^

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    3. Secondo me Jiji si allontana progressivamente da Kiki (prima conosce la gattina, poi è sempre fuori e poi alla fine non riesce più a comunicare) non perchè lui stia cambiando, ma perchè i poteri magici della fanciulla, che la mettono in comunicazione con la natura, stanno piano piano scemando. Infatti, quando Kiki riesce a prendere veramente coscienza del fatto di essere una strega (riesce di nuovo a volare), i due si riavvicinano di nuovo. C'è un momento del film che lei si comporta quasi da umana normale (va a piedi, non parla con Jiji) e ci mette un attimo a capire che i suoi poteri la stanno lasciando. Se ci fai caso, nella scena finale, Jiji è di nuovo a cavallo della scopa con la sua padroncina, insieme all'unico cucciolo nero, perchè lei si è di nuovo avvicinata alla sua dimensione di essere strega.

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    4. Sì, questa è la lettura del film più ovvia ed immediata che avevo notato anche io, ma mi viene difficile considerare i film di Miyazaki solo 'così come si vedono'. Sono delle opere talmente immense e profonde che, appunto nella semplicità di ciò che accade racchiudono un mondo ben più ampio che si apre ad altri... significati, diciamo così!
      Questo almeno per me! ^^

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    5. Certo, ovviamente il bello di questi film è che hanno diversi piani di lettura, a seconda dello spettatore che anno davanti. Proprio questo è il motivo per cui possono essere apprezzati da un pubblico così ampio ^^

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  9. Ultimo post...ce l'ho fattaaaaaaaaaaaa! Non mi pare vero *-*
    Ho visto che lo programmavano al cinema, ma ovviamente ultimamente non riesco a fare nulla ç___ç
    Meno male che i piccini hanno fatto meno casino del solito....peccato per la nonnetta apprensiva! XD E dire che nutrire di continuo i bambini fa male :P

    Miyazaki (senior) non delude mai *-*

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    1. Grande Lithtys! Complimenti per la tenacia ^^
      Questi film li vedo doppiamente volentieri al cinema, sia per il piacere di vederli in grande, sia per invogliare le case distributrici a continuare l'opera ^^

      Ma sai, per le nonne il nipotino sta sempre morendo di fame. E' una legge universale ^^

      Hayao Miyazaki è una sicurezza ^^

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  10. Ma è bellissimo questo blog. Oggi anch'io parlo della piccola Kiki, adorabile. Non il migliore Hayao ma comunque ritrovi tutta l'essenza e la poesia che da sempre contraddistinguono il maestro. Mi sono unita ai followersss, passate a trovarmi, se vi va. ;-)

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    1. Benvenuta e grazie mille ^^ La poesia e lo stile che il maestro Miyazaki riesce a mettere in ogni sua opera è davvero inconfondibile ^^
      Passo a leggere la tua recensione ^^

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  11. uuuh** a me piace molto miyazaki! mi piacerebbe molto poterlo andar a vedere

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    1. Se ti capita approfittane, merita davvero di essere visto al cinema ^^

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  12. Non l'ho visto al cinema ma tanti anni fa in DVD, delizioso davvero!!!
    Tra l'altro al momento in Jappone sta avendo un revival pazzesco e ci sono gattini neri in vendita ovunque *__*

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    1. Anche io l'avevo visto in home video qualche anno fa e mi sembrava una buona occasione per rivederlo su grande schermo.
      Davvero? Bellissimo! Anche io voglio un gattino nero *__*

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  13. Kiki mi manca tra i film dello studio Ghibli e ho intenzione di recuperarlo al più presto *^* purtroppo però non credo che riuscirò a vederlo al cinema per problemi di organizzazione çAç eppure mi piacerebbe moltissimo vedere un film d'animazione classico (e dello studio Ghibli! <3) al cinema *-* è da un po' che non mi capita!

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    1. Peccato per il cinema perchè merita, ma anche una visione domestica non è male (se vuoi ti mando mia nonna a scartocciare un sacchetto per far l'effetto "vecchina al cinema che non sta ferma un momento") XD
      Non centra con lo Studio Ghibli ma il 29 maggio (per un solo giorno) danno Akira al cinema (se ti interessa così ai modo di organizzarti) ^^

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  14. Purtroppo mi perdo la proiezione al cinema, avrei avuto voglia di rivederlo, è passato tanto tempo e non lo ricordo benissimo. Non è tra i miei preferiti in assoluto, ma come tutti i film di Miyazaki mi è piaciuto tanto, Kiki ha quella dolcezza e spontaneità che solo lui riesce a dare ai suoi personaggi.

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    1. Al cinema i film di Miyazaki sono ancora più suggestivi (e continuo a ringraziare la Lucky Red per la lodevole iniazitiva), ma si fanno rivedere volentieri anche in versione home video ^^
      Concordo sul giudizio, anche preferisco forse quelli con un po' più di avventura ma Kiki è adorabile ^^

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