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La cover del primo volume |
Glaucos è un manga seinen disegnato e sceneggiato da
Akio Tanaka (famoso per essere il disegnatore di
Shamo, nato per uccidere) per la
Kodansha tra il
2004 e il
2007 In Italia è stato pubblicato dalla
Planet Manga nel
2007 in edizione con sovraccoperta (ma senza tavole a colori, che su quelle, la Planet Manga tende a lesinare).
L’edizione non è niente di particolarmente lussuoso (con carta spessa ma giallognola) ma almeno ha il vantaggio di avere
un prezzo di copertina contenuto (4,90 €), anche se ormai è, come di consueto,
esaurita (ho già detto che odio questa politica della Planet Manga? In ogni caso lo ripeto: non può essere sempre tutto esaurito! Ma porca miseria, quante copie ne stampano, due, tre?).
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I due delfini salvano il bambino |
Una
donna, mentre sta lentamente affondando in mare,
partorisce. Una
coppia di delfini, resasi conto dello straordinario evento, raccoglie
il neonato e lo porta fino in superficie, dove uno scioccato
pescatore polinesiano lo estrae dal mare. Diciassette anni dopo il bambino
è cresciuto forte e
vigoroso, si chiama
Cisse e continua a vivere sull’isola con il
padre adottivo. Un giorno giunge in quello sperduto luogo
Master Claude, un anziano
diver (ovvero un sommozzatore che effettua immersioni in apnea) ormai
in pensione ma ai sui tempi estremamente capace,
detentore, fino a poco tempo prima, del
record mondiale di immersione. Il vecchio è
molto scoraggiato dal fatto che a battere il suo record sia stato
Petit, un uomo che lui
disprezza, e sente che tutto quello in cui ha sempre
creduto gli sta lentamente sfuggendo tra le dita, come
la sua giovinezza.
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Master Claude si tuffa |
Assorto in
cupi pensieri autodistruttivi si accorge che poco oltre la lancia su cui sta viaggiando alla volta dell’isola c’è
una barca in legno senza nessuno a bordo. Capisce subito che
il padrone dell’imbarcazione si è immerso ma dopo
diversi minuti non emerge nessuno. Decide quindi di indossare il suo
equipaggiamento da diving e si tuffa, scoprendo con sua gran sorpresa un ragazzo dal
talento naturale nelle immersione: Cisse. Master Claude decide di farne una nuova
stella del diving e, per convincerlo a lasciare l’isola e a seguirlo in un difficile
percorso di allenamento, gli mostra i suoi limiti e l’abilità di Petit, l’uomo che in breve diventerà
l’obiettivo e
la nemesi del ragazzo. Cisse accetta di
partire, si trasferisce in
Giappone con Master Claude, viene sottoposto a
diversi esami da Haruka, valente medico, nota pe le sue ricerche
sulla milza, e inizia il suo percorso di
crescita personale. Oltre a migliorare le sue performarce come
sommozzatore, infatti, Cisse cresce anche
psicologicamente,
imparando moltissimo del mondo, incontrandosi con culture che non aveva mai immaginato e, soprattutto, continuando a scoprire le bellezze del mare.
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Cisse immerso nel mare |
Il protagonista,
Cisse, è un ragazzo
molto diretto ma anche
straordinariamente sensibile, incapace di leggere e scrivere, ma in grado di
capire il significato profondo della natura che lo circonda (al punto da sorprendere i monaci di un tempio buddista da cui era andato ad apprendere lo zen). Per lui
il mare è come una specie di accogliente
ventre materno, creatore di vita, nostalgico e onnipresente, che
lo richiama e che lo invita a
superare i suoi stessi limiti di essere umano per tornare a
farvi parte. Al suo fianco c’è
Master Claude che per lui diventa non solo un insegnante ma un vero e proprio
maestro di vita, capace di fargli conoscere
orizzonti sconosciuti sia sopra che sotto la superficie del mare. Claude
ama e
rispetta il mare, a differenza di
Petit, un uomo
arrogante e
avido, che dal mare desidera solo
rubare tutte le ricchezze possibili e farle sue.
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Petit ride di Master Claude |
Petit non si immerge per amore della sua
disciplina sportiva, una disciplina che avvicina l’uomo al mare più di ogni altra, ma solo e unicamente
per i soldi che può ottenere vincendo le gare. A chiudere il quadro ci sono
Haruka, una donna
dolce e
apprensiva, che si unisce al gruppo per studiare la speciale
milza di Cisse, capace di comportarsi come quella di
mammiferi marini (ovvero rilascia sangue contenente ossigeno nel corpo del ragazzo quando questo rimane per molti minuti in apnea), ma che finisce a
preoccuparsi costantemente per la sua salute e per l’effetto negativo che
le immersioni possono avere sul suo organismo, e il malvagio
direttore della Erebos, l’onnipotente marca di
articoli sportivi che vuole un testimonial nel campo del
free diving, a costo di sacrificare il benessere, la salute o la vita stessa di alcuni atleti.
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L'attimo dell'immersione |
Il
disegno di Akio Tanaka è molto realistico e offre un
character design estremamente personale, con
volti perfetti e
dettagliati, unito a delle
anatomie concrete e
precise. In oltre, la tavola è sempre realizzata in modo da offrire una
visione estremamente
fotografica e
cinematografica della scena, regalando al lettore degli
splendidi affreschi che sembrano trascinarlo direttamente all’interno delle
profondità marine. Personalmente ho trovato lo stile del disegnatore
perfetto per un’opera di questo di genere, che basa gran parte del suo
significato sull’immedesimazione e sulla
poderosa bellezza della natura in tutte le sue forme.
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Cisse riesce ad usare le pinne per la
prima volta |
In definitiva sono
davvero contenta di aver acquistato
Glaucos (preso da uno scatolone di offerte senza sapere bene cosa fosse) perché è un manga che in soli
quattro volumi riesce a offrire una
storia intensa, completa e ricca di retroscena, a far evolvere i propri
personaggi (sia in modo grafico che psicologico, visto che il cambiamento di Cisse nell’ultimo volume è evidente ad un primissimo sguardo, prima ancora che apra bocca) e che riesce a rappresentare il tutto con uno
stile di disegno a dir poco perfetto. Oltre alla
storia sportiva di fondo,
all’intenso rapporto che lega i protagonisti (e gli antagonisti) al
mare e all’incredibile
presa di coscienza che sono costretti ad avere, questa storia tocca anche un paio di altri
temi salienti, come l’importanza della
mitologia come memoria del nostro passato (e non solo come buffe storielle che i vecchi amano raccontarsi) e
la follia dell’uomo occidentale nel trattare la natura.
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Le profondità marine |
Questo punto, in particolare, viene preso in analisi
due volte: mostrando il
comportamento sconsiderato e
irrispettoso del presidente della Erebos, il cui unico interesse sono degli sterili guadagni, e mostrando gli
effetti devastanti degli esperimenti nucleari nel pacifico.
Lo scoppio delle bombe ha infatti distrutto il mare, reso sterili le isole, e minato le stesse vite degli abitanti locali (tra cui la stessa famiglia di Cisse, visto che il padre è malato di leucemia). Tutto questo (critica alla società, nozioni di free diving, leggende, splendide immagini naturalistiche, introspezione dei personaggi, scienza e un po’ di azione che non guasta mai) viene
mescolato con abilità dall’autore, che riesce a confezionare in quattro volumi un
piccolo capolavoro.
Lo consiglio a chiunque voglia leggere un bel manga, senza fermarsi davanti a delle mere etichette come seinen e spokon.
I Test atomici nel Pacifico (in breve)
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Una delle bombe |
Non posso esimermi dal fare una
piccola parentesi sui test nucleari nel
Pacifico. Questa pratica è stata portata avanti dalla
Francia per trent’anni, dal 1966 fino al 1996. Molti (tra cui io) si ricorderanno con orrore
i giornali quando il 27 gennaio di quell’anno
titolarono con la notizia dell’ultimo
esperimento nucleare effettuato dai transalpini sull’
atollo di Mururoa (in polinesiano sarebbe Moruroa, che vuol dire “isola segreta”). In realtà quello era stato “solo”
il 179esimo test condotto dalla Francia, di cui
41 atmosferici (ovvero in cui le bombe vengono fatte brillare all'esterno) e
138 sotterranei (ovvero fatti scavando dei pozzi in cui l'ordigno veniva calato prima di farlo esplodere). Aquesti se ne devono aggiungere altri due test avvenuti a Fangataufa. Il ministero della difesa francese, ancora oggi,
dichiara che quegli esperimenti sono stati “puliti” e che sono
scorrelati dal drammatico aumento
dell’incidenza di tumori tra i nativi nell’area.
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La palla di fuoco dell'esplosione |
Attualmente la zona di Mururoa è ufficialmente
dichiarata priva di radiazioni e di rischi ambientali ma l’accesso all’isola, ormai
desertica, è impedito da un notevole dispiegamento di
forze navali. Oltre ai francesi, a fare esperimenti nella zona ci furono gli
americani (tra il 1946 e il 1956, sull’
atollo di Bikini fecero venti test) e gli
inglesi (
isola di Christmas – Kiribati, altri venti test per USA e almeno una decina per la Gran Bretagna). Ogni test vuol dire una
bomba atomica differente esplosa nell’area.
Una Hiroshima o una Nagasaki! O peggio, visto che nel frattempo hanno testato anche
bombe più potenti (già la prima esplosione di Mururoa, nome in codice Aldebaran, fu causata da una bomba da trenta chilotoni, più potente di quella di Hiroshima - l'acqua dell'intera laguna fu risucchiata, mentre piovevano molluschi e pesci morti. Tracce radioattive arrivarono fino in Perù e in Nuova Zelanda) e
più pericolose come le bombe ad idrogeno (tipo quella fatta brillare sull’isola Bikini nel 1954, nome in codice Castel Bravo, che creò una dispersione di radiazioni spaventosa e contaminò ventitré persone, tra cui i membri dell’equipaggio di un peschereccio giapponese, senza contare i danni ambientali e alla popolazione residente, che fu fatta spostare forzatamente dal sito ma che vide comunque effetti a lungo termine delle radiazioni).
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Haruka con il padre ci Cisse, malato
di leucemia |
In ogni caso le esplosioni sotterranee di
Mururoa hanno letteralmente distrutto l'atollo dalle fondamenta, creando delle frane e delle crepe da cui esce
materiale tossico e
radioattivo direttamente in mare (
Fukushima è nulla in confontro!). L'incidente più grave sull'atollo fu quello del 25 Luglio 1979, in cui l'ordigno, durante il test, rimase
incastrato a metà del pozzo trivellato dove doveva essere calato. La sua esplosione ha creato una imponente
frana sottomarina che diede origine ad un'onda di anomala tsunami e causò un vero e proprio
disastro ambientale. Su quel lato dell'isola si aprì anche un'inquietante crepa larga quaranta centimetri e lunga ben due chilometri.
Per farsi un'idea di che cosa sia un test Nucleare date un'occhiata al filmato qua sotto (primo test di Mururoa, ad opera dei Francesi):
E questo invece è un documentario sull'incidente di Castel Bravo:
Non immaginavo che questo manga fosse così bello.. sono rimasta a bocca aperta leggendo la tua recensione.
RispondiEliminaO tu sei troppo brava a scrivere o il manga è stupendo.. ahahah!
Non me lo immaginavo nemmeno io. Anzi, guardando solo le copertine non l'avrei mai prese se non mi fosse capitata un'occasione. E' davvero un gran bel fumetto! Nella recensione ho solo cercato di scrivere le emozioni che ho provato leggendolo ^^
EliminaE' un tema molto particolare, all'inizio non pensavo ci fosse anche uno sviluppo sul piano socio-ambientale. Quindi il maestro Claude e Petit hanno nomi francesi perché ricollegarsi agli esperimenti atomici del Pacifico?
RispondiEliminaLa nazionalità di Master Claude non è mai specificata nel manga ma dal colore della pelle a dalla forma degli occhi (che non sono a mandorla) direi che potrebbe essere francese. Petit, invece, è originario di un'isola (sempre non specificata) e ha la pelle scura come il padre e la sorella di Cisse (che, ricordo è stato adottato), per cui direi che viene da una delle isole dell'oceano Pacifico (e, visto il nome, un ex colonia francese) ^^
EliminaGli esperimenti atomici sono solo accennati (e ne parla il padre di Cisse) ma è evidente che hanno devastato le vite di molti personaggi.
Sono rimasta davvero incantata nel leggere il resoconto di questa storia. Ho la sensazione (da assoluta ignorante in materia) che sia molto originale e coinvolgente.
RispondiEliminaMi associo al commento qui sopra di Nyu :)
Davvero è una serie molto bella! Pur partendo da uno spunto magari poco gettonato (come il free diving, di cui tra l'altro non ne sapevo nulla) riesce ad essere assolutamente coinvolgente. ^^
EliminaLa planet manga lucra grazie alle sue "edizioni limitate"... mannaggia a loro!
RispondiEliminaDa quello che leggo, questa sembra una storia molto "sensibile".
Mi piace molto questo genere.. non lo so: ma mi fanno uno strano effetto :)
PS: i video mi hanno venire la pelle d'oca...
Credo anche io. Oppure non si spiega come mai solo le sue dannate edizioni esauriscano così in fretta!
EliminaQuesta serie è davvero bellissima, se ti capita dalle una lettura, la merita al 100% ^^
PS Fanno sempre impressione, contando anche il numero folle di test che hanno fatto!
Ricordo quando uscì questo manga, non mi degnai nemmeno di sfogliarlo: le copertine non mi piacevano.
RispondiEliminaNon potevo immaginare che "sotto la copertina" si svolgesse una storia così bella e, soprattutto, originale!
E grazie per i video (sì: da pelle d'oca...)
Anch'io mi associo a Nyu: scrivi in un modo stupendo (e io t'invidio assai!) ^__^
Un caro saluto
Orlando
Posso associarmi a Fumetti di carta dicendo che neppure a me la copertina e lo stile in generale del disegno ispirano molto... ma i gusti sono gusti ;-)
Elimina@Fumetti di Carta: Anche io ai tempi della sua uscita lo ignorai bellamente per via delle copertine poco accattivanti. Sono davvero contenta di non aver detto di no all'offerta, merita davvero una lettura ^^
EliminaSui video: mi sembra giusto parlare di queste cose, visto che con i test nucleari sono stati fatti enormi danni all'ambiente!
Ringrazio te, Nyu e Ciccola per i complimenti, siete davvero troppo gentili ^^
@Clyo Parecchini: Le copertine sono ingannevoli, poco appariscenti e, specialmente in un ambiente colorato come la fumetteria, rischiano di passare inosservate (ed è un vero peccato)! Il disegno dentro è molto realistico e dettagliato, ma non morbido come lo stile di Asano (che so che approvi). Come sempre i gusti sono gusti ^^
Non avevo mai sentito parlare di questo titolo, ma sembra interessante! ^^ Confesso che all'inizio la storia dei delfini mi aveva fatta storcere il naso, ma il resto mi ha incuriosita di più. Il disegno sembra molto bello, disegnare fondali marini non deve essere per niente facile °° per 4 volumi direi che gli si può dare una possibilità!
RispondiEliminaLa storia dei delfini all'inizio non convinceva neanche me ma serve per legare la storia ad una leggenda tradizionale che c'è sull'isola di Cisse. Ti assicuro che è tutto gestito in modo perfetto ^^
EliminaSe ti capita di trovarlo, una possibilità la merita senza dubbi, è uno dei titoli migliori che ho letto ultimamente ^^
Ah già si ragiona XD
EliminaQuando l'ho letto mi sono venuti in mente quei film melensi con pargoli e animali che mi annoiano terribilmente °° ma se c'è di mezzo il folklore, la cosa mi garba decisamente di più ^^
No, non ti preoccupare, non c'è nulla di melenso in questa storia, quel particolare serve solo a motivare determinate scelte e a rendere ancora più spettacolarmente ben calibrato il finale ^^
EliminaQuando uscì questo manga, lo scartai immediatamente causa titolo; pensavo trattasse infatti della trasposizione in chiave manga del mito greco di Glauco il pescatore. Sfogliandolo e vedendo il mare, pensai di averci azzeccato.
RispondiEliminaLeggendo qui la trama invece pare un fumetto caruccio e interessante, ma non fra quelli che recupererei subito :P
Il disegno invece, mi piace molto! *-*
Io credo di averlo scartato solo per le copertine, che non mi dicevano molto, e sono finita a prendere altro: per fortuna l'ho trovato in offerta e l'ho acquistato anche se non mi ispirava (non so dire di no ad una buona offerta!). Sinceramente non mi ero scomodata nemmeno a leggere la trama, per cui non sapevo neanche che fosse uno spokon (di fondo) ^^
EliminaIl disegno è molto particolare. Trovo che l'autore abbia reso benissimo sia i personaggi sia le ambientazioni ^^
Recensione bella e molto approfondita, come sempre :)
RispondiEliminaIl tratto mi piace molto, alcune delle immagini che hai condiviso sono davvero stupende. Non conoscevo questo manga, ma ora sarei molto curiosa di leggerlo!
Grazie mille, sei troppo gentile ^^
EliminaIl tratto e la composizione della tavola sono davvero particolari e realizzati ad opera d'arte (al punto che per scegliere le immagini da mettere nel post ho inserito diverse pagine intere perché ritagliate perdevano splendore) ^^
Se ti capita tra le mani merita davvero una lettura ^^
Non ho mai sentito parlare di quest'opera, ma per fortuna arrivi tu a colmare le mie lacune. Mi attira soprattutto per il tema del rapporto con la natura e delle conseguenze dei test atomici, la scorsa settimana sono tornata a Hiroshima e continuo a non capire come si possa pensare anche solo di testare armi capaci di distruggere vite e città in un secondo.
RispondiEliminaL'incidente di Castel Bravo tra l'altro, in cui fu coinvolta la nave giapponese, se ricordo bene deve avere ispirato il primo film di Godzilla.
In realtà anche io non sapevo bene cosa fosse prima di leggerla e devo ringraziare il fatto di non essere proprio capace di dire di no ad una buona offerta(e come al solito, in Italia, le opere interessanti sono pubblicizzate al minimo) ;-P
EliminaHiroshima (non potevo assolutamente mancarla) l'ho visitata anche io e il museo della bomba atomica mi ha davvero colpita. Una delle cose più inquietanti è quella parete, vicino all'ingresso, piena di targhe che ricordano ogni bomba atomica fatta scoppiare sulla Terra: sono tantissime!
Sì, è proprio lui! L'idea di Godzilla nacque in seguito a quel gravissimo incidente!
Ho letto i primi due volumi tanti anni fa e... Non mi era piaciuto! Ma sono convintissimo che se lo rileggessi adesso mi piacerebbe molto (ma non riesco a ritrovare i primi due volumi e nel complesso mi pare difficilino da recuperare).
RispondiEliminaSe ritrovi quei due volumi rileggili, ti potrebbe davvero piacere. Io li ho presi per caso ad una fiera, non sapevo nemmeno cosa fosse ma veder la serie completa in uno scaffale di offerte mi ha spinto a fare il tentativo, quindi potresti trovare anche tu i due volumi mancanti in questo modo ^^
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