venerdì 2 settembre 2011

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Benkei a New York - Storia noir di un killer giapponese

Copertina del volume
Benkei a New York (N.Y.の弁慶, N.Y. no Benkei) è un volume unico (one-shot) disegnato da Jiro Taniguchi e sceneggiato da Jinpachi Mori. L’ho comprato anni fa su una bancarella di super offerte in una fiera senza sapere neppure di cosa parlasse o chi fosse Taniguchi (a mia discolpa posso dire che ero giovane e inesperta). È stato edito nel 2002 dalla Star Comics e, con un prezzo di copertina di 3,10€ a fronte dei 15€ circa di una qualunque altra opera di Taniguchi pubblicata in Italia, salta subito all’occhio. 

Contiene al suo interno sette piccole storie che narrano le avventure di Benkei, un giapponese falsario di opere d’arte e assassino su commissione, che vive e opera a New York, come da titolo. La sua storia si intreccia sia con le piccole vendette personali (adauchi) di individui che gli commissionano un omicidio sia con le pericolose faide interne della cellula locale della mafia italiana, che si serve di lui per creare delle copie perfette di quadri celebri. Benkei è un professionista astuto, un abile combattente e detesta l’uso delle pistole, preferendogli delle armi bianche, spesso improvvisate. Accanto a lui c’è Maria, una spogliarellista e prostituta che nel secondo episodio Benkei assolda come modella e che in seguito decide di diventare la sua donna e di accompagnarlo racconti successivi, compreso quello in cui, su richiesta di un boss mafioso, l’uomo si sposta in Sicilia per un grosso lavoro da falsario.

Benkei e Maria finiscono coinvolti in
una faida tra mafiosi
Benkei è un personaggio molto particolare, rassicurante e dall’aria innocua, ma è anche un killer spietato, che finisce le sue prede con lucida precisione e senza mai esprimersi pienamente al lettore. I suoi omicidi sono permeati di una incredibile crudezza e spietatezza dovuti al fatto che ama mettere la propria vittima davanti al concetto del dolore, sia fisico che psicologico. Benkei è un cacciatore esperto, studia il suo obiettivo, ne trova i punti deboli, sceglie l’arma più adatta ad ucciderlo e lo termina con incredibile precisione, premunendosi di fargli sapere che la sua fine è giunta e che non sarà un sereno trapasso. Nonostante tutto però non viene mai spiegato, chi questo personaggio sia, da dove venga e perché abbia deciso di intraprendere questa cruenta carriera. La storia inizia in media res e termina senza un vero e proprio finale definitivo rendendo l’intero manga uno spaccato della vita del killer, composto da episodi scorrelati. Benkei accetta il lavoro, lo compie alla perfezione, e torna a casa. Fine. Niente da aggiungere e niente da togliere, niente flashback sul suo passato o approfondimenti, fa solo il suo lavoro e lo fa dannatamente bene. Occasionalmente mostra per alcuni attimi il suo io più profondo e quello che traspare è l’immagine di un uomo solo e profondamente triste, salvato solo dal provvidenziale ingresso nella sua vita della focosa Maria che gli da la scrollata di cui aveva bisogno per sopravvivere a se stesso. 

Maria accoglie Benkei che è tornato
in ritardo
Il disegno di Taniguchi è come sempre estremamente dettagliato e realistico, ricco di particolari ed molto curato in tutti i suoi aspetti. Le scene notturne e quelle di pioggia rendono il fumetto a tratti cupo e a tratti malinconico, con una prevalenza cromatica verso il nero. L’aspetto di Benkei è quello di un pacioso quarantenne ma quando indossa il suo impermeabile nero da lavoro assume improvvisamente un tono cupo e un aspetto misterioso e pericoloso. Il risultato finale è di un realismo inquietante, con una resa perfetta per le atmosfere noir dell'opera. 

La sceneggiatura di Jinpachi Mori costruisce una storia fin troppo episodica, facendo sentire la mancanza di un filone narrativo unitario che crei una vera e propria trama all’interno dell’opera, ma riesce a fare dell’indiscutibile violenza dell’azione uno dei suoi punti di forza. Mette in scena una città corrotta, popolata da anime in pena in cerca di una vendetta o di una giustizia ma non scrive una trama per il suo assassino, dando spazio praticamente solo alle sue vittime. Benkei alla fine, pur essendo il protagonista indiscusso, sembra non essere nemmeno più tanto importante e nell’ultima scena si allontana silenziosamente dal luogo del suo ultimo delitto, come se non fosse mai esistito

Benkei affronta il suo "cliente" con l'arma che ritiene più adeguata
Benkei a New York non è un capolavoro assoluto ma, nonostante tutto, riesce a catturare e a spiazzare il lettore che si trova a leggerlo tutto di un fiato e a desiderare di sfogliare un seguito che purtroppo non esiste. È un manga greve e atipico che pare essere volutamente non soddisfacente, che non si degna di dare delle risposte certe e che si accontenta di mettere in scena solo alcuni spezzoni di una trama globale che è assente. Pare un film la cui pellicola sia stata tagliata con le fobici da un bambino dispettoso e di cui si sono salvate solo alcune scene. Assolutamente consigliato a chiunque voglia leggere qualcosa di diverso dal solito e agli amanti del genere noir. Sicuramente non rimarranno delusi dalle matite di Taniguchi.
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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





12 commenti :

  1. Sembra niente male! Odio i fumetti senza finale, ma sapendolo prima non credo avrò problemi. Io non ho ancora letto niente di Taniguchi, che vergogna!

    Stupendo il pericolo spoiler con la scimmietta di fianco XDDD Non lo avevo mai notato.

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  2. Essendo un volume unico l'assenza di un finale propriamente detto non è esattamente la stessa cosa di quando succede con le serie lunghe, ad esempio Ranma. Lì non avere una conclusione dopo 38 maledetti volumi viene un pochino (tanto) rabbia.

    Purtroppo quasi tutte le opere di Taniguchi sono edite in edizioni di lusso da 15€ e passa a volume per cui prenderle è anche una spesa non indifferente. Questo è leggermente diverso dal Taniguchi classico ma comunque molto interessante. A cominciare dal prezzo. E poi da qualcosa bisogna ben incominciare ^^

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  3. urgh, su Amazon non c'è :\ Visto il prezzo, immagino sia un "volumetto" piccolo, rispetto ai soliti volumi enormi di Taniguchi? Personalmente adoro le storie senza finale, terrò d'occhio gli scatoloni delle offerte :O

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  4. Si è un volumetto piccolo (stile classica edizione della Star Comics) con la costina nera. Che si infila perfettamente in libreria senza dover richiedere piani appositi.

    Si trova abbastanza negli scatoloni in offerta (le ultime parole famose), altrimenti potrebbe avercelo il banco della Star in una qualunque fiera ^^

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  5. Mi cospargo il capo di cenere e ammetto di non aver mai letto nulla di Taniguchi. Lo conosco per fama, ma un po' per il prezzo dei suoi lavori, un po' perchè non sono certa che mi piacerebbe, me ne sono tenuta sempre alla larga.
    Vedendo qui alcune tavole e leggendo la tua recesione di questo volumetto unico, credo proprio di aver fatto una grande sciocchezza. Mi piace molto l'idea di narrare uno spaccato della vita di qualcuno; l'unico problema è che poi ti lascia con mille domande sul passato e sul futuro del protagonista. Fantastica la scena finale con lui che si allontana...
    Se troverò qualcosa di suo ad un prezzo conveniente (su eBay o in qualche fiera) lo prenderò. Prima di spendere un patrimonio voglio essere certa che lo leggerò con piacere :P

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  6. Guarda questo volumetto è uno degli economici Star Comics e per di più spesso si trova in offerta.
    Io lo presi a una Fumettopoli di anni fa a 1€ facendo il tuo esatto discorso: Taniguchi lo conosco solo per nome, non so bene se mi possa piacere e costa una sassata. Ma ad una offerta non dico di no e adesso sto faticosamente raccogliendo i volumoni (ne ho ancora pochi) =.=

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  7. Indi, stai spendendo un capitale =_=
    Io al momento sto recuperando Happy!, 20th Century Boys e Oyasumi Pun Pun. Poi passerò a ROOKIES e dopo vedrò cosa potrò permettermi XD Ma almeno un volume di Taniguchi lo voglio XD

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  8. Abbastanza.
    Almeno Happy e Monster (due mine per il mio portafoglino) escono a mesi alterni e grazie al cielo la ristampa a casaccio di 20th Century Boys è quasi finita (mi mancano 2 volumi + 2 volumi di 21st).

    Di Taniguchi non sto facendo la Taniguchi colletion intera ma ogni tanto passo in fumetteria e ne prendo un volume, me ne mancano parecchi quindi scelgo quello che mi ispira di più (ma prima o poi - molto poi - li finirò)^^

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  9. Questo blog è davvero carino,complimentiiii ^-^

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  10. Sulla testata contenitore Point Break hanno pubblicato parecchia roba interessante: se ti riesce recupera "Sole Maledetto" di Fuyumi Soryo (a volte traslitterata come Souryo, ma non in questo caso), è una raccolta di racconti autoconclusivi con protagonisti diversi, le trame sono caratterizzate da un qual certo cinismo, che è il tratto distintivo dell'autrice.

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  11. Perfetto, spesso i volumi Star si trovano in fiera a dei prezzi umani per cui cercherò Sole Maledetto (in generale se vedo un volume unico solo e abbandonato in un cestone di offerte non lo lascio lì). La Soryo mi piace abbastanza, anche se non ho mai letto le sue storie lunghe, ho già recuperato due dei suoi volumi unici con questo metodo (Tamara e Never ending heart) ^^

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