giovedì 16 maggio 2013

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Cortili del cuore - Patemi d’animo, crisi isteriche e pazzi furiosi!

Mikako in copertina
Cortili del cuore(ご近所物語 Gokinjo Monogatari – Racconti del vicinato)  è una serie manga shōjo composta da sette volumi, realizzato da Ai Yazawa per la rivista Ribon della Shūeisha tra il 1995 e il 1998. Dal manga è stato tratto un film e un anime composto da cinquanta episodi che in Italia è arrivato con il titolo di Curiosando nei Cortili del Cuore (e io da piccola, che non conoscevo la serie ma l’avevo sentita nominare, mi domandavo dove diavolo stessero i cortili del cuore – un po’ alla Esplorando il corpo umano, che invece seguivo -, tra l’atrio e il ventricolo?) e una sigla cantata da Cristina d’Avena. Il manga è arrivato in Italia per la Planet Manga, che l’ha proposto in ben tre edizioni: una orrenda a sottilette, una Collection formato tankobon (quella che ho io) e una superlusso Deluxe (credo l’unica attualmente disponibile).

Capitolo uno: Mikako sta per sbroccare
anche se Tsutomo è solo un suo amico
La trama di questa serie è quanto più semplice e lineare che ci possa essere (perlomeno per una serie shōjo ad ambientazione scolastica). Mikako Koda e Tsutomu Yamaguchi sono due ragazzi di quindici anni, nati e cresciuti nello stesso palazzo che frequentano la stessa scuola: l’istituto d’Arte e Design Ai Yazawa (all’autrice piace auto citarsi). I due sono, manco a dirlo, amiconi per la pelle e, pur essendo reciprocamente innamorati l’uno dell’altro, non hanno il coraggio di dichiararsi. Tsutomu perché ha paura di rovinare il rapporto con lei in caso di rifiuto, mentre Mikako è solo stupida e ci mette qualcosa come tre volumi a capire che sì, effettivamente le piace lui.
Mikako brucia di rabbia mentre alle sue
spalle l'altra coppia cazzeggia
Oltre alla storia dei due protagonisti (che passano la vita in un’altalena di scenate di gelosia e di Tsutomu che fa il tenerone con Mikako) ci sono le vicende che coinvolgono i loro amici del gruppo Akindo (una specie di club dell’artigianato che fondano per vendere le loro creazioni ad un mercatino a cui vanno tre misere volte, per il resto cazzeggiano molto!) e parenti. Tra questi spiccano l’altra coppia forte del manga, ovvero quella composta da Mariko Nakasu (soprannominata elegantemente da tutti gli amici “corpo da favola”, no perché mi sembra giusto notare di lei solo quanto sia figa – o forse sì, visto che è stupida come un manico di scopa) e Yuusuke Tashiro, il bel tenebroso della compagnia, quello con i capelli lunghi e lo sguardo assassino.
Un momento di crisi dovuto a nulla di
veramente rilevante
A questo bel campionario di soggettoni, vanno ancora aggiunte Lisa e P-chan , le amicone del cuore di Mikako, che, da brava protagonista di shōjo ha sempre bisogno del supporto morale delle sue amiche, e Ayumi Oikawa, una sorta di pungiball vivente su cui Mikako e Mariko scaricano le loro frustrazioni (sei incazzata come una biscia e non sai come scaricare i nervi? Fai una scenata gratuita a Ayumi, tanto non reagirà mai, è troppo impegnata a dissimulare il fatto che sbava come una lumaca dietro a Yuusuke!). In questo quadro di ormoni adolescenziali impazziti vanno anche aggiunti i genitori malsani di Mikako. Questi due geni del male, infatti, si erano lasciati qualche anno prima, causando traumi a non finire nella figlia (che già di suo tanto normale non è!), ma durante la serie cominciano a riavvicinarsi, comportandosi con la stessa maturità di un tredicenne alla prima cotta.

Da sinistra: P-chan con i suoi pelouches, Mariko, Lisa e Mikako

Yuusuke intento a dare ordini
Diciamo che un’opera di questo genere è praticamente del tutto basata sulle figure dei personaggi che riesce a mettere in scena. E qui, secondo me, Cortili del cuore trova sia il suo punto di forza sia quello di maggior debolezza. I personaggi, dal punto prettamente tecnico, non sono male, psicologicamente approfonditi e crescono anche parecchio durante la storia, mostrando una caratterizzazione ben fatta. Il problema è che quelli più importanti sono praticamente tutti odiosi.
Shintaro, il fratello di Mariko
Mikako è un’isterica pazza con manie di persecuzione e un bisogno maniacale di essere accudita come una bambina piccola, Mariko è un’altra scoppiata mentale che si veste come una che va a battere il Corso Appio Claudio [1], cambia i fidanzati con la stessa frequenza con cui le altre cambiano i calzini e si lamenta pure di essere considerata una facile. Ayumi è schifosamente passiva.
Qualunque cosa le altre due bertucce le dicano di cattivo china il capo e va a piangere in un angolo, da sola, con l’aria raggiante del cagnolino legato il tredici agosto ad un guard rail dell’Autostada del Sole. Yuusuke è un relitto di Neanderthal: è scontroso, maleducato, perennemente accigliato, a tratti anche un po’ cattivo con i suoi amici. Si mette a far la corte a Mariko quando sa benissimo che lei è interessata ad un altro ma dopo qualche volume se ne dimentica e assume l’aria del marito possessivo del primo ottocento. Si salvano Lisa (anche se mi fa incazzare il fatto che questa si lamenti in continuo che dimagrisce senza volerlo, le darei due sberle!), P-chan (trattata da tutti come una povera ciabatta che sarà costretta ad una perenne castità solo perché cicciottella), Tsutomu (la vittima sacrificale numero uno di Mikako) e il duo Jiro-Shintaro, i due la cui unica utilità ai fini della trama è quella di fare numero nelle immagini di gruppo!.

Maltrattiamo un po' Ayumi sono perchè esiste!

Ma come diavolo sono conciate!?
Il disegno di Ai Yazawa è molto particolare, caratterizzato da un gran uso di forme circolari e ghirigori. I suo personaggi sono magrissimi, quasi filiformi, con piedi sproporzionatamente grandi (ma che razza di fettoni hanno Tsutomu e Lisa?), labbra voluminose, occhi molto espressivi e capigliature bizzarre. Si vede moltissimo che all’autrice piace sbizzarrirsi in mille e più modelli di vestiti e fa indossare ai suoi personaggi un abbigliamento curatissimo ed eccentrico, caratterizzato da un gusto per nulla sobrio. Gli sfondi non sempre sono presenti ma comunque gli ambienti sono sempre caratterizzati. Mi piace il disegno della Yazawa? Personalmente non mi fa impazzire. Troppo esagerato, troppo deformed per esprimere le emozioni dei personaggi, troppo curato su dettagli francamente poco significativi (come i vestiti assurdi), troppo poco anatomicamente corretto!

Ma che carini! Durerà poco, nel giro
di quattro secondi massimi Mikako avrà
una crisi isterica!
In definitiva Cortili del cuore è una serie con cui ho un rapporto ambivalente. Da un certo punto di vista mi è piaciuta (per scrivere questa recensione l’ho riletta tutta di un fiato e non mi è pesato per nulla, anzi l’ho trovata gradevole) ma dall’altro mi fa venir su una voglia infinita di andare a schiaffeggiare tutti quei personaggi che si comportano da primedonne della tragedia greca quando non è proprio richiesto. Mikako, Mariko, Ayumi e Yuusuke sono tra i soggetti più visceralmente antipatici di cui abbia mai letto le avventure e, a differenza di Sae Kashiwagi di Peach Girl, che è stata costruita volutamente in quel modo, vorrebbero anche essere accattivanti per il lettore (e io li trovo accattivanti come quando Yuu Matsura di Marmalade Boy piange in un angolo perché crede che Miki sia sua sorella, senza essersi prima degnato di chiedere conferma a sua madre!).
Un classico pianto di Mikako.
Oltretutto l’ultimo volume è di un’inutilità senza precedenti: non succede una beneamata cippa e i personaggi non fanno altro che lamentarsi del fatto che la serie stia finendo! Sfondare la quarta parete una volta fa simpatia, ma dopo un po’ basta! Non so, forse sono io che non riesco ad immedesimarmi bene nei patemi d’animo di questi adolescenti per cui ogni personaggio che parla con il ragazzo o la ragazza che piace loro è un nemico mortale (e no, non ci riuscivo nemmeno quando ero adolescente anche io), ma questa serie mi lascia sempre un retrogusto di totale insoddisfazione. Take it easy, avete solo quindici anni, se continuate su questi toni a venti arrivate al delitto d’onore perché il vostro partner ha osato chiedere l’ora ad uno sconosciuto!

[1] Corso Appio Claudio: è un vialone di Torino su cui è praticamente impossibile evitare di trovare prostitute, anche molto appariscenti.

La sigla italiana dell'anime!

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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





36 commenti :

  1. Finalmente! :D Ti aspettavo sulla Yazawa!
    Io l'ho letto circa una decina di anni fa, quindi i miei ricordi sono più legati ad impressioni date dall'età che non ad un parere più maturo, ma ricordo che nel complesso mi faceva simpatia tutto il tramestìo che vivevano i personaggi, salvo l'odio nei confronti di Mariko che proprio non sopportavo (anche perché a me il modo di fare di Yuusuke piaceva eccome e lo trovavo sprecato accanto a lei :°D).

    Sul disegno, posso dire che anche quello mi è sempre piaciuto molto per la sua particolarità rispetto al classico disegno shojo alla Sailor Moon per intenderci e anche la varietà e fantasia nella creazione dei vestiti (derivante dall'istruzione della stessa Yazawa che fa fare ai suoi personaggi lo stesso percorso professionale che ha fatto lei se ben ricordo!), lo trovavo abbastanza fresco rispetto alle solite linee lievi ed eteree, era più cartoonesco e personale! Il problema è che associato ad opere che si dilungano troppo diventa confusionario e pesante da seguire, come succede in Nana in cui i miliardi di nuvolette scritte creano una confusione tremenda con i tratti già forti dei numerosi disegni, ma qui era abbastanza sopportabile la proporzione.

    Detto questo, passi che della trama vera e proprio si cancella tutto abbastanza in fretta (segno di una non incisività dell'opera), non so se lo consiglierei al momento. Paradossalmente Paradise Kiss lo ricordo con più facilità e più partecipazione (SPOILER nonostante la stronzagine intrinseca di ciò che accade! :°D).

    Un saluto!

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    1. Finalmente ci sono arrivata! Appena ho finito di rileggere Paradise Kiss recensisco anche lui ^^

      Su Cortili del cuore, ti confesso che ho dovuto rileggermelo integralmente perché ricordavo ben poco della storia. Avevo solo una vaga impressione di Mikako che schiaffeggiava senza un motivo troppo logico Tsutomu e un ricordo sbiadito di lei che piange quando le fanno vedere il cartellone (che poi secondo me la traduzione è sbagliata) dell'Akindo ^^

      Yuusuke continuo a pensare che nel mondo reale sarebbe uno di quelle persone che nessuno si fila perché è scostante da matti ;-P

      Concordo sul fatto che il disegno è molto particolare e originale (quando vedi una tavola della Yazawa non puoi far a meno di riconoscerne al volo l'autrice!) ma preferisco dei tratti più realistici (de gustibus!). Creativa è indubbiamente creativa (fin troppo, continuo a pensare che i vestiti che mettono i suoi personaggi nel mondo reale siano delle follie ;-P) e questo è da apprezzare, specialmente rispetto ad altre autrici (tipo la Wataru Yoshizumi) che da quel lato non riescono a creare nulla di interessante ^^

      Nana non l'ho letto tutto. Troppo lungo, troppo lento nelle sue uscite e poi, per quel poco che ho letto (prestato anni fa da un'amica di mia sorella), non mi ha convinta per nulla ^^

      Il problema più grave di questa serie, secondo me, è che, come dici giustamente tu, manca di incisività (e si vede benissimo nell'ultimo volume che dovrebbe contenere il gran finale ma è pieno solo di aria fritta). Paradise Kiss è su un altro piano ^^

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    2. Siamo praticamente d'accordo su quest'opera e anche su Nana a quanto pare, a parte per qualche particolare come è giusto che sia!

      Per i disegni realistici posso solo dirti che il mio disegnatore preferito in assoluto per i manga è Takehiko Inoue, quindi siamo ad un livello totalmente differente di realismo, proprozioni, intensità, tratto etc etc etc *_*, ma la Yazawa così come al Souryo le ho sempre apprezzate per la capacità di personalizzazione dei tratti shojo, a volte eccessivamente simili fra un autore e l'altro! :D

      Ma invece hai mai provato a leggere opere fumettistiche di altri contesti? Io ho letto alcuni fumetti di Paco Roca, un disegnatore spagnolo, qualche volume delle collezioni Panini 100% e alcune opere di un disegnatore che ha collaborato con la Dc se non erro, J. Michael Straczynski, nello specifico Midnight Nation e The book of the Lost Soul (bellerrimo!), dovrei leggere Rising Stars sempre di questo autore e poi il famigerato The Sandman di Neil Gaiman.
      Te lo chiedo perché interessandoti al mondo dei fumetti, credo tu possa riuscire ad apprezzare anche questo tipo di opere che presentano comunque caratteristiche diverse e dalla produzione nipponica e da quella 'seriale' del tipico fumetto americano!

      Ciao! :D

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    3. Giustamente, per quanto si può essere d'accordo c'è sempre qualche particolare su cui la si pensa diversamente (tra l'altro quando ero adolescente Yuusuke mi piaceva anche come personaggio ;-P).

      Non ho un disegnatore preferito in assoluto (perchè sono negata nel fare le classifiche, più ci provo e più mi incasino, per cui lascio perdere e basta) ma adoro anche io degli stili più realistici (Inoue non l'ho ancora letto. Slam Dunk lo cerco da tempo e Vagabond non l'ho ancora affrontato ma prima o poi sarà mio!) ^^
      E' vero, molte autrici di shōjo disegnano in modo troppo simile. Un po' credo che sia per far riconoscere il tipo di opera anche solo sfogliandola e un po', indubbiamente, per carenza di originalità ^^

      Fino a qualche tempo fa mi attenevo alla regola "Solo giapponesi!" per salvaguardare il portafoglio. Adesso ho cominciato a leggere qualcosa di diverso (per dire, introdurre Batman è stata una grande novità) e prima o poi comincerò a leggere anche qualcosa di più particolari (appena ho finito con Batman!) ^^

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  2. Ahahahah.. sono le tipiche seghe mentali che odio! Io ho la versione sottiletta ancora immacolata (non letta).. povera me!

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    1. Prima o poi ti tocca, è uno dei capisaldi dello shōjo e poi se ce l'hai lì ad aspettare è un peccato non leggerlo (è la sagra della sega mentale!) ;-P

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  3. noooo!!! cortili del cuore è bellissimo!!! mi ha fatto male al cuore leggere tutto questo, anche perché io ho adorato tutti i personaggi, sopratutto mikako, la storia e i disegni poi in maniera viscerale!
    le esagerazioni di reazione a quell'età sono comprensibilissime e, col senno di poi, anche divertenti, ma me lo ricordo abbastanza bene com'erano i quindici anni quando bastava che la persona *giusta* ti guardasse un attimo in modo strano per farsi venire una crisi di pianto lunga una settimana XD

    questo manga è un capolavoro, e prima o poi riuscirò a riporre in una scatola le sottilette e a recuperare la nuova edizione deluxe che è davvero bellissima!

    mi sa che semplicemente gli shoujo non fanno proprio per te... u_u

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    1. Sapevo che qualcuno non avrebbe apprezzato questa mia recensione ma trovo giusto esprimere sempre le sensazioni che una serie mi lascia e quelle che mi ha lasciato Cortili del cuore non sono particolarmente positive ^^

      Sulle esagerazioni, se vai a vedere sono davvero esagerate (e per nulla comprensibili)! Ai tempi in cui ero adolescente non mi sarebbe mai venuto in mente di schiaffeggiare un amico solo perché aveva osato parlare con un'altra o mettermi a piangere in pubblico per ogni cavolata che succedeva (anche perché mi avrebbero presa per il culo fino alla morte!). Va bene gli ormoni impazziti ma questi sono davvero schizzati (specialmente Mikako, piange una pagina sì e una no! E Mariko che piange nelle pagine in cui Mikako non lo fa!).

      Non direi che gli shōjo non fanno per me. Ce ne sono alcuni che ho amato e continuo ad amare tantissimo (tipo Anatolia story, Peach Girl, Fruits Basket, Hana-kimi, Ouran Host Club, Afterschool Nightmare, Una ragazza alla moda, Magic Knight Rayearth, Angel Sanctuary, Life e tanti altri - tutti recensiti sul blog!) e altri ho comunque apprezzato. Mi sembra esagerato dover eliminare un intero demographic dalle possibili letture solo perché non mi è piaciuta una serie! A me la Yazawa non piace particolarmente come autrice e Cortili del cuore non mi ha per nulla convinta ma, come sempre, si tratta di gusti ^^

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    2. ahah, no a me la recensione in se è piaciuta anche tanto, l'ho trovata divertente come tutte quelle che scrivi! e per carità, sacrosanto esprimere le proprie idee, penso sia una di quelle cose che nessuno, da blogger o da lettore di blog, dovrebbe mettere in dubbio.

      per esempio molte delle serie che hai scritto tu qui sopra (tipo life, angel sanctuary, una ragazza alla moda) io li ho trovati insostenibili, ma credo di aver capito cosa non ti piace degli shoujo - le crisi ormonali tipo XD - che poi sono esattamente le parti che a me divertono di più!
      le esagerazioni di questo manga, ammetto, sono davvero improponibili nella vita reale, ma proprio per questo ho sentito tutta la vicenda come più reale e mi è piaciuta e mi ha appassionata. se anche non prendevo la gente a schiaffi per un nonnulla (e continuo a farlo ora), il desiderio di un ceffone per mezza parola sbagliata a me coglie sempre!

      e in ogni caso, sul "gli shoujo non fanno per te" c'era una buona dose di sarcasmo, anche perché ti seguo abbastanza da sapere che i tuoi gusti sono molto variegati, ci mancherebbe tralasciare tutti i titoli del genere, però ecco, non ti ci vedo proprio a prendere qualcosa in fumetteria solo perché trabocca di cuoricini (cosa che per esempio su di me ha molto più effetto!) XD

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    3. Ti ringrazio ^^

      Effettivamente non sono una grande fan delle crisi ormonali adolescenziali (perlomeno quelle fini a se stesse, che se mi metti una storia o una buona ambientazione - anche cupa e dark, che a me non dispiace affatto -, un po' particolare, poi me le leggo anche volentieri) ^^
      Che a volte abbiamo gusti molto diversi credo che ormai sia ovvio. Dico a volte perchè poi leggiamo entrambe con gran piacere titoli come Rinne o Sunny. ^^

      Effettivamente non sono una fan dei cuoricini che traboccano ma, ti dirò, spesso negli shōnen mi manca un po' di sano romanticismo (che in serie lunghe come One Piece o Bleach non si veda neppure un bacetto o un briciolo di attrazione, che non sia quella dei maniaci, utile solo ai siparietti) un po' mi scoccia ;-P

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  4. Nei famosi (...) !Cinque Scatoloni" c'è anche, ti pareva?, "Cortili del Cuore completa, versione sottiletta :-)
    E' lì che mi guarda da settimane, ma dopo questa tua recensione, domani comincio a leggere d'un fiato! ;)
    Salutissimi!

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    1. Cortili del Cuore è un grande classico dello shōjo, di quelli che ormai sono i pilastri del genere "amori-adolescenziali", per cui mi aspettavo che ci fosse!
      Buona lettura e poi fammi sapere cosa ne pensi ^^

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  5. Ahahah! Per me questa serie avrebbe dovuto chiamarsi "Gira la Moda", l'unica cosa di rilevante erano i vestiti dei personaggi che cambiavano 7 volte ad ogni puntata (non ho letto il manga, solo visto l'anime con la terrificante sigla di Cristina D'Avena che fa rap), però all'epoca l'idea di fare un mercatino con cose artigianali mi entusiasmava un sacco... Chissà come mai ;-P

    PS: per chi non è di Torino farei una piccola nota su C.so Appio Claudio... Oppure lo sostituirei con un generico via Roma, così in qualche modo ci azzecchi sempre ;-)

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    1. Ah ah ah, è vero. Pensa che nel manga ad un certo punto la protagonista si lamenta che sono già un paio di capitoli che non si cambia d'abito e non ne può più XD
      Quella sigla di Cristina d'Avena è una della più irritanti che ha mai cantato: il bello delle sigle è che sono orecchiabili e cantabili (tipo in gita!) quella non lo è per nulla XD

      PS: Un po' mi piace far pubblicità ai luoghi di Torino, per cui faccio che aggiungere una noticina ^^

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  6. Wow, siamo d'accordo su quasi tutto! Cortili del cuore scorre bene, ma ammetto di aver retto gli scleri dei personaggi principalmente per arrivare a leggere il più famoso Paradise Kiss, che mi era stato consigliato tantissimo da una delle mie migliori amiche.
    I protagonisti più antipatici di sempre!!! Mikako in particolare l'avrei presa a ceffoni dalla mattina alla sera! Però un po'Yuusuke con quei capelli lunghi mi attirava...:P
    Lisa secondo me è una prima versione di Nana Ozaki. Mi dà un po'fastidio che sia sempre considerata la più figa di tutti, però è anche vero che è l'unica emotivamente stabile, quindi lo merita.
    Lo stile della Yazawa perplime anche me, è davvero troppo anoressico per i miei gusti, però trovo i suoi super deformed simpatici e mi piace l'attenzione ai vestiti. A propositi, i vestiti dei personaggi ogni tanto facevano ridere perfino me XDDD Unica nota sullo stile di Mariko: è molto battonesco, però può essere riportato a certi sottogeneri di Gyaru, quindi in un contesto giapponese ha senso.
    Verissima anche la storia dell'ultimo numero inutile con una quarta parete sfondata male (mi pare che la Yazawa gestisca questi sfondamenti decisamente meglio nelle opere successive).
    Non vedo l'ora di leggere la tua recensione di Paradise Kiss!

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    1. Io l'ho letto tutto principalmente perché lo comprava mia sorella (da cui l'ho poi ereditato quando ha smesso con i fumetti), se no credo che l'averi lasciato dov'era (ovvero sullo scaffale della fumetteria) ^^
      Mikako è insopportabile, se nella mia vita avessi mai trovato una piattola piagnucolona e nevrastemica del quel genere non sarei mai riuscita a sopportarla XD

      Il fascino dei capelloni colpisce sempre ;-P Prova ad immaginartelo rapato a zero e vedrai XD

      Effettivamente hai ragione, si vede che l'autrice tiene molto al personaggio di Lisa e che per lei ha un trattamento speciale (o quello o aveva finito le idee per i personaggi schizzati XD).

      Lo stile eccessivamente anoressizzante del disegno mi infastidisce specialmente perchè Cortili del Cuore è un manga per ragazzine che, potrebbero avere dei problemi nell'identificarsi nei personaggi (e poi parliamo dei bambini? Va bene tutto ma Arashi a cinque/sei anni già pieno di piercing?)!
      Su Mariko, capisco le mode eccentriche nipponche (di cui ne sai infinitamente più di me!), ma rimane comunque una che si veste davvero pochissimo e poi dice a Yuusuke tra le lacrime che non capisce come mai tutti la trattano da ragazza facile XD

      Presto arriverà anche Paradise Kiss ^^

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  7. Io adoro Ai Yazawa anche se ha tutto il mio odio per la non fine di Nana. Cortili si lascia leggere bene e soprattutto guardare, adoro il disegno della Yazawa. Nulla a che vedere con Nana che io reputo un capolavoro unico <3 Quanto mi manca!

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    1. Guarda, la piaga degli autori che non finiscono le serie (e segnerei nel gruppo anche Kentaro Miura, che sto Berserk lo sta facendo soffrire ai lettori!) è davvero una tristezza. Si spera sempre che si riprendano e ricomincino a disegnare.
      Nana non l'ho letto più che altro perchè so che probabilmente non avrà un finale e questa è una cosa che davvero detesto!

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  8. Ohhh me lo ricordo bene!
    Purtroppo non ho mai letto il manga... ho solo visto l'anime! Mi ricordo che andavo alle elementari quando lo facevano :)

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    1. Io l'anime non l'ho mai guardato in tv (e infatti mi fa stranissimo vedere Tsutomu castano, me lo immaginavo biondiccio - con le edizioni Planet senza pagine a colori è facile immaginarsi le cose ;-P), fa parte di quelle serie (con Piccoli Problemi di Cuore e Sailor Moon) che avrei tanto voluto vedere ma che mi erano vietatissime XD

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  9. Con Cortili ho sempre avuto un rapporto di amore e odio.
    L'ho detestato guardandone qualche episodio in TV, proprio per il tratto esagerato della Yazawa, l'ho adorato invece dopo averlo recuperato in tankobon e proprio per lo stile psichedelico e pazzesco della Yaza, che migliora di volume in volume.

    Quanto alla storia, mah... che dire. Il mio personaggio preferito rimane quello di Lisa, purtroppo poco sviluppato (forse perché è l'unica della compagnia ad avere un barlume di intelligenza? Mah....), per il resto l'unica coppia che mi sta davvero simpatica e per la quale tifavo era quella Mariko/Yusuke: a parte che lui è veramente un bel figliuolo, ho sempre odiato il fatto che la Yaza abbia introdotto il terzo incomodo mollo e vittimoso solo per farli litigare/mollare ogni due per tre. Alla fine peraltro il terzo incomodo mollo e vittimoso vince contro la strafiga da paura, il che è pura fantascienza.

    Comunque come manga mi è piaciuto parecchio, anche per la sferzata di energia creativa che anima l'akindo e la passione di Mika per la moda... il seguito zozzo/porno/segomentalista Paradise Kiss invece sì che è davvero inutile XD
    Aspetto la recensione di quello!!

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    1. Cortili l'ho affrontato in cartaceo e l'eccessiva bizzarria del tratto della Yazawa è una delle cose che non amo molto (specie il fatto che i personaggi siano davvero troppo magri) ma è l'indiscussa antipatia che nutro verso i protagonisti a farmelo amare poco.

      Lisa è, per sua fortuna (o sfortuna?) praticamente l'unico personaggio che ragiona come un essere umano normodotato. Poveretta, immagino che vita dura abbia avuto il quel covo di scoppiati mentali XD

      Yuusuke e Mariko, invece, mi sono stati sommammente antipatici. Escludendo il fatto che il figliolo non è affatto da buttare, bisogna dire che, onestamente, ha un caratteraccio intrattabile e che si comporta come il gran figo della vita ma ha la sensibilità di un ortaggio. Lei d'altro canto, è stupidissima e ipersensibile XD
      Non parliamo poi di Ayumi, quando è stata introdotta pensavo servisse a mettere un po' di maretta nella coppia Mikako\Tsutomu (che ci sarebbe anche voluta, questi due di problemi veri non ne vedono manco mezzo) ma poi finisce a fare la ruota di scorta per Yuusuke. Un personaggio davvero discutibile!

      Trovo che se il filone narrativo legato all'Akindo fosse stato più dettagliato (togliendo spazio ad inutili piagnistei di Mikako e di mariko), probabilmente il manga ne avrebbe guadagnato molto dal punto di vista dei contenuti ^^

      Paradise Kiss arriverà presto ^^

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    2. Di Cortili mi ero innamorata guardando la serie animata, era così colorata con quei vestiti, gli accessori e gli abbinamenti così bizzarri che facevano i personaggi! *_* (e che, ammetto, ho cercato io stessa di replicare!!!)
      Era davvero sopra le righe, direi che era perfetto per l' età adolescenziale/liceale! ^_^
      Come per Marmalade Boy, la censura mediasettiana colpì anche Cortili...per il papà di Mikako, se non ricordo male, fu detto che dovette lasciare moglie e figlia perché era nientepopodimeno che una SPIA! o_O'''''
      Il recupero del fumetto si rese necessario anche per questo motivo, devo ammettere che ti do ragione in pieno sulle nevrosi di Mikako e Mariko, ma di buono (nella prima, la seconda è un po' inutile!) c'è che la passione che Mika mette nel suo sogno è veritiera e genuina. Le parti che amo di più, infatti, sono quelle in cui Mika è in modalità "fanatica dei pomeriggi" piuttosto che quelle in cui ci sono i patimenti d' ammmore XD
      Anche a me come personaggio piace molto Lisa (a parte la sua tendenza a dimagrire...), così come P-Chan (da morire quando dice che il suo principe azzurro dovrebbe essere un ragazzo con le calze bianche e Mika e Lisa pensano alla calzamaglia integrale!) e Jiro, la sua pettinatura rockabilly è F A V O L O S A!
      Concordo con Babol sul seguito, ossia Parakiss: pure io l' ho trovato zozzo/porno/segomentalista! Mi ha tolto le parole di bocca!!!!! °_°

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    3. Ammetto di non essere una che si preoccupa troppo della moda e affini, per cui come tema di base Cortili non mi ha mai esaltata (anche se ormai non mi fermo più davanti a nulla, tutte le volte che dico che di un tema - tipo il football americano - non mi ispira nemmeno in fotografia, poi viene fuori che c'è una serie che adoro che ne parla XD) ma la parte dove le ragazze diventano creative è quella più vitale e interessane (anche perchè se togli quello rimangono solo tante nevrosi) ^^

      Oddio, la censura di Mediaset non finirà mai di stupirmi, il padre fotografo-spia ancora mi mancava! Ma chi se le inventa queste baggianate?

      In realtà speravo che i personaggi secondari come Lisa, P-chan, Jiro e Shintaro venissero un po' approfonditi negli ultimi volumi. In realtà speravo di vedere Jiro con le calze bianche ;-P

      Su Paradise Kiss, appena finisco di rileggermelo per avere delle sensazioni "a caldo", arriva la sua bella recensione ^^

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    4. Guarda, vivendo io in un villaggetto piccino picciò e andando a scuola in un paesino, vedere quell' esplosione di colori e quegli abbinamenti di vestiario fu una vera rivelazione per me e le amiche che in quel periodo seguivano la serie! ^_^
      Forse fu il primo vero assaggio di quanto potesse essere variegato, multicolore e un po' folle il Giappone...sta di fatto che mi colpì moltissimo. Prima di Cortili non avevo mai pensato che so, ad orecchini a forma di mela, ad accessori per i capelli a forma di peluche o a mettere una gonna sopra ad un paio di pantaloni...con Cortili invece, tutto divenne possibile! (spesso con risultati discutibili ahahahahahahaha XD)

      Anche io speravo, con l' ultimo volume,di vedere qualche approfondimento sui "personaggi secondari", peccato non sia andata così ç_ç Comunque, il mio amore per Cortili è stato grande e ancora oggi conservo la prima (orrenda) edizione formato sottilette, ma ho comprato anche l' ultima edizione deluxe (che è veramente, ma veramente bella...peccato costi un occhio della testa! °_°)
      Sulle censure del cartone non so veramente che altro dire, quella del papà di Mika è stata talmente ASSURDA anche per chi, come me, non conosceva la vera storia del manga...non aveva il minimo senso!!!!! In pratica, per nascondere il fatto che i genitori avessero divorziato (!!!!) si è fatto in modo che il papà le avesse dovute lasciare per motivi di lavoro...ossia lo spionaggio! Molto credibile, non c'è che dire!

      Naturalmente, passerò a leggere e commentare anche la prossima rece su Parakiss XD

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    5. Immagino! Io abito in città (a Torino, che è una grande città ma è molto tranquilla), per cui alcune cose le avevo viste, ma devo dire che comunque la bizzarria dell'abbigliamento dei personaggi ha colpito anche me. Ci sono accessori che sono abbastanza facili da trovare ma altre cose erano proprio fuori dagli orizzonti (escludendo gli eccessi, per dire, a me colpì molto Tsutomu che spesso gira con la cravattina e il cappello. Mai avevo visto nessun ragazzo di quindici anni combinato così ;-P)

      Quello che a me è dispiaciuto di più è stato che, spesso, nei momenti di gruppo, quando c'era tanta gente, l'autrice si liberava di Jiro e Lisa dicendo semplicemente che erano al lavoro (ma dove lavoravano questi due, in una miniera? Erano sempre lì XD)! Il volume finale serve solo per far vedere quanto belle e glamour sono diventate tutte quante e a dare un assaggio di Paradise Kiss.

      Sul discorso censure, come sempre la Mediaset fa del suo peggio. Poi non capisco davvero cosa ci sia di male nel fatto che i signori Sakurada avessero divorziato, ma la mente dei censori è davvero insondabile >__<

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  10. Della Yazawa, per adesso, l'unica serie che mi ispira è Ultimi raggi di luna (anche se non l'ho ancora letto), il resto non penso rientri molto nei miei gusti :/ sarà perchè il mondo della moda e dello spettacolo non mi attira più di tanto ?_?
    Comunque recensione ben scritta come sempre ;3

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    1. Io della Yazawa ho letto solo Cortili del Cuore e Paradise Kiss (il suo seguito) più o meno per i tuoi stessi motivi (contando anche che Nana, di cui ho sentito parlare molto bene è interrotto!) ^^
      Grazie mille ^^

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    2. Di Nana avevo visto qualche episodio dell'anime e mi piacevano le canzoni xD però poi diventa troppo alla Beatiful a quanto mi hanno detto delle mie amiche che lo seguono °°

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    3. Sì, e poi comunque è incompleto e iniziare una serie che ha la possibilità di non essere terminata non mi piace. Il finale è una delle cose più importanti ^^

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    4. Sono d'accordo! :)
      (Disse l'ingenua donzella che ha iniziato due serie pur sapendo che erano interrotte da anni çAç)

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    5. Io ho iniziato D.Gray Man sapendo che ero a gran rischio di interruzione (ma era più forte di me, volevo conoscee i personaggi) ç__ç

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    6. Idem per me con Yami no Matsuei xD autrice insopportabile, ma il manga mi è piaciuto fin dove era arrivata.

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    7. Yami no matsuei è stata una coltellata per me. Quando ho cominciato a farlo non sapevo neanche che le serie potessero essere interrotte ç__ç

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  11. Secondo me è l'opera migliore della Yazawa, ed anche se l'ultima rilettura risale a parecchi anni fa, ne ho ricordi piacevolissimi.
    Certo, i personaggi hanno le loro paturnie, ma sono anche divertenti e carismatici (e tutto sommato credibili): un gruppetto variopinto a cui mi sono affezionato.
    E comunque, il "take it easy" non esiste negli shoujo, anzi... la situazione è di gran lunga peggiorata in quelli più recenti: gran parte delle protagoniste sono delle amebe piagnucolose, pronte ad equivocare ogni stupidaggine ed i personaggi maschili -sempre belli e perfetti- si comportano come barbosi salaryman quarantenni. La vitalità dello shoujo degli anni 90 si è completamente esaurita, secondo me.

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    1. Della Yazawa ho letto veramente poche opere (Cortili e Pradise Kiss) perchè non mi esalta come autrice (e l'ho letta perchè mia sorella comprava i volumi, altrimenti l'avrei lasciata perdere).
      Il gruppetto dei protagonisti non è malvagio ed è anche abbastanza originale. Se solo ci fossero state meno crisi isteriche e un po' più di spazio dedicato ai personaggi secondari (e un finale perlomeno decente), non avrei avuto molto di cui lamentarmi ^^

      Di shōjo recenti non ne ho letti moltissimi (e per recenti intendo anni 2000) e tutti quelli che ho preso avevano tematiche un po' particolari (come Life, vivere per vivere, Ouran Host Club e Afterschool nightmare). Non credo che la vitalità si sia esaurita ma che vada cercata in opere che uniscano alla classica trama scolastica (ormai usata e abusata e su cui si sono creati fin troppi stereotipi) qualche particolare innovativo (che può essere una nota drammatica, una vena comico-demenziale o un setting particolare) ^^

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