Detroit Metal City - Demoni dall’inferno e pop svedese

Cover di Detroit Metal City

Detroit Metal City (デトロイト・メタル・シティ, Detoroito Metaru Shiti) è un anime umoristico a tema musicale basato sull’omonimo manga seinen in dieci volumi disegnato e sceneggiato da Kiminori Wakasugi. È composto da dodici OAV da tredici minuti circa ed è stato realizzato dallo Studio 4°C nell’agosto del 2008. Dal manga è stato tratto anche un adattamento live diretto da Toshio Lee, passato nei cinema nipponici sempre nel 2008, di cui avevo parlato in un post scritto più di un anno faCommento sul film live (uno dei primissimi di questo blog). In Italia i diritti del manga, purtroppo, sono in mano alla Planeta deAgostini (che potesse sprofondare per come tratta i suoi lettori), che ne ha stoppato la pubblicazione all’ottavo volume, meritandosi tutte le maledizioni possibili da parte dei fan della serie. Spero vivamente che i diritti editoriali passino ad un'altra casa editrice che concluda l'opera.

Negishi versione sfigata

Negishi Soichi è un timido e insipido ragazzo di campagna proveniente dalla sperduta prefettura di Oita che si reca a Tokyo per studiare come tanti suoi colleghi. Amando molto il pop svedese, il suo sogno è quello di sfondare nel campo della musica leggera suonando la sua chitarra acustica, ma il destino ha altri piani per lui. Infatti, per guadagnare qualche soldo, diventa il vocalist e leader di un super gruppo Death Metal, i Detroit Metal City, con il nome di Johannes Krauser II. 

I DMC si esibiscono

Proprio con questa band (che lo terrorizza nel profondo per i contenuti e i modi di fare) riesce a trovare il tanto agognato successo musicale. Per proteggere il suo lato timido e insicuro dalla violenta e aggressivissima manager del gruppo e dagli scatenatissimi fan dei DMC, il giovane sviluppa una seconda personalità (quella di Krauser appunto) che esprime il suo lato segreto sboccato e cattivissimo. I guai peggiorano quando fa la sua comparsa le bella e dolce Aikawa Yuri, sua vecchia compagna di università appassionata anch’essa di pop, di cui il giovane è segretamente innamorato e a cui non vuol far sapere del suo lato metal. Ovviamente Krauser farà di tutto per farsi notare, rendendo la vita del povero protagonista un vero inferno. Più il tempo passa e più sarà dura per poveraccio tenere a freno il suo io metallaro e non farlo saltare fuori nei momenti meno opportuni, mentre continua inutilmente a sperare, tra l’altro, di sfondare nel pop per poter abbandonare per sempre la via del metal (illuso).

La manager (la bionda di spalle), intenta a bulleggiare
Negishi (quello in terra)

Tutta la storia è basata sul conflitto interiore del povero Negishi, da una parte timido e sfigatissimo (basta vedere che taglio di capelli da chierichetto che porta) e dall’altra leader carismatico e, nonostante l’aria da malvagio patentato, figura trainante e a tratti positiva per i suoi fan. Il problema è proprio che Krauser II è schifosamente più forte di Negishi e il poveraccio si trova spesso ad impersonare il suo alter ego senza neanche rendersene conto. Vicino a lui ci sono due personaggi femminili nuovamente contrapposti.

Negishi con la sua amata Aikawa

Se da una parte c’è la tenera e dolce Aikawa, dall’altra c’è la tostissima manager del gruppo che sprona il protagonista ad essere sempre più metallaro. A tutti questi vanno aggiunti gli altri due membri della band, uno piacione e belloccio (perlomeno quando non impersona un demone alato) e l’atro asociale e un po’ mentalmente disturbato (il batterista), i fan del gruppo (un mucchio di tizi scatenati che vanno in giro con il face painting e un sacco di borchie) e ovviamente le band avversarie.

Dal punto di vista della realizzazione tecnica si può osservare che la serie è caratterizzata da animazioni semplici ed essenziali, accompagnate da un character design molto particolare e personale.

Neghishi vorrebbe veramente smettere ma non può

Per meglio sottolineare le due realtà che compongono la vita del protagonista sono stati scelti con molta cura anche i colori delle scene, pastello e delicati quelli dove vive la sua vita “normale”, e invece ricchi di nero e di colori intensi, rosso e viola specialmente, per le parti dedicate a Krauser II (o alla manager). A completare l’opera c’è ovviamente il comparto audio. Visto che si tratta di un anime basato sulla musica questo aspetto è stato decisamente ben curato e offre una ricca varietà di pezzi musicali da far cantare ai suoi personaggi, a cominciare dalle più famose Satsugai (Uccidi, ovviamente dei DMC) e Amai Koibito (Dolce amore, di Negishi come solista). Anche in fase di doppiaggio il protagonista viene interpretato da due doppiatori diversi. dove Daisuke Kishio, è la voce del Negishi sfigato e maltrattato, mentre Yuji Ueda è il tostissimo Krauser.

Di nuovo Krauser si esibisce

In conclusione Detroit Metal City è una serie veramente divertente, tutta basata sul contrasto tra quello che il povero Negishi vorrebbe dalla sua vita e quello che invece finisce a fare. Tutte le situazioni sono studiate ad opera d’arte per far uscire allo scoperto Krauser che, con la sua travolgente e volgare simpatia riuscirà sempre a risolvere anche le situazioni più incasinate. La cosa peggiore (per il protagonista ovviamente, per lo spettatore è un piacere vedere Krauser in azione) è che spesso ricorre alla sua controparte senza neanche esserne totalmente cosciente. Tutto quello che Krauser farà, anche il più innocente dei gesti, verrà comunque interpretato come un atto estremamente feroce e violento. In definitiva una serie da non perdere per tutti gli appassionati di musica metal (come me) e anche per tutti gli altri! Per tutti quelli che ancora non l’anno visto è giunto il momento di recuperare, o con i dodici episodi dell’anime o con il film live, prima che la vendetta di Krauser-sama si abbatta su di loro!

I am a terrorist straight out of hell

Krauser II

Satsugai, la opening della serie