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La cover del volume |
La carrozza di Bloodharley è un volume unico disegnato e sceneggiato da
Hiroaki Samura (e già il nome dell’autore è una garanzia) nel
2007 per
Otha Shuppan. In Italia è stato stampato dalla
J-Pop in un’edizione di
lusso da 8,00€ con
pagine a colori e
sovraccoperta. Nasce per un desiderio dell’autore di realizzare
una storia che prendesse ispirazione da
Anna dai capelli rossi, di cui era particolarmente appassionato, e che gli permettesse di disegnare personaggi
in abiti eleganti occidentali, visto che era un po’
stufo di rappresentare sempre e solo
kimoni. In prima battuta questo avrebbe dovuto essere un
volumetto erotico ma, nel corso della sua realizzazione, si è trasformato in un
dramma di speranze e
sogni infranti nel più crudele dei modi. Dato che ne ho parlato con
Lucius nei commenti del post dedicato a
L’attacco dei giganti ho pensato che fosse un manga perfetto da recensire sotto Pasqua.
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Una giovane si sporge speranzosa dalla
carrozza che la porta verso il suo futuro |
Il
Duca N. A. Bloodharley, deputato della Camera dei Lord, è un
noto filantropo e tutti gli anni
adotta una fanciulla da ogni orfanotrofio della zona. Le giovani ricevono in dono
un bellissimo abito e una carrozza le preleva per portale ufficialmente alla
compagnia teatrale di Bloodharley, che raccoglie talenti lirici in erba.
Purtroppo non è tutto oro quello che luccica (anche se nella forma di un magnifico abito in dono dal futuro padre adottivo) e sul palco a recitare effettivamente salgono sempre
molte meno giovani delle prescelte. Le altre vengono, a loro insaputa,
selezionate per una pratica orrenda, quella di diventare
“agnellini sacrificali” per la cosiddetta
“Festa di Pasqua”, in cui i loro
giovani corpi vengono offerti come dono ad nutrito gruppo di
carcerati.
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Arrivata al carcere, alla giovane viene chiesto di
spogliarsi dell'abito della festa |
Qui le ragazze, che diventano una sorta di
valvola di sfogo per i desideri violenti e carnali di
uomini della peggior specie,
vengono barbaramente picchiate, violentate e sfigurate, fino al punto in cui infine muoiono per le atrocità subite.
Molte non riescono a resistere neanche
un paio di giorni. La “festa” è stata inventata dal
signore di Bloodharley, un uomo in realtà
vile e
senza scrupoli,
per evitare delle sommosse all’interno della prigione, usando la
compagnia teatrale come specchietto per le allodole per attirare le ragazze (e per nascondere la scomparsa delle giovani).
Ad accedere alla possibilità di compiere questa crudeltà, come premio per una
buona condotta durante l’anno, sono solo i carcerati della peggior specie, tutti
ergastolani, come ulteriore misura per evitare che alcuna informazione su questa
barbara pratica possa uscire dalle mura del carcere.
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E poi viene portata dove ci sono i carcerati in attesa di farne quello che più desiderano |
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Il risultato delle sevizie |
Ogni capitolo del volume
si focalizza su un differente
aspetto della situazione. A cominciare dal punto di vista delle
giovani vittime, passando da quello dei
carcerati (in un capitolo molto toccante, dove un condannato viene messo davanti alla reale atrocità che sta per commettere nel modo più crudele possibile) e per arrivare infine a quello dei
carcerieri. Pur essendoci alcune
incongruenze generali (lo stesso Samura ammette candidamente nelle note finali di non essersi quasi per nulla documentato) il risultato è
un’opera coerente e
molto coinvolgente. I personaggi sono
tantissimi, dato che ad ogni capitolo ne vengono presentati di nuovi, ma tutti incredibilmente
ben caratterizzati. Persino la piccola
Priscilla, di cui si sente
solo la voce, riesce ad avere una sua
personalità peculiare. Le ragazze sono
tutte diverse tra di loro, con le loro
speranze e i loro
obiettivi, ma soprattutto con dei caratteri
distintivi e
sfaccettati. Ogni capitolo diventa una sorta di
tassello di un
mosaico generale, che mostra l’intera situazione
senza mai indugiare su scene volutamente eccessive e senza sprecare neanche una pagina.
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Il tratto del maestro Samura in tutta la sua potenza |
Il
disegno, pur essendo
ricchissimo di dettagli, è
grezzo e un po’
sporco e si adatta magnificamente ad un’opera di
questo genere, grazie anche al suo
tratteggio chiaroscuro, imponente e leggermente inquietante, unito ad un uso costante ma oculato dei
retini. Il
character design è molto personale e coloro che hanno letto “L’immortale” potranno riconoscere immediatamente
lo stile inconfondibile del maestro
Samura, che si caratterizza con
volti realistici e
molto espressivi e
corpi anatomicamente
corretti. Gli
sfondi sono sempre
molto dettagliati, anche se volutamente vaghi, in modo da
non associare i luoghi descritti a nessun posto reale, ma
ogni inquadratura è significativa e funzionale. Va notata, infine,
la copertina, bellissima e di grande impatto visivo che, insieme alle
due tavole a colori all’inizio volume, mostrano
le ragazze con gli abiti della festa, pronte a partire per il loro destino, senza sapere se sarà realmente benevolo o meno.
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Un'altra ragazza orgogliosa nel suo
vestito nuovo |
In definitiva si tratta di un
ottimo volume, dove traspira
tutta l’abilità di un grande maestro come
Hiroaki Samura, e che riesce, in un numero limitato di pagine, a raccontare
una storia unica, cruda e
estremamente efficace. Le vicende narrate si compongono in
un arco narrativo incredibilmente accurato, che va ad analizzare
tutti gli aspetti della vicenda, creando
un’atmosfera a tratti
nostalgica e a tratti
decadente. Lo suggerisco a tutti quelli che hanno letto e amato
L’immortale e a tutti quelli che
vogliono provare a leggere per la prima volta
un grande autore come Hiroaki Samura.
Il risultato è un volume impressionante, che raccoglie al suo interno delle storie crude e terribili, che riescono a far rabbrividire anche il lettore più corazzato, delle storie di speranze infrante e di ragazze tradite.
La carrozza di Bloodharley non è però solo
violenza gratuita, c’è anche tutto un notevole
lavoro di caratterizzazione dei personaggi e di
evoluzione della trama. Nonostante tutto, tra una
“festa di Pasqua” e l’altra
le cose cambiano. Le persone coinvolte
cominciano a capire che c’è qualcosa che non va e qualcosa comincia
a muoversi nella direzione giusta, mostrando
le crepe di un orrendo sistema.
Per saperne di più, l’unica soluzione è leggere il volume.
belli i disegni, grezzi e un po’ sporchi mi piacciono molto... inserisco nella lista anche questo manga
RispondiEliminaSamura da questo punto di vista è una vera e propria garanza. Oltre al fatto che essendo un volume unico è anche semplice da reperire ^^
Eliminaahhh l'immortale! lo leggevo a scrocco e mi piaceva, non fosse che a volte era un tantino troppo "pesante".
RispondiEliminaanche questo qui mi aveva incuriosita all'epoca, ma ho preferito passare, non sono per le storie troppo cruente, per quanto adori i disegni di samura, il suo genere a volte mi turba.
in ogni caso, bella recensione come sempre! questo blog è un demonio tentatore! XD
Il L'Immortale ho cominciato a recuperarlo (dolorosamente per il mio portafoglio) dopo aver letto questo volume. Personalmente non mi faccio impressionare da una tematica un po' più pesante ma bisogna dire che Samura non ci va mai troppo leggero.
EliminaAnche il tuo blog è un demonio tentatore, l'altro giorno sono passata in fumetteria, ho visto La quinta camera solo e abbandono e ho fatto che prenderlo XD
Non puoi tirarmi fuori un altro manga imperdibile però, non riesco a starti dietro! :)
RispondiEliminaIn realtà essendo un volume unico ci sono buone probabilità che lo recuperi appena mi capita sottomano, già dai disegni è evidente il passaggio tra speranza e disperazione e se i personaggi e le situazioni sono sviluppati bene, all'interno di una storia drammatica come questa, l'impatto emotivo è assicurato.
La prossima volta recensisco una schifezza, prometto ;-P
EliminaLa cosa più bella di questo volume è che ogni capitolo riesce a raccontare una storia completamente diversa, anche se sempre incentrata sulla "Festa di Pasqua", riuscendo a raccontare le vicende di molte ragazze senza mai ripetersi. Non so se hai già letto qualcosa di Samura ma se devi iniziare questo volume è perfetto ^^
Mi fa pensare il fatto che sia ambientato in un posto imprecisato ma con abiti europei (del XVII-XVIII sec.?) Sembra che si ispiri un po' a quelle "favole per bambini" tipo Barba Blu, che in realtà trattavano temi molto cruenti e mostravano senza mezze misure la depravazione umana.
RispondiEliminaForse questi "modelli europei" sono entrati nell'immaginario comune anche degli autori orientali.
Alla fine del volume c'è la data del 1917 (quindi le vicende avvengono grossomodo tra il 1850 e appunto il 1917) e viene nominata la Camera dei Lord (quindi Inghilterra), ma lo stesso Samura ammette allegramente di non essersi mai documentato molto. Diciamo che è più che altro un posto di fantasia in un'epoca imprecisata in cui indossano dei vestiti lunghi. Ponendo appunto che l'idea di base era quella di tipo quelli Anna dai Capelli rossi (che a Samura piace molto), tutto il resto è frutto della sua fantasia perversa. Ho letto i primi volumi de L'immortale (ventotto volume in corso), la sua opera più celebre e lunga, ambientata in un Giappone feudale, motivo per cui si lamentava di disegnare sempre kimono, ed è un continuo sbudellamento XD
EliminaAllora è più vicino all'epoca di Andersen, comunque intendevo che restano un po' nell'immaginario comune questa "depravazione europea", che va al di là della pura violenza (hai parlato di sbudellamenti per "L'immortale", mentre in questo si vedono stupri e torture). Con questo non dico che in altri manga ambientati in giappone non si tocchino questi argomenti, ma che spesso le storie europee hanno queste "sfumature" un po' impressionanti tratte (anche inconsciamente e senza troppe documentazioni) appunto da favole e storie piuttosto note.
EliminaTi assicuro che già solo nel primo volume de L'immortale c'è un grado di turpitudine da non sottovalutare (ci sono la morte di svariate persone dilaniate, lo stupro di una donna, un pazzo necrofilo e uno che si mutila da solo). Stupri, torture, uccisioni estremamente barbare sono pane quotidiano per i manga di Samura, per cui ne La carrozza di Bloodharley non credo che sia così perchè ambientato in Europa ma perchè appunto nasce dalla matita di un autore che tratta questi temi. Nelle note finali dice che vorrebbe disegnare una storia dove delle liceali in divisa estiva (giapponese) vengono rapite dalla carrozza XD
EliminaQuindi non generalizzerei troppo. Diciamo solo che alcuni periodi della storia occidentale (che tra l'altro per molti giapponesi sono estremamente nebulosi) si adattano a questo genere di storie ma altrettanto adeguati sono momenti della storia giapponese (come il Sengoku o il Bakumatsu).
Conta anche che non è così scontato che i giapponesi conoscano le fiabe e le favole occidentali ^^
ah però, allegro... XD
RispondiEliminaNo, per nulla, ma con Samura l'allegria non è di casa XD
EliminaInnanzitutto cara ti ringrazio per aver recensito questo manga (e avermi citato)!
RispondiEliminaVenendo alla storia, più leggevo la tua recensione più pensavo "oddio..oddio..oddio!" D: temo non faccia proprio per me. ç_ç
Quando ho letto:
"Qui le ragazze [...] neanche un paio di giorni."
mi è venuta su un angoscia assurda.. poi a vedere che la portano davanti a tutti quelli.. a cosa possono farle.. a quella ragazzina ridotta in quel modo.. no no.. non è il mio genere. ^^" Io come dicevo amo il "soprannaturale" quindi finchè sono giganti mangiauomini.. mi sta benissimo! mi piace anche se parlano di guerra o battaglie e si fanno saltare la testa l'un l'altro (sbudellamenti *^*).. ma lo stupro, specie se così crudo e concentrato in un volume unico.. non credo faccia per me. ^^" Sto ancora cercando di decidermi a vedermi Enzai, che è uno yaoi, quindi molto più affine a me, ambientato in un carcere a tema violento/stupro/sevizie.. e sono passati mesi e ancora niente. ._.
Apprezzo l'autore e amo l'Immortale, uno stupro buttato qua e la in tanti volumi (tipo in Berserk per intenderci) lo reggo pure da leggere, ma così concentrato temo mi risulterebbe quasi soffocante e tristerrimo. ç_ç
Anyway bellissima e dettagliatissima recensione, as usual, carissima! ^___^
Figurati, se sto parlando con qualcuno mi sembra sempre giusto nominarlo ^^
EliminaNon ti preoccupare, avevo capito male io, parlando di prodotti cruenti ho pensato che questo rispecchiasse i tuoi gusti. In ogni caso di solito scrivo la recensione dettagliata (a costo di spoilerare qualcosina), proprio per fare in modo che chi la legge possa capire esattamente con che cosa ha a che fare e non si trovi brutte sorprese durante la lettura di qualcosa su cui ha speso dei soldi.
Triste e inquietante La carrozza di Bloodharley lo è sicuramente ma posso dire che Samura è abbastanza intelligente da non soffermarsi solo sugli stupri. In realtà li mostra solo nei primi capitoli, dopo si dedica ad altri aspetti (l'attesa dei carcerati, i dubbi di una ragazza che invece è finita nella compagnia lirica, la reazione di una guardia, ...).
In ogni caso tutta lo storia è basata su stupri e violenze di gruppo, per cui se ti disturbano lascia perdere. Cercherò qualcosa di soprannaturale da recensire ;-P
Il mio problema se si parla di roba cruenta credo stia proprio nello stupro come ti ho detto specie se concentrato su un volume unico, anche se non ti nascondo che mi spiace un po' perdere un volume del maestro Samura. X3
EliminaGuarda nella recensione non c'è praticamente spoiler però hai reso benissimo l'idea di ciò che ci aspetta prendendo il manga in mano, per questo mi è stata davvero utilissima! *-*
Penso che anche questo concentrarsi anche su questi altri aspetti, tipo l'attesa dei carcerati, i pensieri delle guardie, delle vittime etc facciano si che il manga sia sì più "approfondito" e quindi interessante ma al tempo stesso ancor più angosciante.. almeno credo! ^^
Mi sa che mi tocca saltare sì stavolta! X3
Sono strano, me ne rendo conto. ù.ù
Grazie ancora per questa recensione, cara! <3
Innanzitutto grazie a te, sei veramente gentilissimo ^^
EliminaI gusti sono gusti, con quelli non si può fare nulla, se ti turba l'argomento di fondo non c'è neanche da discuterne, non è il manga che fa per te. Non è mica obbligatorio che a tutti vadano a genio le stesse cose ^^
La dimostrazione che i manga non sono un prodotto per bambini come per chissà quale motivo molta gente tende a pensare.
RispondiEliminaEsattamente. Questo è un manga da far leggere alla prima persona che chiede "Ma non ti vergogni, alla tua età ancora con i giornalini!" (oltre al fatto che già solo la definizione di giornalino sarebbe sbaglita XD)
EliminaNon conoscevo.
RispondiEliminaGrazie mille per il commento, CIAO!!!
I volumi unici è facile che si perdano ^^
EliminaSamura mi piace moltissimo, ma preferisco la sua vena comico-grottesca (vedi il volume unico "Il trasloco-West Tokyo love story") a quella sadica di questo volume.
RispondiEliminaSia chiaro: a me i manga cruenti non disturbano (figuriamoci, sono un avido lettore di Suehiro Maruo), ma nel complesso non mi ha proprio convinto (ed infatti, a distanza di anni, non ricordo quasi più niente XD).
I disegni sono bellissimi, quello sì.
Il trasloco ancora mi manca (come del resto la seconda metà de L'immortale) ma con calma ci arrivo. Leggendo i volumi di Samura ogni tanto viene da pensare che se non avesse fatto il mangaka avrebbe avuto un brillante futuro come serial killer, l'inventiva non gli manca di certo XD
EliminaA me il volume è piaciuto per lo sguardo lucidamente folle con cui l'autore analizza tutti i dettagli della faccenda, lasciando poi molte delle parti più cruente all'immaginazione del lettore.
Hai ragione! Secondo me è un po' fuori di melone XD (basta leggere i suoi free talk).
EliminaSister Generator l'hai letto? C'è una storia che secondo me era stata pensata per Bloodharley ma per qualche motivo deve essere rimasta fuori!XD
E' molto cruda ma molto, molto bella.
Sister Generator ce l'ho (ormai tutto quello che esce di Samura lo recupero). Ho pensato la stessa cosa sulla storia della ragazza che viene comprata per il tizio sfigurato. Probabilmente quello all'inzio avrebbe dovuto essere uno dei Bloodharley (magari un figlio ferito in guerra). Sia l'ambientazione, che i vestiti combaciano. C'è pure la carrozza ^^
EliminaAnna dai capelli rossi è una delle mie tante debolezze *-* Solo che ho subito pensato: Acalia + Anna dai capelli rossi = non può essere XD La sua 'pucciosità' stona un po' col genere di manga che leggi te...infatti c'era il barbatrucco XD
RispondiEliminaQuesto volumetto mi manca (come mi mancano un bel po' di volumetti unici perché, come ben sai, la lettura di una storia 'breve' mi lascia sempre titubante). Il disegno mi piace molto; sporco e grezzo al punto giusto per narrare una storia del genere. La trama mi intriga...quasi quasi ci faccio un pensierino *-*
Qui devo fare una confessione, io adoro Anna dai capelli rossi, sia nella versione animata nipponica (un amico dei miei mi regalò da piccola un libro cartonato e l'ho sempre adorato), sia il libro originale (Anna dai tetti verdi) *__* Quindi prima o poi potrei anche scrivere una recensione a tema ^^
EliminaAnche se non ami i volumi unici per uno come Samura si può farci seriamente un persierino (io l'ho conosciuto così e poi è stata la fine, per recuperare "L'immortale" mi sto dissanguando) XD
E' terrificante ma mi ispira molto. Spero di riuscire a trovarlo in fumetteria per dargli una sfogliata e cercare di capire se fa per me.
RispondiEliminaEssendo della J-Pop dovrebbe trovarsi senza grossi problemi. E' decisamente crudo ma molto particolare. Samura è una garanzia ^^
EliminaLa storia mi sembra abbastanza crudele e inquietante, quindi me lo segno subito fra i volumetti da cercare in offerta :P
RispondiEliminaIl volume è decisamente interessante ma non l'ho mai visto nel materiale in offerta (in generale è abbastanza difficile trovare manga editi dalla J-pop in sconto ç__ç)
EliminaIeri notte sono finita per caso su questo post grazie ai link correlati e non ho potuto fare a meno di incuriosirmi e leggere quest'opera.
RispondiElimina[SPOILER] Ho trovato gli ultimi due 'episodi' davvero significativi, soprattutto il fatto che l'inizio della fine della storia arrivi proprio con la guerra e il passaggio dello zeppelin, quasi come se il ricambio storico-sociale e gli stravolgimenti cui la guerra costringe simboleggiassero anche la doverosa fine di una barbarie, anche se messa in crisi da un'altra barbarie talmente più grande ed estesa da diventare di 'interesse comune'. Mi spiego meglio: prima quasi nessuno (se non delle coscienze singole - come il carcerato ed il carceriere di cui l'autore tratta) si era soffermato ad elaborare e riflettere sulla brutalità di ciò che accadeva, poiché erano le singole ragazze a soffrirne e nessuno si sentiva in dovere di preoccuparsi più di tanto del destino di quelle 'orfane dimenticate da dio', ma quando arriva la guerra che, perdonami l'espressione forte, fa bruciare il culo a tutti, ecco che le coscienze si smuovono a tal punto da spingere una delle due protagoniste del racconto conclusivo non a svelare tutto di propria bocca (perché la vigliaccheria e la forza delle imposizioni con relativa paura del rischio da correre non cedono nemmeno di fronte alla morte), ma a dare un modo all'altra ragazza di trovare la verità.
Il classico esempio di come sia necessaria una tragedia più grande di quella in atto per far sì che essa cessi o quanto meno venga combattuta attivamente.[FINE SPOILER]
È un'opera molto forte di cui ho apprezzato proprio la secchezza senza troppi buonismi o filantropie, hai ragione quando dici che l'autore non esagera mai. È un ritratto di brutture sociali che affondano le radici nella più animalesca umanità che tuttora continua ad esistere (vedi il caso del mostro di Cleveland per dirne uno recente) e si sbaglia, però, se si pensa che la conclusione o la soluzione di un evento ponga fine alla primordialità di un istinto.
Scusa il mega-commento, ma quando qualcosa mi piace o comunque mi comunica una riflessione non posso fare a meno di esprimerla nella sua completezza.
Un saluto! :)
Premetto di avere una passione per Samura, mi piace molto come disegna e come rende le storie (anche se è evidente che spesso non si spreca a creare un grosso background per le sue opere - e se non sbaglio lo dice anche in una nota di uno dei volumi unici) ^^
Elimina[SPOILER] A me è piaciuto molto come viene resa l'evoluzione dell'intera vicenda, come le cose degenerino man mano, partendo da un sistema perfettamente oliato (dove nessuno sospetta l'orrenda fine che fanno queste povere creature, se non chi è direttamente coinvolto) fino ad arrivare all'ultima ragazza, troppo grande e poi salvata dalla tragedia della guerra (che è di per sé un'ossimoro). All'inizio cominciano ad esserci sospetti, poi le guardie si fanno impietosire, arrivano persino ad esserci dei carcerati che non sono d'accordo e infine si sbriciola tutto!
All'inizio è un po' un "così fan tutti", per cui nessuno perde del tempo a ragionare in modo indipendente e sensato ma, quando l'intera macchina comincia a mostrare delle crepe, si manifestano delle individualità che riconoscono la mostruosità del sistema e decidono di combatterlo. La guerra, a quel punto, è un mezzo per far progredire sempre più in fretta il procedimento disgregativo (che però si era già avviato in tempi non sospetti, già quando il direttore decide di tenere una ragazza per se stesso - e può farlo - tutta la macchina della "Festa di Pasqua" stava dando i primi pallidi segni di malfunzionamento).
La storia finale è una delle miei preferite, dato che c'è il confronto tra una sopravvissuta di vecchia data e una sopravvissuta dell'ultimo secondo. [FINE SPOILER]
Una delle grandi qualità di Samura è quella di riuscire a mettere in tavola delle storie agghiaccianti senza mai offrire spunto al patetismo o al buonismo (ed è uno dei motivi per cui lo amo) ^^
Non ti preoccupare, anzi, i mega commenti sono sempre benvenuti ^^