Ribelle - The Brave - Una principessa che non si vuole sposare

Locandina del film

Ribelle – The Brave è l’ultimo film d’animazione 3D creato dalla Pixar e distribuito dalla Walt Disney. In America è passato nei cinema in giugno ma qui in Italia è arrivato solo dal 5 settembre (e il l’ho visto ieri sera, con tutta calma, visto che amo sempre essere la prima ad arrivare sul pezzo). Il film è preceduto da un classico corto della Pixar intitolato La Luna che, come sempre succede con queste produzioni, non c’entra nulla con l’opera principale (e, appunto, parla della Luna e di tre omini delle pulizie), ed è seguito da una piccola post credit scene (quindi, per chi va al cinema, è importante rimanere fino alla fine dei titoli di coda).

L'allegra famiglia reale al completo

Scozia, in un qualche punto dell’Alto Medioevo, sorge un piccolo regno retto da quattro battaglieri clan. Re Fergus e la Regina Elinor vivono felici e tranquilli con i loro quattro figli, la principessa Merida e i tre gemellini Harry, Rupert e Hamish, finchè non giunge il momento di far maritare la primogenita. Merida, nonostante i ferrei insegnamenti che sua madre cerca di impartirle, è una ragazza fuori dagli schemi. Avventurosa, combattiva, esperta cavallerizza e provetta arciera, si sente stretta nella parte della principessa tutta abiti eleganti e sorrisoni e appena può fugge per cavalcare a perdifiato nel bosco, scalare una montagna o allenarsi con il suo fedele arco. 

Merida in azione

Ovviamente non prende bene l’idea di un matrimonio forzato, specialmente visto che i tre pretendenti che si presentano sono tre scarti umani, e cerca di mandare tutto a monte infrangendo le tradizioni. La questione sfocia in un’accesa discussione con la Regina e in fuga al galoppo che la porta davanti alla casa di una buffa vecchina che si dedica all’arte dell’intaglio del legno. Vecchina che in realtà è una strega (una un po’ sbadata, diciamo) e le offre una soluzione al suo problema: facendo mangiare alla mamma un speciale dolcetto fatto un pizzico di magia l’augusta genitrice sarebbe cambiata, insieme al destino della giovane Merida.

La vecchina all'opera con una delle sue sculture

Le cose non vanno esattamente come Merida aveva pianificato e, invece di trovarsi davanti una mamma più tollerante verso l’idea di infrangere le tradizioni, si trova ad aver a che fare con un enorme, paffuto, peloso orso! Cambiata era sicuramente cambiata, ma in modo fisico e non psicologico! In quel momento iniziano tutta una serie di guai che porteranno le due protagoniste della storia a comprendersi meglio, a maturare e a superare tutta una serie di pregiudizi.

La regina Elinor

I personaggi significativi al fine della trama sono principalmente tre: Merida, classica adolescente ribelle che non vuole ascoltare i genitori per principio, la regina Elinor, madre tutta impegnata nel far crescere al meglio i suoi pargoli, perdendo però di vista i loro reali desideri, e il Re Fergus, simpatico spaccone con una spiccata propensione per la caccia all’orso. 

I tre piccoli mostri pronti a combinarne un'altra

I due veramente importanti e che maturano, sono ovviamente Merida e la Regina che, a causa dell’incantesimo andato a male finiscono per passare parecchio tempo insieme e a capirsi finalmente. Nel giro dei due giorni raccontati nel film Merida riesce a crescere, diventando una vera donna (e una vera principessa), e Elinor riesce ad abbandonare le sue posizioni da Regina per essere semplicemente mamma. Tutti gli altri personaggi presentati (a cominciare dai tre fratellini e dai pretendenti) non sono altro che macchiette comiche, stereotipate ma molto divertenti.

Fai ciao con la manina alla tua nuova mamma

Il tema fondamentale di Brave – Ribelle è quello del rapporto genitori-figli, già analizzato in in Koda, fratello orso (chi non l’ha visto lo guardi, merita!), partendo, però, da presupposti completamente differenti. Anche in quel caso il fulcro della storia è una trasformazione non volontaria di un umano in un plantigrado, ma il giovane Kenai, cacciatore preistorico e vittima dell’incantesimo, giungerà ad una ben diversa soluzione per suo problema. 

Kenai (quello grande) e Koda da Koda, fratello orso

In entrambi i casi però, sia le persone trasformate (Elinor e Kenai) che quelle che rimangono loro vicine (Merida e Denhai, fratello di Kenai) sono costrette dagli eventi ad una rapida maturazione e ad una altrettanto rapida accettazione di una situazione che non avevano previsto. Dal punto di vista grafico i due orsi si assomigliano anche parecchio, assumendo quell’aria morbidosa e pacioccona che manca assolutamente al loro altro grande predecessore in casa Disney: l’orso di Red e Toby Nemiciamici. A quest’ultimo tende invece ad assomigliare Mor’du, il gigantesco orso malvagio che funge da antagonista principale del film (escludo da questa discussione Baloo e Little John perché, pur essendo anch’essi orsi, sono un po’ diversi e parecchio umanizzati).

I dettagli sono veramente ben fatti

Da punto di vista tecnico si tratta di un’opera impeccabile, curata fin nei dettagli e accompagnata da una perfetta colonna sonora a base di cornamuse. Da notare anche che viene prestata una maniacale cura nei particolari sia negli spettacolari sfondi, sia nella realizzazione dei personaggi (i capelli di Merida sono qualcosa da urlo). I personaggi hanno movimenti fluidi e, pur non essendo ultrarealistici (cosa che tra l’altro non amo nelle produzioni di questo genere), sono credibili e ben animati.

I tre capo clan, genitori dei tre pretendenti

In definitiva si tratta di un’opera con una trama non particolarmente originale, per cui uno spettatore smaliziato capisce dopo i primi minuti di pellicola dove si andrà a parare, ma che riesce nell’impresa di non annoiare mai, esibendosi in un ben calibrato mix di azione travolgente e di gag divertenti. Le due protagoniste sono due donne di carattere, che sanno esattamente che cosa vogliono e che cercano di fare di tutto per ottenerlo. Pur essendo molto diverse (ribelle e scapestrata una e regale e posata l’altra) sono entrambe due modelli femminili positivi e carismatici, capaci di farsi ascoltare e di gestire anche una situazione ormai degenerata. Ho trovato la visione del film molto carina e lo consiglio a chiunque voglia passare una serata tranquilla, senza troppe pretese ma innegabilmente divertente.

Il trailer italiano (è un po' spoileroso)