Kail Mursili e Yuri Suzuki |
Per continuare la trilogia sull’autrice shōjo Chie Shinohara oggi presenterò la recensione di Anatolia Story, la seconda opera della magaka pubblicata in Italia da Star Comics ed edita in Giappone dal 1995. Il titolo originale è Sora wa akai kawa no hotori (Il cielo vicino alle rive del fiume rosso) 天は赤い河のほとりed è un’ambiziosa opera in ventotto volumi più un fan book (ovviamente inedito in da noi). Si tratta di un manga storico, ambientato nell’impero ittita al tempo dell’imperatore Mursili II e discretamente accurato sia nelle ambientazioni che nei costumi, anche se ovviamente parte della Storia (quella con la S maiuscola) viene palesemente romanzata.
Narra le avventure di Yuri Suzuki, una comune adolescente giapponese moderna che comincia a subire degli strani incidenti legati all’acqua, finchè non viene improvvisamente trascinata in un mondo a lei sconosciuto. La ragazza è stata portata nell’antico impero Ittita (attuale Turchia) grazie ad un sortilegio della Tawana Anna, la regina Nakia ,moglie dell’imperatore e gran sacerdotessa del regno. La donna desidera trucidare Yuri per raccogliere il suo sangue e creare un veleno per uccidere i principi imperiali, figli che suo marito ha avuto dalla precedente moglie e dalle concubine, e far quindi diventare il suo piccolo Giuda Haspasrupi l’unico erede al trono. Per sua fortuna la ragazza riesce a fuggire dalle grinfie dalla feroce regina e incappa nel principe Kail Mursili (il futuro imperatore Mursili II), anche lui dotato sacerdote, che le promette di rimandarla a casa sua il prima possibile.
Uruhi, il più fedele alleato della regina Nakia cerca di ostacolare Yuri |
Le condizioni che permettono il rientro di Yuri sono tre: che le fonti di Hattusa (la capitale del regno) siano piene (e questo avviene una sola volta all’anno), che Yuri indossi i vestiti con cui è arrivata in Anatolia e che un sacerdote offici il rito. Purtroppo nella prima occasione la regina Nakia riesce ad impedire il corretto svolgimento della cerimonia e la giovane Yuri deve rassegnarsi a passare un anno lontano dalla sua famiglia e dai suoi affetti. Il principe Kail, scaltro soldato e uomo passionale, decide di prenderla come sua concubina e di tenerla sempre d’occhio per poterla proteggere dalle grinfie della sua malvagia matrigna e proteggere quindi anche se stesso e i fratelli. Però, così facendo, la giovane diventa un perno della politica dell’impero, calzando la figura della dea della guerra Ishtar e andando anche in battaglia con Kail. Durante la loro convivenza, estremamente casta nella prima parte, tra i due giovani scocca la scintilla dell’amore e, anche se Kail vorrebbe sposarla, egli accetta il fatto che Yuri desideri tornare dalla sua famiglia. Dopo molte avventure, in cui si possono trovare anche dei personaggi storicamente esistiti come Ramses e Nefertiti, Yuri decide di abbandonare l’idea di tornare nel ventesimo secolo in Giappone e accetta fino alla fine il ruolo di concubina del principe prima, e di moglie dell’imperatore dopo, dando prova di un’incredibile forza d’animo.
Sempre Kail e Yuri, nella villa del principe |
In questa opera la Shinohara da sfogo alla sua passione per la cura dei dettagli, vestendo i suoi personaggi con abiti e monili estremamente elaborati ed eleganti. Il disegno rimane fluido e con quel leggero gusto retrò che rende l’opera carica di fascino. Il character design è analogo a quello visto ne Il Sigillo Azzurro, tanto che il buon Akira sembra molto simile a Kail (forse quest’ultimo è solo più alto) ma Yuri è completamente differente da Soko, sia come disegno che come caratterizzazione. L’autrice continua a fare largo uso dello sfondo nero per sottolineare le scene più emozionanti e i sentimenti dei suoi personaggi vengono come sempre espressi in maniera egregia. Uno dei punti di forza della Shinohara è sicuramente la sua capacità di creare personaggi vivi ed espressivi. La narrazione è rapida e scorrevole, riuscendo ad appassionare il lettore per tutti i lunghi ventotto volumi che compongono la serie. Forse un briciolo esagerata in alcune parti (effettivamente Yuri è scandalosamente fortunata) ma decisamente godibile nella sua interezza.
Anche Ramses mette gli occhi su Yuri |
I personaggi sono ovviamente una miriade, tutti ben caratterizzati, tanto che l’autrice riesce a commuovere il lettore con la morte di alcuni di loro, uno tra tutti lo sventurato principe Zananza Hattusili (poverino a lui ne capitano davvero di tutti i colori), ma a spiccare veramente sono i due protagonisti: Kail e Yuri. Kail all’inizio è un giovane principe donnaiolo dall’aria spensierata, ma in breve mostra il suo lato maturo e attento, desideroso di diventare imperatore per il bene del popolo e capace di amare veramente solo l’unica vera donna della sua vita. Un amore profondo, passionale e che viene messo alla prova da numerosi eventi, alcuni orditi dalla stessa regina Nakia, ma che nonostante tutto riesce a superare tutte le previsioni ed a unire i due giovani eroi. Yuri all’inizio è una ragazza apparentemente normale ma dotata di una bontà d’animo e di una capacità di empatia con il prossimo che, uniti al suo carisma spontaneo, la rendono una perfetta candidata al ruolo di regina, anche se lei stessa non se ne accorge minimamente. Kail se ne rende conto ben prima di lei ma l’amore profondo che lo lega alla ragazza lo spinge a trattenersi e a permetterle di decidere autonomamente il suo futuro. Bisogna dire che ancora una volta la Shinohara spiega le ragioni di tutti i personaggi in campo, per cui anche una splendida cattiva come la regina Nakia e Uruhi, il suo gran sacerdote, riescono ad acquistare un carisma e uno spessore che li porta a farsi comunque apprezzare dal lettore.
Avventura, amore, mistero, magia e dramma, questo ed altro si può trovare in questo ottimo manga, suggerito a chiunque desideri leggere una storia dinamica e divertente, che riesce a commuovere e a far appassionare. La fiducia nei proprio mezzi e la capacità di reagire positivamente a tutto ciò che accade, facendo tesoro anche delle esperienze negative, sono la chiave che portano i personaggi ad avanzare con successo sulle sabbiose rive del fiume rosso. La Shinohara riesce ad organizzare un ottimo manga storico, che segue una grandiosa storia d'amore, e a caratterizzare magnificamente un vero e proprio esercito di personaggi. Una menzione d’onore va infine al buon Ramses, che diventa poi faraone con il nome di Ramsete secondo, il personaggio più tamarro del manga (uno dei miei favoriti) e l’unico che riesca a mettere realmente in difficoltà il quasi perfetto Kail, da non perdere.
Ciao, sono capitata qui per caso cercando fra i profili blogger qualcuno con la passione per i fumetti.
RispondiEliminaNon ho ancora spulciato tutto il blog, ma appena visti gli argomenti della prima pagina e letto il post su Anatolia Story ho deciso che questo blog mi piace moltissimo *____*
Purtroppo ho letto pochissimo di Chie Shinohara perchè quando l'hanno pubblicata ero nella mia fase "basta manga". Ora sto recuperando piano piano Anatolia e devo dire che la storia è molto ben orchestrata ed il tratto dell'autrice mi piace molto.
Ancora complimenti per il blog!
Lit
Ps: volevo aggiungerti fra i blog seguiti, ma non ho trovato la casellina "segui", sigh. Metto il blog fra i preferiti così comunque riuscirò a ritrovarti ^_-
Ciao, grazie per i complimenti, arrossisco ^^
RispondiEliminaDella Shinohara io avevo letto Anatolia e Romance of Darkness (di cui sto finendo la recensione) ai tempi della pubblicazione ma avevo saltato il Sigillo Azzurro, finchè, un paio di settimane fa, il mio fumettaro di fiducia mi ha fatto un'offerta irrinunciabile. Per cui ho ripreso in mano un po' tutta l'opera della Shinohara e ho scritto le recensioni. Adesso mi piacerebbe leggere Yami no Purple Eyes (la sua prima opera) ma dubito che in Italia la stamperanno mai (peccato).
Spero che continuerai a seguirmi!
Acalia
PS ho aggiunto la casella Segui che erroneamente non avevo proprio messo nella barra laterale. Grazie per il suggerimento! ^^
Trovata e subito aggiunta, così terrò d'occhio gli aggiornamenti!
RispondiEliminaWow,sei la prima persona che conosco che ha letto Anatolia Story...!!! :D Mi hai fatto venire voglia di parlare anche di questo manga!!!
RispondiEliminaDavvero? E' un peccato, perchè è un manga che merita tantissimo! Pensa che quando sono stata in Turchia ho visto nei musei diversi oggetti rappresentati nel manga ^^
RispondiEliminaAspetto una tua recensione ^^