La cover del primo volume del Il sigillo azzurro |
Vorrei cominciare con questa recensione una sorta di trilogia che analizzi le opere di Chie Shinohara stampate in Italia. Chie Shinohara è un’autrice di shōjo manga celebre per le ambientazioni horror e triller delle sue creazioni. L’opera prima dell’autrice (Yami no Purple Eye, indedita in Italia), fu pubblicata nel lontano 1981 e nel 1986 vinse il prestigioso premio Shogakukan Manga Adward nella categoria shōjo, consacrando di fatto la sua creatrice come una grande artista ma non riscuotendo grande successo presso il pubblico nipponico. Nel nostro paese sono disponibili tre opere successive della Shinohara, stampate dalla Star Comics: Il sigillo azzurro, primo grande successo di pubblico dell’autrice, Anatolia Story (Sora wa akai kawa no hotori – Il cielo vicino alle rive del fiume rosso), la migliore opera da lei disegnata, e Romance of Darkness (Mizu ni sumu hana – Fiore acquatico) una serie dove la Shinohara torna al suo amato genere horror delle origini. Le serie di storie brevi e le ultime due opere, ancora in fase di pubblicazione su rivista in madrepatria, sono principalmente a tema horror e per adesso non hanno ancora visto nessun tipo di stampa in Italia.
Soko realizza di essere veramente la reincarnazione di Rago |
Ma andiamo con ordine, in questa recensione analizzerò Il sigillo azzurro (蒼の封印 Ao no fūin) e nelle seguenti due parlerò delle altre due serie disponibili per il pubblico di madrelingua italiana. Il sigillo azzurro è stato realizzato dal 1992 e pubblicato in Italia dal 2001 nella collana Amici dalla Star Comics. Narra la storia di Soko, una comune ragazza umana che scopre di essere Soryu,ovvero la reincarnazione di Rago, la terribile regina degli Oni (demoni giapponesi), rinata per dare nuova vita alla Kimon, la discendenza dei demoni. A contrastarla compare la famiglia Saionji, guidata dal giovane e bellissimo Akira. Akira Saionji è il Byakko, ruolo tramandato da generazioni nella sua famiglia, ovvero colui che è in grado di uccidere Soryu. Per farlo è infatti necessario conoscere una tecnica arcana, maneggiabile solo da una persona con un grande potere spirituale. Il ragazzo cerca di uccidere la giovane e sconcertata adolescente, che non riesce ancora ad accettare di essere un oni e che cerca in tutti i modi di dimostrare a se stessa (e ad Akira) di essere realmente un’umana. Entrando in contatto diretto con Soko, Akira capisce che non è trucidandola a sangue freddo che può risolvere il problema dei demoni alla radice, ma questo può realizzarsi solo fermando la mano di chi l’ha fatta rinascere e indagando a fondo sui segreti che la sua stessa famiglia custodisce da secoli. Nel frattempo si scoprono nuove figure come Takao Kiryū e Hiko, rispettivamente ultimo erede di una importante famiglia di oni e il clone della sorellina della regina Rago, che combattono per la salvezza della propria razza e cercano di far collaborare Soko per la loro causa. In tutto questo il legame tra i due giovani capi delle due fazioni, Soko e Akira, cresce inaspettatamente, portandoli a vivere un’intensa e tragica storia d’amore, che li condurrà, tra misteri e colpi di scena, verso il meraviglioso e inaspettato finale.
Gli oni assaltano la villa della famiglia Saionji |
Uno dei punti di forza di questa serie sono sicuramente i personaggi. A cominciare dalla piccola Soko che in solo undici volumi riesce a maturare incredibilmente, superando i suoi limiti di comune adolescente piagnona e diventando una donna adulta e una vera regina per i demoni. Riesce anche a comprendere e a sviluppare i propri sentimenti per Akira che, pur essendo un’importante alleato, è anche il suo più pericoloso nemico e a farli convivere con la consapevolezza del suo ruolo di regina e della potenza incredibile della sua abilità speciale. Soko rinasce come Soryu ma non ha alcuna memoria del suo passato, e intraprende un doloroso percorso di scoperta e comprensione della sua vera storia, rimasta sepolta nelle pieghe del tempo per secoli. Anche Akira deve crescere velocemente, all’inizio della serie è solo un ragazzino erede di una ricca famiglia, con una carica pericolosa (quella di Byakko, l’uccisore di oni), che svolge con superficialità e senza comandare realmente la casata, guidata dallo zio cieco. In seguito, grazie ai sentimenti che scopre di nutrire per la sua più pericolosa nemica e alla consapevolezza delle motivazioni che spingono gli oni a cercare un posto nel mondo, riesce ad evolvere e diventa la persona che realmente gestisce il suo casato ed è in grado di guidare l’intera umanità verso una storica svolta. Anche i personaggi secondari vengono splendidamente delineati, a partire da Kei, l’adorabile fratello di Akira, passando da Hiko, la piccola e ribelle sorellina di Soko, e arrivando a Takao, lo sfortunato capo dei demoni (ha una delle storie più tristi di sempre alle spalle).
Akira e Soko in una illustrazione |
Il disegno è molto interessante, morbido, fluido e con un character designe leggermente vintage che aggiunge alle serie un tocco di mistero supplementare. L’autrice è particolarmente abile a disegnare tavole di estremo impatto visivo e di incredibile ricercatezza nei particolari, e anche il tratto grafico è tipico di un classico stile shōjo. Mani lunghe ed affusolate, corpi da modelli e visi stupendi caratterizzano i personaggi, tutti dotati di incredibile bellezza. L’abilità maggiore dell’autrice rimane però la capacità di esprimere i sentimenti e le emozioni delle sue creature attraverso un disegno limpido e efficace. Per sottolineare determinate scene particolarmente cruciali ricorre ad un uso interessante dello sfondo nero, che ne evidenzia l’importanza.
In conclusione Il sigillo azzurro è un ottimo manga, consigliato a tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questa interessante autrice, con una narrazione fluida ma ricca di colpi di scena e di misteri da risolvere. Chie Shinohara saprà sicuramente farsi amare, con una storia agrodolce che esula i canoni di certi banali shōjo moderni e che fa riflettere su alcuni punti cruciali come l’accettazione del diverso e la preservazione dell’ambiente. Gli oni vengono presentati come dei mostri affamati di carne umana ma cercano disperatamente di riconquistare il diritto di esistere in un mondo che un tempo gli apparteneva, lottando con le unghie e con i denti per la sopravvivenza della propria sfortunata razza. Un manga ricco e intenso, da leggere tutto di un fiato, per scoprire al più presto i misteri che si celano all’interno della trama, a cominciare dal significato del titolo, spiegato solo verso la fine della serie.
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