Shonan 14 Days - Il seguito di GTO

Cover del primo volume

GTO Shonan 14 Days racconta la storia di Eikichi Onizuka durante i famosi quattordici giorni che alla fine della serie Greath Teacher Onizuka non erano ancora stati mostrati.

Per chiunque abbia letto GTO o Shonan Junai Gumi è una lettura assolutamente obbligata, dove potrà trovare il caro vecchio Onizuka in situazioni sempre più paradossali e drammatiche e rincontrare delle vecchie conoscenze di Shonan. Infatti, per una delle sue solite idiozie (racconta in televisione di quando ha cerca di seppellire Kanzaki viva), il professore più amato del Giappone è costretto a nascondersi nella città natia per un certo periodo (i suddetti quattordici gioni) dove viene ospitato da Ayame Shiratori (amica di Azusa Fuyutski) e responsabile dell’orfanotrofio White Swan. Ovviamente i ragazzi alloggiati nella struttura hanno alle spalle delle storie tremende e sarà proprio compito del nostro buon Onizuka cercare di risolvere i loro problemi e fargli acquistare nuovamente fiducia negli adulti. Durante le vicende compariranno alcuni pezzi grossi di Shonan Junai Gumi (che non rivelo per lasciare un po’ di suspense) e in particolare un personaggio estremamente legato ad Onizuka che gli darà un bel po’ di filo da torcere. Le storie dei giovani sono sempre più eclatanti e puntano a stupire completamente il lettore, risultando effettivamente un po’ eccessive. Questo è forse il punto più debole della serie, che, essendo impostata esattamente come le precedenti due, per mantenere lo standard deve per forza esasperare le situazioni (non è possibile che tutti i casi clinici di Shonan vivano al White Swam!).

Onizuka in azione

I personaggi sono quelli a cui Toru Fujisawa ci ha ormai abituati da un bel po’. Ad esclusione delle vecchie conoscenze (decisamente In Character), i ragazzi introdotti sono tutti abbastanza interessanti, assolutamente problematici e, a ben vedere, solo in attesa che qualcuno li salvi. Onizuka è sempre lui (da ormai tre serie, è un personaggio longevissimo), cazzone all’ennesima potenza ma incapace di lasciare qualcuno in difficoltà. Riesce come al solito a conquistare tutti gli altri personaggi in scena grazie alla sua spropositata forza fisica e alla sua demenza latente, mista ad un orgoglio e a un coraggio non comuni. Come al solito le figure maschili adulte tendono ad essere dei malviventi o dei poveri idioti, ad esempio il fissato dei modellini di aerei della seconda guerra mondiale che passa per maniaco sessuale, per citarne uno, e quelle femminili delle bellissimi ragazze, che pur essendo discretamente forti, hanno comunque sempre bisogno dell’aiuto di Onizuka per risolvere i guai peggiori.

Dal punto di vista grafico ormai l’autore ha raggiunto la piena maturità, regalando ottimi disegni, sempre ricchi e particolareggiati. Il punto di forza rimangono come sempre le meravigliose espressioni dei personaggi quando fanno le “faccine” idiote e le perfette rappresentazioni dei veicoli, in particolar modo delle moto.

In definitiva è una serie che ogni amante di GTO e di Shonan Junai Gumi dovrebbe leggere, per trovare i vecchi teppisti ormai cresciuti, e per concludere finalmente (si spera) le avventure dell’estroso Onizuka. Per adesso è un manga super adrenalinico, ricco delle ormai consuete corse all’ultimo minuto, di scherzi dementi e di un misto tra personaggi ridicoli (il povero direttore del White Swam per esempio) e drammatici. Assolutamente consigliato.