Dragon Ball - Impressioni finali

La cover del primo volume

Dragon Ball (ドラゴンボール Doragon Bōru, letteralmente dall’inglese "Sfera del drago") è il manga shōnen più conosciuto in Italia grazie ad una serrata programmazione dell’omonimo anime sui canali Mediaset dai tardi anni ’90 ad oggi. Disegnato da Akira Toriyama per la rivista Shōnen Jump tra il 1984 e il 1995, è composto da quarantadue tankobon ed è attualmente il secondo titolo più venduto di Shōnen Jump (dopo, ovviamente, quel divoratore di record che è One Piece). Il manga è sbarcato in Italia grazie alla Star Comics, che ha realizzato ben cinque diverse edizioni: la primissima, pur potendo vantare una lettura all’orientale, all’epoca assolutamente inusuale (è stato il primo titolo in Italia a ricevere questo trattamento, nel 1995), era composta da sessantadue orrende sottilette, la seconda e la terza da quarantadue tankobon (la terza è stata quella della censura: una madre rimase sconvolta dall’immagine di Bulma che si alza la gonna senza indossare le mutande, fece causa alla casa editrice e ottenne che quella vignetta venisse ridisegnata), la quarta, ovvero la Perfect Edition, ha proposto la versione kanzenban, composta da trentaquattro volumoni, con pagine a colori (ma sempre con Bulma censurata), e la quinta o Evergreen vanta finalmente un nuovo adattamento più fedele all’originale.

Non credo che sia necessario scriverlo ma occhio Spoiler!

Continua dopo il salto!

Il Maestro Karin

NOTA:  Dragon Ball fu il mio primissimo manga (me lo prestava il vicino di banco, in prima liceo, era la seconda edizione, quella bianca) ma, fino a qualche tempo fa, non ebbi mai voglia di dargli una rilettura completa. Ora l’ho fatto e direi che è il caso di vedere insieme cosa contiene questo fumetto! (Ovviamente non sto qui a raccontare la trama o chi siano i Saiyan, credo che in Italia, ormai , lo sappiano anche i divani, quindi ho optato per il modello di commento basato sull’alfabeto!)

Avendo letto l’edizione bianca, è su quella che mi baserò. So che ci sono dei nomi diversi  seconda delle traduzioni ma, per comodità, ho adottato quelli di quell'edizione. Non ho visto l'anime, i film, gli OAV, gli speciali e quant'altro! Quindi, questo commento si atterrà solo e unicamente al materiale originale cartaceo firmato da Toriyama. 

Bulma (un'umana al 100%), Goku (un
Saiyan) e Olong (un coso strano)

Alieno: Nel mondo di Dragon Ball ci sono gli alieni, sono tanti, colorati, brutti, belli, cattivi e con una gran voglia di menare le mani (l’unico pacifico credo sia Dende). Ci sono gli extraterrestri (come i Saiyan, i Namecciani e la famiglia di Freezer), ci sono le bestie antropomorfe (come il gatto Karin e il Re del mondo) e ci sono dei cosi strani che non si bene da dove vengano fuori (come i Kaioh, Tenshinhan, Darbula e Babidi). E stanno tutti in vacanza sulla Terra! Nel (troppo) tempo libero fanno che azzuffarsi tra di loro come se fosse l’unico scopo delle loro vite (e mi sorge spontaneo domandarmi: ma di che vivono? Non saranno mica tutti  a scrocco perpetuo!?), ammazzando regolarmente mezza popolazione umana.

Goku con Lunch (starnutendo cambia
acconciatura e carattere) e Crilin, l'umano
senza naso

Tra tutti spicca Son Goku [1], il giovane Saiyan protagonista della storia (i Saiyan sono una razza guerriera dall'aspetto umano). Dotato di una forza stratosferica, Goku è invincibile, temerario, sempre pronto a partecipare ad una bella zuffa, poco sveglio e con l’appetito di una vasca di piraña tenuta a stecchetto da un mese (come la quasi totalità dei protagonisti shōnen). Tra un torneo e l'altro, cresce (Goku è uno dei pochi personaggi di manga per ragazzi a cambiare così radicalmente durante la storia), si sposa con Chichi (o meglio lei gli ricorda che quando erano piccoli gliel’aveva promesso e lui, assolutamente disinteressato al gentil sesso - ma anche all’altro, pare sia interessato solo alle risse - accetta candidamente e ci fa due figli. Anche se, a ben guardare, a casa ci passa pochissimo tempo. Per i malpensanti: i pupi sono Saiyan, per cui, sì, sono figli suoi! Appartenere ad una razza praticamente estinta ha dei vantaggi!), si rifiuta sempre di lavorare (e si fa mantenere dalla moglie con i soldi di suo padre*) e passa il suo tempo ad allenarsi o a far in modo che i suoi figli si allenino per salvare la Terra da un pericolo incombente.

* Lo stregone de Toro - per i fan di Saiyuki, il suo nome originale è Gyuma-oh

Goku con la Nuvola d'oro e il bastone (che
sparirà magicamente dalla serie). Sotto
Bulma, il Maestro Muten e Oscar

Bambini: Abbiamo detto che Goku inizia la sua avventura da bambino e che poi cresce dopo la prima parte. In seguito compaiono anche i suoi due figli piccoli (Gohan e Goten), a cui, nell’ultima serie, si unisce anche Trunks, il figlio di Vegeta. I ragazzini, in questo manga, rappresentano la nuova generazione, la freschezza di un futuro che avanza e che porta qualcosa di migliore (o più forte) rispetto al passato (sembra quasi un discorso di Renzi). Goku è invincibile da piccolo, ma nella saga di Cell lascia l’onore dello scontro finale a Gohan (che Toriyama voleva rendere il protagonista da quel punto - poi, per fortuna, ha cambiato idea, che Gohan adolescente sarebbe stato un protagonista da pernacchie, con quel suo stupido costume per non farsi riconoscere e l’invincibile spada che si rompe alla prima prova di taglio) e contro Majin Bu ci spedisce Goten e Trunks (in questa occasione Gohan ammicca una delle peggiori figura di cacca dell’intera serie, dopo che per potenziarlo avevano fatto di tutto) che però si rivelano due idioti di finissima categoria e si fanno assimilare dopo due minuti, con il risultato che tocca tornare in campo proprio a Goku e a Vegeta (che già si pregustavano un tranquillo aldilà).

Goten e Trunks, i due piccoli tamarri (Goten assomiglia un filo a Goku da piccolo)

Avanti ragazzi, c'è ancora posto!

Compagni: Dragon Ball funziona con la logica dell’”Aggiungi un posto a tavola che c’è un amico in più!”. Tutti i nemici che vengono sconfitti e non ammazzati da Goku hanno la possibilità (che non possono proprio declinare, a meno che non vogliano fare la fine dei loro defunti colleghi) di unirsi alla combriccola del protagonista e, quando due pagine dopo arriverà il cattivo successivo, di mettere in serio pericolo le loro vite per permettere al solito Goku di fare un’entrata in scena spettacolare quando ormai sembra tutto perduto (ovvero il loro ruolo è quello dei pungiball umani che prendono tempo a suon di mazzate sulle gengive mentre Goku cazzeggia). Non c’è cattivo sopravvissuto al suo duello con Goku che non passi da questa logica. Alla fine non protestano neanche più e fanno finta di essere tutti amiconi ma molti, appena possono, tengono profilo basso e spariscono dalla serie.

La compagnia del cazzeggio. Quello che
sembra un mino in miniatura
è Jiaozi

Tra i fortunati datosi alla macchia si possono annoverare Olong (l’inutile porcello dei primissimi capitoli) e Tenshihan (che si porta dietro quel concentrato di incapacità di Jiaozi, quello famoso per essersi fatto esplodere senza aver provocato neanche un graffio al suo avversario) che, zitti zitti, con la scusa di andarsi ad allenare in posti sperduti, non fanno mai più ritorno. Tenshihan, per sua sfortuna, viene poi convocato per la battaglia finale contro Majin Bu, ma anche lì usa una tecnica mimetica di alto livello che gli permette di sembrare un autentico cadavere abbandonato tra le rocce dopo una sola sberla e di defilarsi con nonchalance. Tra i fedelissimi di Goku, di quelli che appena compare un nuovo nemico loro ci sono sempre, lì in prima fila, di quelli che non si perdono una singola battaglia, anche se hanno ormai un'abbonamento per le resurrezioni del Drago, invece, si possono annoverare i due esseri inutili per eccellenza della serie: Crilin e Yamcha! Ovvero l’uomo che si è dimenticato di non avere il naso e per questo ci ha quasi perso uno scontro e che poi si sposa una cyborg (e ci fa anche una figlia - ciao logica, ciao, è stato bello conoscerti!) e quello che la cosa più notevole che fa nella serie è di farsi fregare la fidanzata da quel gentiluomo ottocentesco di Vegeta. Appunto. Due campioni. Ma proprio campionissimi. Ma proprio che magari se non si davano alle arti marziali era anche meglio!

Cell ammazza il tempo (e i comprimari)
attendendo l'arrivo di Goku

Disegno: A Toriyama si possono fare le pulci su un sacco di cose (trama ripetitiva, personaggi non ben sviluppati, plot hole tappati alla bene e meglio - tipo, se nella Stanza dello Spirito e de Tempo potevano entrarci solo due persone, com’è che alla fine della saga di Majin Bu sono lì dentro in quattro? - e banali sotterfugi per sfruttare sempre uno schema fisso degli eventi) ma su una cosa bisogna dargli atto: disegna benissimo. Ha un tratto pulito, semplice e di immediata comprensione. I suoi personaggi sono inconfondibili (anche se anatomicamente improbabili) e molto espressivi e, alcuni, sono davvero molto particolari come character design (e fa anche alcune scelte grafiche abbastanza coraggiose, tipo il viso dei Super Saiyan, che ha l’aspetto classico di un malvagio e poteva essere malvisto. Toriyama motiva questa scelta facendo notare che i Super Sayan sono guidati dalla rabbia, quindi non potevano avere altre espressioni. Mi vedrei bene Vegeta nelle Lanterne Rosse!).

Gohan al suo massimo di ridicolaggine.
Trunks, invece, è pucciosissimo!

Oltretutto è un vero maestro della prospettiva, che forza fino a che non regala degli scorci perfetti dei suoi personaggi, scenografici e dal notevole impatto visivo sul lettore. Personalmente ritengo che Dragon Ball, pur essendo un manga di scontri e combattimenti, non risulti mai confusionario e, anzi, sia un’ottima scuola per chi stia imparando a leggere i manga all’orientale. Andando avanti con la storia si può osservare che l’autore tende a stilizzare e semplificare sempre di più il suo tratto (per esempio, i suoi personaggi combattono sempre in posti sperduti e desolati per non costringerlo a disegnare le macerie della città) perché, per sua stessa ammissione, a quel punto era più interessato alla storia che non al disegno (ed è un peccato, perché, secondo me, il disegno era il suo punto forte).

Il killer Tao Bai Bai assunto dal Red Ribbon
per far fuori Goku

Esercito del Red Ribbon: Si presenta come un esercito criminale super mega ultra forte e spietatissimo (al punto che la polizia e l’esercito regolare** non possono fare nulla), guidato da ufficiali che diventano sempre più potenti, man mano che salgono di grado, e che hanno un piano malvagio per conquistare il mondo e mettere in ginocchio l’umanità. Ecco, questi invincibili campioni della tecnica militare e della disciplina si dimostrano essere dei sopraffini esempi di sfigati siderali, visto che si fanno stroncare le iniziative da un marmocchio iperattivo (Goku infante) che aveva solo una gran voglia di menare le mani! Ma se lo meritano anche, di venir umiliati pubblicamente, visto che il Comandante Red, con le sfere del Drago, voleva desiderare un aumento della sua ridicola statura! Tra tutti i desideri stupidi del manga, questo è uno dei più infantili e deprimenti (secondo solo alla richiesta delle mutandine di Bulma, espresso da quell'essere inutile di Oscar)! In ogni caso, tanto, non avrebbe mai e poi mai visto il suo desiderio esaurito, perché quelle specie di pezzenti in divisa che chiama indegnamente esercito, pur avendo un dragon radar (non figo come quello di Bulma ma ce l’hanno!), riescono a prendere solo due sfere! Due sole su un totale di sette! Una di quelle che manca se la sono pure fatta fregare da quel nano sfigato di Pilaf!

** Esercito che poi viene mandato a provare a fermare gente del calibro di Cell e Freezer. Ma benedetti ragazzi, non combinavate una ceppa con quei craniolesi del Red Ribbon, cosa pensate di fare con gente in grado di spaccare il pianeta a mani nude? Non era meglio starsene a casina e aspettare che la faccenda si risolvesse da sola?

Un leader che merita una sconfitta dolorosa

Vegeth (o Vegetto) la fusione tra
 Goku e Vegeta fatta con i potara.

Fusione: Ad un certo punto della serie la potenza dei nemici (diciamo dopo la saga del Grande Mago Piccolo) scappa di mano a uno spavaldo Toriyama che, per giustificare gli assurdi balzi avanti di forza che i suoi eroi devono avere in pochissimo tempo per stare dietro ai loro avversari, si inventa la storia delle fusioni. Inizialmente di appannaggio esclusivo dei namecciani (e Piccolo fa che fondersi con mezza Namecc per stare al pari dei suoi colleghi Saiyan. Appena ti giri, torna che è un po’ cambiato perché si è fuso con qualche namecciano di passaggio), con la saga di Majin Bu diventa disponibile anche per gli altri personaggi! Le tecniche non namecciane per fondersi sono fondamentalmente due: il ridicolo balletto (impersonato solo da Trunks e Goten, per grazia concessa all’orgoglio di tutti gli altri personaggi) e i potara, gli orecchini fregati al Kaioshin (che sarebbe una super divinità locale ma che si rivela una pippa stratosferica). Nel primo caso bisogna essere coordinatissimi e precisissimi nei movimenti (altrimenti si rischia di fondersi in una specie di aborto umano, invece che in un super guerriero - e Trunks e Goten sono dei maestri nel creare abomini) e dura solo trenta minuti, mentre nel secondo caso è più facile (basta indossare un paio di orecchini. Ora che ci penso, ma Vegeta e Goku avevano i buchi per gli orecchini?) ma bisogna rinunciare per sempre a tornare separati (ovviamente questa parte Goku si “dimentica” di dirla a Vegeta, ma poi si sciolgono allo stesso con un barbatrucco narrativo, per la gioia dei fan e delle loro mogli). L’effetto collaterale più vistoso della fusione non namecciana è, però, quello di dare alla luce un guerriero super spocchioso e schifosamente sicuro di sé, di quelli che spingono il lettore a tifare per i loro avversari, tanto sono fastidiosi! Credo che i personaggi più odiosi dell’intera serie siano i Sayan fusi tra di loro!

Goku Super Saiyan di terzo livello, Gotenks (la fusione di Goten e Trunks) e Gohan
affrontano tre evoluzioni di Majin Bu (quella cicciosa è quella buona)

Bulma ripara il radar a Goku

Gentil sesso: I guerrieri che si corcano di mazzate sono sempre e solo uomini (Toriyama maschilista!) ma, al loro fianco, hanno diversi personaggi femminili degni di nota. In primis c’è Bulma, la magica inventrice, capace di costruire qualunque cosa in tempo zero e deus ex machina in seconda della serie (il primo è il Drago), visto che ha sempre il congegno giusto a portata di mano. Anzi, diciamocela tutta, se non fosse stato per Bulma, Goku era ancora adesso a cercare le sfere per evocare il drago per il suo primo desiderio! Per tutta la prima parte del manga sembra interessata a quello sfigato di Yamcha ma, dopo un litigio con il giovane inutile, finisce per avere un figlio da Vegeta (che, tra l’altro, sto stronzo la molla con il pupo, andandosi a farsi i cazzacci suoi con la scusa dell’allenamento! “Cara, esco un attimo ad allenarmi”, nel mondo di Dragon Ball, ha lo stesso valore di “Cara, vado a comprare le sigarette”).

Chichi concorda il matrimonio

Accanto a Goku c’è Chichi che, con quella sua aria da maestrina e l’incazzatura facile, ha ingiustamente ben pochi estimatori. Ma parliamone un secondo seriamente, Goku, con il suo comportamento scriteriato, farebbe uscire di testa anche un Santo, l’isteria di Chichi è anche comprensibile, povera donna! Alla fine, semplicemente, non vuole che i suoi figli diventino dei bamboccioni dediti solo ai loro hobby come Goku ma che studino e si trovino un lavoro onesto. Cosa c'è di male? La terza donna del gruppo è Lunch, una pecorella timida e indifesa ma, starnutendo, cambia completamente carattere e aspetto, diventando aggressiva e pericolosa come un commando di marines ***. Inizialmente va a vivere a casa del maestro Muten (la Khame House) ma, dopo un po’, si allontana con la scusa di seguire Tenshihan (dice che le piacciono i tipi selvaggi) e si dilegua dalla serie.

Questa è la serie delle ragazze
molto intraprendenti

Con la saga dei Cyborg arriva C-18 una tipa tosta e aggressiva, una che, come forza, compete addirittura con i guerrieri Saiyan ma che, dopo la sua saga, si accasa con Crilin e si ritira dal mondo della lotta (le sarà andato in corto qualche circuito, non vedo altri motivi!). Ultima per arrivo e per utilità è Videl, la figlia di Mr. Satan. Videl è una così sveglia che non si rende conto del fatto che suo padre sia un patetico imbroglione e continua ad adorarlo come l’eroe che ha salvato il mondo. Metterà su famiglia con quell’altro campione d’astuzia di Gohan, dimostrando definitivamente che il cervello, in questa serie, è una cosa del tutto trascurabile.

*** Molti personaggi in Dragon Ball possono trasformarsi, alcuni lo fanno quando passano di livello di energia (tipo i Saiyan, Freezer e Cell), altri grazie a non meglio chiariti poteri (Lunch, che diventa un'altra persona, e Olong e Paul, che possono assumere qualsiasi aspetto).

Yajirobei, un concentrato di inutilità.
Il suo scopo è solo quello di portare
i senzu che coltiva il Maestro Karin
ai nostri eroi.

Ho quello che serve: I nostri super guerrieri pompati hanno un asso nella manica (oltre ai congegni di Bulma e un intero allevamento di draghi da sfruttare): i dannati senzu, i fagioli che curano da ogni ferita! Secondo me, riprendersi dalle ferite riportate nella prima metà dello scontro mangiando un fagiolo magico è barare (o come minimo da contare come doping), ma dato che li usano tutti senza remore (e a volte quel genio del male di Goku li dà anche ai nemici, provocando una salva di bestemmioni dai suoi compari che erano appena stati massacrati di botte!), suppongo che nel mondo di Dragon Ball sia tutto regolare. Tra l’altro, mi sono sempre domandata come mai ci sia regolarmente qualche imbecille (Vegeta in primis) che fa in modo che il super cattivo di turno possa tranquillamente evolversi fino allo stadio finale! Ma ammazzatelo prima che ci arrivi, così poi evitate di mangiarvi un’intera piantagione di senzu per riprendervi e che Crilin muoia per la quattordicesima volta per nulla! Suvvia giovani, dopo un po’, dovreste impararle anche voi queste semplici lezioni!

Trunks intento ad atteggiarsi da
carismatico figo incompreso

Interferenze dal futuro: Dopo la sconfitta di Freezer, arriva sulla Terra un misterioso Saiyan con i capelli viola e una sospetta conoscenza di tutti i protagonisti. Si tratta di Trunks, il figlio di Vegeta e Bulma, venuto dal futuro per salvare Goku dal suo peggior nemico: una malattia cardiaca (triste a dirsi ma quella che mette più in difficoltà Goku in tutta la serie è una stramaledetta malattia - ma tanto è solo il solito trucco per far in modo che Goku non combatta subito). Ora, il caro Trunks si presenta come uno che la sa lunghissima e che spacca le montagne con lo sguardo (appena arriva affetta in un nanosecondo un redivivo Freezer, andato sulla Terra con suo padre per dare il secondo Round di legnate ai Saiyan).

Almeno a lui la spada non si
rompe al primo colpo ...

Rivela l’incubo dei cyborg (ovvero che il Dottor Gelo, scienziato malvagio dell’ex Red Ribbon, rimasto senza lavoro, si è dato all’hobby di costruire cyborg con il gusto per la distruzione e la devastazione - la collezione di francobolli, no? Troppo mainstream, vero?), dà un farmaco speciale a Goku e se ne torna a casa. Peccato solo che le cose non vadano poi esattamente come le aveva pensate. La storia cambia, ci sono dei cyborg in più e, soprattutto, nel suo futuro si fa ammazzare da Cell, l’ultimo e più pericoloso dei cyborg, che gli frega la navetta per il viaggio del tempo e torna indietro dai nostri per fare un macello. Ma bravo Trunks, un bell’applauso, non è servito praticamente a nulla (se non per dare tempo agli scartini della squadra di Goku di allenarsi mentre i Cyborg finivano di essere preparati e a portare una medicina. Bartolini chiede se può assumerlo come corriere, visto che quello gli riesce bene!) e anche in battaglia, poi, fa sufficientemente schifo (ammicca certi figuroni terribili, che proprio poteva anche starsene a casa. E tra l’altro cerca affetto paterno da un Vegeta che è così schifato da far finta di non conoscerlo!). Questo arco narrativo è il mio preferito del manga (una trama, si sente odore di una trama, che emozione!) ma Mirai Trunks** è un personaggio tanto carino ma utile come Gohan nella saga di Majin Bu!

** Per distinguerlo dal se stesso neonato viene ribattezzato amichevolmente Mirai Trunks, ovvero Trunks del futuro.

L'unico momento di gloria di Gohan

Luminescenza: La chiave del successo in Dragon Ball è l’allenamento folle e disumano. Correre con dei pesi assurdi nascosti nella tuta, abbandonare i bambini nella giungla, sottoporsi ad una gravità esagerata e mettersi alla prova fino a quasi schiattare è l’unico modo per andare avanti (oh, e a nessuno viene mai un’ernia o si sloga una caviglia! Non provateci a casa che poi vi fate male!). Quando un personaggio si è allenato abbastanza passa di livello o vince un nuovo fantastico potere combattivo random e, se è uno dei protagonisti, la sua aura diventa visibile, dotandolo di una simpatica luminescenza antinebbia (tra l’altro utilissima per andare in bagno di notte senza accendere tutte le luci della casa!). In particolar modo i Super Saiyan (divisi in livelli, come i personaggi di D&D: primo livello, secondo livello, terzo livello, …) si illuminano d’immenso come delle specie di vampiri sberluccicosi ante litteram. Con la piccola differenza che, invece di essere emo e stalker sono tamarri e guerrafondai!

Il maestro sbircia Bulma (tanto per cambiare)

Il serissimo Maestro Muten

Maestro: Nella sua carriera Goku ha a che fare con una marea di maestri e insegnanti assortiti (che si prendono la soddisfazione di farlo sgobbare come un mulo). Parte dalle cure di suo nonno Gohan (pover’anima, ammazzato dal nipote-disastro), passa per le mani del famoso Maestro Muten, l’Eremita della Tartaruga, un maestro porcello di finissima scelta (all’inizio sembra essere in grado di spaccare ogni cosa ma, dopo pochi volumi, si rende conto di essere completamente inutile e si rintana a casa sua a guardare porno - non che la cosa gli dispiaccia in alcun modo), arriva a farsi istruire dal gatto bastardo Karin (che Toriyama disegnò pensando all’espressione del suo gatto Koje mentre dormiva e, in effetti, ha la perenne faccia soddisfatta del gatto che se la ronfa quando un umano nei dintorni sgobba).

Goku momentaneamente morto.
Dietro di lui Re Kaioh

Dopo passa direttamente nelle mani di Re Kaioh (una locale divinità), che lo introduce agli allenamenti a gravità aumentata (poi sfruttati nella Stanza dello Spirito e del Tempo, un posto a gravità folle e dalle caratteristiche ambientali estreme, dove un anno equivale ad un giorno fuori - usato per sbrigare le procedure di allenamento, che Toriyama aveva finito le scuse per far ritardare l’arrivo dei nemici). Ad un certo punto, però, il caro Goku si rende anche conto che tutti questi maestri, oltre a fargli fare un sacco di esercizio fisico (a volte anche molto inutile) non è che poi gli stiano insegnando gran ché (una tecnica il Maestro Muten, zero il Maestro Karin, ben due Re Kaioh) per cui fa che cominciare a darsi da fare da solo, andando a farsi insegnare (leggi: estorcere) tecniche segrete ad abitanti inermi di altri pianeti (dove recupera abilità come il teletrasporto e la fusione).

Goku si sta per teletrasportare e
pronuncia il battutone della vita!

Nuvola d’oro: Gli spostamenti, per dei personaggi che devono essere sempre pronti a combattere e che non sanno mai dove potrebbe atterrare il prossimo nemico, sono sempre un problema. All’inizio Goku viaggiava a piedi, poi arrivano le capsule di Bulma, che comunque erano troppo lente, presto soppiantate dalla famosa Nuvola d’oro (una magica nuvola su cui può salire solo chi ha un cuore puro, che Goku ovviamente ha. In realtà ho il vago sospetto che quella nuvola apprezzi i cretini più che i cuore d’oro, visto chi fa salire). Dopo la saga del Maestro della Gru, i nostri eroi cominciano a volare (senza una spiegazione plausibile. Se prima non l’hanno mai fatto non è ben chiaro come possano iniziare a galleggiare così) e poi, dulcis in fundo, Goku impara il teletrasporto mentre è a spasso per lo spazio dopo aver sconfitto Freezer. Peccato solo che non si degni di insegnarlo a nessun altro (quando, invece, sarebbe perlomeno una tecnica salva-vita!). Goku, tesorino, te l’ho già detto che sei un pelo stronzetto?

Goku lancia l'onda energetica

Onda Energetica (per i nippofili Kamehameha かめはめ波): È la tecnica più famosa di Dragon Ball ed è una specie di blast di energia che Goku e compagni di merende lanciano assumendo la classica posa da combattimento con le mani aperte, portate all’altezza di un fianco e poi spinte in avanti. In realtà tutte le tecniche di Dragon Ball (se si escludono i cazzotti che i personaggi si rifilano quando, per non meglio chiarificati motivi, decidono di risolvere le loro dispute andando sul fisico) sono blast di energia! Dalla sfera Genkidama (quella che Goku usa a fine della saga di Majin Bu per finire lo scontro, una cosa super enorme e con un potenziale distruttivo assurdo, ulteriormente potenziata dall’energia dei terrestri) al Tayoken (il Colpo del sole di Tenshinhan, una cosetta ridicola che si limita ad accecare l’avversario per qualche secondo), non se ne salva una, per cui, da un certo punto in poi del manga, la sfida tra i due combattenti si risolve ad una misera gara a chi ce l’ha più grande. L’onda energetica, intendo! [SPOILER] Vince sempre Goku. E chiudo qui il discorso prima di esser fraintesa [FINE SPOILER]

Non capisco perché in molte illustrazioni Bulma abbia i capelli rosa.

Piccolo in volo

Piccolo: Con questo nome che pare subito una presa in giro [2], si presenta il primo degli avversarsi veramente tosti di Goku (che quelli prima di lui sono davvero degli scartini). Il grande mago Piccolo è nato dalla parte malvagia che Dio ha secreto dal suo corpo (i namecciani sono strani, si sa) e cerca di conquistare il mondo per raderlo al suolo. La banda di Goku lo sconfigge ma lui, in punto di morte, sputa un uovo da cui nasce un se stesso giovane che, dopo essersi allenato per anni, pensa bene che la cosa giusta da fare sia iscriversi al Torneo Tenkaichi.

Da piccolo era un pataciuffolino adorabile!
Viene voglia di strapazzarlo di coccole!

Dopo il secondo round in cui le prende secche da Goku, capisce che è il caso di piantarla, che tanto contro la raccomandazione da protagonista non c’è nulla da fare (e questo è il genio della banda, pensate un po’ al livello intellettivo degli altri, è già tanto che riescano a contare fino a tre senza incasinarsi), e entra nell’allegra combriccola dei buoni (perdendo, pian piano, sempre più rilevanza, fino a diventare un’indistinta macchia verdastra che fa le facce buffe sullo sfondo). Dopo che che è passato dal lato luminoso da tipo dieci minuti, Goku fa che morire e gli affida il suo bambino di pochi anni da allenare (quel povero mentecatto di Gohan, l’unico che vorrebbe studiare in un mondo dove vige la legge della giungla e l’ambizione somma dei suoi parenti è di prendersi reciprocamente a sprangate!). Certo, perché, a questo punto, non lasciarlo direttamente tra le amorevoli mani di un killer psicopatico? Ah, giusto, Piccolo, fino a due pagine prima lo era!

Mr. Satan, dieci secondi prima di fare
una delle sue figuracce

Quello lì?: Durante lo scontro finale contro il cyborg Cell (versione perfetta, dopo che ha assorbito C-17 e C-18) compare dal nulla quel fanfarone bonaccione di Mr. Satan. Questo è uno che si spaccia per essere un gran campione di arti marziali, asserendo a gran voce di poter sconfiggere chiunque, ma si rende ben presto conto che la sua forza umana è a dir poco irrilevante contro alieni in grado di vaporizzare montagne. Grazie ad una dose di fondello non indifferente (e a una temerarietà pazzesca, visto che non è in grado di ammettere di essere debole) riesce però a mantenere il titolo e il prestigio e diventa addirittura l'eroe della Terra, attribuendosi truffaldinamente la sconfitta di Cell (l'unico a cui la cosa rompe è Vegeta, la famiglia Son se ne frega altamente, anzi, preferisce l'anonimata). Però, bisogna ammettere che,con tutte le sue bugie e il suo poco coraggio, Mr. Satan riesce a fare qualcosa che esula delle possibilità di tutti i grandi guerrieri e mostri sacri della battaglia: Mr. Satan azzera la minaccia di Majin Bu, il nemico finale, quello super mega fuori scala, senza tirare un singolo cazzotto!

Anzi, fa proprio il contrario, ammansendolo diventando suo amico e imparando a capirlo! Tra l'altro poco dopo, quando poi Bu diventa malvagio perché gli ammazzano il cane e Goku, per sconfiggerlo, è costretto a fare la famigerata sfera Genkidama finale, è solo sentendo la richiesta di Mr. Satan che la gente di tutto il mondo, che l’aveva sempre adorato come eroe, dona la sua forza (quando in modo ben diverso aveva reagito alla stessa richiesta avanzata da Goku e Vegeta). Mr. Satan si accolla non solo gli onori ma anche gli oneri di essere un simbolo per tutti e di brillare in qualunque situazione, anche le più disperate, anche se è solo un comune essere umano! Mr. Satan incarna la speranza per gli abitanti del mondo di Dragon Ball, una speranza che i Saiyan non si sono mai degnati di offrire, mantenendo il segreto sulle loro gesta! E per questo ritengo che sia un personaggio molto migliore di quello che appare ad un primo sguardo!

Mr. Satan un po' terrorizzato

Cell versione finale

Ritardo: Dicevamo prima che Goku è sempre l’ultimo ad arrivare sul campo di battaglia. Ogni santa volta è bloccato altrove (e Toriyama si gioca tutte le carte a sua disposizione: sposta il campo di battaglia su un altro pianeta, lo fa ammalare, lo fa allenare in posti assurdi, lo fa morire! Se ci fosse stata un’altra serie dopo la saga di Majin Bu, secondo me, non avrebbe saputo come levarselo dalle scatole mentre Vegeta e compagnia prendevano papagne dal nuovo assurdo nemico. Probabilmente l’avrebbe piazzato in coda alle poste dietro ad una fila di vecchietti!) e arriva solo all’ultimissimo secondo, quando gli altri hanno già fatto la consueta figura di cacca, rimediando le consuete legnate. È mai possibile che non ci sia uno scontro uno di numero in cui il buon protagonista affronti direttamente il nemico senza costringere il lettore a sciropparsi volumi e volumi di gente che fa la splendidissima con i nuovi poteri assunti con l’ultimo estenuante (e inutile) allenamento per poi mangiare la polvere? L’unica volta in cui arriva quasi per tempo passa poi il nemico ad un Gohan palesemente sotto steroidi (che spiegherebbero anche il fatto che anni dopo, contro Majin Bu, ammicchi sono figuroni da peracottaio in vacanza).

Una svendita di Super Saiyan?

Saiyan: Goku è uno dei pochissimi esemplari della razza guerriera dei Saiyan, distrutta da Freezer insieme a Vegeta, il loro pianeta natale, quando lui era ancora un neonato (tho, come Superman!). Gli unici sopravvissuti sono Goku (che era stato spedito sulla Terra per conquistarla ma durante l’atterraggio ha preso una craniata tale che gli ha fatto scordare la sua missione e chi fosse - già da piccolo si mostrava promettente come scemo del villaggio), suo fratello Radish, Nappa (questi due servono solo a far numero e a prendere a schiaffi gli amici di Goku, per poi essere ammazzati a brutalmente e senza remore) e Vegeta (sai l’originalità di chiamare il principe di un pianeta con il nome del pianeta stesso. È un po’ come se il Royal Baby, invece che George, l’avessero chiamato United Kingdom). I Saiyan hanno una forza spaventosa (motivo per cui tutti quelli che temono di finire a gulasch, se si incazza troppo, dicono che Goku è intelligentissimo e geniale, quando è palese che non lo sia), la coda da scimmia (che è anche il loro punto debole, ma possono tagliarsela senza grossi problemi) e, quando vedono la Luna piena, si trasformano in giganteschi e ferocissimi scimmioni (Goku ci ammazza suo nonno Gohan durante una di queste trasformazioni).

In realtà dice 8000 e non 9000.
Quella battuta fu un errore del
doppiatore americano.

Per risolvere il problema, invece di mozzare la coda ai due Saiyan esistenti (cosa che poi puntualmente succede comunque), quei geni del male dei comprimari pensano bene di distruggere la Luna. Due volte. Ma la cosa più semplice e indolore, no? Chissà quanta gente è morta o ridotta alla fame per l’annullamento delle maree e il conseguente sconvolgimento dell'ecosistema!
I due Saiyan sopravvissuti hanno uno strano rapporto tra di loro. Da una parte si prenderebbero a canocchie dalla mattina alla sera (ma che novità), dall’altro Goku, dopo la loro prima battaglia, non vuole più combattere con Vegeta (credo solo per dargli noia, non vedo altre spiegazioni - Goku un po’ è stronzo), facendo salire l’ira funesta all’orgoglioso e testardo principe dei Saiyan, che finisce poi per fare cazzata (tipo farsi controllare dal mago Babidi, quello che risveglia Majin Bu per poi farsi ammazzare da lui come un povero idiota - ehi, aspetta un po’, ma questa Toriyama non se l’era già giocata con C-17 e C-18 che ammazzano il Dottor Gelo quando si stufano di prendere ordini? E con Freezer fa incazzare il suo sottoposto Vegeta? ).

Secondo Tenkaichi, Yamcha vs Tenshihan

Torneo: L’intera serie è basata sulla logica del torneo, per cui tutti i combattimenti rilevanti saranno sempre e solo scontri uno contro uno tra i buoni e i cattivi (che poi è una stronzata, se siete in dieci, quel cacchio di alieno super potente, spaccatelo di botte in dieci, invece di andare uno alla volta, come i ninja dei film anni ottanta! Non vi hanno mai detto che l’unione fa la forza!? Le uniche volte in cui attaccano in più di uno in uno scontro vero è per sfruttare qualche espediente narrativo per spedire Goku all'Aldilà). Tra l'altro, i personaggi sono davvero appassionatissimi sfegatati di tornei, al punto che Goku partecipa a ben cinque edizioni del Torneo Tenkaichi (a cui si iscrive chiunque abbia un contro in sospeso con qualcun'altro!), quelli del Red Ribbon attaccano rigorosamente in ordine di forza crescente, Vegeta e compagni usano la scusa dell'orgoglio Saiyan (che impone, manco a dirlo, il singolar tenzone - e su questo punto Vegeta è petulante come una vecchia suocera), Cell, dato che c'è, fa che orgnaizzare un torneo amichevole (con in palio robetta come il destino dell'umanità) e Majin Bu viene fuori, indovina, indovina, durante un torneo (uno dei soliti Tenkaichi)! E organizzare un bel torneo nello spazio profondo, dove questi geni della lotta possano prendersi a mazzate sui dentini senza rischiare di far sempre saltare in aria il pianeta? E abolire i tornei di arti marziali che portano malissimo?

Seriamente qualcuno ha pensato
che questo fosse un buon finale?

Ultima cazzata: Credo che il punto in cui Toriyama fallisca maggiormente in questo manga sia il finale. Per chi se lo fosse fortunatamente perso, ci penso io a raccontarlo! Anni dopo la sconfitta di Majin Bu, Mr. Satan e Majin Bu ciccione controllano un racket di tornei truccati (per far vincere sempre Mr. Satan, che vive della rendita dei premi). Ad un certo punto si iscrive un ragazzino super forte (che poi è la reincarnazione di Majin Bu piccolo e stronzo - Majin Bu si era scisso in due parti, una buona e una malvagia, quella buona vive di cazzeggio con Mr. Statan, l'altra è morta e si è reincarnata) Goku lo nota e decide di allenarlo e farlo diventare invincibile. Perché? Perché questa cosa? Goku ha una famiglia (che abbandona senza remore per, tipo, la decima volta) e una vita (di cui evidentemente non gliene frega nulla) e molla tutto per trasferirsi a scrocco a casa del moccioso. Ripeto: a scrocco! Per poi far cosa, rendere la maledetta reincarnazione del maledetto Majin Bu (quello che per farlo fuori hanno dovuto fondersi tra Super Saiyan!) forte? Ma Goku, caro, sei scemo? (cioè, non è che sia proprio una novità, hai dato segni di squilibrio fin dall’infanzia) Ma i tuoi figli? Il sangue del tuo sangue? E tua moglie? E i tuoi amici? E … no basta, questo protagonista mi sconcerta!

Pilaf: spaventoso. Proprio!

Vai a vedere che …: tutte le sfighe della serie sono colpa di Goku!? Pilaf era un essere inutile, voleva le sfere ma non avrebbe mai dominato sul mondo per, diciamo, più di una settimana. Goku lo umilia e lui si vendica liberando il Grande Mago Piccolo, che per poco non fa una strage su scala mondiale. I Sayan arrivano sulla Terra solo perché c’era lui. I cyborg vengono creati perché distrugge il Red Ribbon e il dottor Gelo si ritrova senza nessuno a controllarlo. Gli unici periodi di vera pace sono quelli in cui è prontamente defunto e passa il tempo a pomparsi di esercizi assurdi nell’Aldilà! Appena mette il naso sulla Terra perché ha il permesso di tornare in vita per un singolo maledetto giorno (che astutamente impiega per partecipare ad un dannatissimo Torneo Tenkaichi), torna in vita quel mostro di Majin Bu che rade al suolo il pianeta! Ma lasciatelo all’altro mondo questo protagonista! Sa solo portare solo sfiga immensa! Ma quale eroe e eroe, è una minaccia con le gambe e i capelli scolpiti nel gel!

Il drago con due delle sette sfere

Zot: Quello di cui non ho ancora parlato è del vero e proprio Deus ex Machina di questa serie: il drago Shenron! Il drago dalle cui sfere l’intero manga prende il nome! Il drago è stato creato da Dio e viene convocato unendo le sette sfere, sparse per il mondo, e pronunciando una formula precisa. Il drago può esaudire un desiderio (il più gettonato è “Fai risorgere tutti, tranne i cattivoni! Mi raccomando, non dimenticarti di Crilin”) e, dopo che Dende diventa il nuovo Dio, passa di livello e può esaudirne fino a tre. Anche su Namecc (e poi su Neo-Namecc) hanno un drago, sempre evocabile con le sfere, per permettere ai protagonisti di risorgere in pace anche quando combattono fuori dalla Terra. Diciamo che con questo sistema, purtroppo, tutte le morti del manga tendono a perdere pathos e significato. Persino quella del padre di Upa (la primissima, quella che non ti aspetti e che più colpisce), va a finire a tarallucci e vino. Per di più, i morti non è che siano proprio morti-morti, praticamente finiscono in un Aldilà dove l’unica differenza sostanziale che hanno rispetto a quando sono in vita è il fatto di sfoggiare l’aureola e di poter tornare in azione solo tramite dei permessi speciali (che regolarmente ricevono). Questa è persino più farlocca della morte a tempo determinato dei supereroi Marvel e DC! Ma perché il Drago non li fulmina tutti, la millesima volta che gli chiedono sempre lo stesso maledetto desiderio?

Il cast saluta i lettori che hanno terminato di leggere la storia

Una delle tante piccole incongruenze del manga:
Goku scarica questi tipi sulla Luna, dove non
c'è ossigeno, mentre dopo non è in grado di
respirare fuori dall'atmosfera.

In conclusione Dragon Ball è un manga shōnen estremamente classico (e a tratti abbastanza ingenuo, anche se ai suoi tempi era originale), basato su una logica a torneo che porta i suoi personaggi a scontrarsi tra di loro sempre e solo a coppie (al massimo a terne con la fusione ma il succo non cambia). Trovo che abbia nelle sue saghe centrali (quelle di Piccolo, Freezer e dei Cyborg) la sua parte migliore, con il picco massimo in quella dei Cyborg, in cui Toriyama gestisce un intreccio un pelo più complicato (e deve anche fare attenzione a non devastare la continuità temporale, anche se si gioca la sempreverde carta delle linee temporali disgiunte), mentre la prima (quella con Goku infante) è sostanzialmente farraginosa e noiosetta e quella finale (Majun Bu) si copre di una patina di ridicolo. Tra tutti i personaggi il mio preferito rimane Piccolo, ma trovo anche molto interessante la figura di Mr. Satan, costruita appositamente per essere antipatica ma estremamente rilevante nell’economia della parte finale della serie, mentre i vari guerrieri e Saiyan non mi dicono molto (Goku da piccolo l’ho trovato odioso e non è che esattamente impazzisca per gli altri!). Il punto forte di questa serie è senza alcun dubbio l’ottimo disegno di Toriyama. Personalmente l’ho trovato un manga di combattimento abbastanza buono ma non splendido, che sicuramente non è invecchiato in modo ottimale, ma che si fa leggere senza grossi problemi.

[1] La storia è ispirata al classico romanzo cinese Viaggio in Occidente, mischiato con le arti marziali dei film di Jackie Chan (di cui Toriyama è un grande fan, al punto che il maestro Muten, per travestirsi, assume il nome insgamabile di Jackie Chun). A questo proposito si può osservare che, nel gruppo originale, Bulma interpreta la parte di Sanzo, Goku, quella di Son Goku (maddai!), Olong/Oscar quella di Cho Hakkai e Yamcha quella di Sha Gojo. La storia, come Toriyama l’aveva originalmente concepita, doveva concludersi con la raccolta delle sfere del Drago, ma l’autore decise poi di aggiungere il torneo Tenkaichi, che riscosse un gran successo e lo spinse ad andare avanti. La storia di Freezer e il fatto che distruggesse i pianeti per rivenderli al miglior offerente, invece, è ispirata agli speculatori immobiliari, che l’autore definì “le persone peggiori del mondo”.

[2] I nomi in Dragon Ball sono tutti terribili. Escludendo Son Goku (che era il nome del personaggio del romanzo originale e che quindi rimane tale e comunque significa “Leggendario Re delle scimmie”), tutti i Saiyan hanno nomi di ortaggi, per cui Kakaroth significa “carota”, Radish “rapanello”, Vegeta è “verdura” e Nappa è, letteralmente “le foglie della verdura”, altra gente come Pilaf (che è un tipo di riso), Olong (che è un tè), Zarbon (un frutto esotico), Jiaozi (indica i Gyoza, i famosi ravioli cinesi), Ginew (che è la traslitterazione di “latte” in giapponese - tutti i suoi sottoposti sono latticini) rimangono nell’ambito del culinario, mentre i namecciani hanno tutti nomi che sono varianti di lumache (Namecc deriva dal giapponese ナメクジ Namekuji, che significa, guarda a caso, “lumaca”) e quelli della famiglia demoniaca si buttano sugli strumenti musicali (Piccolo è un tipo di flauto). I migliori rimangono, però, Bulma (che significa “mutandine da donna”), Trunks (“calzoncini”), Chichi (traslitterato male in italiano, significa “seno materno” - ma si può chiamare così una figlia?) e, dulcis in fundo, Crilin che è un mix tra Kuri, che vuol dire “castagna”, in chiaro riferimento alla sua testa rasata, e "Shaolin", per il suo aspetto da monaco Shaolin. Che si era fumata sua madre quando l’ha chiamato così? Roba forte senza alcun dubbio!

La sigla italiana della prima serie di Dragon Ball

La sigla di Dragon Ball Z (ovvero dalla saga dei Saiyan)