martedì 23 agosto 2011

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Racconto di viaggio: la Turchia

Il mercato delle spezie di Istanbul
Come accennato nel precedente post, ho effettuato un viaggio di una decina di giorni in Turchia e adesso ne approfitto per raccontare qualcosa e per postare qualche foto. Non scenderò nei dettagli perchè l'argomento esula i contenuti principali del blog (ma tanto in genere me ne frego) e perchè altrimenti questo pezzo potrebbe diventare mortalmente noioso.

La Turchia è molto più europeizzata di quello che ci si può aspettare e la prima impressione di Istanbul è stata proprio quella di una città moderna, molto attiva e caotica, più sullo stampo di una città asiatica (insegne e negozietti ovunque) che di una africana. Per fare un paragone abbastanza banale si può dire che assomiglia molto ad Atene come stile. La popolazione è abbastanza occidentalizzata per cui si possono vedere anche abiti molto succinti e solo poche donne portano il velo. I Turchi sono molto eterogenei come popolazione, sia dal punto di vista etnico che da quello culturale, e sono decisamente poco religiosi per cui, anche se durante la mia visita era il periodo del Ramadam, ho visto un sacco di gente mangiare a tutte le ore. In generale è una popolazione abbastanza gentile, anche se a tratti un po’ grezza, e, nonostante l’inglese sia una lontana chimera, cercano di farsi capire in qualche modo. 

La moschea della Madre a Istanbul
Volendo dividere le mete del viaggio in categorie di stili se ne possono trovare principalmente tre: arte ottomana, resti greco-romani e posti dove la natura ha dato una manina. Nel primo gruppo abbiamo Istanbul e Konya. La prima con le sue bellissime moschee (la Moschea Blu, Hagea Sofia, la Moschea della madre e la Moschea Suleymaiye), i palazzi dei Sultani come il Topkapi e il Dolmabahce e il bellissimo mercato delle spezie. In realtà spesso si trovano, come a Hagea Sofia stessa, molte influenze del periodo bizantino e romano. Questo è assolutamente fisiologico in una città che esiste da migliaia di anni e mostra chiaramente le tracce delle civiltà che l’hanno vissuta. Per quanto riguarda Konya, la città più integralista della Turchia, è molto interessante il mausoleo di Mevlana, il mistico più importante dell’islamismo, con le sue tombe di rappresentanza e la visita di almeno uno dei caravanserragli ottomani che si trovano lungo l'antica via della seta. 

La biblioteca di Efeso
 Nella seconda categoria ci sono le rovine greche di Troia, di cui non è rimasto molto, ma la visita del sito è molto suggestiva, dell’Asceplion di Pergamo (un centro di cura dell’antichità), di Efeso, città molto ben conservata con una bellissima biblioteca, e di Aphrodisias, un piccolo gioiello, con un impressionante stadio romano. Tutti questi siti archeologici sono ancora in lavorazione per cui è possibile che visitandoli tra qualche anno si possano ammirare delle scoperte inaspettate. In questa categoria rientra anche l’imponente città di Hierapolis, con la sua stupenda e antichissima necropoli molto ben conservata e la sua grande e bella città romana con influenze bizantine. 

Le terrazze calcaree di Pammukale
Hierapolis rientra anche nella terza categoria dato che, svoltato il costone della montagna, si arriva alle meravigliose e impressionanti cascate calcaree di Pammukale. Questo è un fantastico centro termale all’aperto, dove si può anche fare il bagno, e un patrimonio dell’umanità protetto dall’Unesco. L’acqua molto calcarea che scorre su questo lato della valle ha costruito, nell’arco dei secoli, delle stupende e impressionanti terrazze bianche. Le foto non rendono neanche lentamente l’idea del colpo d’occhio che questo splendido posto riesce a regalare al visitatore. 

Camini delle Fate in Cappadocia
Sempre nella categoria gentilmente sponsorizzata da Madre Natura abbiamo le incredibili formazioni di tufo della Cappadocia (tra cui la fortezza del post precedente). Queste valli sono state create da eruzioni vulcaniche avvenute 30 milioni di anni fa e sono composte da tufo (cenere vulcanica compattata), ricoperto da solida roccia vulcanica. L’erosione del friabile tufo crea delle forme geometriche che ne determinano l’aspetto caratteristico. In questa zona si possono quindi trovare delle specie di coni giganti, scavati al loro interno dall’uomo nell’arco dei millenni (ad esempio le bellissime chiese del museo di Goreme) e in alcuni casi ancora adesso abitati. I più originali sono i cosiddetti “Camini delle Fate”, ovvero quelli che ancora possiedono lo strato lavico sopra e assumono la caratteristica forma a fungo. 

Tramonto sul mar di Marmara
In quest’ultima categoria vi è ancora il lago salato, che in questa stagione è quasi completamente secco, e regala un desolante e alieno paesaggio. Si può vedere per chilometri e chilometri solo il bianco asettico del sale, senza nessuna forma di vita che gli appartenga. 
Per quanto riguarda invece i musei ho visitato quello Archelogico di Ankara, piccolo ma molto interessante, ma non ho avuto tempo per quello di Istanbul che è un vero gigante. 

In definitiva possono dire che la Turchia è un posto bellissimo, che si mangia molto bene (specialmente il kabab, che vuol dire carne alla griglia, e i dolci a base di miele) e che merita sicuramente una visita. Non si può farsi mancare un pericolosissimo Turkish Cofee (occhio al fondo catramoso) o un Cay (the nero turco). Mi spiace soltanto non aver potuto visitare Hattusas, l’antica capitale ittita, che, secondo me, meritava di essere vista e di non aver avuto ancora qualche giorno per approfondire la conoscenza di Istanbul. 
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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





7 commenti :

  1. Ma...ma...è arrivato subito *___*
    Leggendo il tuo post, mi sono sempre più convinta di volerci andare *-* Sembra meravigliosa! Le cascate calcaree di Pammukale paiono bellissime.
    Il fondo catramoso del caffè? XD Avevo sentito parlare della sua potenza, ma così mi pare eccessivo XD

    Ma hai fatto un tour fai da te o guidato? Io non saprei come muovermi l^...i mezzi pubblici sono affidabili? E' meglio andare con qualcuno che sappia cosa fare?

    Peccato per Hattusas ç___ç

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  2. Per il caffè basta lasciarlo decantare per qualche minuto, in modo che il fondo si depositi, e poi non bere assolutamente i fondi. E' sempre molto interessante vedere la reazione del primo del gruppo che non conosce il trucco e lo beve tutto di un sorso ^^

    Ho fatto un tour con la TurbanItalia (notoriamente la migliore agenzia per quanto riguarda la Turchia). I mezzi pubblici sono una vera schifezza, o meglio in città ci sono una marea di pullman e taxy (o pullmini), ma i collegamenti tra le varie città sono molto più ostici (per esempio non ci sono quasi treni). Credo che senza un macchina sia davvero difficile da fare. Oltre al fatto che i chilometri da macinare sono veramente un'esagerazione e il poveraccio che guida finisce per non godersi il viaggio ^^

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  3. Grazie delle info! *-* Sei stata gentilissima ♥
    Hmmm, peccato che i collegamenti fuori città non siano un gran che =_= Ma un po' me l'aspettavo, visti i vari reportage che passano in tv XD

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  4. Il rischio in questi posti dove le mete sono così lontane è quello di perdere un sacco di tempo in spostamenti. Anche perchè spesso le cose belle da vedere sono un po' infognate e se hai il fedele autista del pullman che sa dove andare è tutta un'altra musica ^^

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  5. Curiosità culinaria: come è il kebab da quelle parti? Qui in italia ne ho visti 2 tipi principali, quello a "panino" e quello a "piadina arrotolata" (che è il mio preferito, ma ha l'aria di essere una modifica italiana).

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  6. Ma CHE BELLO!!! Voglio andarci anch' iooooo!

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  7. @I am not a girl I am not a gamer: Kebab vuol dire letteralmente alla griglia quindi per loro è qualunque cosa cucinata in questo modo dalle strisce di "rotolone" come intendiamo noi alle polpette. In generale lì lo servono non come panino da asporto ma principalmente come piatto, spesso condito con molto yogurt acido e una salsa al pomodoro perchè usano molto la carne di montone che è parecchio saporita e i condimenti ne smorzano un po' il sapore. In generale il pane che usano è quello del panino tagliato che fanno qui (la piadina non esiste) e spesso il piatto è fatto nel seguente modo: pane sotto, ricoperto da carne con la salsa rossa e da un lato lo yogurt e il contorno (insalata o patatine). La carne in questione può essere qualunque cosa grigliata (a seconda del tipo scelto). I "rotoloni" come li vediamo noi esistono di svariati tipi: di pollo (soft), di agnello (saporito), con aggiunta di peperoni ecc. Diciamo che lì lo spiedo (doner) se lo fanno un po' come gli pare

    @Piperita Patty: è veramente un bel posto, una visita la merita ^^

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