Exit Poll 04 - L’importanza di essere inutili e dannosi

Eccoci finalmente (lo so, lo so, dovevo finirla per mercoledì) alla quarta puntata per la rubrica Exit Poll nonché alla prima che riesco a pubblicare in ritardo (prima o poi doveva succedere, in fondo se mi impegno sono la regina dei ritardi e poi, che io non sappia farmi una scaletta decente dei post è anche risaputo). Ne approfitto per annunciare che, da questa volta in poi, passeranno tre settimane tra una puntata della rubrica e l’altra. Purtroppo con gli impegni della mia vita reale altrimenti non riesco a starci dietro e finisce, come in questo caso, che la rubrica potrebbe non essere pronta per la data stabilita. Ma ora, bando alle ciance, andiamo a vedere di cosa tratta la puntata odierna!

PREMIAZIONE DELLA PUNTATA PRECEDENTE

Il vincitore indiscusso del calcio nel deretano in palio nella scorsa edizionePost completo con tutti i commenti di questa rubrica è *rullo di tamburi* il governatore Ratcliffe, piazzatosi da subito in prima posizione! Prego faccia un passo avanti verso il bordo della scialuppa e si appresti a ricevere la vigorosa e meritatissima pedata nel sedere. Non ha molto da ridere Gaston, che si trova sul secondo gradino del podio a pochissimi voti dal suo collega, distanziando molto uno scocciatissimo Clayton che si sta già mettendo a remare per non perdere tempo (intanto controlla lo stato di salute di Scar e valuta a quanto potrebbe venderlo al mercato nero). A pari merito in quarta posizione Scar e Edgar, ormai certi di non fare un bel bagno fuori stagione in pieno oceano,  mantengono profilo basso e si mimetizzano con indifferenza di causa con il fondo della barca.

Assegnare il premio della giuria diventa sempre più difficile, visto che le spiegazioni sono tutte fantastiche ma, anche questa volta, abbiamo un secondo vincitore: Gaston! Automaticjoy se vuoi venire fino qui a dargli direttamente tu il benservito a nome dei tuoi beneamati libri sotto forma di pedadone, almeno così la smette di specchiarsi in ogni superficie lucida che incontra. Per quanto riguarda, invece, le mie spiegazioni, sono pienamente d’accordo con il risultato del sondaggio, visto che avrei spedito allegramente in mare il governatore Ratcliffe. Scar è troppo cinicamente simpatico per essere affogato così (che se è un po’ pericolosino come soggetto, non so se lo vorrei come miglior amico), Edgar è pateticamente imbranato (e quindi tendenzialmente innocuo), mentre due paia di braccia robuste come quelle di Gaston (imbavagliato per sicurezza) e Clayton non fanno mai male. Specie se c’è da remare per arrivare a casa.

L’ARGOMENTO DELLA PUNTATA ODIERNA E’ …

I giornali nel regno in cui vive Cenerentola

I personaggi principali maschili! Non posso dire i principi perchè un paio di quelli che ho scelto non lo sono ma tutti quanti sono dei comprimari di alcune delle più famose donne sfornate dalla Walt Disney. Quello che andremo a vedere oggi è la loro inutilità o meglio ancora, quanto riescono ad essere schifosamente dannosi quando cercano di combinare qualcosa di buono. Fuori gara per meriti sul campo è Christopher, il principe di Cenerentola (scommetto che nessuno sapeva che il damerino in bianco e rosso si chiamasse così) perchè è l’unico personaggio nella storia della Disney che riesce a non fare assolutamente nulla al di fuori delle minime funzioni vitali e a beccarsi una sposa super accessoriata come Cenerentola. Riassumendo il protozoo si annoia al ballo (organizzato da suo padre per cercargli moglie), si impegna ben in un walzer e decide che l’unica ragazza che è riuscita a farlo spostare di mezzo metro è la donna della sua vita. Quando questa scappa (e vorrei dire Cenerentola correva su una scalinata con ai piedi delle scarpe con il tacco interamente fatte in vetro, non credo che facesse i record di Bolt) si lascia distanziare e si limita a raccogliere la scarpina trovata. Non pago, invece di cercarla personalmente, essendo anche l’unico ad averla vista per bene in faccia, manda il Granduca a fare la prova della scarpetta, con il rischio che questo ancora tornasse con una delle sorellastre. Quest’uomo è il ritratto definitivo della pigrizia indolente, la definizione incarnata di accidia! A uno così bisogna ricordarsi di fare la polvere! La mattina le mutande le indossa da solo o ci pensa anche a quello il Granduca?

PASSIAMO ORA A VEDERE I CADIDATI DEL GIORNO


1) Il principe Eric - La Sirenetta

Anche in questa fan art in posa sexy
si nota lo sguardo da totano

Per la serie dei bellimbusti e i principini viziati con sempre la pappa pronta ecco a voi Eric, uno dei più inutili Gary Stu di tutta la collezione dei principi Disney! Già dal primo momento in cui viene presentato si capisce subito che è un classico farfallone che non ha nessuna voglia di impegnarsi seriamente in niente. Attacca con il suo attenente/maggiordomo/quello che è il solito discorso paraculo dicendo che sposerà solo la donna giusta e che lo farà solo quando la troverà mentre, nel frattempo, si tiene occupato cazzeggiando liberamente. Poi la nave su cui si trova naufraga miseramente e il caro, piccolo, dolce Eric rischia di annegare nel tentativo di salvare il suo cane (scemo del villaggio e ricordarsi del povero Max prima di essere su una scialuppa a debita distanza dalla nave, no?). Per sua fortuna Ariel lo vede, lo ripesca dal mare in tempesta e lo spiaggia sano e salvo praticamente nel giardino di casa. Il ritardato mentale, rendendosi conto di aver trovato una brava assistente sociale che si occupi di lui, si innamora perdutamente della fanciulla ma non riesce a vederla per via del sole negli occhi e ne ricorda solo la voce cristallina. Disperato la cerca dappertutto (e per dappertutto in questo caso si intende a tre metri da casa sua) e poi la trova esattamente dove l’aveva vista l’ultima volta ma non la riconosce! Ora per me a questo punto Eric sapeva benissimo chi aveva davanti ma faceva lo gnorri sperando di sgamare il  matrimonio. 

Da quel momento parte tutto un balletto di “Ma come sei carina, mi ricordi qualcuno” “Ma come, sei muta! Non sei tu la ragazza che mi ha salvato, vabbè comunque vieni casa con me, non si sa mai” “Eppure mi sembri quella giusta” “Naaaa, senza voce non si può fare nulla!” finchè il valletto/maggiordomo/quello che è non li spedisce insieme a fare i piccioncini. Eric pare convinto, Sebastian organizza anche una colonna sonora con i fiocchi ma ci pensa Ursula a rovinare tutto. Non che ci voglia molto con questo mollusco (e no, non sto parlando del povero Sebastian), ma la strega del mare gioca sporco e si presenta in versione figherrima con la voce di Ariel. L’allocco abbocca, la chiede in sposa e organizza nel giro di mezza giornata il suo fatidico matrimonio. Poi si sà, è un film Disney per cui finisce tutto bene, ma il modo in cui il pincipino perfettino uccide Ursula è una delle scene più inverosimili di sempre. Uno che ha già dimostrato scarse doti da nuotatore riesce, in un mare in tempesta, a salire sul relitto di una nave (che non si sa bene come ma magicamente galleggia), governarla e poi trafiggere la megera con la polena.  A quel punto finisce le scuse e si accasa con la piccola Ariel, generando poi anche una pargoletta (tal Sono-una-Mary-Sue-insopportabile-Melody). In La Sirenetta II non fa assolutamente nulla (fiero nel suo ruolo), se non disturbare Ariel e Melody nell’unico momento madre-figlia che avrebbe evitato tantissimi guai.

2) Aladdin – Aladdin

Al, non avrai mica dimenica in giro la
lampada, vero?

Aladdin è lo straccione e il truffatore della compagnia. Se gli altri partecipanti in gara sono effettivamente principi o almeno ufficiali con grado di capitano, lui no. Lui è un povero ladruncolo di Agraba che riesce anche a lamentarsi di quanto sia faticoso rubare per sopravvivere. Anima santa, trovati un lavoro e vedrai che le guardie non ti daranno più la caccia! In ogni caso il soggettone si distingue per la mano lesta (anche se la zampetta di Abu è molto, molto più lesta della sua, tanto che il 90% delle situazioni le risolve la scimmietta), l’espressione intelligente della cernia impanata e un gusto dell’orrido in fatto di abbigliamento. Tutta la sua fortuna sta nel fatto che Jafar lo seleziona per recuperare la lampada magica (che poi si tiene per merito del solito Abu) e per il fatto che accanto a lui ci sono sempre almeno un paio di personaggi secondari pronti a salvargli la pellaccia (fateci caso, Al non combina mai assolutamente nulla da solo, ha sempre bisogno di supporto fisico e morale). Persino nella fase di corteggiamento di Jasmine non può far a meno di avere con sé sia il genio sia il tappeto magico. 

In combattimento è utile come un’ameba e, onestamente, se il film non avesse avuto il suo nome, uno come Jafar se lo faceva a fettine. Vince solo grazie a una potente dose di raccomandazione e ad un sordido barbatrucco da cartellino rosso della Lega dei Personaggi Buoni (inventata or ora), legato al fatto che il suo avversario si fosse appena fatto prendere da una crisi di ingordigia da poteri cosmici. In ogni caso il lestofante è un ladruncolo da strapazzo, un bugiardo patentato e un pessimo amico, uno di quelli che al momento buono ritira ogni promessa e ti molla sull’erba. Mente sul fatto di essere un principe, inganna la povera principessa Jasmine ad oltranza (non vi dico quante panzane conta in tre film), arriva persino a fregare anche quel bonaccione del genio (estirpandogli un desiderio jolly) e poi si permette di fare la paternale ad Abu in continuo (ladro, bugiardo e precisino, urrà). In tutto questo l’unica cosa che sfrutta veramente è la sua parlantina sciolta (ma come quasi tutti gli altri bellimbusti)  per il resto balla tutto il tempo sul palmo della mano di Jafar e si fa anche rubare la lampada in modo che definire idiota è fargli un complimento (ok che aveva litigato con il genio ma mollarla in giro è veramente inqualificabile!).

3) John Smith – Pocahontas

Il ritratto del vero esploratore: uno che
regala ad un procione la sua preziosa
bussola!

Parte per la Virginia con il governatore Ratcliffe, di cui abbiamo già debitamente discusso nella precedente puntata, con il prestigioso ruolo di capitano della nave e di esperto di selvaggi. Questa sua presunta esperienza non si sa bene a cosa sia dovuta ma risulta totalmente inutile, visto che tutto quello che riesce a combinare durante la sua permanenza nel Nuovo Mondo è ingrassare di gallette un procione e rischiare di scatenare un inutile e sanguinoso conflitto in cui lui e i suoi soldati avrebbero fatto una ben magra fine. Durante la traversata di andata rischia la vita per ripescare un ragazzo stupidamente caduto in mare (allora, a me Ratcliffe sta sulle scatole, ma la definizione che dà di Thomas è perfetta “Un marinaio insipido e la pallida imitazione di un soldato”) e appena sbarcati nel Nuovo Mondo si dilegua nel nulla, lasciando tutto il lavoro pesante al suo prossimo. Mentre gli altri scavano alla ricerca dell'oro e innalzano il forte, John se ne va a spasso e corteggia la figlia del capo locale, rischiando di scatenarne doppiamente le ire (si sa che molti dei padri Disneyani di belle fanciulle sono ultra-oppressivi-protettivi).

Durante un suo incontro clandestino con Pocahontas succede il patatrac e proprio il ragazzo che ha tanto coraggiosamente salvato ed addestrato uccide un indiano (e tra l’altro non uno a caso ma il promesso della ragazza) per cui lui finisce con una bella condanna a morte sul capo. La storia finisce con Pocahontas che si intromette all’esecuzione, evita una guerra senza senso (che sti uomini se li lasci fare da soli solo danni combinano) e salva la testolina bionda di John. Lui, non pago di quanto fatto fino a quel momento si becca ancora una pallottola e viene rimpatriato di corsa in Inghilterra per essere curato (per la serie non essere mai un peso per il prossimo). Al momento della partenza giura amore eterno a Pocahontas (che gli ha anche ripetutamente salvato la pellaccia) ma in seguito si dimenticherà molto in fretta della bella pellerossa, consolandosi con delle dame inglesi. In Pocahontas II i due giovani si rincontrano e alla domanda di lei sul perchè non le abbia mai scritto neanche un lettera lui fa il vago e cambia argomento. I suoi tratti distintivi sono il bell’aspetto fisico, la stupidità immensa, un po’ di razzismo di fondo (voi siete solo selvaggi, ci pensiamo noi insegnarvi come si vive) e tanta, tanta sicurezza interiore (mal riposta).

4) Febo – Il Gobbo di Notre Dame

Il primo eroe (se tale si può definire) Disney
dotato di pizzetto della storia!

Febo è uno che si presenta ad una sconosciuta con le seguenti parole “Ciao, mi chiamo Febo, vuol dire Dio Sole” mentre la bracca in nome della legge, fiduciosissimo del suo bell’aspetto e della sua superiore tecnica di spada. Si innamora al primo sguardo di Esmeralda (ma quale personaggio maschile non l’ha fatto in quel film? Solo il Gargoyle zoofilo che sembrava interessato alla capretta!) e per “salvarla” il mentecatto arriva a maltrattare due povere guardie (tra l’altro suoi sottoposti quindi immaginate che reazione violenta possono aver avuto contro di lui) che stavano solo cercando di fare il proprio lavoro. Durante la festa dei folli, da bravo stalker, la rincorre nella chiesa e cerca di fare il bullo mostrando quanto è lucida la sua armatura e quanto affilata la sua spada. Esmeralda, donna di carattere, non si impressione neanche un po’e lo scaccia malamente a colpi di candelabro, così lo sfigato torna, con la coda tra le gambe, a fare il tirapiedi del cattivo (che non si vive di aria e amore e Frollo lo stipendio gliel’ha sempre pagato puntualissimo).

La routine di Febo torna quindi alla normalità, tra arresti immotivati e soprusi assortiti alla popolazione, finchè una volta Frollo si fa prendere un po’ troppo la mano dal suo ruolo di crudele dittatore e cerca di bruciare viva una famiglia, bambini compresi. Il capitano Febo, che fino a quel momento aveva assisto impassibile ad ogni tipo di sevizia, si ricorda improvvisamente di essere uno dei buoni  e si ribella, rimediando una freccia nella spalla e un tuffo nella Senna con tutta la sua splendente armatura addosso. A salvargli la pellaccia sarà ovviamente Esmeralda che avrà anche la brillantissima idea di portarlo moribondo da Quasimodo, ovvero in un posto dove Frollo ci passa tutti i santissimi giorni (questi due non brillano per sagacia, no no). Ricucito e curato alla bene e meglio cerca ancora di riscattarsi per le figuracce appena rimediate ma tutto quello che riesce a fare è portare involontariamente Frollo proprio nel posto super segreto dove Esmeralda e gli altri gitani si nascondevano, causando il più grande arresto di massa della storia della Disney. In soldoni tutto quello che fa nel suo film di appartenenza porta sempre e solo disastrose conseguenze, ma gli altri membri del cast sembrano non accorgersene e apprezzarlo comunque. Contenti loro.

5) Il principe Naveen – La principessa e il ranocchio

Chissà se la sua esperienza da ranocchio
gli ha lasciato il gusto per le mosche ...

Il principe Naveen di Maldonia (nazione totalmente inventata) è un giovane farfallone impenitente, così poco serio che i suoi genitori fanno che diseredarlo per non rischiare che mandi in vacca l’intero regno. Approda a Detroit intenzionato a sposare una ragazza ricchissima, così, giusto per vivere sulle spalle di qualcun altro il resto della sua vita, ma un destino poco benevolo lo aspetta al varco. Mentre il sordido lumacone cazzeggia allegramente per la città si imbatte, infatti, nell’uomo ombra, uno stregone voodoo potentissimo che lo trasforma malignamente in un ranocchio. Da quel momento al suo essere completamente inutile (a meno che non vi serva un suonatore di ukulele part-time o un ballerino free-lance) unisce anche il suo essere pesantemente dannoso. Contagia la povera Tiana con la ranocchite e la trascina in una serie di pericolosissime avventure (completamente indesiderate da una poveraccia che si spacca la schiena con due lavori per cercare di realizzare il suo sogno) nella palude circostante alla città.

 Non si possono contare le volte che qualcuno a scelta del cast dei buoni gli salva la vita, le volte in cui mette stupidamente in pericolo qualcuno e le volte che lazzaroneggia invece di aiutare. In pratica è una piattola verde che ammorba chiunque gli si avvicini, causando disastri a catena e cercando di fare lo splendido anche nel suo misero corpicino verde coperto di muco. Le sue abilità sono: suonare l’ukulele, ballare per strada e fare sorrisi radiosi a chiunque gli capiti a tiro. Tutto il resto per lui è off-limits, abituato com’è alla servitù del castello che si occupa di tutto per lui. Bisogna dargli atto che, a differenza di molti suoi colleghi (non faccio nomi perchè mi pare brutto ma è abbastanza evidente chi siano), riesce a migliorare e ad imparare qualcosa durante la sua permanenza nel ranocchio-verse. Impara addirittura a triturare le verdure! (Ok, lo so, è un’abilità praticamente inutile ma è sempre meglio di niente, no?).

ORA TOCCA A TE

Ed ora ecco la domanda di oggi: Secondo te, chi è tra i cinque candidati proposti è il più inutile, dannoso, raccomandato essere mai proposto dalla Disney?
A seguire il sondaggio.

VOTO ORMAI CHIUSO!