lunedì 16 gennaio 2012

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Mushishi - Fascino e mistero in un Giappone tradizionale

Ginko, il protagonista dell'opera
Mushishi (蟲師) è un anime seinen realizzato da Hiroshi Nagahama nel 2005, composto da ventisei episodi e tratto dall’omonimo manga di Yuki Urushibara (dieci volumi), stampato in Italia dalla Star Comics. Prima di cominciarne la visione avevo letto alcune opinioni in merito e mi aspettavo che si trattasse di un gran bell’anime, ma devo dire che è riuscito a superare qualunque idea mi fossi fatta in precedenza. Descrivere questa serie è abbastanza complesso perché gran parte della sua magia sta nelle stupende ambientazioni e nelle emozioni che riesce a suscitare nello spettatore, difficilmente replicabili a parole.

Il mushishi si documenta attraverso archivi
Ginko è un uomo con i capelli bianchi e un singolo occhio verde smeraldo. Costretto a viaggiare costantemente per via della sua strana tendenza ad attirare i mushi (letteralmente insetti, ma in questo caso la parola mushi indica delle creature spiritiche che non sono né animali né piante e appartengono ad un mondo che si sovrappone a quello reale), per cui, se si ferma per troppo tempo in un villaggio, lo condanna inevitabilmente ad un innaturale assedio. Di mestiere è un mushishi, ovvero un esperto di mushi, e il suo compito è proprio quello di aiutare le persone che si sono imbattute in queste creature. Molte malattie misteriose, poteri paranormali e eventi inspiegabili sono infatti opera di qualche mushi che, sfruttando un essere umano come ospite, ne trae sostentamento, finendo per indebolirlo e arrivando spesso ad ucciderlo
Ginko interagisce con un mushi
La missione di Ginko, però, non è quella di sterminare questi esseri traslucidi e normalmente invisibili alla gente, ma di far in modo che tra le due razze si possa instaurare una sorta di equilibrio che non richieda alcuna morte inevitabile. Il suo scopo primario è sempre quello di salvare la persona che è affetta da un qualche disturbo soprannaturale (in pratica è una figura a metà tra un medico e un detective dell’occulto) ma è ben conscio del fatto che anche il mushi più pericoloso e violento non miete le sue vittime per cattiveria ma solo perché è la sua natura che lo porta a comportarsi in quel modo. Per sopravvivere il mushi necessita di compiere determinate azioni e il fatto che queste portino le persone che incontra a morire è solo un effetto collaterale, non è colpa sua, se non lo facesse sarebbe egli stesso a perire.

Ginko ha qualcosa in mente
La serie ha una struttura episodica, in cui ogni puntata viene dedicata ad un singolo paziente (e al mushi coinvolto), seguendo i viaggi di Ginko attraverso un Giappone antico e rurale, tra realtà contadine e villaggi persi in mezzo alle montagne. L’unica persona vestita all’occidentale dell’intero anime è proprio il mushishi protagonista, filo conduttore e collante della trama, mentre tutti gli altri personaggi indossano abiti tradizionali e svolgono lavori tipici.
Ginko nei boschi
Non vi è alcun riferimento esplicito al periodo storico in cui la vicenda è ambientata, ma ogni personaggio (ad esclusione del protagonista) pare chiaramente provenire dal passato. La delicatezza e la sobrietà della narrazione collima senza alcuno sforzo fatti di vita quotidiana rustica con spaventosi eventi paranormali, riuscendo tuttavia a mantenere un’atmosfera misteriosa, affascinate e, nonostante tutto, incredibilmente tranquilla (con un risultato che è quanto di più lontano ci possa essere dallo splatter).

In primavera con un ciliegio alle spalle
La realizzazione tecnica è di buon livello (anche se affetta da qualche oscillazione qualitativa), con animazioni fluide e un charater design essenziale e pulito. Gli sfondi sono ricchi e di sicuro impatto visivo, specialmente quando descrivono la potenza della natura, riuscendo a diventare parte integrante della narrazione stessa. Che si tratti di una storia ambientata su di una montagna innevata, in un bosco di bambù in primavera o sulla riva del mare in piena estate, l’effetto finale riuscirà sicuramente a sorprendere e a donare all’episodio un suo aspetto peculiare. Alle rappresentazioni della natura vengono affiancati gli ambienti domestici, artificiali ma tradizionali, che mostrano spoglie case in legno con tetti in paglia, pavimenti in tatami e tantissimi oggetti quotidiani antichi.
Di nuovo in montagna, tra i boschi
Una parte molto importante la gioca infine il comparto audio. Il doppiaggio si può facilmente definire come ottimale, con voci azzeccatissime e realizzate in modo impeccabile, ma il vero e proprio cavallo di battaglia della serie sono le musiche. La colonna sonora, firmata da Tashio Matsuda, è un capolavoro di armonia e delicatezza. Realizzata con strumenti musicali tradizionali, è perfettamente integrata nella gestione dell’azione, sottolineando con grande maestria le atmosfere al limite dell’onirico dell’opera. Da segnalare è anche la opening (The Sore Feet Song, di Ally Kerr) che, ascoltata prima della visione dell’episodio, riesce a portare lo spettatore nello stato d’animo ottimale per la visione.

Ginko a casa del dottor Adashino
In definitiva Mushishi è un anime molto particolare, dove solo pochissimi personaggi ricorrenti (Ginko, il dottor Adashino e Nui) spiccano nell’economia di una trama composta da tanti episodi autoconclusivi. La natura così riflessiva dell’opera si rispecchia anche nella realizzazione tecnica, che offre delle immagini suggestive, accompagnate da una colonna sonora magistrale. In questa serie dalle tinte tenui si respira un’atmosfera incantata, ricca di fascino e di riferimenti alla cultura e alla spiritualità giapponese. Tutti questi fattori portano lo spettatore a calarsi progressivamente in un mondo incontaminato, dove una natura sovrana e potente cinge i personaggi, avvolgendoli in un abbraccio dal sapore antico e malinconico. Una serie perfetta da guardare durante le sere d’inverno, con una copertina sulle gambe e una tazza di the caldo in mano.


La opening della serie, cantata in inglese
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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





34 commenti :

  1. Belloooo.. ho il manga ancora non letto ma lo conosco abbastanza. Mi piace il genere! :p

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    1. Adesso che ho visto la serie mi piacerebbe recuperare il manga, per fortuna è edito dalla Star Comics e gli arretrati si trovano abbastanza bene ^^

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  2. Ottima recensione! L'hai descritto splendidamente, e sono d'accordo con te. Un ottimo anime.

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  3. lo devo vedere, così come mi piacerebbe leggere il manga. sai che ne hanno tratto anche un film? difatti finora ho visto solo quello. mi incuriosisce conoscere le varie versioni di una stessa cosa. senza poter fare per il momento paragoni con manga e anime, posso dire che il film ha comunque un grande fascino e certe scene sono molto evocative.

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    1. Ho visto qualche screen-shot del film e me lo sto procurando. L'unica cosa che temo di non apprezzare è la parrucca bianca che l'attore che fa Ginko indossa. In formato anime il fatto che lui avesse i capelli di quel colore funzionava decisamente bene (senza apparire troppo costruito), in live ho qualche timore che non sia così. In ogni caso sicuramente lo vedrò al più presto, specialmente per vedere come hanno reso le scene ambientate nella natura. ^^

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  4. Sembra molto interessante! Mi attirano soprattutto ambientazioni e musiche tradizionali.

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    1. E' molto particolare come genere e come contenuti. Decisamente una visione differente dal solito ^^

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  5. Questo m'è proprio sfuggito, lo ammetto. Però mi risulta difficile credere che sia così suggestivo se a produrlo è stato quello stesso Studio Artland che ha rovinato in modo indegno Gunslinger Girl dopo il passaggio di consegne dal ben più rinomato Studio Madhouse.
    Magari nel caso di Mushishi han pagato gente diversa e soprattutto più capace, quindi diciamo che mi fido del tuo giudizio e lo recupero comunque :P

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    1. Gunslinger Girl mi manca, ma devo dire che Mushishi l'hanno proprio azzeccato. Il risultato è veramente ben realizzato, essendo una serie particolare, che non ha praticamente azione (è interamente basata su riflessioni) e si regge tantissimo sulla sulla figura di un unico personaggio ricorrente (ad ogni episodio viene introdotta una nuova storia con nuovi soggetti), il rischio era che fosse un anime di una noia mortale. Invece ogni vicenda è interessante e molto emozionante, alcune tremendamente tristi, altre a lieto fine.
      A questo punto vorrei recuperare il manga, anche se temo che perda qualcosa senza la colonna sonora.

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    2. Ho controllato: gli staff di Gunslinger Girl - Il Teatrino e Mushishi sono completamente diversi, come sospettavo. Meglio così.
      Gunslinger Girl nasce come manga ed è ancora in corso, anche se ormai il finale s'intravede sempre più prepotente.
      La prima serie animata è marchiata Madhouse e tratta delle vicende narrate nei prime due volumetti. Ci hanno speso sopra una barca di soldi e si vede.
      Te li consiglio caldamente, sia l'anime che il manga, anche perchè l'ambientazione principale è l'Italia.
      Purtroppo, però, si è deciso non si bene come ad affidare un sequel animato, Il teatrino, ad uno studio diverso - lo Artland per l'appunto - con persone diverse e persino doppiatori diversi. E soprattutto con un budget ridimensionato. Ma se vuoi rimanere con un bel ricordo di Gunslinger Girl è meglio evitare Il Teatrino come la peste!

      Quello che più che altro mi lascia ancora un pò titubante su Mushishi è la sua evidente struttura episodica. Non vorrei imbattermi in qualche filler scialbo.

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    3. Interessante, aggiungo Gunslinger Girl alle serie da vedere, anche se mi piacerebbe recuperare direttamente il manga (i prezzi della d/visual però sono sempre un po' un ostacolo).
      A questo punto lascio direttamente perdere il Teatrino, già il cambio di studio in corsa non è mai una cosa gradita (comunque si vede che lo stile muta), poi se ancora avviene per peggiorare la qualità della serie (un po' come fu per Kenshin) non fa che far arrabbiare gli spettatori. In generale , ritengo che piuttosto che animare male una serie, è meglio non animarla proprio (mi viene in mezzo quella schifezza inguardabile dell'anime di Tsubasa RESERVoir CHRoNiCLE, tanto per fare un'esempio, se non avessi conosciuto prima il manga non l'avrei finito mai e poi mai) XD

      Non ti preoccupare per il versante filler, in Mushishi non ce ne sono. Qui c'è la lista degli episodi e ognuno è preso da un capitolo del manga. L'unica cosa che si può appuntare è che, come troppo spesso accade, l'anime copre circa metà dell'opera originale, lasciando allo spettatore una gran voglia di recuperare il cartaceo per leggere il resto ^^

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  6. Sembra interessante e i background già promettono bene!
    Acalia...che fuso orario hai?(vedi l'ora sui commenti)

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    1. Mushishi è una serie decisamente particolare e un po' fuori dagli schemi delle solite serie d'azione e avventura ^^

      Il fuso orario è quello dei Server di Google (quindi immagino ora del Pacifico), per adesso rimane così (tanto io non posso farci nulla) ma credo che presto si adatti autonomamente a quello dell'Italia. E' un problema legato al nuovo modulo dei commenti, deve risolverlo Blogspot ;-P

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    2. Vero: ho visto adesso che anche il mio è sfasato... quanto sto odiando blogger non lo puoi immaginare(per questo e altri motivi)

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    3. I commenti annidati li trovo una cosa molto positiva, permettono di creare delle discussioni tematiche che non si accavallano tra di loro. Erano una delle cose più richieste dagli utenti di Blogspot. In qualche giorno probabilmente sistemeranno anche questa cosa dell'ora ^^

      Cosa ti ha fatto di male Blogspot a questo giro?

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    4. Giusto ieri si è mangiato un post che avevo nelle bozze pronto da pubblicare, già tradotto...Tutto perché l'ho aperto da iPad.

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    5. Scusate l'intromissione, ma ho bisogno di un piccolo consulto e voi siete sicuramente più esperte di me: i commenti annidati me li visualizza come blockquote, qual è il tag su cui lavorare per modificare lo stile?

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    6. @Clyo: è ufficiale, Blogspot ce l'ha con te. Con me è molto più mansueto. Sarà anche che dopo l'esperienza su Splinder ero pronta a sistemare il template a colpi di piede di porco virtuale (se non avesse funzionato più che bene) e magari l'ho terrorizzato sul nascere ;-P

      @automaticjoy: Per lo stile dei commenti faccio che girarti il linksu cui mi sono documentata io. L'unica cosa che per ora non sono riuscita a fare è riquadrare le mie risposte (per evidenziarle, un po' come era prima). Qui c'è tutto l'elenco dei CSS e delle classi da modificare.

      In ogni caso, per modificare lo stile del commento (colore, carattere, dimensione font), io ho rimaneggiato le classi .comments .comments-content (per la dimensione del carattere) e .comments .comments-content .inline-thread per inserire lo sfondo bianco alle risposte (prima non ce l'avevo).

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  7. Hai fatto proprio un ottimo servizio a questa serie, bisognerà recuperarla al più presto visto che è adatta alle fredde sere invernali! Grazie a te (o forse per colpa tua, devo decidere :) ) scopro così tante cose che non so come fare a stare dietro a tutto!

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    1. Grazie, sono contenta che la recensione ti sia piaciuta. Questo è un anime particolare per tematiche e ambientazioni (personalmente adoro le serie con riferimenti storici) per cui una visione la merita sicuramente ^^
      Diciamo che siamo pari, io scopro un sacco di film che non conoscevo (e la mia lista si allunga ulteriormente) dal tuo blog ;-P Il fatto è che c'è talmente tanta roba che stare dietro a tutto è veramente impossibile ^^

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  8. Davvero una splendida recensione, complimenti.
    Ecco un anime da vedere assolutamente....

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    1. Grazie mille ^^
      L'anime merita sicuramente di essere visto, è incredibilmente suggestivo ^^

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  9. Io ho amato moltissimo il manga di Yuki Urushibara, e devo dire che dopo aver letto la tua bella recensione ho una gran voglia di recuperare anche l'anime. Il film live di Katsuhiro Otomo invece, non mi ispira per niente XD

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    1. Io invece vorrei recuperare il manga, sto solo aspettando di trovare una buona occasione. Il film temo che non riesca a rendere bene come l'anime (specialmente la figura del protagonista) ma credo che lo vedrò comunque, per completezza ^^

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  10. E' una serie che merita di essere vista e conosciuta ^^
    Comunque non è necessario che mi ringrazi sempre per i commenti ;-P

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  11. Avevo notato questo anime in un sito fansub, ma il numero degli episodi per quella trama mi aveva fatto lasciar perdere. Ma amando i seinen un'occhiata credo sia doverosa.

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    1. Un'occhiata la merita decisamente, è un'opera un po' diversa dal solito, con una marcata impronta di spiritualità ^^

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  12. Deve essere opera di un Mushi! Avevo ammirato con piacere le bellissime copertine del manga in fumetteria, poi un amico che si era messo a leggerlo ci ha ossessionato per mesi con quella frase "deve essere opera di un mushi!" per ogni cosa che vedeva.. ora ho paura a leggerlo / vederlo ;U

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    1. Capisco che un'amico ossessivo possa fare danni e creare una reazione di intolleranza, ma questa serie merita veramente di essere vista. E' un'opera decisamente interessante che riesce a creare delle suggestioni particolarissime ^^

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  13. Ciao Acalia! Sono amico C. Sono riuscito a finire mushishi!!! Pure il film! L'anime Deve essere visto assolutamente in serate invernali e con un bel paio di cuffie ad esaltare le musiche che sono spettacolari! Ogni episodio affronta casi umani molto pesanti con una pace e con una calma contagiosa! Il film non regge il confronto

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    1. Ciao Amico C.! Grande! Pensa che adesso sto facendo la corte al manga di Mushishi, appena ho un po' di soldini potrei recuperarlo :D
      Il film mi piacerebbe vederlo più che altro per curiosità ma sono sicura che non renda bene quanto l'anime (già solo il parruccone che hanno rifilato all'attore che interpreta Ginko ti spezza un po' la magia) XD

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