venerdì 20 gennaio 2012

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Megaupload, l’FBI e quelli che ancora non hanno capito come funziona Internet

La notizia di stamattina è che l’FBI ha fatto chiudere i celebri servizi di condivisione contenuti on-line Megaupload e Magavideo, arrestando Kim Schimitz (il fondatore del sistema) e sette suoi collaboratori. Queste persone adesso rischiano fino a cinquant'anni di prigione, con incriminazioni di pirateria e riciclaggio di denaro. Il The Associated Press riporta che l’accusa rivolta alla compagnia sia quella di costare 500 milioni di mancati profitti alle società detentrici del copyright. Megaupload ha però sempre negato le accuse dicendo che “La stragrande maggioranza del traffico generato dal sito è legale. Siamo qui per restare”. 


Ovviamente l’Anonymous non se n’è mica stato con le mani in mano, mettendo subito sotto attacco i siti di alcune major (Universal e Warner Bros), di pubbliche istituzioni USA (come il DIpartimento della Giustizia e lo stesso FBI) e di associazioni varie come la MPAA (Motion Picture Association of America) e la RIIA (Record Industry Association of America) ma soprattutto tentando un ritorno di Megaupload attraverso un server in Belize. In questo momento Megaupload è nuovamente raggiungibile attraverso l’IP http://109.236.83.66, sul provider olandese WorldStream, (senza alcun dominio) e stanno cercando di ripristinarne le funzionalità (ma non è ancora chiaro se è un tentativo di pishing o meno). Nel frattempo si è anche scatenata la rabbia degli utenti su tutti i social network come Facebook e Twitter, dove sono già nate diverse pagine di sostegno a Megaupload e Megavideo.

Screenshot del comunicato su Twitter dell'Anonymous 

Questo avviene l’indomani della serrata di Wikipedia in lingua inglese (ma non solo, anche Google era a lutto ieri), anch’essa in pericolo per via delle manie oscurantiste del parlamento Americano, che cercava di far approvare due leggi gemelle, una alla camera e una al senato. Sono la SOPA, Stop Online Privacy Act, e la PIPA (Protect Intellectual Property Act) che prevedono di permettere ai detentori del copyright e al Dipartimento di Giustizia di agire direttamente per impedire la diffusione di contenuti protetti.  Vuol in pratica dire che le major possono venire a casa mia e spegnermi il server per aver pubblicato un’immagine (tipo il mio avatar)? E poi magari arrestarmi? In questo modo qualunque sito (o social Network, pensate a Facebook, Twitter, Yahoo!, ma anche Reporter Senza Frontiere, Greenpeace e la già citata Wikipedia), che faccia effettivamente informazione o pirateria, finirebbe sotto il mirino di questi sceriffi virtuali, con il risultato di paralizzare la rete in modo indecente e inaccettabile. In ogni caso lo sciopero di ieri è servito, la discussione in aula è stata rimandata e la legge ha perso diversi sostenitori da entrambi i fronti, tra cui il co-sponsor Marco Rubio, giovane senatore della Florida, considerato un plausibile candidato alla poltrona di vice-presidente in caso di vittoria del suo partito alle presidenziali.

Stamattina su Tumblr
A quanto pare le major e le lobby non hanno ancora capito due cose fondamentali della rete. Innanzitutto la condivisione di contenuti per loro è solo una gran pubblicità, secondo, che non è cercando di controllare tutto che risolvono i loro problemi (non ce la fanno le dittature a fermare la rete). Seriamente, quante persone che guardano contenuti piratati pagherebbero per averli? Quante serie non sarebbero neppure conosciute senza prima un passaggio attraverso la rete? Quanto merchandising rimarrebbe nelle scatole dei produttori? Meditate gente meditate. Specialmente quando si parla dei nostri amati fansub, che non ledono alcun diritto d’autore (in quanto applicati ad opere non licenziate in Italia) e portano solo profitti alle case produttrici (per dire chi, si sarebbe mai calcolato qui qualcosa come Hetalia Axis Powers o Kuroshitsuji, se non avessimo prima guardato l’anime subbato?).

Edit: leggete questo post parecchio interessante
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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





44 commenti :

  1. il post è interessantissimo e concordo in pieno su tutto. mi auguro proprio che questa proposta di legge passi alla storia come un tentativo non riuscito, altrimenti davvero si distrugge internet.

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    1. Spero anche io che finisca tutto nella solita bolla di sapone. Anche perchè ormai dovrebbero saperlo che fermato un sistema se ne fa subito un altro. Le lobby dai loro stessi errori non imparano mai, ricadendoci all'infinito.

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  2. ...vada per megavideo...ma megaupload è una specie di hard disk sul web....se uno paga per avere un account e carica materiale legale perchè deve vedersi tutto cancellato???

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    1. Quello è l'altro problema, perchè deve essere oscurato tutto, anche ciò che è legale? E come se per togliere una susina marcia dal banco del mercato facessero che bruciare tutto il mercato XD

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  3. Concordo su tutto. Purtroppo qui per incapacità, non si riesce a capire una cosa banale come il fatto che la pirateria sia, in tempi di crisi come questo (dove ognuno cerca di risparmiare quanto più possibile), un formidabile mezzo di diffusione e sponsorizzazione delle opere (anche a livello di merchandising)...

    ...a questo punto, se proprio hanno manie di controllo, che mettessero in vendita i film a che so, 3 euro online (o le puntate degli anime a 50 cent l'una), allora sarei io il primo a benedire la lotta alla pirateria.

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    1. Sarei d'accordissimo anche io a pagare una cifra umana per vedere le mie serie preferite, ma i signori delle lobby non riescono proprio a capirlo, sono rimasti ad un'ottica completamente pre-Internet e la pirateria, alla fine, sono stati proprio loro a generarla ed ad alimentarla in questo modo.

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    2. Si, forse se abbassassero i prezzi si ridurrebbe la pirateria. Non credo comunque che ogni utente che scarica o la maggior parte si prenda la briga di controllare se quel contenuto è scaricabile pagando e a quanto, il meccanismo è ormai automatico: mi interessa= lo scarico.

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  4. “La stragrande maggioranza del traffico generato dal sito è legale. Siamo qui per restare”.---> Ma che vuol dire? Se io ho 5 mele gratis e 2 devo pagarle ma le rubo va bene lo stesso???

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    1. Vuol dire che quasi tutto il materiale che hanno caricato è legale, per cui oscurando il portale in toto è una sorta di censura. Quello che dicono è: togliete le mele da pagare ma lasciateci il resto, non avete diritto di oscurarlo.

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    2. La difesa del "foto ora = 90% dei contenuti che potete cercare in qualsiasi momento sono legali"
      vale dal punto di vista legale, se possono provarlo e convincere giudice e giuria,
      perche' aiuterebbe a provare che il loro sito non e' un solo e semplice facilitatore di pirateria.
      il che e' un concetto pericoloso... cosa vuol dire facilitare?... etc... Divago :).

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    3. Ok, ma hanno comunque delle responsabilità su ogni genere di materiale caricato.

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    4. Onestamente è abbastanza impossibile cancellare tutto il materiale non di proprietà caricato su questi siti (vedi anche Youtube e compagnia), semplicemente su richiesta hanno sempre rimosso senza fiatare (anzi, spesso hanno anche tolto link non di pirateria per segnalazioni fatte per puro dispetto).

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    5. Hanno delle responsabilita', certo. Una volta che un sito viene informato di un'attivita' illegale dell'utente, deve prendere immediati provvedimenti.

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    6. In tutto questo credo che questo sia il modo peggiore di fare lotta alla pirateria, semplicemente gli utenti migreranno su di un altro sistema i cui gestori faranno ben attenzione a non incorrere negli inconvenienti di quelli di Megaupload. Come è sempre successo da anni a questa parte.

      Semplicemente le lobby dovrebbero arrendersi al fatto che questo modello di oscurantismo non paga e finisce solo per danneggiare la loro immagine. Devono capire che internet esiste (con i suoi pro e i suoi contro), per cui devono adattare il loro modello commerciale ad esso e non cercare di fare il contrario.

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    7. Vero, mi irrita solo che gli accusati si giustifichino in questo modo(per tornare al primo commento). Anch'io capisco che la censura non sia il modo di agire, ma come sempre anche dall'altra parte non ci sono solo santi.

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    8. I padroni di Megaupload sono tutto tranne che santi, anzi, il loro sito l'hanno creato per farci sopra soldi (questo è evidente), ma non è bloccando un sistema di condivisione che si risolve il problema della pirateria (vedi l'articolo che ho linkato a fine post). Facendo così nessuno sarebbe più libero di condividere nulla, per la sola idea che qualcuno possa inserire qualcosa di illegale in un mare di file legali.

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  5. Il DMCA ed il concetto di Safe Harbour in teoria sono chiari e danno una possibilita' ai siti che ospitano contenuto caricato dagli utenti di essere esonerati da sanzioni ed azioni legali a patto che rispettino le condizioni indicate.

    Ritenere siti come youtube, ma anche i vari blog, etc... alla pari di "editori" di riviste/giornali (per quanto riguarda ad esempio questa sezione dei commenti oppure i video caricati su youtube da qualche utente) e' un qualcosa di molto pericoloso. La censura di blog politico/culturali sarebbe un gioc da ragazzi tra l'altro.

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    1. Infatti, quello che cercano di arrivare ad ottenere probabilmente è una censura selvaggia della rete (una volta che la legge è scritta non si può più fermare nessuno). Quella di oggi probabilmente è una sorta di rappresaglia lo sciopero di ieri contro le due famose leggi gemelle.

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  6. Intanto grazie per l'approfondimento, così sono riuscita a mettere insieme i vari pezzi.

    Penso che, come è sempre stato, morto un Papa se ne farà un altro e si troveranno altri modi per aggirare questo limite.
    Il problema va oltre ed è collegato ad una volontà, da parte della politica, di mettere un limite al flusso di notizie incontrollato della rete. Se trovassero un modo per raggiungere questo obiettivo, avremmo ben altro di cui preoccuparci che non il modo per procurarci i film.

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    1. Infatti, il problema è proprio quello, non tanto il fatto della pirateria informatica, che in quanto tale può anche essere considerata deprecabile (anche se comunque continuo a ritenere che sia una non indifferente forma di pubblicità) ma per il pericolo del bavaglio. Una volta che qualcuno può permettersi di chiudere la bocca a qualcun altro "Perchè sì" da lì il passo farlo con tutti è brevissimo.

      In realtà di "Papi" ce ne sono già altri pronti e operativi (e già carichi di file pirati), il problema più grave della chiusura dei server di megaupload è per tutte quelle persone che lo usavano come stoccaggio di file personali legalissimi.

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  7. il problema è serio e complicato, giusto stamattina riflettevo tra me e me su come si potrebbe conciliare la difesa del diritto d'autore e l'altrettanto sacrosanto diritto alla condivisione. di certo non facendo azioni clamorose come la chiusura di questi due siti, che non può che scatenare le ire dei numerosissimi utenti senza di fatto risolvere qualcosa, tanto è chiaro che per due che chiudono, venti ne aprono, se non altro per protesta. se le major non arrivano a capire questo, allora meritano di fallire! (sì, lo so che sono cattiva, ma la notizia ha scatenato tutta la mia irritazione). personalmente non avrei nulla in contrario a pagare una cifra ragionevole per un download legale, come quando scarico le canzoni da iTunes, per dire. in quel caso però mi aspetto un servizio completo e impeccabile. del resto è anche vero che uno può non essere disposto a cacciare subito fuori dei soldi per qualcosa che non conosce e quindi preferisce un assaggio gratuito, che però non esclude un futuro acquisto legale; io per esempio ho acquistato legalmente sia manga letti su scan in rete che film visti su siti simili a quelli soppressi, perchè mi erano piaciuti molto e ho ritenuto giusto premiarli. ad ogni modo, credo comunque che la cosa migliore sarebbe mettere intorno a un tavolo tutti coloro che hanno voce in capitolo (major, gestori di siti di condivisione, rappresentanti degli autori e degli utenti) per cercare un compromesso che soddisfi tutti, anzichè procedere con queste azioni di forza che non risolvono le cose ma creano solo un malcontento sempre maggiore nei confronti delle autorità.

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    1. Hai pienamente ragione, se poi pensi che la maggior parte dei profitti delle major NON va a chi ci ha lavorato veramente su la cosa è deprimente.

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    2. Sono pienamente d'accordo con te, l'unica soluzione a questo problema è che le major si arrendano all'evidenza che il mondo non è più quello che piaceva tanto a loro (cinema, home video, dischi, e via discorrendo) e che adattino il loro sistema distributivo alle nuove esigenze della loro stessa utenza. Non è battendo i piedi per terra e facendo la voce grossa che otterranno mai nulla,anzi facendo così creeranno solo tanto malcontento.

      Un compromesso alla fine sarà l'unica soluzione, o quello o le major stesse spariranno in favore di aziende più furbe e lungimiranti.

      Anche io spesso guardo o leggo in parte l'opera prima di procedere all'acquisto e bisogna anche dire che di molti manga che compongono la mia collezione ho preso l'intera serie solo dopo aver visto l'anime (magari non licenziato in Italia). Se non avessi avuto questa possibilità, probabilmente, non avrei neppure saputo della loro esistenza.

      Quello citato da Clyo è un altro problema molto importante del sistema del copyright moderno, fin'ora le case di distribuzione hanno guadagnato tantissimo sul lavoro di altri e adesso giocano a fare le vittime.

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  8. Di Sopa e Pipa sapevo, dei megavideo e megaupload no O_O
    L'ambiguità della legge è davvero pericolosa, la rete è un vettore troppo importante di libera informazione!

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    1. Questa è la novità di oggi, la chiusura dei server è avvenuta stanotte. C'è sempre qualcuno che vorrebbe mettere un bavaglio a qualcun'altro, si comincia così e si finisce alla censura da regime.

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  9. Ecco, forse è la volta buona che la gente si incavola a dovere!
    Quello di chiudere MU è una gran caz*ata, ma quella di censurare tutti quei siti/blog/etc che pubblicano anche solo un'immagine di un qualcosa coperto da copyright è pura follia O_o A parte che censurerebbero pure i nostri blog, ma in questo modo perderebbero un sacco di pubblicità gratuita! Quanta gente recensisce materiale non ancora arrivato in Italia parlandone bene e quindi incrementandone il mercato quando questo si presenta qua da noi?!
    Epppppoi, se toccano MU, se la prenderanno anche con tutti gli altri siti di file sharing, compresi i torrent? Quindi non si potrà più condividere nulla? Manco un'info? Giù pure wikipedia, google, twitter, tumblr e quant'altro? Allora fanno prima a togliere internet perché se gli utenti non possono più navigare liberamente e cercare anche solo un'immagine di qualcosa o il significato di una parola (sia mai che Zanichelli, Garzanti o altri che detengono il copyright ti facciano arrestare!) internet non ha ragione di esistere.

    Spero che si risolva tutto in un gran polverone.

    Dico solo un'ultima cosa: che schifo! Puah!

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    1. purtroppo l'impressione che ho a volte è proprio quella: che qualcuno desideri cancellare internet, perchè internet è libero, veloce, connette tutto il mondo e tutte le persone alla pari, e questo fa una gran paura se lo guardi in prospettiva delle possibilità che può dare.

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    2. Internet da fastidio e con lui anche gli strumenti che ne permettono una fruizione completa e libera. In questo articolo (trascrizione di una relazione di Cory Doctorow, il video è presente nel post) c'è una disamina sul problema del controllo del copyright e sul fatto di queste mode così spinte su tablet e smartphone siano in realtà un modo di limitare l'uso dei computer tradizionali, generalisti e incontrollabili, cercando di portare l'utente ad usare un computer "universale" facilmente controllabile per specifiche di fabbricazione.

      Ci sono dei poteri forti che vogliono un Internet dove si dica e si faccia solo quello che loro decidono sia giusto e corretto, e ora come ora, a prescindere dal discorso della pirateria, qualcuno ci sta di nuovo provando, con le buone e con le cattive.

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  10. Concordo pienamente con te...!!!!!

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    1. Ciclicamente ci provano a mettere un dannatissimo bavaglio alla rete, ancora non hanno capito come funziona.

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  11. Senza quella che viene definita pirateria non sarei mai diventato un appassionato di anime e manga. Non avrei mai comprato manga in fumetteria e nemmeno sognato di andare in Giappone. Non avrei mai fatto passaparola con i miei amici di un certo manga da comprare assolutamente o no. Non avrei creato un sito riguardante i manga e gli anime, pagando il dominio e lo spazio. Non avrei mai nemmeno pagato la linea adsl per andare su internet. Per non parlare dei film. Di sicuro, se non divento ricco un domani, non comprerò mai tutti i manga solo per vedere come sono, senza mangari vedere un 'anteprima. Solito ragionamento vale per la musica e i film. Combatti la pirateria? E io non ti compro più niente!

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    1. Idem, la mia spesa manga sarebbe come minimo dimezzata (se non del tutto annullata) e il mio viaggio i Giappone (per ora uno solo per il futuro si vedrà) dubito che sarebbe mai avvenuto. Ma non solo, quanti anime sono arrivate in Italia su reti in chiaro (parlo di Rai4 per intenderci) ultimamente solo perchè erano diventati famosi tramite il discorso dei fansub?
      Oltre al fatto che questi signori si scordano sempre è che le persone che usufruiscono del prodotto piratato non sono necessariamente loro utenti persi, per dire, se domani mi chiudessero la possibilità di vedere gli anime fansubbati probabilmente smetterei di guardarli e basta.

      Un giorno (spero) capiranno che questa avidità (voler far pagare il 100% a tutti, anche solo per aver visto un'immagine promozionale) non li porterà da nessuna parte e la smetteranno con queste politiche assolutamente controproducenti per loro (per gli utenti sta diventando relativo, oggi chiudono MegaUpload,domani apriranno qualcos'altro).

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  12. Ottimo post! Condivido al 100%

    Grazie mille per il commento e buon fine settimana, CIAO!!!

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  13. Sono d'accordo sul fatto che la pirateria faccia bene all'industria e che questa legge sia un disastro per tutta la rete. Non solo, sono convinta sia un disastro per tutto il mondo perché uccide l'informazione e la comunicazione. Un popolo ignorante è più facilmente manipolabile. Un popolo informato pensa con la propria testa e fa molta paura. Parlano di legge contro la pirateria, ma a me sembra una legge contro la libertà.

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    1. Il problema di fondo è che qualcuno non ha ancora capito (o fa finta di non capire, che qui non si sa mai) che internet ha sancito un'evoluzione completa del mercato (sia dell'intrattenimento sia dell'informazione). Cercare di tornare ad una soluzione precedente è qualcosa sulla stessa lunghezza d'onda di una richiesta di smettere di andare in macchina per tornare alle carrozze. L'unico modo per ottenerlo è bandendo l'innovazione (in questo caso la rete con tutta la libertà d'espressione che comporta) con una sorta di censura indiscriminata e alla fine anche inconcludente (adesso è morto Megaupload ma domani nascerà un nuovo sistema ancora migliore).

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  14. Ormai è da quando hanno chiuso megaup e megavid che seguo questa vicenda che diventa sempre più avvilente (hai letto che la lega vuole portarla in italia, per giunta peggiorata?), comunque complimenti per il post super esauriente e interessante. Che condivido al 100%, i contenuti scaricati dicono che portano perdite ma su quale base possono dirlo? bah!

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    1. La lega come al solito si distingue per idiozia, in realtà ancora mi domando come mai ci sia qualcuno di così pirla da votarla (no, seriamente sono un baraccone di gente senza arte né parte, per non dire di peggio).
      Una delle cose importanti che le major ancora non hanno capito che ogni utente che fruisce di materiale piratato non è automaticamente un cliente perso. Molto spesso si tratta di qualcuno che non avrebbe comunque mai pagato per il loro prodotto.

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  15. Senza MU, fileserve, filesonic per gli anime la vedo dura... i manga invece non credo avranno mai problemi, il modo di hostarli si trova sempre (viste le ridotte dimensioni). Maledizione!

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    1. Credo che ci sarà un ritorno di fiamma di e-Mule e dei Torrent (i vari p2p) nel breve termine, mentre a lungo termine confido che riusciranno a studiare un sistema innovativo più efficace del precedente ;-P

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  16. Emotivamente tutti questi tentativi di blocchi e censure un po' mi preoccupano, poi razionalmente penso che sono 12 anni che vedo bloccare siti e software p2p, quindi c'è poco da preoccuparsi, usciranno sempre sistemi nuovi e migliori per condividere l'intero scibile umano :P

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    1. Concordo, anzi, più cercano di stringere la corda e peggio è solo per loro. Adesso tutti i gestori dei sistemi di condivisione sono nel panico (temendo di essere arrestati) ma tempo di creare una nuova soluzione saranno di nuovo tutti in rete.
      Oltre al fatto che ci sono ancora dei vecchi sistemi in p2p puro che funzionano ancora ;-P

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  17. tutto questo per? SOLDI! ogni guerra ogni puttanata come questa sopa e pipa è stat fatta per i soldi cazzo! il vero problema cari miei non è tanto la censura ma l avidità dell' essere umano... bisognerebbe eliminare la moneta ma non è così facile. spero che non accettino questa sopa e pipa perchè altrimenti il pc farebbe un brutto volo dal balcone ._____. riflettete sul problema del denaro non esistono poveri o ricchi ma bensì una cinquantina di persone che fanno girare i soldi nel mondo... scusate del disturbo... p.s. mi piace il tuo sito brava omplimenti

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    1. Innanzitutto grazie e benvenuto ^^
      Il problema non è tanto il fatto che le case produttrici vogliano dei soldi, mi sembra giusto pagare una giusta percentuale per un determinato prodotto (specialmente agli artisti che l'hanno realizzato), ma quello che veramente disturba è il fatto che questi ne vogliano sempre di più. Più guadagnano e più diventano ingordi, cercando di mettere delle museruole (che per fortuna per adesso sono cadute) a uno strumento di diffusione come internet, senza neppure capire che la pirateria è una forma di pubblicità implicita e che chi ne usufruisce non necessariamente è un loro cliente mancato.

      In ogni caso come si suol dire "morto un Papa se ne fa un altro", come sempre è successo dopo queste "cacce alle streghe" stanno già nascendo dei servizi alternativi a Megaupload. Ho molta fiducia nel fatto che non ci sia modo di fermare la rete senza applicare una censura da dittatura ^^

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