lunedì 23 gennaio 2017

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Racconto di viaggio: Bratislava

Vista del castello e dei tetti della città

Quest'estate io e la Dolce Metà non abbiamo fatto il nostro solito viaggetto estivo a causa delle spese sostenute per la casa e, per rifarci un minimo, abbiamo deciso di fare un viaggetto invernale.
La destinazione scelta è stata Bratislava, la capitale della Slovacchia, e il viaggio è durato in tutto sette giorni e sei notti.

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La città vista dall'aereo. Si vede bene l'ansa
del Danubio in cui sorge.
A sinsitra la parte nuova della città,
moderna e industriale (sinonimo per "brutta")
mentre a destra, tra i ponti,
c'è il bel centro storico
Bratislava è una città piuttosto piccola (nonostante sia una capitale) e, per via della sua posizione centrale, ha vissuto in prima persona la storia dell'Europa, anche se ne ha quasi sempre giocato con un ruolo secondario. La zona del Danubio attualmente occupata dalla città fu inizialmente popolata da tribù celtiche e slave, subì la dominazione romana e poi, dalla caduta della Grande Moravia (X secolo), finì a far parte di altri regni e imperi. Prima conquistata dal regno di Ungheria (anche se Bratislava può vantare di essere stata il luogo di incoronazione di re Ungheresi, durante l'invasione Turca, e Asburgo durante il la duplice monarchia), poi assimilata nell'impero Austro-ungarico e infine divenne parte della Cecoslovacchia sotto il regime comunista. L'indipendenza della Slovacchia fu raggiunta solo nel 1993 con il Divorzio di Velluto, ultimo atto della Rivoluzione non violenta denominata la Rivoluzione di Velluto.

Il castello visto dall'altra parte
del Danubio al calar del sole
Quindi, Bratislava, pur essendo una città che vanta una storia millenaria (ben più antica di altre capitali europee, come Stoccolma, Copenaghen e Tallinn) è una capitale indipendente solo da pochissimi anni. Questa sua caratteristica si nota un po' nella mancanza di infrastrutture e servizi. Ora, non è che ne sia del tutto sprovvista, solo non al livello che uno si aspetterebbe da una suddetta capitale europea. Per esempio, la stazione centrale dei treni è piccolina e offre pochissimi viaggi durante la giornata e l'aeroporto, pur essendo moderno e pulito, è servito pochissimo.

Questa non è neve. È la brina del mattino.
Viaggiare in pieno in inverno ha il vantaggio di offrire delle città con molti meno turisti ad affollarle rispetto all'estate (ovvio) ma ha anche lo svantaggio del clima ostile (ovvio anche questo). Ma, più che il prevedibile freddo, il problema è stato il numero di ore di luce. Se d'estate sono tante e ben sfruttabili, in inverno sono davvero pochine. In questa stagione, poi, a Bratislava è inutile uscire dall'albergo prima delle 9:00 (se non per gelarsi il deretano già di prima mattina) e alle quattro e mezzo il sole è già tramontato. A noi,dal punto di vista della temperatura, è andata abbastanza bene, durante il giorno le temperature sono sempre state quasi accettabili, tranne un giorno, dove si sono toccati i -6 alla mezza! Per fortuna ci siamo portati dietro il sotto equipaggiamento da sci (pantaloni termici da mettere sotto i jeans, magliette termiche e sottoguanti).

Vista dalla rocca di Devin sul punto in cui il
fiume Moravia confluisce nel Danubio
Quei puntini bianchi sono blocchi
 di ghiaccio galleggiante.
La città, come accennato prima, non è molto grande e in un paio di giorni, se ben sfruttati si riesce a vedere tutto quanto. Noi abbiamo avuto la sfortuna di beccare un lunedì (tutto chiuso il lunedì, una tristezza senza pari [1]) e il 1 gennaio. Il primo gennaio, oltre ad essere capodanno, è anche festa nazionale, per cui la città si è trasformata in un deserto desolato. Servizi, musei, ma anche ristoranti, e negozietti! Quasi tutto sprangato! Quindi, scartando quei due giorni praticamente persi, abbiamo dedicato tre giorni alla visita della città, di cui uno alla visita della rocca di Devin, e uno ad una gita a Trenčín. Mi sarebbe piaciuto fare almeno un'altra gita ma il clima freddo, le poche ore di luce e la mancanza di mezzi non hanno aiutato (avrei voluto visitare Trnava o Bojnice - quest'ultima praticamente irraggiungibile in inverno).

Il castello di Trenčín
La cosa più bella della Slovacchia sono i castelli, per cui consiglio a chiunque sia interessato ad un viaggio, di puntare a quelli (anche se sono quasi tutti pesantemente ristrutturati, per cui gli interni non sono originali [2]). Molto carino il castello di Bratislava, una chiccha quello di Devin, situato sul punto in cui il Moravia confluisce nel Danubio (durante l'estate si raggiunge in battello sul Danubio, in inverno solo con il pullman - il 28 o il 29, si prendono sotto il ponte dell'UFO), e piuttosto interessante e ben conservato anche quello di Trenčín (raggiungibile con un'ora e 10 di treno - se si prende il Regio Jet - o un'ora e mezza con il treno regionale classico da Bratislava, sulla tratta Bratislava-Košice. Il Regio Jet e il regionale costano praticamente uguale, solo sono di ditte differenti, per cui i biglietti non sono interscambiabili [3]).


In Bratislava città da vedere consiglio:

1) Il castello: molto carino, anche se quasi completamente ricostruito dopo un brutto incendio nel 1800, per cui gli interni e gli arredi non sono originali;



2) Il municipio: piuttosto interessante, con le sue sale interne e le sue esposizioni. Quando siamo andati noi c'era un'interessante mostra sugli strumenti di tortura. Uno spasso è l'audiogiuda. Premesso che è l'unica che abbiamo trovato in Bratislava (per cui è stata una gradita sorpresa), il testo è stato scritto e\o letto da qualcuno che non aveva idea di quello che stava facendo. Metà delle frasi non hanno senso. L'altra metà è comunque uno spasso;




3) Il ristorante UFO: con il suo punto panoramico sopra al pilone di sostegno del ponte della Rivoluzione. Si può salire sopra anche senza dover cenare. Il bello è che, essendo fuori dal centro storico, dona una bella vista d'insieme della città vecchia;



4) Le statue della città: La città ha diverse famose statue. Questa è Man at work, una presa in giro del periodo socialista, i cui i lavoratori statali erano ben poco interessati al lavoro che svolgevano (oppure si dice che sia la presa in giro di un guardone che sbircia sotto alle gonne delle donne che passano);



5) La chiesa di Santa Elisabetta: particolarissima in stile liberty, sembra una chiesetta di marzapane. Essendo una chiesa attualmente consacrate, bisogna solo fare attenzione ad evitare gli orari delle messe per godersela al meglio;



Il Bus turistico che fa fare il giro della città.
Dato che faceva un freddo cane,
un giro l'abbiamo fatto..
La cosa più divertente era la registrazione
della guida in italiano, letta da un tizio 
con fortissimo accento calabrese.
Per quanto riguarda il cibo, devo ammettere che la cucina slovacca, nonostante io abbia apprezzato molto sia quella Baltica sia quella Ungherese non mi abbia esaltata. Come in tutto il centro Europa la fanno da padrona carni stufate e gnocchi ripieni, ma in questo caso ho trovato un uso eccessivo delle spezie, che tendono a coprire il sapore del piatto stesso (ho apprezzato un po' di più la cacciagione). Come dolci particolari hanno delle mezzelune farcite di noci o semi di papavero (usatissimi) o il classico strudel. Ci sono diverse pasticcerie "rinomate" ma non mi hanno esaltata particolarmente, specialmente per via della scarsa igiene del locale (pecca condivisa con moltissimi ristoranti, specialmente quelli del centro di Bratislava) e per il servizio a dir poco scadente.
Il Soldato Napoleonico.
La mia statua preferita della città, con quel
suo sorriso sornione [4].
In generale, i camerieri slovacchi sono tra i più maleducati che abbia mai visto, sembra che il cliente gli faccia un dispiacere ad entrare e a sedersi nel locale. Ho visto camerieri ridere in faccia ai clienti, ignorarli, ruotare gli occhi al cielo perché facevano domande sugli ingredienti, non conoscere il loro menù, spalancare, in pieno inverno, ricordo, le porte del locale alle spalle di gente seduta "per far girare aria", lasciare i tavoli sporchi da clienti precedenti con i successivi già seduti, insistere per far acquistare altro.

In conclusione Bratislava è una cittadina piuttosto carina, a metà tra Vienna e Budapest, con i suoi castelli di origine medievale (costruiti su strutture romane) e il suo centro storico molto particolare. Merita tenerla in conto per un viaggetto rapido (o per una gita invernale come la nostra - al netto che fa freddino).



NOTE:

[1] Come in molti altri posti in Europa. Bisogna sempre fare attenzione ai maledetti lunedì perché c'è la concreta possibilità che quel giorno le attrazioni museali siano tutte sbarrate al pubblico. Di solito faccio in modo di mettere una gita o una destinazione per cui ho la certezza che non ci siano problemi, se nel viaggio capitano uno o più lunedì. A questo giro il mio programma originale è stato un po' vandalizzato dalla scarsezza di ore di luce e dall'impossibilità di raggiungere determinati luoghi.

[2] In Italia vige un tipo di restauro di mantenimento, per cui viene tutto consolidato ma lasciato nello stato in cui è giunto ai nostri giorni. Nell'Europa del nord, invece, tendono a ricostruire quello che non c'è più, con il risultato di avere castelli e palazzi estremamente suggestivi ma non completamente originali.

[3] Quindi, prima di comprarli, è meglio verificare quale sia il treno più comodo disponibile, altrimenti si rischia di finire come noi, che abbiamo fatto i biglietti sbagliati (all'andata) e abbiamo poi dovuto rifarli.

[4] Narra la leggenda che Hubert fu un soldato al seguito di Bonaparte che, arrivato a Bratislava, si innamorò perdutamente di una fanciulla locale. Deciso a non farsela sfuggire si fermò nella città, abbandonando il suo posto tra i ranghi dell'esercito francese, e si dedicò, per mantenersi, alla produzione di vino frizzante. Uno dei vini slovacchi più famosi si chiama proprio Hubert, come il nostro soldato.


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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





6 commenti :

  1. Che bello, uno dei vostri viaggi! Noi ancora dobbiamo copiarvi quello nelle capitali baltiche che ci ispira tantissimo.
    Bratislava me la vedo più per un weekend lungo.

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  2. Che bel viaggetto!
    Alcune strutture sono veramente strane da vedere (tipo la chiesa di Santa Elisabetta).

    La foto della brina mattutina mi ha particolarmente colpita.. ahaha! Mi ha fatto ripensare al gelo che c'è stato da me.. davvero invivibile! @_@

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  3. Uno dei pochissimi posti che non mi attirano, e devo ammettere che dopo questo prezioso diario di viaggio ho deciso di accantonarlo definitivamente ^_^
    Però forse in estate è diversa la percezione delle cose, ho sentito pareri più entusiasti.

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  4. Mio fratello lo visitò anni fa, sembra di rivivere le sue stesse foto :)

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  5. Sono veramente felice del tuo ritorno.
    Ti leggo da sempre, anche se effettivamente mai, in anni, ho lasciato un commento.
    In questo posto strano che è Internet, era assai piacevole, una volta o due a settimana, leggere un articolo scritto con passione, ironia, intelligenza, senza scadere in volgarità, tormentoni, o quant'altro hanno reso ormai la maggior parte dei blogger dei comici ridicoli.
    Buon proseguimento di vita.
    Un tuo Fan.

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  6. Bentornata in ritardissimo!
    Mi dispiace molto per la mia assenza ma ho avuto un periodo piuttosto impegnato ultimamente, anche io per alcuni cambiamenti (non ai tuoi livelli, ci mancherebbe), per cui siccome ci metto tanto a commentare ho preferito rimandare per poter scrivere un commento-papiro degno di questo nome ;-P

    Mi fa piacere che gli impegni che ti hanno tenuta lontana dalla blogsfera siano state comunque tutte cose positive, dall'amico A. ai meravigliosi nuovi arrivati! E ovviamente complimenti per questo bel viaggetto invernale! :D

    Bratislava non l'ho mai approfondita molto come città, anche se sembra alquanto carina e piacevole (temperatura a parte)! I castelli sono la parte che mi interessa maggiormente e questo mi sembra il luogo adatto per vederne, e anche la chiesa di Santa Elisabetta pare caratteristica e suggestiva! :) Nel caso mi capitasse mai di andare terrò conto dei consigli e vedrò di non perdermi le attrazioni principali, grazie mille per questi e per l'articolo, ottimo come sempre! Mentre non so se te l'ho mai detto ma sono davvero belle le foto, rendono un sacco l'idea del posto *___*

    Spupazza i micetti anche per me, aspetto i tuoi prossimi post! :)

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