giovedì 27 gennaio 2011

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Kekkaishi - tutti a caccia di spiriti

Il kekkaishi Yoshimori con Madarao, il suo cane fantasma
Kekkaishi è un classico anime shonen d’azione, dove si vedono gli eredi legittimi di due famiglie rivali, i Sumimura e gli Yukimura, cercare di proteggere la terra di Karasumori, dotata di un potere magico che attira gli ayakashi, spiriti vari. I due giovani, Yoshimori e Tokine, combattono con una speciale tecnica che gli permette di creare delle barriere per sconfiggere i nemici. Dato che sul terreno di Karasumori c’è la locale scuola, frequentata dai due kekkaishi, si alternano ad una classica routine scolastica le avventure notturne dei due protagonisti, accompagnati dai cani fantasma Madarao e Hakubi. Ovviamente comparirà una malvagia associazione che vuole conquistare la magica terra di Karasumori passando sul cadavere dei due e una altrettanto misteriosa associazione, l’Urakai, che invece pare voglia aiutarli.



Cosa mi piace:
  • Madarao e Hakubi: i due cani fantasma fanno troppo ridere, specialmente quando sono in forma super- deformed. In particolare fa scassare Madarao quando parla del fondatore della dinastia;
  • Masamori: non ho ancora capito se è buono o cattivo ma mi piace il ragazzo. È forte e carismatico, peccato solo per la pettinatura da bonzo;
  • Shige-ji e Toki-baa: gli scontri mattutini dei due nonnetti iperattivi sono bellissimi, e poi adoro la voce della doppiatrice della vecchina;
  • Tokine: adoro le ragazze con un viso carino e tanta violenza da donare al mondo. Quando usa la barriera per menare Yoshimori e Shishio (e chiunque altro compaia in scena) è il mio idolo;
  • Le torte di Yoshimori: sembrano così appetitose;
  • Gli shikigami: carini e utili, in caso di dubbio usa uno shiki per sostituirti in classe mentre fai un pisolino;
  • Il cuscino di Yoshimori: per dormire, in classe o sulla terrazza della scuola, è un oggetto assolutamente immancabile.
Cosa non mi piace:
  • Il concilio dell’Urakai: dodici capitani super forti con un numero unico, che non è una classifica ma solo un riconoscimento. Ricorda veramente tanto i capitani i Bleach, specie quando Masamori comincia a girare con il numero scritto sulla schiena;
  • I baffi e i capelli di Shige-jii: assolutamente inguardabili;
  • Proteggere l’amica: Yoshimori va avanti dalla prima puntata in cui è adolescente con il solito mantra classico di tutti gli shonen: “Non voglio che nessuno si ferisca più”. Noioso e abusato. Anche perché Tokine si protegge benissimo da sola;
  • Il carattere di Shishio: quando fa lo scazzato lo prenderei a legnate insieme al buon Yoshimori;
  • Il simbolo dell’erede legittimo: a forma di quadrato, lo ha solo chi è il vero erede, quindi uno per i Sumimura e uno per gli Yukimura. Mi pare un po’ una boiata e Yoshimori ce l’ha su una mano per cui passa l’intera vita scolastica con la suddetta mano fasciata;
  • Kanda Yurina: non ce l’ho proprio con lei, il problema è che non amo la sua doppiatrice;
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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





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